Capitolo 9
“Falling down”

“Dove mi stai portando?” grido, staccando con forza la mano da quella di Loueeh che si ferma e si volta, furiosa per lo strattonamento.
“Ho un appuntamento con Zayn” dice e mi riprende il braccio, ricominciando a tirare. Lo stacco di nuovo e mi fermo. Lei si volta ancora arrabbiata.
“Airiin, che stai facendo?” chiede.
“Non ho alcuna intenzione di venire ad assistere al vostro appuntamento romantico!” sbotto, incrociando le braccia al petto.
“Airi, ma perché devi sempre rendere tutto così difficile?” sbotta, è stufa marcia di me.
“Perché? Che dovrei fare? Darvi la mia benedizione?”
“AIRIIN, NON CAPISCI UN CAZZO! ZAYN E’ INNAMORATO DI TE, DANNAZIONE!” sbraita e tutto il campus si volta a guardarla.
Ops!
Io sono a bocca spalancata, le mani lungo i fianchi, incapace di dire anche solo una parola.
“Che hai detto?”
Loueeh alza gli occhi al cielo, sbuffando e riprende a camminare. Adesso sono io a seguirla di mia spontanea volontà e la tempesto di domande a cui non ottengo nessuna risposta. Ad un tratto mi getta addosso ad un pino, con poca cura.
“Sta qui! Ferma. E. Zitta! Chiaro?” sibila e io annuisco, anche se ancora non capisco. Spiandola da dietro l’albero la vedo raggiungere il moro che le sorride, dolce.
Che cazzo sta succedendo tra quei due?
 
***
 
Zayn stende un telo a terra, sull’erba e si siede, poggiando un cestino da pic-nic tra lui e Loueeh. Lei infila una ciocca di capelli dietro l’orecchio e osserva il moro, ridacchiando per qualche sua sciocca battuta. Loueeh sta flirtando con Zayn come un’ochetta del cazzo, quel tipo di donne che io odio con tutta l’anima.
Il pakistano estrae dei panini dal cestino e qualche piatto. Loueeh lo aiuta con le bibite e poi ridono ancora. Non riesco a sentire una sola parola di quello che si dicono e mi chiedo che senso abbia rimanere qui a vedere quei due così affiatati.
Ad un tratto Loueeh estrae il suo cellulare dai pantaloni e lo nasconde dietro il cestino. Che sta facendo?, mi chiedo e in quel momento il mio cellulare suona e il suo nome compare sullo schermo.
Accetto la chiamata e comprendo.
La voce di Zayn mi riempie le orecchie mentre le racconta una qualche assurda cavolata che gli è capitata a lezione. La sua voce rude mi manda in estasi, il cuore inizia a battere fortissimo e alcune lacrime minacciano di scivolarmi lungo le guance.
“Beh, Zay, non tergiversare adesso. Ho visto entrare Airiin in camera in lacrime prima. Che diavolo le hai fatto?” ridacchia la voce di Loueeh. Zayn non risponde e io – d’istinto – mi volto verso il prato, verso di loro e il moro ha tirato le ginocchia a sé e si sta passando una mano tra i capelli.
“Ho fatto una stronzata, Loui” sento, in lontananza.
