Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: _Black_Rainbow_    05/11/2014    2 recensioni
Piccola storia su Elsa e Jack Frost con la presenza onoraria di Hiccup e Astrid. Il contesto in cui si muovono è quello moderno e (purtroppo) sono tutti ragazzi normali, niente magia questa volta.
Lei e Anna si sono appena trasferite e sono alle prese con nuove esperienze, nuova scuola e nuovi amici.
Spero vi divertirete a leggere questa piccola pazzia.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Anna, Elsa, Kristoff
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Elsa si stupì non poco quando posto di Astrid al suo fianco si accomodò Jack. L'aveva notato appena era entrato, con il fiatone, aveva salutato tutti con un sorriso enorme sul volto e lei gli aveva rivolto un piccolo gesto prima di tornare al suo libro

Perché lui si fosse seduto lì per lei era un mistero, la deconcentrava dalla sua lettura, vedeva le sue mani muoversi nervosamente, strette appena sopra al ginocchio, con il piede teneva il ritmo di una canzone che solo lui poteva sentire.

-Ciao Jack.

Finalmente aveva deciso di alzare lo sguardo per incontrare quello dell'altro.

Lui le sorrise imbarazzato. -Ciao Elsa.

Il suo sguardo si fermò sulle mani della ragazza, erano piccole, curate, le dita lunghe e affusolate.

Da quando faceva caso a certi particolari?

-Non hai freddo?- Chiese indicando l'abbigliamento leggero di lei.

-No, mi piace il freddo. Ci sono abituata. Come mai qui?

-Mi sembrava avessi bisogno di divertirti un po'.

Rise facendo sorridere anche lei. Gli piaceva come le sue labbra si arricciavano e le guance si arrossavano gonfiandosi, anche la punta del naso, leggermente all'insù, si colorava.

Non riusciva a distogliere lo sguardo da lei.

-Ti sei imbambolato?

-No!-Distolse lo sguardo, era stato beccato a fissarla, si chiese se adesso avrebbe pensato che lui fosse un qualche tipo di stalker. Il
giorno prima l'aveva seguita, ora la stava fissando e lei ancora non sapeva quante altre volte l'avesse fatto. In effetti, dall'esterno poteva benissimo sembrare un maniaco.

-Astrid ha detto che le andava bene scambiarci, così può stare vicino a Hiccup, non so se lo sai, ma stanno insieme da parecchio ormai, mi dispiace separarli.

-Avevo notato. Sai, ci ho parlato quando ancora era la mia compagna di banco, è simpatica.

-Quando non cerca di farti mangiare da una drago.- Borbottò.

-Come?

Lui rise all'espressione confusa di Elsa. Decise che era il caso di spiegare e, magari, raccontare qualche storiella imbarazzante sugli amici avrebbe aiutato a rompere il ghiaccio.

-All'asilo c'era un robot, una drago telecomandato, potevi farlo volare, camminare e un mucchio di altre cose. Un giorno l'ho presa in giro dicendo che le piaceva Hic e lei mi ha inseguito con quel robot per tutta la stanza, finché non le hanno tolto il telecomando. Vorrei farti notare che avevo pienamente ragione.

-Quindi sei una specie di cupido.

Lei rise immaginando lo mezzo nudo, un pannolino bianco addosso.

Le immagini di lui versione cupido vennero sostituite da altre meno caste, ma, forse, più divertenti. Era magro, non troppo alto, ma comunque più di lei ed era convinta che dovessero esserci anche parecchi muscoli, quelli di chi si tiene in esercizio costante senza esagerare mai.

-È il mio vero lavoro, ma non dirlo a nessuno.

Risero insieme. Lei non rideva così da tanto.

Con lui era tutto facile, anche parlare, non c'erano silenzi imbarazzanti e lui sembrava sapere sempre cosa dire e cosa fare al momento giusto. Un po' si sentiva intimorita dalla grande confidenza che gli aveva concesso dopo aver scambiato appena qualche parola.

Decisamente Anna avrebbe specificato che non era da lei e che probabilmente si era presa una bella cotta. Elsa non aveva una cotta per Jack, ancora non sapeva nulla di lui e lei non era il tipo da buttarsi tra le braccia del primo venuto, era molto selettiva e soprattutto voleva delle certezze.

Voleva essere certa che i suoi sentimenti fossero ricambiati e che le forze in gioco nel rapporto fossero equilibrate.

Si portò una mano alla fronte sospirando. Pensava già ad un possibile rapporto, forse, e solo forse, la vocina di Anna nella sua testa non aveva sbagliato così tanto.

Jack aveva notato l'aria pensierosa e il sospiro della ragazza così si era avvicinato al suo viso.

-Tutto bene?

Lei, d'altro canto, era così immersa nei suoi pensieri da non rendersi conto di lui e della sua vicinanza finché non sentì la sua voce.

-S-scusa...

Si allontanò mettendo una maggiore distanza tra i loro volti.

-Tutto bene.

Il sorriso che gli rivolse bastò a Jack per accorgersi di essersi innamorato di lei.





Note: è corto, ma mi farò perdonare ;) promesso!
Baci _Black_


 
  
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