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Autore: Yoan Seiyryu    03/11/2014    1 recensioni
[Sleeping Hook]
Il Tenente Killian Jones ha il compito di scortare Aurora nel Regno del suo futuro sposo, il Principe Filippo. Mancano pochi giorni al diciottesimo compleanno di Aurora e l'unico modo che ha per evitare di soccombere alla maledizione di Malefica è quello di farsi ospitare da Filippo, lì dove la magia non può avere effetto. Le scelte che farà, causate soprattutto dalla conoscenza più profonda del Tenente Jones, la condurranno a diventare quella che sarà La Bella Addormentata. Killian e Aurora si troveranno ad affrontare se stessi e porre a confronto i propri desideri.
(L'arco temporale della storia comprende Killian Jones come Tenente della Pegaso e non ancora come Capitan Hook)
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Aurora, Filippo, Killian Jones/Capitan Uncino
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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V

Del dì di Camelot




 


Terra.
Terra!
Le urla di entusiasmo dei marinai, misti alle esclamazioni di Merryweather che formavano un coro di gioia, risuonarono alle orecchie di Aurora come un vero e proprio sollievo. A breve la Pegaso avrebbe attraccato al porto della marina reale del Regno di Filippo e finalmente sarebbe tornata con i piedi per terra. Nonostante quella consolazione, per un attimo si sentì rattristata all’idea di non godere più dei cieli stellati che si specchiavano sulle profondità oceaniche e le conversazioni che teneva con i fratelli Jones. Merryweather si era affezionata a loro e la sera prima si era lamentata del fatto che presto le strade si sarebbero separate. Erano marinai, nient’altro. Non potevano davvero entrare a far parte della loro vita, un lignaggio totalmente diverso. Eppure anche Aurora provò quello stesso sentimento, per la prima volta aveva provato una certa simpatia nei confronti di qualcuno che non fosse esclusivamente la sua più cara amica. Il Capitano Jones aveva fatto in modo che quel viaggio fosse confortevole e che lei si trovasse a suo agio, come aveva promesso a Re Stefano. Il Tenente, in più, aveva raggiunto con lei un certo grado di confidenza a cui non era affatto abituata e ciò la spaventata non poco.
Adesso che guardava di fronte a sé vedeva la terraferma farsi più vicina e solo allora comprese che il suo destino si sarebbe compiuto. Incontrare Filippo, il suo futuro sposo. Fino a quel momento non aveva immaginato nulla a riguardo, semplicemente aveva accettato l’evento come qualcosa di irrinunciabile. Allora perché mai si lasciò prendere dalla paura di non farcela? Deglutì a vuoto prima di stringersi nel soprabito nuovo che era stato confezionato appositamente per quell’occasione importante.
- E così è finalmente giunto il momento in cui lascerete l’imbarcazione. Siete felice? – la voce di Killian era diventata inconfondibile.
Aurora si voltò a guardarlo, distogliendo l’attenzione dal porto che diventava sempre più visibile agli occhi.
-  Spaventata, più che felice – rispose stringendosi nelle spalle.
Lui sorrise di rimando.
- Tra poco conoscerete il vostro futuro sposo, nientemeno che la persona con cui trascorrerete tutta la vita.
- Sapete esattamente cosa dire per confortare chi trema di paura – ironizzò lei prima di trasformare il sorriso in una smorfia.
Killian rise di gusto e poi scrollò le spalle.
- Dovere, Principessa – così facendo si posizionò il cappello sul capo e tornò a guardare davanti a sé.
Il silenzio piombò tra loro solo per qualche istante. Più si avvicinavano alla terraferma, più Aurora desiderava non raggiungerla affatto. Chi l’avrebbe mai detto che sarebbe finita a desiderare di rimanere in mare?
- E se non volessi sposarlo? Se si trattasse di un uomo che non potrei stimare mai nella vita? E se non conoscesse la gentilezza? Se…
- Ci sono così tanti se da lasciarsi confondere. Non siete costretta a sposare chi non desiderate. La vita è vostra e siete voi a scegliere come vivere.
Aurora alzò gli occhi al cielo e strinse le mani sui lembi dell’abito, rigirando la lingua sul palato come a contare i pensieri.
- E’ semplice ipotizzarlo. Se non sposassi Filippo non avrei la sua protezione e…
- Avreste pur sempre il bacio del vero amore. In più non credo che il vostro Principe sia così privo di cuore da lasciarvi cadere sotto la maledizione di Malefica anche se lo rifiutaste. E se, come piace dire a voi, le cose si mettessero male sarei pronto a solcare i Sette Mari per trovare quel Mago che la vostra famiglia andava cercando – espresse ciò che aveva da dire con così tanta naturalezza che Aurora stentò quasi a crederci.
Perché mai avrebbe dovuto affrontare un viaggio così rischioso per lei? Perché non voleva credere che sarebbe potuta cadere sotto la malvagità di una Strega? Killian Jones era un uomo particolare e la sua conoscenza diventava sempre più impegnativa, riempiendola di mille domande e curiosità inarrestabili. Fin troppo spesso si era ritrovata a fare considerazioni su di lui e Merryweather l’aveva trovata altrettante volte a fissarlo mentre svolgeva i suoi compiti da tenente.
Non poteva lasciarsi trascinare da quegli imprevisti, doveva combattere con se stessa e dimenticare ciò che iniziava a provare.
- Tenente Jones? – domandò alla fine, dopo una breve riflessione.
- Ditemi.
- Rimarrete ancora qualche giorno, prima di salpare nuovamente?
Killian si limitò a sorridere di sottecchi.
- Se la Principessa lo desidera.
- Lo desidero.
Non riuscirono a dirsi altro poiché Killian tornò ad aiutare il Capitano per l’attracco al porto ormai prossimo ed Aurora si rese conto di quanto fosse impreparata di fronte a quel nuovo evento. Merryweather le rimase accanto durante tutto il tempo in cui la nave raggiunse al porto e anche nella traversata in carrozza per raggiungere il Palazzo. Il Tenente e il Capitano le avrebbero raggiunte solo nel pomeriggio, come previsto.



