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Autore: Shily    07/11/2014    3 recensioni
-Coraggio, puoi fare di meglio-
Provoca, Sirius, ha sempre provocato.
Ma ne è sempre uscito illeso.
[...]
Ingenuo come solo un bambino può essere
ti dici che è lì dietro a ridere
[...]
“Solo Remus, ora sei definitivamente solo”
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: I Malandrini, Remus Lupin, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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-Coraggio, puoi fare di meglio-
Provoca, Sirius, ha sempre provocato.
Ma ne è sempre uscito illeso.
Sta volta ha provocato la persona sbagliata,
lo sapeva che non doveva,
ma l’ha fatto comunque.
 
Ti blocchi sul posto, il braccio ancora in aria
lentamente ti volti e vieni come pietrificato.
Vedi Sirius dischiudere le labbra e spalancare gli occhi,
cadendo oltre il velo.
 
Ingenuo come solo un bambino può essere
ti dici che è lì dietro a ridere,
ma sai che quel velo ha giocato un brutto scherzo a tutti.
 
Vedi Harry spalancare gli occhi,
lo vedi correre in direzione di Sirius.
Vuole afferrarlo, lo vuole con se.
 
Sai che sarebbe capace di attraversare il velo per riaverlo,
non puoi permetterlo.
Ignori chi hai davanti, e corri verso Harry.
 
Harry, che con le lacrime agli occhi
e il cuore che batte, corre verso il padrino
che lentamente scivola nel velo,
a rallentatore quasi a volere che tutti lo guardino.
 
Lo stingi tra le tue braccia, mentre urla.
Lo chiama, vorresti farlo anche tu, ma la voce non esce.
Scalcia, Harry, nel tentativo di liberarsi.
 
Ti urla di lasciarlo, perché deve prendere Sirius
e tu vorresti essere fiducioso come lui.
Sai che è perduto.
 
Ride Bellatrix e Harry con uno scatto si libera,
sta volta alla rincorsa della donna.
Tu no. Non cerchi di fermalo, non questa volta.
 
Immobile fissi quel velo, trasparente ma che non ti fa vedere il tuo amico.
Sottile, ma che l’ha nascosto ai tuoi occhi.
Innocuo, ma che se l’è portato con se per sempre.
 
Allunghi il braccio e le tue dita oltrepassano quel velo,
non sentono nulla, se non l’aria.
Ti chiedi cosa succederebbe se ti buttassi oltre, per raggiungerlo.
Scioccamente fai il giro, sperando di trovarlo.
Ma non è lì. Non ti sta sorridendo beffardo come al solito
e mai più lo farà.
 
Chiudi gli occhi, giurando vendetta.
Giurando vendetta per Lily, per James.
Giurando vendetta per le sofferenze di Harry.
Giurando vendetta e riscatto per Sirius.
Giurando vendetta per te.
 
Inspiri profondamente, cercando di calmarti.
Vorresti piangere, ma sai che non ci riuscirai.
Vorresti urlare, ma non capisci cosa ti ferma.
Vorresti chiamarlo, ma le labbra non si schiudono.
Vorresti fare tante cose, ma è come se fossi vuoto.
 
“Solo Remus, ora sei definitivamente solo”
Prima non eri solo.
Prima sapevi che dopo la scuola c’erano i Malandrini.
Prima sapevi che, nonostante Sirius dubitasse di te, c’erano James e Peter.
Prima sapevi che, sebbene avesse tradito, Sirius era comunque lì,
e da qualche parte il tuo amico c’era ancora.
Prima sapevi che, anche se un po’ nervoso, era tornato.
Ora non sai niente.
Ora sai solo che il destino è crudele,
perché ti ha lasciato per ultimo, a guardare i tuoi amici morire.
 
Furente ti volti, prendi un Mangiamorte a caso,
uno di quei pochi che sono ancora pietrificati per lo shock.
Alzi la bacchetta e lo schianti.
Non sai chi hai schiantato, non sai con quanta forza.
Ma sai che non ti ridarà indietro i tuoi amici.
 
E’ stato bello schiantarlo, vero Remus?
Hai avuto come l’impressione che li avessi vendicati almeno un decimo di quanto dovessi.
E’ stato bello vederlo sbattere contro il muro, vero Remus?
Hai sentito come se lui avesse provato un centesimo del vostro dolore.
 
Ti sei girato, soddisfatto, pronto a dire ai tuoi amici che non eri così pacifico come loro credevano.
Ti sei voltato e hai trovato un velo.
Ti sei voltato e hai trovato polvere.
Ti sei voltato e hai trovato il vuoto.
 
 

 
Quasi non ci credo di aver davvero pubblicato qualcosa e soprattutto che questo…
testo insensato (?) sia il qualcosa. E’ una storia abbastanza vecchia, questa. L’avrò
scritta un paio d’anni fa, più o meno, e potreste averla già letta (no, non ci credo io
e non ci credete nemmeno voi, effettivamente non ci crede nessuno) essendo io già
stata iscritta al sito (è da un bel po’ però che mi sono cancellata e, per un motivo a
me ancora sconosciuto, ho deciso di riprovare). Ma ero davvero anonima e quindi
non penso che qualcuno la ricordi.
Sto straparlando e non poco, ho deciso di pubblicare questa storia perché, sebbene
non l’abbia scritta recentemente e il mio modo di scrivere sia cambiato crescendo,
rimane importante per me. Perché è stata una delle prime cose “serie” che ho scritto
e perché parla dei malandrini.
Sulla storia in sé non ho molto da dire, penso che parli da sola e aggiungere qualcosa
sarebbe eccessivo e rischierei di esagerare.
Concludo dicendo che giuro di non avere buone intenzione!
paroledicarta
   
 
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