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Autore: SniperShy    04/11/2014    2 recensioni
Sono tempi difficili per la magica terra di Equestria, da quando una devastante frana ha distrutto il monte Canterlot, portando con sé il centro nevralgico della politica Equestre. Ma una misteriosa corporazione, venuta da un altro mondo, si è offerta per dare una mano a ricostruire, portando però con sé altri problemi. Gli eroici elementi dell' Armonia vengono semplicemente inglobati da questo flusso di eventi, e a me, Fluttershy, si può dire che sia toccata la mansione più improba all' interno della corporazione: mi sono posta negli zoccoli di un discutibile medico parascientifico per assolvere al mio compito nella maniera più efficiente, cambiando irreversibilmente il mio modo di pensare, di agire, di atteggiarmi. Adesso sono determinata, calma e totalmente immersa nel mio nuovo lavoro: ora sono una cacciatrice, un mercenario della Mann Brothers Corporation.
Genere: Azione, Comico, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yuri | Personaggi: Altri, Fluttershy, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Furry, Violenza
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[si schiarisce la voce] Allora, come avrete notato, questo capitolo è stato pubblicato un pò dopo rispetto all' intervallo di tempo che intercorreva tra quelli del prologo. Prima di procedere con la storia volevo informarvi che passerà un pò di tempo ancora, tra ogni capitolo. La ragione è che di fatto trovo poco tempo per scrivere, non è che sto già finendo le idee o qualcosa del genere, anzi ne ho sempre di più. Sriverò anche qualcos' altro oltre a questa storia, come altri generi di FF, una raccolta che narra dell' anno di addestramento della nostra 'timida' protagonista con annesso un approfondimento della storia con Lyra (ringrazio Julie Frost per l' idea e per avermelo suggerito) e un' altra raccolta -più avanti- sull' operazione Crinierarossa vissuta dalla parte dei cattivi (se non avete capito tranquilli, è roba del secondo atto). Sfondo anche una porta aperta informandovi della progettazione di un ipotetica stagione cinque del nostro amato cartone, ad opera -credo- sempre della Hasbro. Spargete la voce di me e delle mie storie e intanto godetevi questo nuovo capitolo. Ah, e per favore, recensite questa cazzo di storia, siccome non ho niente da fare a me interessa la vosta opinione!

Snipershy atto 1: Cos' è un problema, cap 1: Dr. Stable1-
Lyra mi condusse in direzione dell ampio tunnel in fondo alla grotta, e mi fece salire sul fianco destro di un compatto veicolo a quattro ruote di colore nero; lei fece il giro e si accovacciò sul lato sinistro, dove era montato un volante e una serie di pedali a forma di zoccolo. La NeoAlicorno premette un piccolo pulsante a fianco del volante e la macchina si accese con un rombo. Iniziammo la traversata del tunnel a gran velocità.
"Allora, adesso ti porterò nella sala del portale verso la Terra. Là ci sono un certo numero di umani, che si aggirano nel quartier generale. Ovviamente il passaggio tra i due mondi muta la forma, dunque hanno il corpo di noi pony. Ma gli umani hanno abitudini ed usanze diverse dalle nostre, perciò ti chiedo la grazia di non fare caso alle loro movenze. Quegli umani sono tutti mercenari, chi più chi meno pericolosi, un pò folli e certi si atteggiano non poco; serve che parli loro il meno possibile, e nel caso, non prenderli in giro: quei pochi che possono recepire il sarcasmo se la prendono molto male. Tutto chiaro?"
"S-si..."
"La permanenza sotto il grande tetto della corporazione comporta anche molti vantaggi: la 'magica' terra di Equestria non ha sviluppato una tecnologia avanzata. I terrestri sì, e usano tutte queste meraviglie per combattere tra di loro; in una decina di migliaia di anni sono riusciti a creare una vera e propria arte della guerra, oltre che il camminare bipedi. Noi possiamo e vogliamo introdurre queste meraviglie in Equestria, ma come potrai facilmente capire, un simile cambiamento deve entrare per piccoli gradi nelle vite di tutti i pony. Un esempio sono gli elettrodomestici gemma-caricati, uno sviluppo della corporazione. Tu hai l' opportunità e soprattutto l' obbligo come esecutore contratti della Mann Brothers Corporation di imparare tutte queste cose fantastiche. Fin qui mi segui?"
"Uh, credo... cioè, sì" stentai io sempre meno convinta.
"Ti verrà impiantata una placca ossea frontale che faccia da corno, per poter eseguire a tua volta delle magie non troppo impegnative. Non è esattamente come essere un Alicorno come me, ma è sempre meglio che terminare la riabilitazione dopo l' età pensionabile, non credi? Avrai solo da affrontare un buon mal di testa supplementare alla fine di ogni giornata" mi spiegò la giumenta acquamarina; Le luci al neon della galleria scorrevano veloci di fianco a noi.
