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Autore: tokio miky    22/10/2008    1 recensioni
Un sogno che dopo anni diventa realtà. Becki & Rhea, due ragazze pressappoco vent'enni, riescono a diventare le groupies della rock band tokio hotel. Non sempre però la realtà della vita da star è sempre quella che vediamo esternamente, per questo la strada è tutt'altro che facile...
Genere: Suspence, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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-La vita vista dal Rosso-

Fan fiction made by Rhea & Becki ©

Le parti contrassegnate con il color viola rappresentano la storia dal punto di vista di Rhea, mentre quelle in rosa la storia dal punto di vista di Becki. Buona lettura.


Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro, i Tokio Hotel non mi appartengono e qualsiasi anlogia con fatti reali è PURAMENTE casuale. Non intendo rappresentare fatti realmente accaduti.

Capitolo 3°:

-Buonasera- dicesti con tono sensuale ad uno dei due uomini, che ti guardò accigliato per un momento.

Eri davvero bella quella sera.

-Buonasera a lei- ti rispose il tizio.

L’uomo accennò un sorriso ed aprì il palmo della mano aspettando di ricevere qualcosa.

Facesti un’espressione contrariata.

-Biglietto, prego- ti disse, lasciando cadere involontariamente l’occhio sulla tua scollatura.

Rimanesti un secondo interdetta poi ti riprendesti.

-Oh, ma certo! Che stupida!- dicesti scuotendo la testa ed iniziando a cercare qualcosa nella tua borsetta.

Io rimasi lì, a fianco a te, senza muovere un muscolo.

Mi sentivo davvero una stupida.

“Biglietto, prego”? ripensai alle parole dell’uomo.

Becki, dov’erano i nostri biglietti?

Mi morsi il labbro.

Non li avevamo mai avuti noi questi maledettissimi biglietti!!!

Quella era una festa privata.

Riservata solo a persone di un certo livello che si conoscevano tutte, ovviamente.

E noi cosa c’entravamo?Nulla!

Iniziai a battere nervosamente il piede sul tappeto rosso che copriva l’asfalto dell’entrata al locale.

-Ma che stupide, Rhea...- dicesti all’improvviso.

Mi voltai confusa verso di te.

-Che succede?- ti chiesi, ormai nel panico.

-I biglietti... li abbiamo lasciati sul mobile all’entrata di casa!-

Aggrottai le sopracciglia.

Poi capii.

-Ma non è possibile! Controlla bene nella borsa!- ti dissi ed iniziai anche io a cercare nella mia.

Fosse arrivato Tarantino in quel momento, ci avrebbe prese sicuramente per girare un film.

Devo dire che la scena sembrava reale.

-Signorine, mi dispiace. Niente biglietto, niente entrata- brontolò l’omaccione.

-Ma no, sono sicura di averli qui con me...- continuavi a dire tu.

Era già finito tutto.

-Si faccia da parte almeno mentre cerca i biglietti. Così può passare altra gente-

Annuisti e ci accostammo a fianco all’uomo.

-Ed ora? Siamo nella merda!- ti sussurrai accertandomi che l’uomo non ci sentisse.

-Non è ancora detto- mi rispondesti facendo un risolino.

Picchiettasti il braccio dell’uomo e quello si voltò verso di noi.

-Trovati?- ci domandò.

-Non proprio...- rispondesti mortificata.

-Signorina, non so cosa dirle- disse l’uomo afferrando un biglietto e facendo entrare un signore vestito elegantemente.

-Vede...- dicesti spostandoti sensualmente i capelli dietro la schiena -Io e mia sorella- mi indicasti con il capo.

L’uomo mi gettò un’occhiata.

-...Siamo venute qui a trovare nostro zio...-

-Signorina, non è un problema mio- l’uomo alzò leggermente il tono di voce.

-No, aspetti- continuasti tu.

Io ormai avevo perso ogni speranza e guardavo la scena svogliatamente.

In quel momento tirasti qualcosa fuori dalla borsetta e i miei occhi, senza volerlo, guizzarono sulle tue mani.

Era una foto.

-Nostro zio è il signor Papa Saki..-

Ma che stavi facendo? Eri pazza? Questa era bella!

Dargli la foto di Saki! Non avrebbe mai creduto ad una stupidaggine del genere!

