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Autore: lavs684    20/10/2008    16 recensioni
Strawberry rimase immobile, trattenendo il respiro, mentre con le dita Ryan le accarezzava il collo, la guancia, la fronte, con tanta delicatezza che quasi lei non ne avrebbe avvertito il tocco, se non fosse stato per la scia incandescente che le dita di lui lasciavano sulla sua pelle. Non riusciva a ritrarsi. Non voleva ritrarsi. E quando sentì scivolare via anche l’ultimo briciolo di autocontrollo chiuse gli occhi, mentre avvertiva Ryan avvicinarsi sempre di più.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Ryo Shirogane/Ryan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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feelings ultimo cap!! Ta-daaan!
Eccomi qua! Ultimo capitolo di questa mini long-fic!
Generalmente i finali non sono esattamente il mio forte, per cui sono un po’ terrorizzata.
Spero mi farete sapere che ne pensate anche questa volta… sono aperta ad ogni critica!
Ci vediamo alla fine del capitolo per i ringraziamenti, l’avevo promesso!

Lavs

5.


-Scusa Ryan, ma Strawberry non ha proprio nulla da dirti. Se non ti spiace adesso dovremmo andare, devo accompagnarla a casa. Buona giornata.

Mark strinse la mano della rossa con più forza. Lei abbassò il capo e senza più osare guardare Ryan, lo seguì docile e voltò le spalle al biondo.
Ryan rimase senza parole per un istante, guardandola allontanarsi. Non riusciva a capacitarsene. Non poteva credere che Strawberry potesse comportarsi in quel modo.
La rabbia con cui pronunciò le parole che seguirono sorprese anche lui.

-Cosa significa questo, Strawberry?

La rossa sussultò per poi voltarsi lentamente con gli occhi colmi di lacrime, ma la rabbia di Ryan non si attenuò, anzi ribolliva in lui ancora più travolgente.
Con che coraggio piangeva? Era lui che era stato usato e gettato via senza tanti complimenti. Lui che aveva sofferto da matti per tutto quel tempo. Lui che aveva amato in silenzio e non aveva mai detto una parola.
Lui che adesso era di fronte a lei pronto a tutto, anche ad umiliarsi, pur di averla.
L’espressione di Strawberry si indurì di botto. La rossa distolse lo sguardo da Ryan, deglutendo con forza per tentare di mandar giù il groppo che le serrava le gola, impedendolo di parlare chiaramente.

-Scusa Ryan, dobbiamo andare.

Scusa.

Dietro quella parola si celava molto più di quanto sembrasse.

Scusa per come mi sono comportata.
Scusa per quello che ti sto facendo.
Scusa perché vado via così, senza dire altro.
Scusa perché ho deciso di continuare ad essere la ragazza di Mark.
Scusa perché scelgo la via più facile.

E Ryan continuava a guardarla allontanarsi ad occhi sgranati, senza sapere cosa fare.
Perché si stava comportando in quel modo? Gli aveva detto di amarlo, no? O era stato soltanto un sogno? Avevano fatto l’amore, non l’aveva immaginato!
Si sentiva morire. Era furioso e disperato allo stesso tempo.

-STRAWBERRY!

L’ultimo, disperato tentativo di fermarla.
La rossa si voltò un’ultima volta, rivolgendogli uno sguardo supplichevole. Poi riprese a camminare, la mano ancora intrecciata a quella di Mark.
Ryan continuò a seguirla con lo sguardo finché non scomparve alla vista. Si sentiva svuotato.
Passarono parecchi secondi prima che riuscisse a riscuotersi. Si guardò intorno per la prima volta e si accorse che molte persone lo fissavano, additandolo e mormorando alle sue spalle. Si voltò stizzito, le mani affondate nelle tasche, e si allontanò a passi pesanti, cercando di reprimere la voglia di prendere a pugni i muri.
Maledizione.
Si sforzò di non pensare a Strawberry e Aoyama, sicuramente impegnati in un qualche progetto sul loro prossimo, imminente appuntamento o intenti a sbaciucchiarsi in qualche angolo. Che rabbia.
Eppure Strawberry era stata sua per una notte. Gli aveva detto che lo amava, che lo voleva. E allora perché adesso gli stava facendo questo?
Giunse al caffè e, senza salutare o rivolgere la parola a nessuno, salì in camera sua e vi si chiuse dentro.