"A-aspetta un minuto, cioè... n-non hai detto che era un operazione pericolosa? C-che non era una cosa da tutti i pony?" balbettai io, terrorizzata.
"Ma certo... che no. Voglio dire, sì un pò, ma qui nel quartier generale abbiamo la miglior attrezzatura medica che tu possa mai trovare in tutta Equestria e Terra insieme. Anche il dottore è il migliore nei cui zoccoli tu possa mai capitare; pensa che 'dottore' non è un titolo, ma il suo nome2! Ha anche un ottimo staff, rapi- venuto dalle migliori cliniche di Hoofington e Menfillys3, e sono tutti assolutamente motivati, credimi. Dovrai solo firmare una carta con lo scarico di responsabilità per l' operazione, e poi sarai tutta nostra..." Lyra si voltò verso di me con un sorriso malizioso, distogliendo lo sguardo dalla strada.
Quando tornò a guardare il percorso, si riusciva a scorgere lo sbocco della galleria, ad un paio di chilometri di distanza.
"Oh bene, siamo arrivati. Ti presento... la base RED" annunciò la giumenta azzurrina. Premette un altro pulsante a fianco a lei, e spuntò tra il volante ed il cruscotto un piccolo schermo sfarfallante. Su di esso apparve un bello stallone nero, con una lunga criniera blu notte striata di azzurro. Aveva un piccolo corno in cima alla fronte, ritorto ed arcuato alla maniera dei Changeling, di un verde malato che senza essere attivo illuminava il suo muso squadrato nel buio della sala dove si trovava. Con un accento intelligente, squillò attraverso il microfono dell' interfono.
"Centralino operativo Mann Co. qui è Moonlight Morning, desider- hei hei hei, chi abbiamo qui... come ti chiami, puledrina?" chiese l' affascinante unicorno con tono interessato, i suoi begli occhi purpurei fissi dolcemente nella mia direzione; mi si rizzarono le ali sulla schiena.
"Dacci un taglio, zuccherino: serve che ci apri la porta della base Red. E lascia stare la qui presente Fluttershy: lei sta con me" intimò Lyra, con tono canzonatorio. E sensuale.
"Ah, adesso tutto si spiega: Quello sguardo liquido, quel muso sbavante... la nostra nuova amica è una di 'quelle'. Mi chiedo dove sia il tuo zoccolo per far raggiungere al suo muso quella tonalità... vi apro subito il portone, bellezze!"esclamò allegramente Moonlight Morning. Celestia cagna, aveva notato che ero arrapata.
Il segnale video si interruppe, tornando a sfarfallare, e lo schermo si incassò nuovamente nel cruscotto. Alla NeoAlicorno scappò una risatina.
"Ahh, Moonlight Morning. Era il primo Changeling su cui abbiamo 'sperimentato'. In pratica abbiamo preso un Changeling comunissimo dai grandi alveari e l' abbiamo soppresso. Poi abbiamo preso il cadavere di Shining Armor dalla tomba (o quello che ne rimaneva) e di un altro paio di pony; ne abbiamo staccato e rimontato insieme le parti migliori perchè risultasse un ottimo soldato.Purtroppo è anche uscito fuori un eccitante stallone da monte, dunque fai attenzione quando ci parli, o quando sei nelle sue vicinanze in generale. Col senno di poi non credo che a Twilight farebbe piacere sapere che potrebbe essere stata ingravidata da un pony che è suo fratello per un polmone e due zoccoli, quindi fammi il favore di non dirglielo" sussurrò Lyra guardandosi attorno.
"Ah, e per la cronaca: non si notano le ali dritte da quello schermo, ma tranquilla; se le mie fossero collegate direttamente al mio cervello, si sarebbero rizzate anche a me" mi rassicurò Lyra. Dal suo giallo naturale sentivo il mio muso totalmente arrossato dall' imbarazzo.
A qualche decina di metri dal grande cancello che serrava l' ingresso della grotta, si spalancò una grande griglia metallica, che scorse verso destra. Quando attraversammo l' apertura del tunnel, ci ritrovammo in un immenso ambiente dalle pareti di cristallo, che riflettevano la luce prodotta da alcune fiammagemme che levitavano ad una decina di metri dal pavimento metallico. Anche nella caverna di cristallo le grandi casse numerate dominavano l' ambiente, ma lì era presente una alta scalinata fatta di una pietra vitrea al centro dell' ambiente, sulla cima della quale si notava un arco metallico attraversato da uno schermo liquido rosato.
