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Autore: Evil_Sah    07/11/2014    3 recensioni
Dal testo: "Del resto si sa: 'Le Regine Cattive Sono Solo Principesse Che Non Sono State Salvate'. Non ancora...
Emma dice a Regina che le cose sarebbero più semplici se svelassero la loro relazione ma Regina, non vuole, ha paura, ha paura del giudizio degli altri e ha paura che qualcosa possa andare male, ha paura di tutto!
SWANQUEEN
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Emma Swan, Regina Mills
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 15! Più breve del precedente...ma queste settimane sono state piuttosto 'intense' xD Spero vi piaccia! Ci vediamo con la nota di fine capitolo! 

Regina non era pronta per parlargli o affrontare quel discorso, ma se non lo avesse fatto in quel momento non lo avrebbe fatto più.
Rimasero in silenzio per qualche minuto abbondante. Poi Regina parlò.
“Quindi?” chiese, il tono duro e distaccato. Dai suoi occhi non traspariva nulla e dal suo viso alcun sentimento.
“Regina, ti prego! Lasciami spiegare! Io-“
“Credo che chiamare il sindaco per nome sia un po’ troppo informale, non trova signor Hood?”
disse la sovrana interrompendolo.
Inizialmente l’uomo rimase scioccato. Non sentiva quel tono dall’anno mancante. Si mise composto e riprese ciò che doveva essere il suo discorso.
“Io…” iniziò “Non ero in me! Ero ubriaco e non sapevo, non mi rendevo conto di ciò che stessi facendo! Mi conosci…Ti amo troppo e non ti farei mai del male! Per nessun motivo al mondo!”
Regina scattò in piedi quando l’uomo le disse di amarla, proprio come aveva fatto Emma poco prima.
“Ma IO non amo TE!” gli urlò in faccia.
“E…sai una cosa?! Credo di non averlo mai fatto. Probabilmente era solo un’illusione! Avevo talmente bisogno di qualcuno al mio fianco che mi sono accontentata di un amore definito tale da qualche granello di polvere! E…e se davvero mi avessi amata non saresti corso tra le braccia di tua moglie quella sera, non l’avresti baciata davanti ai miei occhi. E non ti saresti MAI permesso di chiedermi di salvarle la vita, non erano passati nemmeno tre giorni da quando ci eravamo lasciati, e tu hai avuto il coraggio di presentarti da me per chiedermi aiuto. Per chiedermi non farla morire. Io ho studiato TUTTI i libri di magia presenti in questo mondo per salvarla! E una volta che ci sono riuscita tu non mi hai nemmeno ringraziata!” Aveva le lacrime agli occhi, in quel momento gli stava dicendo cose che voleva dirgli da ormai quasi otto mesi. Gli disse cose che non aveva detto neppure ad Emma.
“Ma sai che ti dico?! Va bene così! E vuoi sapere perché?! Perché mentre passavo i pomeriggi a studiare incantesimi per salvare Marian ho incontrato il mio Vero Amore! E…all’inizio era strano anche per me! ‘La Salvatrice, la figlia di Biancaneve, e la Regina Cattiva, la sua nemesi! Ma, adesso, mi rendo conto che con te è stato solo…solo…uno sfogo? Non lo so nemmeno io cosa sia stato! Perché, al contrario di quando sto con Emma, con te non mi sono mai sentita al sicuro, o protetta. Non credo nemmeno di essermi mai sentite VERAMENTE Felice, con te.” Quelle parole erano come spilli che si puntavano nel cuore di Robin.
“Con Emma faccio cose che non avrei mai fatto! Le dico cose che non dire a nessuno, nemmeno ad Henry. Quando stiamo insieme non mi importa di niente e nessuno, non mi importa di ciò che pensa la gente di me o di noi!” Mentre parlava con Emma il suo tono si era addolcito e smise di urlare, sul suo viso comparve un sorriso e i suoi occhi tornarono a brillare.
“Io…non ce l’ho con te. Non più. Adesso…se hai qualcosa da dirimi, fallo! Perché qui fuori c’è la mia ragazza che mi aspetta.” Disse tornando al suo tono distaccato.
L’uomo rimase in silenzio per qualche secondo e poi reagì.
“Io credevo che quello che ci fosse tra di noi fosse importante. Perché…beh, i sentimenti che ho provato e che provo erano e sono reali!” silenzio.
“E…io non posso e non voglio credere che tu e lo sceriffo stiate insieme! Come credi che reagirà la gente nel venire a conoscenza della vostra relazione?” il suo tono cambiò, qualcosa di oscuro si stava impossessando di quell’uomo sempre stato mite e pacato.
“Non credere che ve la farò passare liscia! Lo dirò ai Charming, ad Henry e a tutto la città!”
Regina rise.
“Non mi fai paura ladro!” –Ladro- detto con un disprezzo che perfino lei si meravigliò di riscoprire nel suo tono.
“I Charming, Henry, Rumple e Belle, Ruby e Tink, persino i nani! Lo sanno tutti! Lo sanno da due settimane!” disse.
“Credi davvero che una relazione del genere possa durare più di qualche settimana?!”
Regina gli sorrise di nuovo.
“Se sapessi da quanto tempo va avanti non diresti così! Sappi solo che in confronto la nostra relazione non è mai esistita.” Si avvicinò nuovamente a lui.
“Sai…credevo di aver convinto Emma a liberarti! Ma un altro paio di giorni non te li toglie nessuno!”
L’uomo le prese il colletto della giacca, la tirò a se e le catturo le labbra.
“EMMA!” riuscì ad urlare Regina prima che le labbra di Robin si posassero prepotenti sulle sue.
Lo sceriffo ci mise pochi secondi ad arrivare. Quando video Robin baciare Regina corse verso la cella, ritirò la donna verso di se e la strinse tra le sue braccia.
Regina si ricompose, guardò duramente l’uomo e si girò verso lo sceriffo.
“Altre due settimane.” Se ne andò senza dire altro.
Emma prese le chiavi delle celle dal gancio vicino la scrivania e le mise in tasca.
“Non si sa mai!” dopo tutto aveva a che fare con un ladro.
“Ti avevo avvertito!” disse duramente prima di uscire dalla stanza.
Emma corse da Regina, aveva gli occhi lucidi e le era colato un po’ di trucco, Emma la pulì con i pollici e le diede un bacio.
“Ehi…”
“Ehi!”

