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Autore: 9Pepe4    24/10/2008    8 recensioni
Bra Brief, cinque anni, pensa che i maschi (esclusi suo padre e suo fratello, s’intende) non siano altro che mocciosetti frignoni. O almeno sino a quando non dà una sonora zuccata contro Son Goten, diciotto anni…
Quando poi scopre che ha la fidanzata... Attenta a te, ragazza, non sai di cosa è capace una bambina tutto pepe e dall’irrefrenabile immaginazione!
Genere: Commedia, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Bra, Goten
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 7 – PELLE DI MELA

«Dai, fratellone, un’altra!»
Trunks alzò gli occhi su Bra.
La bambina era seduta sul letto, la schiena appoggiata al cuscino, e lo fissava con gli occhi azzurri spalancati e supplicanti. «Per favore!» esclamò nuovamente. «Solo un’altra storia!»
Il ragazzo sospirò, tornando a guardare il libro di fiabe che teneva in grembo. Girò il viso verso la sorellina, la quale, con i capelli azzurri tutti in disordine, attendeva ansiosa un nuovo racconto. «E va bene…» finì con l’arrendersi il giovane.
Bra diede un gridolino di gioia, e a quel punto Trunks iniziò a raccontare.
Arrivato a circa metà della fiaba, alzò gli occhi sulla bimba, e la scoprì profondamente addormentata. Con la testolina placidamente appoggiata al cuscino e le mani strette attorno ad un peluche, pareva davvero un angioletto.
Era proprio vero, rifletté allora il ragazzo, che l’apparenza inganna.
Sorridendo, si infilò a propria volta sotto le coperte del letto dei genitori, dove ormai lui e la sorellina dormivano abitualmente.
Il mattino dopo, il suono del telefono lo destò dal sonno in maniera assai poco clemente.
Sbadigliando, il giovane si affrettò a rispondere, prima che quegli squilli svegliassero anche Bra. «Pronto?» domandò, sommessamente.
La voce familiare della madre gli rispose dall’altro capo: «Ciao, tesoro! Come va? Tutto a posto?»
Trunks sbatté le palpebre a ripetizione, stordito da quella voce squillante di prima mattina. «Sì, tutto a posto» rispose quindi, a voce un po’ bassa.
«E Bra, sta bene?» indagò ancora Bulma.
Lui mugolò una risposta affermativa.
«Me la puoi passare?» chiese a quel punto la madre.
Trunks diede un’occhiata alla bimba, raggomitolata sul letto. «Meglio di no» rispose, cauto. «Sta ancora dormendo…»
«Oh, capisco» replicò Bulma, intenerita. «Va bene, allora vedrò di richiamare più tardi! Tu ricorda che oggi devi portarla dal pediatra per una visita di controllo».
«Sì» sbadigliò il ragazzo, per poi salutarla e riattaccare, mettendo un freno alle mille raccomandazioni della donna.
Non appena Bra si svegliò, Trunks le comunicò brevemente quel che aveva detto la madre.
La bambina si strinse al pupazzo che aveva tra le mani, poi mormorò: «Magari può portarmi Goten?»
Trunks la guardò, stupito. «Goten?» ripeté.
Bra avvampò, vergognosa, rendendosi conto pienamente di ciò che aveva detto solo in quel momento. «Così può vedere se è un dottore che gli piace, e se sta male può andare lì» inventò dopo un attimo, impacciata.
Il fratello sorrise a quella scusa infantile. «Hai ragione» acconsentì, fingendo di prenderla seriamente. «Dopo glielo chiedo… Anzi, vado a domandarglielo subito. Intanto tu vestiti».
Bra annuì obbediente, e il giovane si recò nella stanza dell’amico.
Lo trovò alle prese con una Monyk alquanto determinata (ed appiccicaticcia). Alzando gli occhi al cielo, Trunks pensò che sembrava un’enorme gatta intenta a fare le fusa. Una gatta della peggior specie. «Senti, Goten» esordì, schiarendosi la gola.
L’altro saiyan si voltò immediatamente verso di lui, apparentemente lieto di avere una scusa per sottrarsi alle agguerrite coccole della fidanzata.
«Ho bisogno di chiederti un favore: alle quindici potresti accompagnare Bra dal pediatra?»
Monyk storse la bocca. «No, Gotenuccio!» protestò, avvinghiandosi nuovamente al fidanzato. «Non puoi pensare di lasciarmi qui, sola soletta!»
Goten mormorò qualcosa, palesemente imbarazzato.
«Suvvia» intervenne Trunks, «sarà solo questione di una mezzoretta».
Monyk gli scoccò un’occhiataccia, evidentemente contrariata dal suo intervento. «E perché non ci vai tu?» sbottò, sdegnosa. «Dopotutto quel mostriciattolo è tua sorella!»
Goten lanciò un’occhiata preoccupata in direzione di Trunks, ma quest’ultimo non si scompose.
«Già» ribatté invece, serafico. «Ma, vedi, purtroppo nemmeno oggi mi sento tanto bene».
Qualche momento dopo, quindi, il ragazzo poté tornare da Bra e comunicarle che sì, Goten l’avrebbe accompagnata. A quella notizia, la bambina sorrise radiosa, e poi si fece aiutare dal fratello a sistemarsi una fascia variopinta tra i capelli celesti.
Poche ore dopo, Bra stava camminando al fianco di Goten. Era piuttosto soddisfatta, ma, di colpo, provò il desiderio di tenersi alla mano del ragazzo.
«Goten» lo chiamò perciò. Lui rallentò il passo, voltandosi a guardarla con espressione interrogativa. «Puoi prendermi per mano?»
Lì per lì, il moro sembrò stupito dalla richiesta. Poi, però, si strinse nelle spalle, e le prese le piccole dita tra le proprie.
A quel contatto, Bra si fece a dir poco raggiante. Per tutto il resto del tragitto, non smise un momento di guardarsi attorno, incrociando decisa lo sguardo dei passanti e riflettendo con orgoglio che di certo le ragazze non potevano che essere invidiose di lei, che camminava mano nella mano con Goten.
Arrivati all’ambulatorio, si accomodarono in sala d’attesa.
Solitamente, Bra sbuffava e scalpitava per la noia, ma questa volta si mise seduta quieta quieta di fianco a Goten. Ad un certo punto, però, si mise a guardar male una bambina, convinta che stesse fissando troppo Goten, mentre in realtà quella era attratta dall’immagine di un grosso lecca-lecca, posta proprio sul muro dietro il ragazzo.
Quando arrivò il turno della piccola Brief, lei e il Son entrarono nello studio del medico.
Il dottore accolse calorosamente la bambina, osservando quanto fosse cresciuta e facendole i propri complimenti. Quando però volle scoprirle la schiena, Bra s’intestardì, certa che non sarebbe piaciuta a Goten.
Con le braccia incrociate sul petto per non permettere al medico di sollevarle la maglietta, lo scrutava truce di sotto in su.
«Andiamo, Bra» tentò di convincerla il povero pediatra, non capendo perché quella bimba – che di solito, tutto sommato, si comportava docilmente – si fosse impuntata su tale decisione. «Si sa che hai la pelle liscia come una pesca!»
Bra corrugò la fronte, incerta sul significato della frase che l’era appena stata rivolta… «Ma le pesche non sono lisce!» esclamò, in tono accusatorio.
Il medico balbettò qualcosa, imbarazzato per la correzione di una bambina di cinque anni. «Come una mela, va’» propose quindi.
Bra s’imbronciò. «Non voglio!» dichiarò, testardamente. «C’è freddo! E se poi mi ammalo?»
«Be’, per quello prometto che ti curerò subito» garantì il dottore, ma purtroppo non sortì l’effetto desiderato, dato che la piccola non accennò a lasciarsi convincere.
A quel punto, Goten intervenne in aiuto dell’ormai disperato dottore. «Andiamo, Bra» la invitò. «Fai come ti dice… Sono proprio curioso di vedere la tua pelle liscia come una mela».
Non sapeva il motivo per il quale aveva usato quella metafora, che in tutta onestà non lo convinceva più di tanto. In ogni modo, però, parve funzionare, dal momento che Bra, di colpo docilissima, si prestò ai controlli del pediatra.
Mentre l’uomo le poggiava il dischetto freddo dello stetoscopio sulla schiena, la bambina sbirciava Goten. E, scoprendolo sempre intento a come procedeva la visita, sentiva le proprie guance arrossarsi per il piacere.
Si sentiva davvero, davvero felice.