In mezzo alle pile di casse c' era un certo numero di attrezzature elettroniche, tra le quali erano radunati nove stalloni. Lyra si avvicinò con il veicolo, arrestandolo dolcemente a cinque metri di distanza dalla compagnia. Adesso riuscivo a distinguere i mercenari da dove mi trovavo.Tutti gli stalloni avevano il manto nelle tinte del rosso, ed avevano pochi segni distintivi, unici per ognuno4. La giumenta acquamarina balzò giù dalla macchina, e si avviò trotterellando in direzione di un unicorno color milkshake alla fragola (giuro) con un lungo camice bianco e dei piccoli occhiali da vista ad oblò pendenti sulla punta del muso. Quando la notò, lo stallone balzò sull' attenti, e la sua corta criniera color carbone ondeggiò di rimando.
Confabularono per un pò, ed a poco a poco su di me si posarono nove paia di occhi fortemente interessati, tutti dell' identico colore azzurro; intimorita, mi appiattii sul sedile di stoffa sintetica del veicolo, e quando Lyra ebbe finito di parlare, si levò un coro di risate fragorose. Mi sporsi un pò dalla portiera, e vidi la NeoAlicorno avvicinarsi al trotto con un piccolo sorriso stampato sul volto,e l' unicorno mercenario dietro di lei SU DUE ZOCCOLI, che sentii dire "...ma zolo per cvella 'cavalcata' che mi hai promezzo" ancora risate dagli altri mercenari.
"Fluttershy, questo è Dottore, il mercenario di cui ti ho parlato" iniziò la giumenta acquamarina.
"Guten Tag, piccola pony. Dimmi meine lieblich, come ti zenti oggi?" Mi chiese il mercenario, con uno strano tono cordiale... forzato, direi.
"I-io... bene, signore. Tutto sommato" sussurrai, con lo sguardo basso, gli zoccoli in zoccolo5.
"Timida, eh? Fortuna che ci zento bene" mormorò lui, rivolto verso Lyra, che ridacchiò portandosi uno zoccolo al muso per non darlo a vedere. "Bene piccola pony, adezzo ti portiamo in zala operatoria, dove firmerai lo zcarico di rezponsabilità, poi potremo iniziare. A te zta bene, Flatterzei?" mi chiese Dottore, storpiando il mio nome col suo strano accento.
"O-ok, Dottore... se a te sta bene..." acconsentii io, timida.
"A-ah, wunderbar meine keine pony! Lyra, portaci alla zala operatoria, bitte" Esclamò il medico, nella sua lingua natìa. Saltò sul vano di carico sul retro della jeep, decisamente molto più allegro di quanto non lo fosse stato prima di quel discorso. Lyra tornò sul posto del guidatore, e acceso il veicolo, partimmo verso un altro punto della grotta. Gli strani occhi blu di tutti gli altri stalloni continuavano a seguirci vivamente interessati, se non diffidenti, mentre confabulavano tra loro a mezza voce. Ad un paio di centinaia di metri dalle colonne di casse c' era un' ampia paratia di cemento, che nascondeva la sala ad alta sicurezza e la zona medica. Sopra il portone blindato a doppia anta vi erano infatti degli annunci con scritto 'intelligence' e 'supplies'.
Abbandonammo la macchina ed attraversammo il portone. Ci ritrovammo in un largo corridoio in cemento, con delle striscie rosse nella parte bassa delle pareti e dei grossi fasci di cavi sul soffitto. In fondo al tunnel del bunker vi era una ripida scala metallica sulla sinistra, nella cui direzione vedevo un cartello con una freccia rossa, con su scritto 'intelligence'. Sulla destra c' era invece una saracinesca metallica con scritto 'supplies'.
"Prego, entrate mie care; la zala operatoria è dietro a quezta griglia" ci incitò lo stallone; la lamina di metallo si aprì cogolando al nostro passaggio. All' interno la vista non era tanto diversa dal tunnel di un attimo prima: le stesse striscie alle pareti, gli stessi cavi e luci al neon sul soffitto. Ma alle pareti vi erano alcuni armadetti pieni di attrezzature mediche e munizioni (?); Al centro della sala vi era un tavolo operatorio d'acciaio, al di sotto del quale c' erano degli ampi laghi di sangue ancora fluido. Intorno ad esso si trovava una cerchia di strane attrezzature, probabilmente utili per l' operazione; anche se più che una sala operatoria sembrava una sala di tortura: appesi ad una rastrelliera sul muro era appesa in bella vista una grande quantità di armi, di ogni genere: accette, macheti, lanciafiamme, spade, pale (!) e addirittura bastoncini di zucchero giganti e chiavi inglesi. Anche sul tavolo vi erano un paio di questi strumenti di morte, mentre su un vassoio in alluminio lì vicino si trovava un vasto assortimento di coltelli e di siringhe.
"M-ma... mi avevi detto che non sarebbe stato pericoloso!" sussurrai rivolta a Lyra fuori di me dallo spavento, mentre il medico era girato verso un armadietto in cerca di qualcosa.
