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Autore: prettypunk369    01/11/2014    2 recensioni
Una malattia incurabile e mortale scorre nelle vene di Onodera. Non si aspetta di vivere oltre i trent'anni. Riuscirà Onodera a superare la sua paura dell'amore prima che sia troppo tardi? Come finirà questa tragica storia d'amore?
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Masamune Takano, Ritsu Onodera | Coppie: Takano/Onodera
Note: Traduzione | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Fear Is The Heart of Love
La paura è il cuore dell'amore
Capitolo 8


Lo avevo fatto. Finalmente lo avevo fatto. Avevo detto a Takano che lo amavo, ma non in un momento felice. Gli avevo anche detto la verità. Una verità che lo ha ucciso dentro perché ora sapeva che stavo per morire. A mala pena parlò dopo che glielo avevo detto; si sedette sulla sedia accanto al mio letto, fissando il pavimento. Isaka venne il giorno seguente, preoccupato per me e chiedendo a Takano di tornare a lavoro. Sollevò lo sguardo verso di lui, i suoi occhi color ambra si spostarono verso i miei. Mi stava silenziosamente chiedendo se mi andava bene che se ne andasse. Io volevo che andasse, affinché si tuffasse nel lavoro e dimenticasse tutto per un po’. Non volevo che ci pensasse mai più.
 
I miei genitori mi fecero visita pochi giorni dopo. Mia madre era stranamente silenziosa, pallida e tesa. Mi disse che potevo andare a trovargli dopo essere stato dimesso e le promisi che lo avrei fatto. Takano non fu in grado di venire spesso perché si trovava in mezzo alla fine del ciclo alla Marukawa, ma ero felice che non potesse venire. Non volevo che cedesse improvvisamente difronte a me; non lo avrei sopportato. La tristezza, il dolore, il passato.
 
Una settimana e mezza dopo, fui dimesso dall’ospedale. Fui obbligato a stare a riposo a letto per almeno un’altra settimana e dovevo stare attento a non stressarmi troppo. Feci un sorriso falso e ringraziai, poi presi il treno per casa. Stavo morendo dentro, e avevo paura del momento in cui avrei rivisto Takano.
 
Raggiunsi casa qualche minuto dopo le cinque. Il mio appartamento mi sembrava strano, quasi alieno. Poi mi ricordai che Takano lo aveva pulito quasi tre settimane fa. Era passato davvero così tanto tempo? In queste tre settimane ho scoperto che ho un solo anno, soffro gli effetti collaterali delle medicine e ho ammesso il mio amore per Takano mentre gli dicevo che stavo per morire. Le migliori tre settimane della mia vita.
 
Non sapevo cosa fare adesso, così mi feci un pisolino sul divano. Non sognai nulla, solo un’incombente oscurità. Quando mi svegliai poche ore dopo, capì che era il mio sogno. Pochi momenti dopo, sentii bussare alla porta. Pregai che non fosse Takano.
 
La aprii lentamente per vedere proprio Takano Masamune. Aveva un’espressione malinconica e distante, come se si fosse perso attraverso il mondo, andando alla deriva senza alcun proposito e solo con la tristezza.
 
“Takano-san…”
 
“Onodera… possiamo parlare?” la sua voce era calma e bassa, diversamente dal suo solito tono acuto e alto. Sapevo dove voleva andare a parare. Aprii la porta completamente, facendogli cenno di entrare. Entrò senza esitazione, andando dritto verso il divano.
 
“Vuoi qualcosa da bere?” lo seguì nel soggiorno, ma a mala pena scosse la testa. Lentamente mi sedetti accanto a lui, dall’altro lato del divano. Sono sicuro che poteva sentire il mio cuore accelerare, ma nemmeno io potevo dire se era per paura o per amore. Restammo seduti per qualche minuto, senza parlare. Finalmente lo sentii prendere un ampio respiro e iniziò.
 
“Da quanto lo sai? Che hai l’ebola?”
 
Battei le palpebre alla sua improvvisa domanda, ma risposi comunque sperando che la conversazione sarebbe stata d’aiuto per abbattere questa nuova barriera.
 
“Dal… dal giorno in cui mi confessai a te al liceo”
 
Vidi la sue mani stringersi attorno alla stoffa dei suoi jeans. Fissava di nuovo il pavimento, i suoi freddi occhi ambra spenti e sfuocati.
 
“Perché non me l’hai mai detto?”
 
