Io: Obbligo.
Cal: prova..prova...a fare ciò che vuoi a Luke
Io: ha un che di perverso questo obbligo ma va bene.
Mi avvcinai a luke
A: Lukey dì di essere michael.-
Michael ci guardò spaesato.
L: Sha, tranquilla sono Michael.- lo abbracciai, i brividi scomparvero all'istante. 
A: bene, Michael scegli.
M: obbligo
A: sorridi. 
M: non puoi chiedere di sorridere ad una persona...
Io: è come obbligarlo a fargli mangiare a forza qualcosa...
M: di cui ? allergico...e io sono allergico..
Io: alla felicità...
M&Io: evidentemente.
A: questi qua si mettono d'accordo.
M: Ash, evita.
Michael alzò lo sguardo verso di me...mi sembrava di specchiarmi: occhi spenti, vuoti, grigi, neutri
Delle lacrime iniziarono a solcargli il viso.
M: Cal posso salire?- chiese a fil di voce.
Mio fratello annu?.
Michael salì correndo e io lo imitai.
Eravamo in camera. Chiusi la porta. Era seduto sul letto di mio fratello dandomi le spalle.
M: sai che c'è?- sospirò continuando a darmi le spalle.
M: c'è che....porca puttana. Non è colpa tua. Ma mia che sono cambiato per te.  Non mi sono mai drogato. Arrivi te, tranquillamente, diventi la mia dipendenza e ora...senza la mia dose...vado in astinenza...dalle rota non ne ? mai uscito nessuno vivo. 
Io: perchè? Perchè sei entrato nella mia vita?- 
M:Forse perch? sentivo le tue richieste mute d'aiuto. Forse perch? ho voluto diventare un supereroe per portarti via da qua e dare un senso alla mia vita. Forse per ne avevi bisogno, ne avevo bisogno ne avevamo bisogno.-
Io: ok. Nient'altro?
M: Nient'altro 
Io: voglio scappare.
Michael mi porse la mano che io subito strinsi intrecciando le nostre dita.
M: scappiamo, per questa notte.
Mi tirò...uscimmo dalla finestra e ci ritrovammo in pochi minuti per le strade di Sidney.
Io: dove andiamo?
M: al Bronx.
Io: ma...non voglio far preoccupare Calum.
M: siamo scappati senza preoccuparcene..non si possono avere ripensamenti. Non ti preoccupare- facile a dirsi..difficile da mettere in pratica.
Arrivammo a Bronx e trovammo delle bombolette spray a terra così iniziammo, ognuno per conto suo. Le nostre opere.
Fatto. 
M: che hai scritto?- ci allontanammo dal muro per vedere meglio le scritte.
Io: “We need each other to save”
M: mh..abbiamo bisogno l'uno dell'altro per salvarci. Bello.- scrutai il suo graffito ma non riuscivo a decifrarlo.
Io: e tu?
Mi guardò come per dire “sei convinta di volerlo sapere” e io istintivamente annuii
M: IDONY.- riguardai il graffito per vedere la scritta.
Io: che sarebbe..?
M: I depend on you. I D ON Y.
Io: ok. Andiamo- gli afferrai la mano.
Tornammo a casa.


Un mese dopo 

Non avevo più visto Michael da quella sera..cioè lo avevo visto ma non mi aveva mai guardata...non mi aveva mai parlato...nessun segno. Mi sembrava di essere tornata al periodo, anzi agli anni, dove sapevo della sua esistenza ma nulla di lui. Perchè Michael? Cos'è successo?. Calum era diventato più freddo. Distaccato. Niente più baci sulla guancia, abbracci. Niente più di quello che lui sapeva, avevo bisogno.
Un giorno ero stata picchiata da Axel a scuola..e quando mi risvegliai dallo svenimento mi ritrovai in infermeria ma la dottoressa mi disse solo “un bel ragazzo ti ha portata qua” facendomi in seguito l'occhiolino. Non capivo. 

Ero in classe nel banco in fondo, ala destra. Michael era nel banco in fondo ala sinistra.
Mi misi a piangere senza motivo. Una delle solite crisi mie da bipolare come dicono tutti. Non capivo.
Prof: signorina!- alzai la testa. 
Io: prof posso uscire?
Prof: dopo 10 volte che la chiamo?? si esca. Per andare in presidenza.- disse incazzato.
M: che merda di lezione!- urlò Michael.
Prof: evidentemente La signorina Hood avrà compagnia. Clifford in presidenza!- vabbè.
Uscimmo. Senza guardarci, parlarci o quant'altro quando una frase ruppe il ghiaccio.
M: Senti vado da me. Prendo la tua punizione pure.  Vai al Bronx.- annunciò freddo, prese il cellulare e fece una telefonata di cui capii solo “ si ora, muovi il culo...si verrà..le devi dare un passaggio.”
M: Vai fuori da scuola e aspetta. Ciao Sharon.
Sharon. Non Sha. Michael? Dove sei?.
M: Vai!- mi sgridò 
arrivai davanti al cancello dove mi aspettava..Luke? Si Luke in macchina.
Io: dove andiamo?
L: Al Bronx.
Io: perchè mi porti al Bronx?
L: per salvarti.
Io: tu mi salveresti? - risi falsamente
L: No, ovvio. Non io. 
“Ok lucas, non tu.. ma sbrighiamoci è da 3 anni che voglio essere salvata”



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