*

I suoi sogni erano popolati da immagini fastidiose.
Strawberry parlava con voce glaciale e gli diceva che era uno stupido, che si era presa gioco di lui, poi si trasformava in Aoyama e rideva, una risata lunga e penetrante, da mettere i brividi. Assolutamente diversa dalla vera risata di Mark. E poi Strawberry tornava, di fianco ad Aoyama quella volta.
La vedeva sorridere al moro e avvicinare il proprio viso a quello di lui…
No!
Si svegliò di soprassalto, col cuore in gola e rimase disteso, ansante e coperto di sudore gelido, passandosi un braccio sugli occhi mentre cercava di riprendere il controllo di sé e tentando di tornare a respirare in maniere normale, seppur con qualche difficoltà. Rimase per alcuni istanti ad ascoltare lo scrosciare della pioggia che batteva sui vetri della finestra, totalmente immobile, mentre il cuore tornava a riprendere il suo ritmo consueto.
Poi si alzò a sedere e non riuscì a fare a meno di sussultare. Lei era lì, seduta su una poltrona.

-Ti sei svegliato.

Ryan non disse nulla.
Si limitò a fissarla, sinceramente sorpreso, forse ancora un po’ intontito dal sonno.
Poi gli avvenimenti di alcune ore prima riesplosero nella sua mente e la rabbia tornò a schiumare e ribollire.

-Cosa ci fai qui?

Il suo tono così carico di disprezzo la fece sussultare e per un attimo la portò a tenere seriamente in considerazione la possibilità di alzarsi e lasciare quella stanza seduta stante.
Era così diverso dal solito Ryan… di certo non l’aveva mai sentito così furioso. E detestava pensare che fosse lei la causa di quel comportamento.
Gli occhi di Strawberry si riempirono subito di lacrime e si odiò per questo. Non voleva piangere, per nulla. Era una cosa così stupida da fare in un momento come quello…
Eppure non riuscì a trattenersi.

-Volevo solo… parlarti.
-Parlarmi?

La voce di Ryan tremava di rabbia.
Il biondo si alzò di scatto e la fronteggiò. Il suo tono crebbe di volume senza che nemmeno se ne rendesse conto, sebbene stesse provando in tutti i modi a trattenersi, sebbene volesse semplicemente farla finita ed essere lasciato in pace. Senza più umiliarsi, senza più soffrire per lei.

-ADESSO VUOI PARLARE, EH? ADESSO VUOI CHE TI STIA A SENTIRE! SAI CHE C’È? NON MI IMPORTA COSA HAI DA DIRE!
-Ryan…
-ERO VENUTO DA TE PER PARLARTI OGGI E TU COS’HAI FATTO? TE NE SEI ANDATA CON MARK, STRAWBERRY! MI HAI LASCIATO LÌ COME UN’IDIOTA!
-Ma io…
-TU COSA? MI HAI LASCIATO UN BIGLIETTO E TE NE SEI ANDATA! ABBIAMO FATTO L’AMORE! NON HA SIGNIFICATO NIENTE PER TE?
-Certo che si, Ryan! Ti prego, fammi parlare!

Smettere di urlare richiese tutto l’autocontrollo di cui Ryan disponeva. Fece due bei respiri profondi e si impose di ascoltarla, le mani affondate nelle tasche e la rabbia ancora incisa in ogni linea del suo volto.
Le avrebbe dato modo di parlare. Poi avrebbe potuto ricominciare ad urlare, naturalmente. Era l’unica cosa che lo faceva sentire un po’ meglio.

-Ti ascolto.

Il tono di Ryan era ancora duro, e le fece male, ma Strawberry fu incoraggiata dal fatto che avesse almeno smesso di gridare. Lo guardò dritto in viso ed iniziò.

-Mi spiace. Lo so che mi sono comportata malissimo.