 
*
 


Il Regno del Principe Filippo era incredibilmente diverso dal proprio. Il Castello sorgeva distanziato dal mare e si ergeva su una alta collina al di qua di una grande foresta. Era chiamata Foresta Proibita [1], un luogo aspro e colmo di pericoli inaffrontabili che non tutti erano pronti a correre. L’unico modo per attraversarla era aggirarla attraverso una lunga pianura che si estendeva nei dintorni. Camelot [2] era protetta dalla magia da uno scudo creato da un Mago il cui nome era Merlino e che tornava nel Regno una volta all’anno per portare il proprio consiglio al Re Uther Pendragon. Nessuno era in grado di varcarla portando con sé la magia oscura che veniva sbarrata immediatamente e avvolta da una fitta nebbia che l’avrebbe respinta.
Camelot era un Regno potente ed era conosciuto soprattutto per l’abilità governativa di tutti i Re che si erano susseguiti. Il Principe Filippo, inoltre, era benvoluto ed amato dal suo popolo. Aurora decise di fidarsi di quelle voci, il popolo in fondo non aveva alcun vantaggio nel proporre un’immagine simile del futuro re se non fosse stato vero.
Quando lei e Merryweather raggiunsero il Castello sull’alta collina, si avvidero di quanto fosse prepotentemente imponente. Costruito con materiali solidi e scuri si stendeva sul perimetro con impetuosità ed Aurora ne fu immediatamente conquistata. Un luogo simile le sembrava del tutto impenetrabile.
- Incantevole! – esclamò Merryweather quando si trovarono ad essere scortate lungo il corridoio interno, dopo aver varcato il ponte levatoio e la soglia di ingresso al Castello.
- Degno di un Re – sorrise di sottecchi Aurora che si guardava intorno con curiosità pari a quella dell’amica.
I colori erano scuri, profondi e il rosso spadroneggiava come simbolo di una casata tra le più importanti.
Raggiunsero la sala del trono e lì ad attenderle vi erano la corte di Camelot chiamata a raccolta e il Re Uther seduto sul suo scranno in attesa.
Aurora cercò con ansia la figura del Principe e quando lo riconobbe sentì il cuore in gola. Era cambiato, profondamente cambiato. Nei suoi ricordi era solo un bambino ma vederlo lì in carne ed ossa le fece un effetto del tutto diverso. Finalmente Filippo era reale, non faceva parte solo dei suoi sogni, perché spesso le era capitato di sognarlo.
Un giovane alto e dal sorriso sincero le andò incontro per accoglierla e poté riconoscere nella profondità dei suoi occhi una lealtà incommensurabile ed una gentilezza che non si aspettava di trovare. Tutte le sue paure scemarono, ogni preoccupazione svanì in un solo istante.
- Principessa Aurora, vi do il benvenuto alla Corte di Camelot – le parole del Re Uther risuonarono in tutta la sala – mio figlio ha l’onore di scortarvi fin qui, perché possa guardarvi meglio.
Filippo si avvicinò e si profuse in un inchino sincero e sentito, le afferrò con delicatezza le dita avvolte in guanti di velluto e le fece un baciamano elegante.
- Sono lieto, finalmente, di fare la vostra conoscenza – le sussurrò prima di accompagnarla verso il trono.
- Posso dire altrettanto – gli sorrise lei.
Merryweather si posizionò al lato della corte dove tutti erano in attesa di quell’arrivo ormai da diverso tempo, mentre Filippo conduceva la sua futura sposa davanti al proprio padre.
- Le voci sono vere dunque: la Principessa Aurora è davvero una rara bellezza. In tutta Camelot e nei regni prossimi è risaputo quanto i doni che vi sono stati fatti alla nascita siano veritieri. Di bellezza ne vedo molta e credo anche che abbiate un cuore puro e sincero – affermò con sicurezza Re Uther, facendole segno di avvicinarsi.
Aurora sorrise appena e con fece come le fu richiesto. Quest’ultimo si alzò in piedi e prendendole una mano nella propria dichiarò: - Benvenuta nella tua nuova casa, Figlia mia.
- Vi ringrazio, Maestà – ricambiò quella stretta in modo solenne e sentito.
Le presentazioni si conclusero nei tempi dovuti ma i futuri sposi non ebbero modo di scambiarsi alcuna parola, troppo presi dalle convenzioni per potersi dedicare a loro stessi. Di tanto in tanto si scambiarono qualche sguardo incuriosito ma di certo Aurora non si sentiva più a disagio. Se non fosse stato che a volte le capitò di guardare verso l’ingresso della sala del trono. Killian non arrivava, ma quando sarebbe giunto?
 
 
 
 
 
 
Note: 

 [1] Foresta Proibita: menzionata in “Quest for Camelot”
[2] Per chi ha avuto modo di leggere “I am a pirate, you are a princess” sa che in quella storia, alla fine, si scoprirà che Filippo è il Principe di Camelot, figlio di Uther Pendragon e che quando salirà al trono diventerà Artù (almeno mi è piaciuto vederlo in questo modo).
 



NdA: 

Eccomi qui con il quinto capitolo! Spero che l'idea di un Filippo/Artù vi piaccia, mi ha dato una mano una mia cara amica che mi ha consigliato sul come rendere Filippo un personaggio più interessante. Non è molto approfondito nella serie, così ci ho ricamato sopra. 
Alla prossima e grazie a chi sta seguendo! 
   
 
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