Oddio, sono di nuovo in ritardo pazzesco! Imploro il vostro perdono e spero che il capitolo sia piaciuto anche se Monyk non riceve attentati.
Per raffa_94: XD ecco come togliersi di torno sia Bra che Monyk XD grazie davvero tanto
Per kry333: Per ora il fatto che Monyk alias la strega abbia capito che Bra prova qualcosa per Goten non ha avuto riscontri negativi... vedremo poi...
Per nigthwish4ever: Mariiiiiiiiiiiiiiii!!!!! è_é proponi qualcosa d’altro, non fregarmi le idee XD ok, me ne vado... alla fine il poster si è salvato, vero?! (Non mi ricordo più...)
Per stezietta w: Scusa ma ad aggiornare presto non ce l’ho fatta ç______ç Per i nomignoli hai ragione, in effetti Monyk ne ha ricevuti parecchi, e tutti assai poco lusinghieri
Per vivvina: Sbraitare evidentemente è il mestiere di Monyk (pazza sclerotica è_é)
Per Dea Nemesis: Sì, la mosca morta sì! (Irrompo in una risata assatanata, poi inizio a rotolarmi sul pavimento, ignorando gli sguardi di compatimento che mi vengono lanciati). Me non brava ç_ç me non riesce a tenere un tempo d’aggiornamento decente ç__ç vabbe’, allora tutti i complimenti a Bra ^^
Per Angelo Azzurro: U_U già. Un evviva alla mente malefica di Bra. Monyk uscirà viva?
Un bacione,
Pepesale
  
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