Il mio sguardo passò dal tuo volto a quello dell’uomo, che osservava la foto con apparente curiosità.

Non aveva mai visto il faccione buffo di Saki?

Mi diedi una botta alla fronte, disperata.

-Mmm...- borbottò l’uomo.

-...E come vi chiamate?- ci domandò.

Che cosa? Pure il nome voleva sapere!

-Becki- dicesti sicura di te.

-Rh… Rhea- mormorai sconnessa.

L’uomo ti ridiede la foto.

-Vostro zio vi aspetta nella sezione privata. Sarà contento di rivedervi...- disse il tizio in un sorriso.

Nostro zio?

-Grazie- dicesti tu all’uomo facendogli l’occhiolino.

-E’ solo il mio lavoro- rispose quello arrossendo leggermente.

Continuavo a guardarti allibita mentre entravamo.

-Che c’è?- mi domandasti aprendoti in un sorriso.

-E’ uno scherzo?!- non potevo crederci.

Ridesti e mi mostrasti la foto.

C’era Saki al centro ed io e te ai suoi lati che lo abbracciavamo.

Sembrava vera quella foto.

La girai sull’altro fronte.

“Io, zio e Rhea a Rodi, Grecia. 14 Luglio 2006” lessi.

Sgranai visibilmente gli occhi.

-Ma che cosa...-

-Sì, lo so Rhea. Sono brava a fare fotomontaggi...- dicesti vantandoti e atteggiandoti da diva.

-Becki, ti adoro!!!- urlai presa dall’entusiasmo.

-Shh, meglio non farsi scoprire…- sussurrasti alla vista di una donna, che si voltò spaventata verso di noi.

-Ma... il tizio come ha fatto a crederci?-

-E tu pensi che io non mi sia informata prima?-

Ti guardai più confusa di prima.

-Sapevo che Saki ha due bellissime nipotine di diciotto anni… e così ho approfittato dell’occasione per...-

-Io... io non ho parole...- mi brillavano gli occhi.

-Saki desidererebbe incontrarle al più presto perché non vivono in Germania...-

Detto questo spostammo una grande tenda rossa che copriva l’entrata ed iniziò la festa…

Inevitabilmente trovammo altri body-guard che, nel giro di un microsecondo, squadrarono entrambe da testa a piedi assumendo la solita faccia da ebete che tutti gli uomini avevano automaticamente di fronte ad una scollatura. Ma avevano visto mai una donna in vita loro?!

Tentammo di passare facendogli solo una carezza con un nostro sguardo, per poi riportare i nostri occhi dinnanzi a noi, con determinazione, ma non servì a nulla tutto questo perché fummo fermate.

-Scusate ma non potete passare, questa è l’area VIP riservata. Se non avete i pass appositi non potete accedervi- mi spiegò, senza scomporsi, l’uomo.

Feci per aprire bocca ed inventare l’ennesima balla di quella sera ma, una voce fin troppo familiare, mi costrinse a voltarmi.

-Mi scusi se mi intrometto, ma è la seconda volta che ci fermate! Questo personale fa proprio pena…Becki, vuoi ripetergli perché siamo qui…?-

Dicesti il tutto con una certa classe che li stava snobbando tutti quanti. Non so dove prendesti quella sicurezza, ma me ne accorsi solo quando notai la faccia abbindolata dell’altro body-guard. Capii le tue intenzioni e devo dire che non erano affatto male.

-Certo Rhea…- ti assecondai al volo prendendo la foto dalla borsa.

-Ecco vede…- continuasti sporgendoti con la foto verso l’omaccione.

-…Questo è nostro zio Saki…Sul retro c’è la data, ed è del 2006. Come vede sono ben due anni che non lo vediamo…desideriamo fargli una sorpresa…-

Entrambi si guardarono e ci fecero passare, il più dubbioso però insistette per accompagnarci, ma lo liquidasti in fretta sostenendo che non sarebbe stata più una bella sorpresa…

Bene…andiamo a trovare lo zio Saki!