“Sappi che finché non sarai tu a dirmelo io non lo farò uscire!” le disse in tono dolce. Regina le sorrise e le diede un veloce bacio a fior di labbra.
“E’ solo che…io non capisco! Non lo riconosco! E’ sempre stato così gentile e premuroso! Adesso invece…”
“Tranquilla! Non ti farà più niente! Ci sono io a proteggerti!”
disse sorridendole e avvolgendole un braccio intorno la vita, iniziarono a camminare.
Rimasero in silenzio per un po’. Poi Regina lo ruppe.
“Ho fame!” disse.
Emma guardò l’orologio e poi la guardò stranita.
“Tesoro…sono le sei del pomeriggio!”
Regina ci pensò un po’ su.
“Effettivamente è un po’ presto!...Prediamo un gelato!” disse sorridendo ad Emma come se fosse una bambina.
“Sul serio, Regina?!” chiese Emma.
“Dopo la ‘Regina della panna’ hai ancora voglia di gelato?!” continuò.
Regina le sorrise ancora.
“Io ho sempre voglia di gelato! Pensavo lo avessi capito in questi mesi!” disse poi la mora.
Emma ripensò alla quantità di gelati divorata da Regina in otto mesi di relazione e poi le sorrise.
“D’accordo sua ‘Freddezza’ disse Emma ridendo.
“Ah. Ah. Ah” Regina roteò gli occhi.
Passarono il pomeriggio in giro per la città, passeggiando tenendosi per mano e scambiandosi un bacio ogni tanto. Incontrarono qualcuno che si ‘complimentò’ con loro perché finalmente avevano capito che la loro non era una semplice amicizia o dicendo cose come: “era ora!” o “ce ne avete messo di tempo!”.
Le due sorridevano e ringraziavano, anche se ritenevano il tutto piuttosto strano. 


E rieccoci con un nuovo capitolo. 
Il 15esimo! Non avrei mai pensato di fare una storia tanto lunga e riuscire a continuarla ò.ò. 
Come sempre ringrazio tutti voi che la recensite e la leggete. 
Ma soprattutto ringrazio Giuly_Belle_Everdeen, perchè mi sopporta nei pomeriggi di noia più assoluta, e soprattutto sopporta le mie note audio su Whatsapp! xD (Giulia, sappi che ti torturerò a lungo!).
E...niente! Spero che il capitolo vi piaccia!! Fatemi sapere cosa ve ne pare!!
 <3 
          Sarah         
   
 
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