La sveglia suona e io mi sveglio con un solo pensiero: Il trasloco. Mi giro a guardare l’ora: sono le 7:00. Scendo dal letto e vado a svegliare Jesy che come sempre dorme come un sasso. “Jes! Jes!” sussurro scuotendola. “Mhh” mugolia lei nel sonno. “JESY” urlo dandogli un forte colpo di cuscino. “DEMI” strilla svegliandosi di colpo. “Sei pazza?!?” aggiunge tirandomi cuscinate. Io restituisco i colpi e ci ritroviamo a lottare rotolando a terra.”Hey hey hey ferme voi due!” interviene Zayn che nel frattempo era arrivato correndo dalla sua stanza sentendo le urla. “Sono le 7.00 del mattino, per quale motivo vi state picchiando?” chiede tenendoci per un braccio. “Demi mi ha fatto prendere un infarto!”dice Jesy sulle difensive. “Si ma tu non ti svegliavi!” ribatto io. “Si ma..” “Zitta” la interrompe Zayn. “Fate pace”. Faccio un passo avanti e abbraccio Jes che ricambia subito. “Scusa” dico soffocata dal suo abbraccio stritolante. “Sei perdonata sorellina allucinogena” risponde lei sorridendo. “Bene” dice Zayn soddisfatto. “Adesso vestitevi e sistematevi che abbiamo gli ultimi pacchi da sistemare, su!” aggiunge uscendo dalla porta. “Ah lo detesto quando fa così!” sbuffa Jesy. “E dai,infondo ha ragione”. Apro l’armadio e prendo quattro vestiti a caso. “Si ma è insopportabile comunque” dice lei. Ci vestiamo velocemente e scendiamo al piano di sotto. Mamma è seduta sul divano e sorseggia del caffè da una tazzina mentre guarda una lista,forse di scatoloni. “Giorno mamma!” esclamo cercando di sembrare il più felice possibile. “Buongiorno tesori!” risponde sorridendo. “ Demi,Jesy, mi aiutate con questi scatoloni??” strilla Zayn dall’ingresso. “Sii” rispondiamo in coro ed entrambe ci precipitiamo ad aiutarlo. Trasportiamo scatole per quasi un ora e quando finalmente il furgoncino è pieno io e Jesy torniamo dentro. “Ragazze avete già sistemato i vostri vestiti?” chiede mamma. “No, andiamo subito” dico salendo le scale. Jes mi segue con aria triste e arrivata in camera si lancia sul letto e comincia a piangere con la testa nascosta nel cuscino. Io mi siedo vicino a lei e le appoggio una mano sulla spalla. “Io voglio restare qua!” esclama all’improvviso. “Anche io, ma pensa al cane,e a quanto è grande la nuova casa e..” “Demi, ho paura,ho paura di non trovarmi bene, di non ambientarmi di…” dice tra i singhiozzi. “Jeesyy” dico abbracciandola. “Stai tranquilla,andrà tutto bene ci troveremo benissimo non preoccuparti”. Lei sorride leggermente. “Ti va un po’ di musica? Dai asciugati le lacrime e aiutami con i vestiti”. Jes annuisce e si dirige verso l’armadio mentre io accendo lo stereo. “Dov’è papà?” chiede. Io scuoto la testa e lei fissa il pavimento. “E’ la mia maglietta quella?” chiedo per cambiare discorso indicando la sua maglietta. “Forse” risponde lei affrettandosi a tirare su la zip della felpa. Io sorrido e lei fa lo stesso. Sistemiamo le ultime cose e diamo un ultimo sguardo alla stanza, ho una fitta allo stomaco ma non ci faccio caso. “Io sono sotto” dice Jesy scendendo le scale. Chiudo la porta e la seguo. Nel frattempo è già arrivata la ditta dei traslochi, gli operai stanno cominciando a smontare i mobili mentre la mamma controlla nervosa la stessa lista di prima. Alla fine la casa è totalmente vuota. Io,la mamma e Jesy restiamo a guardarla per l’ultima volta,sento che gli angoli degli occhi cominciano a bruciarmi ma riesco a trattenere le lacrime. “Andiamo ragazze” dice mamma. Dodici ore dopo è tutto montato nella  nuova casa. Io e mia sorella saliamo subito nella nostra stanza per sistemare i vestiti mentre Zayn aiuta la mamma con la cena. Dopo aver finito scendiamo in cucina e ci sediamo nei nostri soliti posti. La mamma fruga un po’ in una scatola per cercare le posate e quando finalmente le trova suonano alla porta. “Vado io” dice Zayn alzandosi. “Papà!” esclama qualche secondo dopo. “Papinoo!” urla Jesy correndo verso l’ingresso per abbracciarlo. La mamma continua a mangiare  tenendo gli occhi fissi sul suo piatto. “Ciao papà” dico salutandolo con la mano. Non ho mai avuto ottimi rapporti con lui. “Ciao Dianna” dice papà posando un bacio sulla fronte della mamma e lei ricambia con malavoglia. “Dove sei stato?” chiede Jesy mentre papà prende posto. “Ho avuto degli impegni di lavoro importantissimi,principessa” risponde lui sorridendo. “Si ma almeno per il trasloco avresti potuto esserci” ribatte mamma alzandosi per prendere il secondo. Papà apre la bocca per rispondere ma Jesy lo interrompe. “Quando prendiamo il cane?” chiede quasi urlando. Tiro un respiro di sollievo. Per un secondo ho temuto che si sarebbero messi a litigare qua,davanti a noi. Mi giro verso Zayn e vedo che anche lui sembra teso. “Domani dopo la scuola” risponde mamma sorridendo a fatica. “Hem..domani dobbiamo andare nella nuova scuola?” Chiede Zayn preoccupato. Mamma annuisce e io sento un brivido lungo la schiena. Dopo cena vado a buttare la spazzatura insieme a Jesy e noto che la villetta di fronte la nostra è stata venduta. “Allora avremo presto dei vicini” esclama lei indicando il cartello “VENDUTA” piantato nel giardino. “Demi io domani non ci voglio andare a scuola” aggiunge scuotendo energicamente la testa. “Nemmeno io, ma vieni, andiamo a scegliere i vestiti per domani!” dico sorridendo.
ANGOLINO DELL’AUTRICE
Ecco il secondo capitolo,spero che vi piaccia e scusate se questo è molto più lungo del primo, se volete recensite, grazie J