Lì dentro la musica era altrettanto forte e si poteva sentire anche al di fuori. Luci colorate dipingevano i nostri visi freneticamente a tempo di musica. Ci volle un po’ prima che, tra tutta la pista da ballo, bar e tavolini riuscimmo ad individuarli. Inizialmente fu abbastanza difficile e data la nostra scarsa voglia di essere calpestate ci avvicinammo al bancone del bar per prendere qualcosa da bere prima di andare “all’attacco”.

-Un Martini per favore…- chiesi sedendomi.

-Io un Sex On The Beach- ti sentii pronunciare.

Mi voltai verso di te meravigliata dalla tua ordinazione e la mia espressione parlò da sola.

-Che c’è?! - mi domandasti.

-Rhea…vacci piano, non reggi molto bene l’alcool…-

-Tzè…lo dici tu…-

-Pazza…- sussurrai guardandomi le unghie.

-Cosa scusa?-

-Chi? Io? No niente…Farfugliavo…-

Dopo pochi secondi arrivò il tuo bicchiere decorato con tanto di ombrellino e limone incastrato nel vetro, mentre io ancora aspettavo.

-Scusi, lei cosa ha ordinato?- mi chiese il barista, che non era affatto male…

-Un Martini…-

-Non posso dare alcolici ai minorenni- ripose secco.

Cosa??????????????????????????????????????????

Minorenne a chi!

Ancora una volta quella storia…

-Sono maggiorenne infatti…- dissi mantenendo la calma.

-Posso vedere un documento per favore?-

La situazione era abbastanza scocciante, anche perché, ogni volta, era la stessa storia.

Sbuffando presi la mia carta d’identità e la mostrai.

-Ok, mi scusi. Il suo Martini arriva subito-

-Prego…-

Quando la gente avrebbe smesso di credere che avevo sedici anni?!

Ti voltasti per guardarmi e mi sorridesti.

Anche truccata con quel rosso vivo sulle labbra, sembravi una ragazzina.

In fondo avevi solo diciotto anni.

Mentre io ne avrei compiuti venti ad agosto…

E loro?

Loro erano più grandi di noi..

Bill Kaulitz, il vocalist del gruppo, quello per cui tu sbavavi da non so nemmeno più quanto tempo, sarebbe diventato ventunenne a settembre…

Ovviamente anche il fratello gemello Tom, il chitarrista più eccitante della Germania.

E Gustav? Gustav, il batterista sempre energico, vitale, frizzante, ne aveva ventidue…

Mentre Georg, il bassista dagli occhi verdi che ti fanno svenire appena ti sfiorano con lo sguardo, ne aveva ventitré…

Insomma, una bella scaletta.

Iniziasti a sorseggiare il tuo Martini con una sensualità invidiabile mentre io presi il mio secondo bicchiere di Sex On The Beach.

Poi mi scansai i capelli e li lasciai scivolare lungo la schiena, per poi voltarmi lentamente verso la sezione privata del locale.

-Li vedi, Becki?- ti domandai con una nota di agitazione.

Tu annuisti e ti apristi in un sorriso. Un sorriso senza gioia.

Sapevamo entrambe che sarebbe stato l’inizio della fine. E, proprio per questo, ci alzammo dalla sedia e lentamente ci avvicinammo a loro...

Continua...
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Bene bene! rieccoci qua con l'altro capitolo ! Mi dispiace davvero molto che le letture sono così poche, mi dispiace proprio se non vi piace comunque sono contenta che almeno qualcuno commenta, e alcune ragazze hanno la FF tra i preferiti, e chiederei proprio a loro di lasciarlo un commentino ogni tanto, perchè spinge me e la mia amica a fare di più. Con pochi stimoli ci si sente poco apprezzati e la voglia di continuare è poca... questo però non ci fa fermare, perchè a noi l'idea piace e speriamo che a lungo andare le cose cambino!
Quindi lettori perfavore, leggete e recensite!
Baci, al 4° capitolo!
Grazie a SusserCinderella per aver recensito, ci fa piacere che apprezzi la storia, e comunque abbiamo ben ricontrollato parecchie volte, la nostra grammatica non ha niente che non va, i verbi sono tutti al passato remoto, e certe volte possono sembrare sbagliati ma sono giusti, controlliamo prima di postare ^^ se noti lo stesso alcuni errori segnalaceli riportandoli nella recensione...grazie a presto!


Baci, al 4° capitolo!


Becki & Rhea
  
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