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Autore: malefica00    29/10/2014    1 recensioni
''Ebbene si, mi sono deciso a seguire il consiglio di quella specie di Byun Baekhyun e scrivere un diario. Chi l'avrebbe mai detto che ha funzionato?"
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: D.O., D.O., Kai, Kai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciaos! Ecco il secondo capitolo!grazie mille a chi segue la fanfiction,a yeasiam e xoxo_kisschan_hugyeol per aver recensito il primo capitolo e a tutte le persone che hanno inziato a leggere la mia storia,mi fate davvero felice^^ *sparge cuori* 
           
            
             
        27 ottobre 2014
"Caro diario,                  
ebbene si, mi sono deciso a seguire il consiglio di quella specie di Byun Baekhyun e scrivere un diario perciò eccomi qui seduto alla scrivania a cercare di raccogliere le idee per buttare giù qualcosa. Almeno starò in pace per un bel po’,il resto del gruppo è uscito da stamattina per girare un nuovo spot pubblicitario e ormai neanche me l’hanno chiesto se volevo andare con loro. Non sono esperto in questo genere di cose, non ho mai avuto bisogno di scrivere un diario e questo spiega il perché sto usando un vecchio quaderno a fantasia floreale, ma come ho già detto spero che non lo trovi nessuno dei miei compagni. Non so esattamente cosa scrivere, dovrei forse fare una mappa dei fatti principali? Nah non credo, la scuola l’ho finita da un pezzo e poi non mi ricordo nemmeno come si fa una mappa. Sarà meglio smettere di blaterare su cose inutili ed essere serio una buona volta perciò ho deciso di iniziare dall’inizio.                                                                                     

