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Autore: Malia_    20/10/2008    11 recensioni
“Hai paura?” I suoi pensieri giunsero nella mia testa per torturarmi, sinceramente non volevo rispondere, non volevo sapere cosa sarebbe successo, ero terrorizzato.
Mi dimenticai di respirare per un attimo che mi sembrò interminabile e cercai di scacciare le immagini che stavano invadendo la mia mente. Bella indifesa seduta su un letto che mi guardava implorante, Bella che cercava di spogliarmi, Bella che non aveva paura di me.. Bella, Bella, Bella..
(Seguito di Eclipse)
Genere: Dark, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Più libri/film
Capitoli:
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Ultimo capitolo Jasper e Alice..per ora!!! Credo che moooooooolto più avanti sonderò di nuovo la loro testolina..comunque li vedremo lo stesso dagli occhi di Edward e Bella. Mi sono divertita a scrivere su di loro spero di non avervi annoiato. Anche perchè è una bellissima coppia anche io l'adoro molto.
Bene passiamo a ringraziare ancora e ancora.. che noia direte voi.. (e che ne so si deve pure ringraziare:-P) le 43 persone che hanno aggiunto la fic tra i preferiti. Darei un bacio ad ognungo di voi.. (sulla guacia ovvio, non pensate male..:-PP).
E ora passo a ringraziare le persone che mi seguono sempre ormai e che hanno la pazienza di sorbirsi le mie paranoie.
Fin: sei incredibile.. i tuoi commenti sono fantastici. Dai prima o poi imparerò a scrivere abbi pazienza!! :-PP Spero di poter migliorare piano piano, comunque grazie ai tuoi commenti ce la sto mettendo tutta. Grazie ancora per aver notato i miei orrori.. però quello della B lo lascio..ahahah mi fa troppo ridere Jasper che dice Bella a Alice.. già immagino lo schiaffo che parte..- no... pure tu.. una maledizione sta tipa- ahahah.. fantastico. Mi dispiace deluderti.. qui ultimi pensieri di Jasper.. ma alla prossima troverai Edward. Promesso!!!!
Padfoot_07: Syria.. grazie che hai commentato anche se avevi fretta, sei stata gentilissima!!!Apprezzo molto!
Saraligorio1993: che dire.. eccoti il prossimo capitolo. Ti piace anche questo? Fammi sapere.
Helen Cullen: Quanto ti do' ragione Elena!! Però certe volte l'amore è proprio difficile. Ti è mai capitato di provare qualcosa e non riuscire a dirlo...? Io in queste cose sono una campionessa. Ah proposito nel frattempo Ed e Bella fanno.. non te lo dicooooo!! Tanto nel prossimo ritroveremo il nostro Edward!!
eilinn: Che scherzi.. non c'è bisogno dei poemi se uno non se la sente. ho evitato il linciaggio allora? E' stato di tuo gradimento il capitolo si vede. MENO MALE!! Sono salva..
Aki: Ohhhh.. finalmente ti è piaciutooo.. sono strafelice!!! Luna di miele ehhh??? Non hai tutti i torti.. certo magari che sull'erba bagnata la potevano fare da qualche altra parte. Ehehhehe..!!!
FeFeRoNzA: Guarda credo che Edward e Bella ne combineranno di ogni.. andrò un po' fuori storia e mi lincerete.. lo so. Ma mi voglio proprio divertire un po'. Piccolo spoiler.. nel prox prox post.. Edward parlerà con Jasper di.. non lo dicooooooooooooo... però tanto lo leggeraiiii.. ehehehe.. Spero intanto che questo cap su Jasper e Alice ti possa piacere.

Jasper Hale: Decision and control.


Io Marte.. il dio della guerra. Cha fantasia quello scricciolo di vampira! La stringevo a me in modo spasmodico..sapevo di non avere nessun diritto di farlo, sapevo anche di non meritarla. Ma non potevo fare a meno di lei. “Ti amo”. Ecco perché l’avevo sposata, era semplice. Mi era sempre stato insegnato a combattere ad eseguire ordini, ma con lei mi sentivo libero anche di esprimere la parte peggiore di me stesso. Alice non mi avrebbe mai giudicato, sembrava leggermi l’anima. Ero sconvolto dall’amore che percepivo in ogni suo gesto, in ogni sua carezza, che fosse vero, che lei mi avesse sempre amato? Ero l’uomo del destino, l’uomo del bar. Ma ero anche l’amore della sua vita?
La stavo fissando, leggendo in quelle pupille dorate tutto l’amore che c’era dietro quei gesti e quel desiderio.
- Ti fidi di me..?- le chiesi colto da un improvviso dubbio.
- Sì, lo sai. Insieme non lavoriamo affatto male..- sorrise maliziosamente, mettendosi a cavalcioni sopra di me, ora seduto sotto di lei. Le afferrai i fianchi con le mani e le sfilai ciò che era rimasto di quel minuscolo vestito nero.
