Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: GrEEn    23/10/2008    4 recensioni
Ci ucciderà tutti, uno in un modo peggiore dell’altro e tu ci lasci in un momento come questo?
Le azioni comportano sempre delle conseguenze, cazzo, lo capirai mai?
I pensieri di Draco alla morte di Harry...
Bravo, San Potter, sei riuscito a farti amare anche da chi ti odia.
Genere: Generale, Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il silenzio avvolge la piccola radura interamente verde, il vento, lieve e fresco, scompiglia i capelli della gente, ma io sto in disparte.
Non sono mai stato quel tipo di persona. Quella che si mette in prima fila a piangere disperata. Tutta una recita, quella è gente che si vuole far notare. E mi fanno schifo, ma tu già lo sai.
Lentamente mi appoggio ad uno dei tanti alberi e chiudo gli occhi. Fa caldo, proprio come quel giorno. Lo ricordo ancora come se fosse oggi. Un singhiozzo più forte degli altri attira la mia attenzione, ma non ho bisogno di guardare per capire chi è. La Mezzosangue, ovvio. Sai, penso che forse lei sia quella che finge meno, qui in mezzo. E’ disperata, ma non c’è certo il bisogno che te lo dica proprio io. Ti parla la notte, non è vero?
Lo so perché la sento. Viviamo insieme, al quartier generale.
Sì, alla fine mi hai convinto, straordinario. Mi hai cambiato e non so se in meglio o in peggio.
Aiuto i tuoi amichetti nella guerra contro Voldemort.
“Siamo qui oggi per celebrare Harry Potter, mago potente e amico fedele…”
Dopo poco già non ascolto più. Quello che il prete dice mi fa solo più incazzare.
Sei uno stupido. Sia perché sei tu, chiaramente, sia perché hai fatto al solita cazzata.
Io mi chiedo ancora perché hai cercato di ucciderlo in quello stato, davvero pensavi di poterci riuscire?
E’ troppo forte, lo sapevi tu come lo sapevo io, e tutta questa farsa da paladini della giustizia durerà ancora per poco.
E’ una guerra persa in partenza. Ci ucciderà tutti, uno in un modo peggiore dell’altro e tu ci lasci in un momento come questo?
Tu, la nostra unica possibilità, l’asso nella manica.
Le azioni comportano sempre delle conseguenze, cazzo, lo capirai mai?
Prendo una sigaretta dalla tasca interna del mio mantello e, dopo averla accesa, non si potrebbe ma tanto nessuno fa attenzione a me, inspiro una boccata di fumo.
Mi fa bene, mi rilassa.
La cerimonia in tuo onore va avanti, ma in realtà nessuno ascolta per davvero.
La tua tomba viene calata, la terra ti ricopre.
In realtà, io ero contrario a tutto questo. Secondo me tu avresti dovuto essere cremato e bruciato.
Le tue ceneri al vento, perché tu sei sempre stato libero. E così avresti dovuto essere anche nella morte.
Ma i tuoi cari amici non avrebbero mai accettato, quindi non ho nemmeno fatto la fatica di spiegarlo.
Non avrebbero capito, non avrebbero capito che una bara non vi farà stare più vicini.
Stupidi, stupido tu e stupidi loro.
Ormai è tutto finito, le persone si sono dileguate e finalmente io mi avvicino.
C’è la Mezzosangue che, però, è ancora lì e non sembra intenzionata ad andarsene.
E’ per questo che mi avvicino nonostante la sua presenza. Non posso aspettare che se ne vada, non ho tutto il giorno. Sono impegnato, io.
Cazzate. Il lavoro non c’entra, potrei restare qui davanti per tutta la vita, ora che ci sono arrivato.
Forse sono stupido anch’io, ma mi sento più vicino a te, adesso.
Non so perché lo faccio, ma appoggio una mano sulla spalla della tua migliore amica. Se fossi vivo, se, mi avresti già spaccato la faccia.
Ridacchio all’idea, ma la Granger non si scompone. Ora che la guardo meglio ha le occhiaie, gli occhi rossi di pianto e i capelli più arruffati del solito.
E poi c’è il fisico. E’ diventata anoressica, sai?
E tutto questo a causa tua, dovresti sentirti in colpa. La stai facendo spegnere, non morire, spegnere. Che è ancora peggio.
Tu ti sei fatto uccidere, senza pensare alle conseguenze, per salvarci.
Ma non ce l’hai fatta.
Ti deriderei se solo avessi la forza di farlo.
Ma alla fine anche lei se ne va, mi guarda con gratitudine, sa che io la capisco più di chiunque altro, e se ne va.
E io rimango solo.
Eccoci qui, alla fine. La resa dei conti.
Malfoy-Potter, la sfida finale, ma gli altri non sanno che l’hai già vinta tu.
Forse adesso starai ridendo per tutto il mio sentimentalismo. E faresti anche bene, mi faccio pena da solo.
Però proprio non riesco a restare indifferente.
Non ce la faccio. Debole, da sempre.
Mi piego, tolgo tutti i fiori che hanno messo davanti alla tua lapide e scopro le incisioni che rivelano chi sei.
Harry James Potter.
Il Bambino Sopravvissuto.
Morto da eroe nella battaglia contro Colui Che Non Deve Essere Nominato.
Rimango a guardare quelle parole e finalmente capisco che sei davvero buono come dicono tutti.
E che sei quanto di più vicino ad un amico io abbia mai avuto.


Bravo, San Potter, sei riuscito a farti amare anche da chi ti odia.

  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: GrEEn