“… Ero così felice a scuola con te per distruggere quella gioia. Poi ci lasciammo e pensavo che non ti avrei mai più rivisto. Ma poi ci siamo trovati di nuovo, e non volevo dirtelo perché pensavo che non meritassi di saperlo. Ma poi ho capito che avresti dovuto sapere, ma non volevo dirtelo perché avevo capito che… ti amo”
 
Mi stupii per le mie parole oneste e per come stessi calmo. Un pesante macigno era stato tolto dalle mie spalle, ma sentivo che ero insensibile. L’uomo accanto a me soffriva, mostrandolo apertamente. Anche se piangevo, urlavo e morivo all’interno, non ne mostrai alcun segno. Penso che questo sia il modo in cui mi rapporto alle cose, il modo in cui mi sono sempre rapportato alla mia malattia. Takano non disse nulla, quindi continuai.
 
“Ma Takano-san, spero che questo non cambi troppo il nostro rapporto. Non voglio che mi tratti come se fossi fatto di vetro. Voglio che ci godiamo il tempo rimasto insieme, perché ci amiamo, vero? So che ti potrebbe ferire tantissimo e questa è l’ultima cosa che voglio, ma desidero avere una relazione con te ed essere felice finché possiamo. Non dobbiamo farlo perché… perché presto andrò via, ma perché ho sempre voluto essere felice dal momento che raramente lo sono stato. So che sarei felice con te, ma è una tua decisione”
 
Nervosamente mi portai i palmi sulle ginocchia, appena finì. Ero stato così onesto e aperto che quasi mi ero spaventato. Dovevo davvero fare i conti con la mia morte così all’improvviso? Lanciai uno sguardo e vidi Takano che mi fissava con gli occhi spalancati. Sembrava scioccato, rincuorato e spaventato allo stesso tempo. Le emozioni sparirono presto e si avvicinò, poggiando una mano sopra la mia.
 
“Ritsu, tu non hai idea da quanto io voglia stare con te. Ti ho amato e ti ho cercato per undici anni, giurando che sarei stato con te di nuovo. Tempo fa, mi dissi che non importavano le circostanze, sarei ritornato con te. Anch’io voglio essere felice con te, fin quando è possibile. Voglio che affrontiamo insieme questa situazione, quindi se me lo consenti, per favore lasciami prendere cura di te” fissò intensamente i miei occhi, la sua determinazione e la sue intenzioni erano chiare. Tutto il suo amore e la sua preoccupazione per me brillavano attraverso il suo sguardo, e non potei evitare che i miei occhi si velassero di lacrime. Velocemente battei le palpebre per scacciarle, dicendomi che avevo pianto abbastanza.
 
“M-Masamune… grazie” lo abbracciai, le mie braccia strette attorno alla sua vita. La mia faccia era affondata nella sua spalla e sospirai precariamente, sollievo e una leggera felicità si diffondevano dentro me. Volevo finalmente rendere Masamune felice e volevo essere felice anch’io. Sentivo di aver oltrepassato una tappa fondamentale non solo nella nostra relazione, ma anche nella mia breve vita. Forse avevo davvero un’opportunità di essere fortunato, e guadagnare la felicità che meritavo dopo tutto ciò che ho passato. Non sarei mai più stato solo. Non mi sarei mai più sentito non voluto, vulnerabile, piccolo e insignificante. Masamune mi avrebbe aiutato ad affrontare tutto, e anche se ci avrebbe feriti entrambi, saremmo rimasti insieme. Non potevo dire se  stato diventando troppo confidente, ma in quel momento, non mi importava. Ero seduto qui, le braccia di Masamune attorno a me, e innamorato.
 
Disperatamente, stupidamente, follemente innamorato.



Link autrice: https://www.fanfiction.net/u/4769369/prettypunk369
Link ottavo capitolo: https://www.fanfiction.net/s/9801745/8/Fear-Is-The-Heart-of-Love
Link traduttrice:http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=679553
Note della traduttrice:
Salve a tutti, era da parecchio che non aggiornavo e chiedo scusa a tutti, ma tra la scuola e un'altra fic non ho avuto tempo XD
Prima di spendere qualche parola sul capitolo ci tenevo a fare una precisazione.
Come suppongo vi siate accorti un po' tutti, l'ebola di Ritsu non ha quasi niente a che fare con l'ebola di cui purtroppo si sente così spesso parlare ultimamente.
I sintomi è probabile che siano simili, ma la differenza maggiore è che l'ebola ''reale'' si può trasmettere facilmente da persona a persona.
L'autrice stessa aveva specificato all'inizio che aveva scelto questa malattia senza descriverne i sintomi reali e gli effetti che può avere.
Ritornando al capitolo, Ritsu e Takano si sono finalmente chiariti ed inizia così, o meglio ricomincia, la loro storia d'amore.
Questo capitolo è stato abbastanza semplice da tradurre e anche abbastanza breve, quindi non ho fatto molta fatica XD
Chiedo ancora scusa per il ritardo e ringrazio chi recensisce/legge/preferisce/segue/ricorda :)
Alla prossima :3
   
 
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