Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: makemesmilee    30/10/2014    0 recensioni
Christine ha 16 anni. Ha un mostro dentro che ormai non riesce più a togliere.
La sua autostima si è disintegrata a causa dei più popolari di scuola.
Justin ha 20 anni. Frequenta ancora scuola perché è stato rimandato. Lui stesso è un mostro con una ragazza, che lui e i suoi amici (i più popolari) stanno distruggendo piano piano.
I mostri interni ed esterni riusciranno a volare via prima o poi?
Leggete e lo scoprirete.
Genere: Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chaz, Jeremy Bieber, Justin Bieber, Pattie Malette, Ryan Butler
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sapevo sarebbe stata una lunga serata. Volevo tornare subito a casa, mettermi il pigiama e stare al calduccio nel mio letto.
E invece mi ritrovo in macchina con Chaz Somers diretti a casa di Bieber.
Mi ha portata in un ristorante abbastanza carino, ma avrei preferito rimanere a casa.


 

-Chaz
-Dimmi
-Grazie per avermi offerto la cena
-Figurati, però perché hai mangiato così poco?
-Se per poco intendi un hamburger alto quanto un grattacielo di cento piani ed un piatto pieno di patatine, cosa intendi allora per tanto?
-Hai mangiato l'hamburger e le patatine perché ti ho obbligata
-Non avevo molta fame. Tra quanto arriviamo?
-Siamo quasi arrivati



Dopo cinque minuti arrivammo a casa di Bieber. Scendemmo dalla macchina e dopo averla chiusa, suonammo alla porta di Bieber che ci venì ad aprire in pochi secondi.


 

-Finalmente, ce ne hai messo di tempo! La mia macchina?
-L'ho parcheggiata al suo posto, ora ci fai entrare?
-Entrate.


Entrammo in casa di Bieber e devo dire che era molto carina ed accogliente. C'erano anche Ryan e Amber, la più popolare della scuola.

-Ciao ragazzi! - Chaz li salutò con entusiasmo, mentre io li salutai con un cenno della testa.
-Com'è andata la serata, Chaz?
-Benissimo! Ho mangiato un sacco ed ho obbligato anche lei a mangiare, altrimenti non avrebbe preso nulla
-Brò ma se tu la obblighi a mangiare come fa a dimagrire? -
Bieber, il solito simpatico. Così simpatico che presi la mia roba e me ne tornai a casa mia. Chaz cercò di fermarmi urlandomi dietro, ma non ci riuscì.

 

Sono davvero stanca di tutto e stanca di tutti. Salvo sempre tutti ma mai me stessa.
Entrai in casa e salii le scale correndo. Mi misi il pigiama ed andai in bagno. Mi struccai, mi lavai i denti e presi l'unica via d'uscita, la lametta. La premetti sulla mia pelle, e la feci scorrere lungo il polso. Vedere il sangue che colava lungo il mio polso mi faceva stare meglio. Feci un ultimo taglio e premetti un pezzo di ovatta sui tagli appena fatti.
Appena finito mi andai a sdraiare nel letto e cominciai a piangere come ormai facevo tutte le sere prima di dormire.

La mattina dopo mi alzai di malavoglia, non volevo andare a scuola e vedere Bieber. Non sarei riuscita a sopportarlo.
Mi lavai ed appena asciugata e messo l'intimo, andai in camera per decidere cosa mettere. Mi fermai davanti allo specchio, e vidi le mie braccia scoperte ma piene di tagli. Scoppiai a piangere alla vista del mio corpo imperfetto e grasso, ed alla vista delle mie braccia piene di tagli, segni di sofferenza e tristezza a cui nessuno faceva caso.
Mi vestii con jeans e felpa e quando ebbi sistemato la mia camera, feci lo zaino ed uscii di casa senza fare colazione.
Appena uscii ebbi la sfortuna di incontrare Bieber.


-Ehi Grant! - Aumentai il passo, ma lui mi raggiunse e mi affiancò – Si risponde quando qualcuno ti chiama – Rimasi in silenzio ed a testa bassa – Ma hai dormito stanotte? Hai delle occhiaie da paura!


Volevo tornare indietro, volevo tornare a casa e piangere.
Continuava a fissarmi e io lo odiavo ancora di più.
Quando eravamo quasi a scuola, mi fermai. Alzai la testa e guardai il cielo, stava per piovere. Abbassai lo sguardo e vidi che anche Bieber si era fermato e mi fissava confuso.
Una macchina passò vicino a noi e si fermò a pochi passi da noi. Vidi abbassare il finestrino e sentir urlare “grassona”.
Non ce la feci più, cominciai a piangere e corsi verso una meta da me sconosciuta. Sentii Bieber chiamarmi da dietro ma non gli diedi ascolto.
Corsi per una decina di minuti finché non mi ritrovai in un posto isolato, trovai uno scalino e mi ci sedetti sopra e cominciai a singhiozzare.
Troppe volte sono caduta ed ho avuto la forza di rialzarmi, ma ora non ce la faccio più. Non ho più la forza di rialzarmi, sono debole e voglio mollare tutto.


-Certo che corri veloce eh – mi ha seguita?
-Va via, voglio stare sola.
-Perché piangi?
-Perché non ce la faccio più! Sono stanca, voglio mollare tutto. Sono sola, non ho nessuno che mi ama, tutti mi disprezzano e io mi disprezzo più di tutti. Faccio schifo, sono grassa e voglio non essere mai nata!
-Secondo me la vita è bella, ma devi solo saperla vivere.
-Non vivo più da quando ti ho conosciuto.
-Cosa vuoi dire?
-Che voglio morire perché tu mi hai fatto perdere la voglia di vivere.


Alzai lo sguardo verso di lui, verso i suoi occhi e vidi che si stava arrabbiando.


-Ma cosa stai dicendo, eh? Perché secondo non capisci che è bello vivere? Tu te ne devi fregare di quello che ti dice la gente e di quello che ti dico!
-Quello che dite voi è tutto vero!
-Non è così! Noi scherziamo! O almeno io scherzo.. -
silenzio. Nessuno dei due parlò – Perché porti sempre le felpe?
-Perché ho freddo.
-E questo freddo lo senti anche a maggio e a giugno? -
sussurrai un lieve si – Christine, dimmi la verità..
-Io..io vorrei essere vorrei essere quella ragazza che piace a tutti, quella bella, magra, quella col sorriso perfetto, che va bene a scuola, con delle amiche con cui uscire ogni pomeriggio, quella che non ha paura di mettersi in costume, o di mostrare le braccia, quella che non ha paura di niente, quella che piace, capisci? Quelle nei film, vorrei svegliarmi cosi alla mattina, vorrei svegliarmi con la consapevolezza di essere bellissima, di essere perfetta -
-Perché pensi di non essere bellissima?
-Perché non lo sono, Justin..
-Perché dalla mia finestra ti vedo sempre piangere?
-Perché sto crollando a pezzi e nessuno se ne accorge.


 


 

SPAZIO AUTRICE

Perdonatemi per il ritardo spaventoso, ho avuto varie cose da fare e non ho avuto la possibilità di scrivere il capitolo. Infatti vi chiedo scusa se fa schifo, se ci sono errori grammaticali ecc...
Spero di pubblicare presto il prossimo capitolo.
Spero che questo vi piaccia e che lo recensirete.
Grazie per le recensioni, vi amo. 

  
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