Ryan si trattenne per un pelo dallo sbuffare.
Malissimo era un eufemismo.

-Ero confusa, Ryan. Confusa e spaventata. Sono innamorata di Mark da anni. Questi nuovi sentimenti per te mi hanno fatto più paura di qualsiasi altra cosa io abbia mai dovuto affrontare. L’idea di lasciare lui e tuffarmi in qualcosa di completamente nuovo mi terrorizzava. E come se non bastasse tu… non mi avevi mai detto chiaramente di nutrire un qualunque sentimento nei miei confronti. Quando mi hai baciata ho pensato che forse ti era lasciato trasportare dal momento. Mi ero ripromessa che nulla del genere sarebbe più dovuto accadere. Avevo deciso di reprimere i miei sentimenti per te. Ma poi… ieri… non l’avevo previsto. Non sono riuscita a trattenermi! Abbiamo fatto l’amore, e per me quella è stata la prima volta in assoluto.

Ryan rimase senza parole e per un attimo dimenticò perfino di essere furioso con lei. Strawberry… non aveva mai…?
Lui era stato il primo. Lui. Non Mark.
E mentre lui si perdeva in quei pensieri, Strawberry continuava a parlare. Ryan si costrinse a continuare ad ascoltare, anche se l’informazione l’aveva scosso parecchio.

-Sono scappata. Non ero preparata a nulla del genere. E il pensiero di svegliarmi e scoprire che tu… che per te era stato il gioco in una notte… non l’avrei sopportato, capisci? Poi oggi sei venuto a scuola e ho capito che forse…

Ma Ryan non seppe mai cosa Strawberry avesse capito. Finalmente il suo cervello, udendo la nota di supplica nella voce di Strawberry, sembrò mettersi in moto in modo corretto. La prese per un polso e la attirò a sé, stringendola in un abbraccio mozzafiato.
Strawberry, superata la sorpresa iniziale, scoppiò in singhiozzi.

-Il gioco di una notte? Come hai fatto a non capire?
-Capire cosa?

Sussurrava senza rendersene conto, mentre il suo cuore sembrava sul punto di esploderle in petto. E Ryan la guardava con un’intensità che non aveva mai visto nei suoi occhi
Sentì le gambe tremare e un brivido caldo correrle lungo la schiena, mentre lui schiudeva le labbra.

-Che ti amo, Strawberry.

E lei rimase immobile per qualche secondo col cuore gonfio di gioia, prima di sollevare il viso e cercare le labbra di Ryan.
Tra le lacrime, sentì di nuovo il sapore di lui, si inebriò del suo profumo, affondò le dita nelle sua pelle calda con forza, come a cercare una prova tangibile che stesse accadendo davvero, che quelle parole non era solo frutto della sua immaginazione, che quanto stava accadendo non era soltanto un sogno favoloso.
Ma nemmeno un sogno poteva apparire tento reale. Nemmeno un sogno poteva rendere giustizia a ciò che stava provando, alla sensazione di vertigine, ai brividi di piacere, al calore che l’avvolgeva.
Forse, almeno per una volta, la realtà era addirittura migliore.
E poi, seppur a malincuore, Strawberry si separò da lui. Voleva spiegargli tutto, fino in fondo.
Le lacrime, intanto, continuavano a bagnarle le guance. Ma erano lacrime di gioia.

-Ho lasciato Mark. Gli ho spiegato quello che è successo. Mi ha detto che l’aveva capito da molto tempo, probabilmente anche prima di me. Sono stata così stupida! Avrei dovuto accorgermene. Potrai mai perdonarmi?
-Non dire sciocchezze… certo che ti perdono.
-Davvero?
-Certo.

Lo baciò di nuovo, gettandogli le braccia al collo, sorridendo sulle labbra di lui, dicendogli quanto fosse felice in quel momento, quanto lo amasse.

-Ti amo anch’io.

Fu la perfetta, dolcissima risposta di lui.
Ryan sorrise e col pollice sfiorò il labbro inferiore di Strawberry, per poi chinarsi a baciarla ancora e ancora.
Non era mai stato tanto felice di aver aspettato così a lungo come in quel momento.