Loueeh gli chiede spiegazioni e lui le racconta di aver rovinato il nostro bel bacio con quella frase da quattro soldi. La mia amica gli sgancia una sberla sul braccio.
“Ma sei scemo!? Sappiamo tutti qui al campus che sei un donnaiolo incallito! Credi che a qualcuna faccia piacere sentirti dire che te l’ha fatto venir duro?! Dannazione, c’è qualcuno che non ci riesce?!” sbuffa, quasi irritata.
“Tu, Loueeh e lo sappiamo bene no?”
“Questo è perché sai che non sei il mio tipo e – dato che non ti calcolo proprio – te ne sei fatto una ragione e ciao!” annuisce come se stesse dicendo una cosa ovvia.
“Già, credo sia come dici tu. È per quello che sabato sono venuto a dormire da te” sentenzia Zayn, ma Loueeh nega con un ditino.
“No, Zayn, sabato sei venuto a dormire da me perché volevi dormire con Airiin” la mia amica ride dell’espressione completamente spaesata del moro. I suoi occhi si chiudono, la pelle si colorisce un po’ e io non posso far altro che aprire la bocca e richiuderla. Dal telefono appoggiato al mio orecchio mi sembra di sentire i battiti del suo cuore.
“Loueeh ti odio quando mi rinfacci i miei sentimenti” sbuffa.
La mia amica ride, abbracciandolo, e una fitta di gelosia mi trafigge il petto.
“È proprio per questo che siamo così amici, no?” sentenzia lei e ride ancora. Lui annuisce e ricambia l’abbraccio.
“Sai, proprio poco fa ho stretto Airiin in questo modo. Cazzo il cuore mi esplode ancora al solo ricordo” la voce di Zayn è solo un sussurro al mio orecchio, ma è abbastanza perché le mie guance avvampino diventando dello stesso colore dei miei capelli.
“Zay, sei proprio innamorato eh?” la voce gioiosa di Loueeh mi raggiunge di un paio di ottave più alte di quella del moro. Il cuore mi batte forte nel petto mentre aspetto la risposta, ma d’improvviso ecco che il sogno si sgretola e la voce di Zayn è forte e irritata.
“Lou, che cazzo stai facendo? Cos’è questo?” quando mi volto a guardare che succede, Zayn ha in mano il cellulare di Loueeh e si accorge di me, dietro il pino.
“Sei una stronza!” grida e si alza, facendo per andarsene. Loueeh chiude la chiamata e cerca di raggiungerlo, ma lui viene verso di me a passo spedito. Quando è ad un soffio da me, afferra il mio braccio, tirandomi fuori dal mio nascondiglio.
“Mi sono davvero sbagliato: credevo che tu fossi diversa dalle solite sciacquette, come le chiami tu. Invece sei uguale: mi fidavo di te, credevo che volessi essere importante per me e invece vuoi solo che io sia tuo, te ne freghi di quello che voglio io, di come sto. Sei una stronza!” ripete, incazzato nero.
“Ma…” io ti amo, vorrei dirgli, ma non ne ho il coraggio e richiudo la bocca.
“Airiin, la tua cazzo di esclusiva si è appena esaurita” dice e se ne va, staccando la mano dal mio braccio. Il gelo, in quell’istante, mi invade.
 