- Non mi lascerai mai solo vero?- Stavo sfiorando il ridicolo, la trattavo ogni giorno come se fosse l’ultima delle donne che io desiderassi amare, comportandomi sempre come un bravo ragazzo la proteggevo da lontano e nell’ombra. Guardavo Edward con invidia perché poteva farle da fratello e arrivava là dove io non riuscivo, dimenticandomi che anche lui era mio fratello. Ma lei era sempre lì a ricordarmi che io ero un Cullen e che eravamo tutti fratelli. Era da quando ci eravamo sposati che non smetteva di insistere, di farmi partecipe di quel sentimento chiamato affetto.
- Mai. Puoi anche usarmi per l’eternità, ma io so come sei. Non mi sfuggi Jasper Hale Cullen-… usarla.. già se solo avessi avuto il coraggio delle mie azioni, avrei potuto dirle che l’amavo, che facevo così per paura, che non riuscivo a credere di poter accettare tutto quell’amore e quella fiducia, da lei e dai miei fratelli. “Fratelli”, la parola mi fece sorridere. La vicinanza mi mia moglie mi rendeva diverso, non c’era più solo il buio della mia solitudine.
- Edward.. scherzavi su di lui in camera vero?- “ Ma che.. Jasper. Calmati, non ti allargare. Lei potrebbe capire.. e allora..”. Mi agitai sotto di lei.
- E’ mio fratello Jasper, anzi è nostro fratello!!!- mi guardò roteando gli occhi e prendendo il mio volto tra le mai. – La smetti? Non hai niente di meno di Edward, lui si fida di te-.
- Lo so. E’ un bravo soldato..- qualcosa delle mia parole doveva averla fatta ridere perché mi baciò cercando di trattenersi, mi accorsi subito che sghignazzava – Ma se tu sei mia sorella, perché faccio l’amore con te?- la risata scoppiò improvvisa, si accasciò su di me e mi abbracciò stretto.
- L’amore..- sussurrò nelle mie orecchie. Rabbrividii.. sì l’amore. Perché per troppo tempo mi ero convinto che non meritassi di fare l’amore con lei, ma solo sesso. Cosa era cambiato adesso?
- Si intendo sai quando due persone.. ecco.. si attaccano… sì..- “ Cosa?  Ora è il momento di rincoglionimento totale, Hale?”. Alice si staccò un attimo e mi guardò perplessa.
- Dobbiamo riconsiderare il tuo concetto di fare l’amore, da quanto è che siamo sposati? Da quanto sei un Cullen?- mi domandò portandosi un dito sotto il mento.. improvvisamente seria.
- Un po’.. non mi ricordo- cercai di tornare a fare il duro e lo scontroso, ma ottenni solo un sorriso e una carezza. “ Ora lo capisci perché le chiedi di fare solo sesso? Lei ti fa sentire fragile, debole, bisognoso e tu non lo hai mai accettato”.
- Non abbastanza per farti capire che ti vogliamo bene, tutti.. nessuno escluso. Sei parte di noi, per Esme sei un figlio lo sai?- mi sfiorò le palpebre con le labbra. Annuii con la testa. Sì anche per me loro erano importanti.
- Ci hai aiutati e sei entrato nel nostro cuore, ma ogni tanto ti chiudi e passi interi periodi a rimuginare sui tuoi errori. Non va bene.. mi fai arrabbiare sai? Mi fai sentire come se per te fossi solo una preda, un oggetto – pronunciò quelle parole con enorme sofferenza.
- Sì, di proposito- le risposi. Cercai di allontanarla, sentendomi la vergogna addosso. Ma Alice non lo accettò e anzi mi schiaffeggiò – Non te lo permetto, non ti permetto di chiuderti adesso. Non con me Jasper, tu sei mio, voglio sapere tutto di te!- urlava quasi, non l’avevo mai sentita così.
- Ho accettato per tutti questi anni, pensando che ti saresti aperto. E hai fatto passi avanti. Ricordi le giocate a baseball o le feste a casa Cullen? O ultimamente..quando abbiamo protetto Bella da tutti quei vampiri? Sei stato fantastico, senza di te non ce l’avremmo fatta.. tu sei fantastico Jasper..ma perché non tieni stretto questo nel tuo cuore, invece che i tuoi errori?- Era un fiume in piena. Mai prima d’ora avevo voluto ascoltarla, avevo troppa paura. La rabbia mi pervase, l’amavo, ma non le potevo permettere di parlarmi così, anche se detto da lei mi faceva sentire un dio.. faceva troppo male. La scansai con forza, facendola volare di lato e mi alzai in piedi furioso.
- Che cosa vuoi da me..!!- Gridai in preda all’ira- Cosa?? Perché fai questo, non sono nessuno. Sono un dannato, un maledetto vampiro!- Un groppo in gola mi stringeva le corde vocali. Dovevo riprendere il controllo, la mia educazione non prevedeva perdite di controllo, mi avevano insegnato a tacere.
