Agosto è quasi finito. lo si avvertiva da molti particolari.
i vestiti che diventano un pò più pesanti, le feste tutte monotematiche "fine-estate!" e ovviamente Hogsmade che pullulava di ragazzini alla ricerca di materiale scolastico.
erano passati 3 mesi dalla definitiva caduta di Lord voldemort e la vita sembra essere ripresa per tutti.
Ron e Hermione finalmente si erano dichiarati e ora facevano coppia fissa.
avevano deciso, insieme a Harry di finire Hogwarts un anno dopo con somma gioia dei genitori.
Ginny sembrava intenzionata a continuare lo strano rapporto con Harry
La mc Granit aveva assunto il ruolo di Preside di hogwarts e sembrava che le cose andassero per il meglio...b'è sicuramente meglio dell'ultimo anno...
in questi tre mesi erano successe un sacco di cose, forse proprio a causa della guerra.
la gente aveva capito che la vita è una sola e che va vissuta con coraggio.
bene o male in quest'estate la vita era ripresa per tutti...tranne che per un ragazzo. George.
ma infondo come poteva riprendere la su vita ora che metà di essa era scomparsa?
se ne era andataper sempre?
George camminava a passo veloce per Hogsmade. era in ritardo all'appuntamento con Angelina.
il suo sguardo non si posava su niente se non per un tempo inferiore a qualche secondo.
tutto gli era ormai indifferente...non gli importava di nulla...
da quando Fred era morto si era ritagliato fuori dal mondo, dala sua famiglia, da tutto.
la prima "notte" fu terribile.
si smaterializzò nel negozio che aveva con Fred.
si gettò sul letto e iniziò a piangere finche il sonno non lo prese e lo portò con se.
si svegliò di pomeriggio con una strana senzazione. una sorta di vuoto dentro.
vagò un pò per il piccoloappartamento sopra il negozio e all'improvviso si rese conto cos'era quel senso di vuoto che provava dentro.
quella era la prima volta, dopo 18 anni che Fred non era lì con lui.
Non era pasato giorno da quando erano nati che non lo avessero trascorso assieme.
18 anni e non un giorno separati...e ora...ora lo attendeva un intera vita senza Fred...
la consapevolezza di questo lo colpì come un fulmine a ciel sereno, improvviso e spaventoso allo stesso tempo.
"george..." un voce lo chiamò alle sue spalle.
"angi...cosa ci fai tu qui?"
"è da tanto che ti cercavo...da quando ti ho visto smaterializzarti...vuoi...vuoi restare solo?"
"no...resta pure sev uoi...ti preparò un caffè?"
"George..."
"caffè o te?"
"oh george..."
non parlarono mai di quello che era successo...
Angelina ci provò un paio di volte ma George non ne volle mai parlare...
Angelina...
l'unica persona con cui aveva ancora un rapporto era lei, che conosceva fin da quando era pccola e con la quale si era sempre trovato bene.
lei gli era stata sempre vicina sopratutto dopo il lutto e forse, pensava George, non era per semplice amicizia....
All'improvviso lo sguardo del ragazzo fu attratto da una figura che lo guardava oltre la vetrina di un negozio...
era un ragazzo con dei capelli lunghi fino al mento, rossi. aveva il volto ricoperto di lentiggini e uno sguardo stupito.
erano due gocce d'acqua...
si avvicinò alla vetrina verso il ragazzo così simile a lui e lo guardò.
sorrise e il ragazzo ricambiò il sorriso.
e poi iniziò a piangere.
silenziosamente.
entrambi i giovani ragazzi erano scossi dai singhiozzi.
poi allungarono entrambi la mano, muovendosi in simbiosi, come sempre
E George toccò il freddo vetro della vetrina dove si stava riflettendo.
dove vedeva riflessa la sua stessa immagine così simile al suo gemello.

"mi manchi terribilmente..."