"Infatti: Dottore non usa queste armi per operare. Almeno, non la maggior parte. Di solito" replicò lei, insicura. Il mercenario trasse fuori dall' armadietto un foglietto, e si avvicinò a noi, tranquillo.
"Ecco cvi, piccola pony. Quezto è lo scarico di rezponsabilità: tu firma cvi, poi pozziamo cominciare" l' unicorno rossiccio mi porse una penna, e diedi una veloce scorsa al foglio. 'Offro i miei servigi alla Mann Brothers Corporation, oltre che il mio corpo e la mia mente, la mia totale disponibilità e la mia dignità alla suddetta corporazione, blablabla e buonanotte firma e basta (testuali parole)'; intimorita dalle parole perentorie della lettera e dagli sguardi inquisitori dei due presenti, firmai il contratto con zoccolo tremante. All' improvviso, attorno al mio corpo si formarono due aloni brillani, uno rosso ed uno acqueo, che mi bloccarono al mio posto. nella sala operatoria proruppe un duetto di risate macabre. Che cosa avevo fatto?
"Finalmente! Credevo non avrebbe più firmato, Doc" sghignazzò Lyra, rivolta all' unicorno color fragola a fianco a lei. I corni di entrambi erano avvolti nel loro caratteristico brillamento colorato, e mi osservavano con sguardo cinico, le facce contorte in un ghigno perfido.
"Ach, ja ja, immagina ze... ci avezze dovuto 'penzare zu'!" ribattè il mercenario in tono canzonatorio. "Schnell, meine lieblich, mettiamola zul 'tavolo operatorio'. Abbiamo un 'intervento' da fare!" sentenziò Dottore, con voce tragica. Iniziai a levitare verso il piano di lavoro in acciaio e porcellana, e con terrore cercai di scalciare, di volare via da quel campo telecinetico, ma la magia combinata della NeoAlicorno acquamarina e dell' unicorno mercenario era troppo forte. I miei carnefici mi distesero al tavolo prona, mi legarono a zoccoli divaricati e mi calò sul muso un telaio di metallo, che si adattava perfettamente al mio volto. Iniziai a sentire un forte sibilo, che doveva stare ad indicare l' accensione di tutti i complessi macchinari attorno a me. Il campo magico si era dissolto, ma ero ancora bloccata sul posto, senza poter muovere la testa o gli zoccoli; sopra di me il muso del medico invase la mia visuale.
"Ach, cvasi dimenticavo: cvesta operazione agizce a livello neurale, cvindi c' è una pozzibilità... piuttozto alta ze vuoi la mia opinione, che ti pozzano... uzcire di mente alcune coze. Duncve se c' è qualche coza che tu voglia chiedere prima, beh... che tu te la dimentichi, meglio che tu la dica adezzo" mi sussurrò l' austero mercenario, attento. "I-in effetti, qualcosa ci sarebbe, Dottore" dissi al mio carnefice, a mezza voce.
"Sehr gut, me la dirai dopo!" esclamò Dottore, allegro "No, zcherzo, zzocca puledra! Dimmi pure" mi rassicurò infine lui.
"A-allora, con me vivono due, cioè... una puledra ed un coniglietto. Se alla corporazione n-non dà troppo disturbo, io desidero averli con me, nel mio lavoro" chiesi io, in apprensione.
"Ma certo, piccola pony, vedrò coza pozziamo fare per quezto tuo deziderio" mi rassicurò il medico, in tono cordiale. "Ze quezto è tutto, adezzo ti inietto l' aneztetico. Zempre che non mi zia finita di nuovo tra cvezte ziringhe della neurotozzina", dopo un momento di silenzio totale sentii un pizzicorino nel collo, ed iniziai a percepire il torpore dell' anonimo farmaco attanagliarmi il corpo, partendo dal petto e dilagando attraverso le arterie verso l' esterno.
"A-ancora una cosa, dottore... perfavore" iniziò ad annebbiarmisi la vista.
"Zi, Flatterzei?" udii la voce del mercenario, come dal fondo di una galleria profondissima.
"I-in cofa confiffehà ii hio ahoho?6" percepii la mia voce stessa storpiata dal farmaco, Medico non doveva aver capito cosa avessi detto. In ogni caso non riuscii a sentire la risposta. Ancora un secondo, e fui buio.

1. Ho mutato il dr. House in dr. Stable (stable in inglese è la scuderia)
2. Questo è un troll estremo. Se non è la sua qualifica significa che non lo dovrebbe fare
3. Città inventate, situate nella zona sud-orientale della terra di Equestria
4. Questi sono i nove mercenari che impersonano le nove classi di Team Fortress 2. l' avevo scritto che li avrei inseriti, no?
5. La ponyzzazione di 'con le mani in mano'
6. 'In cosa consisterà il mio lavoro?', l' anestetico le ha intorpidito la lingua.
   
 
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