Ok, è finita sul serio. Giuro che non avevo alcuna intenzione di pubblicarla quando l’ho scritta, ma adesso sono felice di averlo fatto, perché la valanga di commenti e apprezzamenti mi ha resa immensamente felice. ^///^
Ed è per questo motivo che ringrazio hachi92 (i tuoi commenti mi strappavano sempre un sorriso, grazie ^^), ECA90 (oh si, Mark è un rompiballe, eppure non mi sento di detestarlo così tanto… più che altro mi fa pena! Grazie anche a te, davvero), ryanforever (mi fa un sacco di piacere vedere che non hai perso un aggiornamento! Grazie per i complimenti, non li merito!), strawberry91 (grazie anche a te, felicissima ti sia piaciuta. So che ci ho messo un po’ ad aggiornare, ma almeno ora è finita! Spero di non averti delusa…), Ichigo_91 (ehm, credo dovrai metterti in fila per Ryan. Diciamo che combatterò con calci e pugni pur di averlo! Grazie mille per i commenti!), jera (con tutti i dieci che mi hai dato mi stupisco di essere riuscita a tornare con i piedi per terra. Mi hai fatto toccare il cielo con un dito! Davvero grazie grazie grazie. Eppure non sento proprio di meritare la vostra bontà!), pinkgirl (finalmente la tua curiosità è stata soddisfatta! Spero solo di non averti deluso… magari fammi sapere!), clow4093 (oh no, sono io che devo ringraziare te per lasciare dei commenti così belli e per tutti i complimenti., credimi!), kittymew (bè, grazie… non ho aggiornato proprio velocissimo, ma ce l’ho fatta a finire! Spero la ff sia di tuo gradimento), stezietta w (si, hai ragione: Strawberry è un’idiota. Credo di aver capito che Ryan non ti piace molto… certo potrei sbagliarmi! ^__^ Il tuo ultimo commento mi ha fatto morire dalle risate! Grazie!), micina92 (non merito tanta bontà, n tanti complimenti… ^///^ grazie!), Guenhwyvar (che Strawberry abbia scelto Mark e non Ryan nell’anime è un peccato davvero… secondo me è un po’ idiota. Grazie per aver letto e aver speso un poco di tempo a commentare!), anna96 (era ora che la cara Straw si desse una svegliata, no? Come hai detto tu avendo di fronte un tipo come Ryan, he cavolo perde tempo con Mark? Misteri della vita… grazie anche a te!), lucia lair (il pugno a Mark non è arrivato, ma spero sarai soddisfatta lo stesso! Grazie per i commenti…), Hatori (che bei complimenti… ma grazie!! Se ti va fammi sapere che ne pensi anche di questo capitolo, ne sarei felice!), totoby (grazie, anche se non mi sento affatto bravissima. Contenta che la storia ti abbia intrigato! Spero avrò l’onore di leggere anche stavolta cosa ne pensi), Himi87 (detto, fatto! Mark si è levato allegramente dalle scatole e i due piccioncini se la spassano spensierati. Naturalmente se mi lasci un commentino non posso che esserne contenta…^^).
Ok, credo di aver finito! Se mi sono dimenticata di qualcuno fatemelo sapere, che provvedo a rimediare.
Ops, dimenticavo! Grazie anche a chi ha messo la storia tra i preferiti, senza per questo commentare:

akane_val
alexiell
alexis_92
andrea83_2007
angykss
ayra79
Gaia
hina
ka chan
Kikyo90
ladybird0490
Miyu
ramoso
Sea89

Non potrei essere più felice se mi faceste l’onore di commentare l’ultimo capitolo!
Ok, detto questo credo di aver finito davvero.
Grazie per avermi accompagnato durante queste settimane.
Se avete voglia di leggere qualcos’altro di mio, la mia pagina personale è lì a disposizione e potete trovarmi qui o sui fandom di Naruto e di Ranma. Se poi lasciaste anche un piccolo, piccolissimo commento… ok basta, troppe richieste! E soprattutto mi sto dilungando troppo!
A presto,

Lavs!
   
 
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