Alice si rialzò per nulla spaventata. Non mi accorsi neanche che fosse nuda, mentre la guardavo ogni sua parola mi rimbombava nella testa. Eccola la verità.. avevo sbagliato. Cinquant’anni di matrimonio con lei e avevo sbagliato ogni cosa.
- Sei l’uomo che ho scelto Jasper! Quelle cicatrici non se ne andranno se tu non vuoi!-. Non c’era sofferenza in lei, era decisa, decisa a farmi capire che l’unico errore che avevo commesso era non affezionarmi ai Cullen, e credere di non poter far parte di quella famiglia, di lei.
- Non credi che cinquant’anni di fardelli siano abbastanza? Non vorresti essere felice?-. Ringhiai inferocito, lei continuava a torturami dicendo così.
- Che diritto ho di essere felice, dopo quello che ho fatto, dopo..- un pugno mi colpì improvvisamente in pieno stomaco.
- E io? Ti sei divertito con me? Affiatati ed uniti Jasper, è così che ci vede Bella lo sai? Lei vede amore tra noi- questa volta  mi colpì in pieno viso. Mi ripresi..controllai i miei nervi e le bloccai i polsi.
- Non volevo divertirmi con te, ti ho sposato-. “Trova una scusa migliore cretino”.
- O sì Jasper, scusa.. non potevi trovare migliore giustificazione. Facciamo sesso da cinquant’anni e mi tratti come un’amica, sempre se ti gira. Altrimenti cosa sono?- Era stata la mia unica debolezza.. non avrei dovuto neanche avvicinarmi ad Alice. E invece l’avevo desiderata e dopo averla avuta non ero più riuscito a fare a meno di lei, della sua passione, della sua tenerezza e arrendevolezza.
- Non sei un’amica, non lo sei mai stata- la strinsi a me, e mi concentrai trasmettendole calma e serenità. Entrambi ricominciammo a respirare.
- Già..- poggiò la testa sul mio torace nudo e io la cullai dolcemente come per farla addormentare.
-  Perdonami se ti ho fatto stare male- ero sincero. Non sapevo cos’altro dire, ma non le stavo mentendo.
- Non posso.. e ora che succederà?- La lasciai andare, il dolore mi stava sommergendo. Eppure sarebbe bastato così poco....dovevo solo distruggere quella barriera che da troppo tempo ci stava dividendo e vivere con lei un’eternità di sorrisi.
 Raccolsi la mia maglia, era bagnata, ma non sopportavo l’idea di vederla così di fronte a me. Strizzai per bene la t-shirt e gliela porsi. – Mettila, almeno per coprirti, per favore- la prese e la indossò. Era enorme per lei e anche zuppa d’acqua quella maglia non riusciva ad incollarsi completamente sulla sua pelle. Sorrisi..
- Posso tenerla?- Mi disse tristemente. “Alice, guardami.. ti prego”.
- Sì, è tua se vuoi- avevo la morte nel cuore.
- Grazie..- aveva la testa bassa e si stringeva le braccia intorno al corpo.
-  Non sei il tipo da quella roba. Non ti ci vedo a portarla..- cercai di canzonarla, ma risultai solo ridicolo.
- Quando..- sussurrò lei, bloccandosi e mordendosi un labbro.
Alzai un sopracciglio, non avevo capito. La osservai interrogativo.
- Quando sono sola in camera, mi piace pensare di mettere addosso cose tue..- si prese il volto con le mani e la sua schiena tremò singhiozzando.
“Deciditi.. forza.. quante volte hai avuto queste occasioni in passato.. e quante volte l’hai fatta piangere e hai fatto tornare tutto come prima.. deciditi”.
- Alice.. che hai pensato quando sei tornata dall’Italia e ci siamo guardati?- ora avevo di nuovo bisogno di lei, della sua sincerità.
- Che era meraviglioso trovarti lì ad attendermi, che era stupendo guardarti negli occhi e leggere..- si bloccò ancora.
- E leggere?- Continuai nonostante la vedessi profondamente scossa.
- Amore..-. Le pupille si persero nel vuoto, come se stessero scrutando qualcosa che io non capivo. “Divinazione..” riconoscevo quel momento.
- E quando abbiamo combattuto con i neonati che hai pensato?- sapevo cosa aveva visto. Perché dentro di me stava nascendo una nuova certezza.
- Che volevi proteggermi a costo della vita..- la sua voce era gonfia di pianto.
- Perché..- la spronai ancora.
- Perché dentro di te, tu sai di amarmi-. “ Ha visto il nostro futuro vero?”.
Le misi le mani sulle spalle e la forzai a venirmi vicino – Quanto puoi aspettare ancora..-.
Sorrise raggiante..- Per fortuna non altri cinquant’anni-.
   
 
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