***
 
Queste ultime due settimane sono state eterne.
Sono stata chiusa in camera in ogni momento in cui non avevo lezione. Ho mangiato solo panini che Loueeh mi portava in camera e bevuto quintali di acqua. Ho vissuto di Nutella e film strappalacrime, da brava autolesionista. Ine ha tentato di coinvolgermi in qualche altro piano geniale, ma non ho nemmeno la forza di alzare il culo dal letto. Ho saltato la prima sessione d’esame estiva e mi sono limitata ad esistere. Liam, Niall e Louis hanno tentato di farmi ridere con qualche aneddotto capitato al biondo (che mi ha riempito di coccole a palla in questi giorni). Eleanor mi ha offerto di tornare a Manchester con lei per il week end e abbandonare tutti per qualche giorno, ma non ho il coraggio di farlo. Harry, saputa la cosa, mi ha mandato un paio di inviti per una serata alcolica e avrei accettato, se solo non volessi nemmeno mettere il naso fuori da questa stanza.
Zayn è sparito dalla circolazione, ovviamente, e Loueeh mi ha detto che ha dovuto faticare come un mulo per riuscire a farci pace, anche se lui adesso non si fida più di nessuno.
La mia esclusiva è andata in culo e ho saputo, origliando alcune compagne di corso, che lui è tornato sulla piazza, che se ne fa almeno tre diverse al giorno e che stasera andrà alla serata danzante da solo: ha detto che troverà là la sua compagna.
“Airiin ti do tre secondi per alzarti da quel cazzo di letto e andare a farti una dannata doccia. Tra meno di un’ora Louis e gli altri saranno qui” sbotta Loueeh e mi toglie le coperte dalla testa. La riprendo con un grugnito e mi ci rituffo sotto.
“Lasciami in pace!” sibilo in risposta. A quel punto la porta si spalanca e una testa ricciola mi denuda, prendendomi in braccio e trasportandomi in bagno. Prima che riesca a dir qualunque cosa mi toglie il pigiama di dosso e – chiudendo Loueeh fuori dalla stanza – si spoglia anch’egli.
“Riccio, non sono dell’umore per del ses-”
“Adesso” mi interrompe “io e te ci facciamo una bella doccia, poi scegliamo un bel vestitino per te e andiamo a quella cazzo di serata danzante”
“Non voglio. Ci sarà Zayn” sussurro, abbracciandomi.
“E con questo? Tu sarai con me” sorride e apre il getto d’acqua che diventa calda in pochi istanti. Mi prende tra le braccia – le mie gambe avvinghiate alla sua vita – ed entra in doccia con me. Il calore sprigionato dal vapore mi rilassa subito e il riccio, afferrando il bagnoschiuma inizia a lavarmi dappertutto.
“Sai Airiin, ho sempre pensato che tu fossi bellissima” sussurra al mio orecchio, mentre la sua mano sale dal fianco al seno.
“Harry hai promesso che non faremo sesso” bofonchio, ascoltando il muoversi rapido e mirato della sua mano sul mio corpo.
“E io mantengo sempre le promesse, piccola. Ora stai zitta e lasciati lavare” dice e io annuisco.
Rimaniamo in silenzio e l’unico rumore è quello dell’acqua che cade su di noi.
Si lava anche lui e poi mi asciuga con una cura maniacale.
Torniamo in camera e Loueeh non c’è, ma ha lasciato un bigliettino: ‘Io e gli altri ce ne andiamo. Ci vediamo dopo, babies” e lo stampo di un bacio.
Il riccio mi abbraccia da dietro e scioglie il nodo dell’asciugamano.
“Adesso ti farò diventare bellissima e quel cretino rimpangerà ogni istante di averti abbandonata” sorride sulla mia pelle, baciandomi sulle labbra dolcemente e io mi lascio trascinare, avvinghiando le gambe a lui e le braccia attorno al suo collo.
Mi appoggia dolcemente al muro e sfiora tutto il mio corpo con la stessa dolcezza che qualche minuto fa ha usato per lavarmi.
“Vorrei essermi innamorato anch’io una volta nella vita nel modo in cui tu ami lui” sussurra e poi si allontana, prendendo dal mio armadio un vestito stupendo.
“E questo da dove arriva? Non l’ho mai visto” dico, sbalordita.
“Questo” dice indicando il vestito “è il mio regalo per il tuo compleanno che – lo so – è già passato, ma eri troppo presa a morire sotto le lenzuola per accorgertene” sorride e io lo abbraccio fortissimo.
“Sei un tesoro, Hazza!!!”
 
 
 
 
 
 
 
 Angolino me :3
Good morning,
XD
Bene eccoci alla famigerata serata danzante. Da notare che nella storia è maggio inoltrato (io la prima sessione d’esame ce l’ho a metà maggio, così sarà in quel college, me ne frego del diverso sistema inglese ecc capito!? Ottimo XD) e Airiin compie gli anni il 30 aprile (strano?) quindi il suo compleanno è andato anche quest’anno, dannazione, nella terza parte le farò festeggiare il compleanno.
Voglio dire, Ine l’ha festeggiato su u.u
Bene, chiarito questo passaggio… che dire? Ma perché Zayn se la va a prendere tanto? E poi che sia innamorato o no di Airiin? Non siamo riuscite a sentire la risposta, uff…
Ps la trama, molto sottilmente è tratta liberamente – piuttosto liberamente a dire il vero – dal libro “Il mio disastro sei tu” di Jamie McGuire (vista dal punto di vista di lui), o da “Il mio splendido disastro”, stessa autrice, stessa storia, ma raccontata dal punto di vista di lei: per chi fosse interessato leggetelo, molto carino, scorrevole, love-love.
Bene, ho detto tutto, ci vediamo al prossimo capitolo… XD