Ecco…sono innamorato. Me ne sono reso conto nell’esatto momento in cui involontariamente mi sono confessato a lui. A Kai.                                            
È iniziato tutto tre mesi fa, il gruppo aveva partecipato per tutta la giornata ad un evento di beneficenza: facemmo le foto, ci esibimmo ed incontrammo le fan, il solito, insomma. Quando ritornammo al dormitorio era abbastanza tardi per metterci a preparare una grande cena, per di più eravamo abbastanza stanchi, l’unica cosa era ordinare in un take-away.
"Soo puoi accompagnare Kai a prendere il cibo al ristorante taiwanese?"  mi chiese quella sera Chanyeol. Mi seccava parecchio uscire a quell'ora della sera con quel freddo, ma trovarmi di fronte gli occhioni pietosi di Chan non giocò a mio favore e non mi rimase altro che accettare.
"E va bene..."
Channie mi sorrise e se ne andò sul divano da Baekhyun.
Il tempo di prendere la giacca che trovai Kai sul portone ad aspettarmi.                               
"Hyung sbrigati, se non andiamo a prendere da mangiare gli altri ci sbranano" mi sorrise e prese giacca e ombrello dall'appendiabiti.                                   
"Preferirei restare a digiuno piuttosto che uscire con questo tempo" sbuffai.                          
"Dai quattro passi ci faranno bene"  Uscimmo dall'appartamento scendendo a grandi falcate le due rampe di scale.                                                               
Arrivammo all'uscita del portone principale e ci precipitammo fuori, cercando di resistere al clima invernale. Faceva un gran freddo, l'aria gelida mi puntigliava il collo e gli occhi, mentre i capelli di Kai scompigliati dal vento svolazzavano di qua e di là in una danza irrefrenabile, il gelo rendeva le sue labbra più bianche, era bellissimo. Durante il tragitto dal dormitorio al take-away non parlammo molto, ci limitammo a spendere due battute circa il tempo, o cosa ordinare per la cena.              
Dopo venti minuti di strada, a piedi, arrivammo a destinazione, ci consegnarono  le buste con il cibo che Suho aveva ordinato un'ora prima e lasciammo il ristorante, impazienti di ritornare a casa e metterci comodi. Ma non avevamo fatto i conti con il tempo, infatti, cinque minuti dopo, nubi scure cariche di pioggia presero il sopravvento. Prima iniziò a piovigginare, poi, pian piano aumentò, e noi ancora dovevamo percorrere metà strada per arrivare al dormitorio.
"Corri Soo, finiremo per bagnarci tutti!!"                                                                                      
"Tanto siamo già bagnati fradici!" sbuffai mentre lui si tolse la giacca.                               
"Cosa stai facendo?? Fa un freddo che si muore e tu hai deciso di spogliarti??"  Sul serio, faceva freddo da morire.                                             
"Aspetta...ec-cco, così non ti bagnerai più di tanto!" disse e coprì le nostre teste con la sua giacca.
                       "Che carino...grazie" gli sussurrai, vedendo la sua giacca coprirmi il capo e il suo braccio abbracciarmi delicatamente mentre si faceva più vicino al mio corpo. Non sapevo perché, ma il mio cuore si fermò un attimo per poi scoppiare in piccole particelle di felicità. Si, in quel momento mi accorsi di essere felice.
Camminammo abbracciati in quel modo per tutto il tragitto, ovviamente eravamo più che bagnati, ma il suo gesto era stato davvero gentile.
Finalmente arrivammo al dormitorio con la cena, inutile dire che fummo aggrediti e saccheggiati non appena varcammo la soglia del portone.
Dopo aver mangiato ognuno si dedicò alle proprie attività: chi andò a dormire, chi sprofondò in salotto davanti la televisione, chi passò la serata chiuso in bagno a impiastricciarsi il viso con maschere di un orrendo color verde vomito e svariate creme, lascio indovinare voi di chi sto parlando...                                               
Fatto sta che Kai mi propose di guardare insieme un film da lui, di sicuro non rifiutai. Così ci rifugiammo nella sua stanza,  mentre lui mise il film, io mi sistemai comodo sul suo letto, ma evidentemente era troppo piccolo.
"Forse sarà meglio prendere delle coperte e sistemarci per terra" gli consigliai ma in risposta ricevetti un sopracciglio alzato.
"Ehm...il letto è troppo piccolo, non ci entriamo in due...ah non sto dicendo che sei pesante o ingombrante eh...solo che vorrei stessi comodo, non fraintendermi non volevo offenderti..." ecco non so cosa mi uscì fuori in quel momento, non potevo dire cosa più sbagliata, ma quel giorno la mia boccaccia decise di sparlare a sproposito.
"Yah non ti vergognerai mica di stare nello stesso letto con me? Non ho mica l'ebola!" mi rispose, dalla sua faccia capii di averlo un po' offeso e lui non si offende spesso.
"Nonono! Non mi vergogno e se per te va bene allora condividiamo il letto, tanto dobbiamo solo guardare un film" gli dissi sforzandomi di sorridere. Non avevo vergogna, ero solo nervoso ed era la prima volta che mi comportavo così, molte  volte ci eravamo ritrovati a vedere un film insieme e a condividere il letto, ma mai prima d'ora ero stato così nervoso, o meglio ero normale prima che mi accorgessi di amarlo, dopo beh, fu tutto un casino.
"Certo che per me va bene!" urlò gettandosi addosso a me sul letto e si mise a farmi il solletico contagiandomi con la sua risata, dal viso sorridente sembrava essere sereno per fortuna non ci era rimasto male più di tanto. Con le sue lunghe dita iniziò a solleticarmi lungo i fianchi, salì fino al collo e riscese fino al mio ventre, non smettevo di ridere bastardo lo sapeva che il solletico è il mio punto debole...                                                                                                                  
Continuò per un bel po', inutili erano le proteste da parte mia per farlo smettere ma lui non desisteva nemmeno se lo avrei pregato in ginocchio, anche se in quel momento mettermi in ginocchio davanti a lui era  impossibile, dato che era praticamente buttato a peso morto su di me. Sentivo fin troppo bene i suoi fianchi poggiati sul mio basso ventre mentre lui era intento a solleticarmi il collo e io ancora che ridevo come un deficiente. Avrei dovuto farlo smettere ma smisi io di ridere quando mi si appiccicò ancora e sentii il suo respiro affannato, a causa delle risate, sul mio collo. Mi stava succedendo qualcosa, ma non sapevo cosa. Sentivo la testa leggera e il cuore battere all'impazzata, quasi volesse uscire dal petto. Un brivido gelido mi percorse la schiena e percepii un formicolio, lui parve non accorgersi di niente e continuava a ridere ma ancora non azzardava a spostarsi da me.
"..t-ti p-rego.." sussurrai questa frase strozzata quando riuscii a respirare quel poco che serviva. Non sapevo cosa mi stava succedendo, sensazioni che non ho provato in vent'anni le provai tutte in quel momento, avevo la testa così leggera quasi come se fosse senza cervello e dubito che c'era davvero il cervello dentro quella sera.
Jongin continuava a solleticarmi quando sentii qualcosa nel basso ventre, uno strano rigonfiamento nei pantaloni che tutt'ad un tratto iniziavano ad essere troppo stretti. Chiusi gli occhi e cercai di respirare per calmarmi. Piano li riaprii e mi accorsi che gli occhi scuri di Kai erano inchiodati nei miei, aveva smesso di ridere e mi fissava con gli occhi shockati e la bocca leggermente aperta. Se ne era accorto anche lui...
"T-tu sei..." le parole gli morirono in gola, mi lasciò andare alzandosi in piedi alla velocità della luce.
"T-tu ti sei..." ecco lo aveva capito. E io ero fottuto...Mi alzai lentamente, lo sguardo cadde sul grande rigonfiamento dei pantaloni che nascondevano la mia erezione. Era abbastanza grande da essere notata e io ero grandissimo stupido, non credevo di eccitarmi con così poco ma era la prima volta che mi succedeva con un ragazzo, ma capitemi, vorrei vedere voi sotto al corpo sexy di Kai. Il fatto è...sarebbe stato semplice se ai fosse trattato di una ragazza ma questo era fuori dal normale, o almeno credevo. Jongin rimase immobile stupito e incredulo, a fissare la mia erezione, avrei desiderato solo di sprofondare nel pavimento.

"Kyungsoo tu..." portò una mano a coprirsi la bocca.

"Jongin...io sono innamorato di te..." dissi d'un fiato per poi correre nella mia stanza con le lacrime agli occhi.

Non gli rivolsi più la parola da quel giorno, avevo vergogna di affrontare il fatto di essermi eccitato con lui e paura di avergli istintivamente confessato i miei sentimenti. Decisi di rivolgergli parola solo se strettamente necessario per questioni di lavoro, a casa lo evitai come la peste, mentre pian piano realizzai che quella frase detta senza pensare aveva un fondo di verità."

Ecco la mia prima pagina di diario. Ed è più o meno con questa storia che ho capito di essermi innamorato di Kai, e soprattutto di essere omosessuale. Ma non è ancora abbastanza per cadere in depressione.
   
 
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