Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: eli09    11/11/2014    4 recensioni
Tessa, una ragazza di Bolzano che parte per Palermo per stare da amici. si ritroverà in una casa con sei ragazzi, tra qui un bambino, due sedicenni e tre della sua età. lei uscirà con alcuni di loro, ma solo uno le farà perdere la testa. amore, litigi e complicazioni aspettano la nostra Tess, che verrà catapultata in un mondo bello, intrigante, ma allo stesso tempo stronzo e esasperante. dal testo:
-“ Tess, io sono pentito di quello che è successo ieri, non doveva andare così, ma siamo finiti in uno Strip Club, abbiamo bevuto e poi più niente, buio totale. ma...” aggiunse, annullando la distanza tra i nostri corpi.
-“ ma?” dissi in preda all'ansia
-“ ma...” continuò lui “ se c'è una cosa di cui non mi sono pentito è di aver trovato il coraggio, anche se da sbronzo, di intrufolarmi nel tuo letto.” a quelle parole sbarrai gli occhi, e un secondo dopo mi ritrovai le sue labbra sulle mie.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Angolo autrice:

così, questo è l'ultimo capitolo :(

Io ho pianto tanto nel finirlo! Spero di commuovervi o farvi ridere un po' e ora passo ai ringraziamenti.

Ringrazio tutte voi che leggete e recensite per avermi accompagnato in questo folle e stupendo viaggio che mi ha aiutato a crescere e spero abbia avuto un ruolo importante anche per voi. Senza il vostro supporto questa storia probabilmente non sarebbe nemmeno iniziata, quindi vi meritate un buon 70% di merito! Complimenti fangirl & booksreader, grazie dal profondo del cuore! Ci scriviamo all'epilogo -settimana prossima- :( <3

Ora vi lascio leggere.

Un bacio

Eli

wake me up,
when all it's over




Le mani mi tremavano mentre le passavo leggere sul morbido vestito
che indossavo. Iniziai a girare per la stanza, contando i minuti e pensando. 1: sono vestita di bianco. Due: tra poco mi sposerò. 3: lo sposo sarà Jake. 4: e se tutto questo fosse un sogno? 5: e se fosse troppo presto? 6: sono sicura di aver dimenticato il suo tradimento? 7: sono sicura che si trattasse di un tradimento? 8: e se mi avesse tradito veramente... l'ho accettato?

Mentre mi sedevo sulla sedia a dondolo in legno posta al centro della stanza feci un lungo respiro. Certo che lo avevo accettato. Infondo, una ragazza piccola e insignificante, una ragazza che vive di libri e di sogni, una ragazza che la sera guarda il cielo scuro fuori dalla finestra ed esprime un desiderio, una ragazza semplice... come me, era riuscita a curare un ragazzo così speciale come Jake. Certo, aveva fatto uno sbaglio, ma è umano. A pensarci bene, era scontato che lo perdonassi, perchè posso essere, anzi, sono una delle ragazze più insicure sul pianeta Terra, ma se c'è una cosa di cui sono sicura è che io lo amo. Io lo amo. E questo cambia tutto. L'amore cambia tutto. L'amore è più importante di qualsiasi cosa. Di qualsiasi tradimento, di qualsiasi persona... io credo che sia anche più importante della morte, poiché la morte è un obbligo: tutti prima o poi moriamo; ma l'amore... l'amore è quel sentimento che infrange le regole, quel sentimento che può provocarti una gioia immensa come un dolore immenso. Un dolore più grande di quello che può procurarti la morte, poiché il dolore fisico è minore di quello sentimentale. Dura meno.

Se si guarda da questa prospettiva io sono, per la prima volta, una ragazza fortuna, dato che ho trovato l'amore e adesso lo stavo per rendere ufficiale. Sto per sposarmi. Tra pochi minuti mio padre mi avrebbe preso sottobraccio e portato da Jake. Tra pochi minuti avrò al mio dito un piccolo anello d'oro che simboleggerà finalmente che io appartengo a Jake come lui appartiene a me. Non che servano simboli o testimonianze scritte, ma non posso fare a meno di fremere immaginandomi Jake con al dito la fede nuziale. Lui, con l'anima imprevedibile e indomabile, legato per sempre alla mia di anima, piccola e fragile.

Il mio sguardo si posò sulla punta delle mie scarpe. Erano di mia madre, quando si sposò con mio padre. Sorrisi ripensandoci. Mi spinsi leggermente all'indietro, facendo leva sulle punte dei piedi, per far dondolare la sedia. Guardai dritta davanti a me. Un'enorme specchio che scorreva lungo tutta la parete mi rifletteva. 'Tra meno di cinque minuti mi sposo' canticchiava la mia vocina interiore. E io avevo un sorriso ebete stampato sulla faccia.

Ah, il matrimonio... sinceramente mi aspettavo questi minuti -quelli precedenti al grande momento- pieni di ansia, ma io non ero stressata, anzi ero... felice. Continuavo a sorridere. Okay, stavo per dire davanti ad una cinquantina di persone che lo amavo a tal punto da voler trascorrere il resto della mia vita con lui, di sposarlo, ma cosa cambiava? Se davvero si ama una persona si è disposti a dirlo anche al mondo intero, ed io ero disposta a farlo. Per questo non mi spaventavano quelle persone la fuori.

Guardai il mio riflesso, ma senza guardarlo davvero. Era uno dei momenti che più amavo, quando mi incantavo a guardare qualcosa. Perchè, sinceramente, in questo mondo non ci sono molti posti in cui essere se stessi a parte all'interno delle mura di casa. Io ho sempre desiderato un posto per me, che non sia però la mia casa, ma piuttosto un posto all'aperto... ho sempre sognato un enorme prato fiorito, un grande salice dal tronco spesso, il sole accecante dell'estate, io con indosso un vestitino bianco e un libro sulle ginocchia, mentre leggo all'ombra dell'albero. Però, siccome non ho mai trovato questo mio posto ideale -veramente non so nemmeno se esista un posto così...- l'unica cosa che mi rimane da fare è sognarlo. Così, quando mi incanto, mi rifugio in quel prato, all'ombra di quel salice, con gli uccellini che cinguettano sopra la mia testa. Ora mi immagino stesa sull'erba appena tagliata, con lo sguardo perso nel blu del cielo, e mentre guardo il cielo penso a lui. I miei occhi giocano con le nuvole, e immediatamente due braccia possenti mi avvolgono la vita. Giro lentamente la testa di lato e do un bacio a Jake. D'ora in poi, quel posto, il posto che pian piano ho fatto mio e che immagino sempre, non sarà più solo mio, sarà nostro. Tutto sarà nostro.

La porta che sbatte mi fa sussultare sulla sedia e abbandonare quel luogo perfetto. Giro la testa con uno scatto veloce, che mi provoca dolore lungo tutto il collo, facendomi contorcere la bocca in una smorfia di dolore. Matt è sulla porta, che mi guarda.

-“ sei... ehmmm... bellissima.” dice, grattandosi il capo e abbassando lo sguardo. È vestito elegantissimo

-“ è già ora di uscire?” domando. Okay, forse un po' ansiosa lo sono. Voglio stringere le dita intorno a quell'anello.

-“ no, no figurati”

-“ ah...” sospiro, sedendomi nuovamente. “bhe comunque grazie, anche tu stai benissimo” sorrido cordiale. Lui annuisce.

-“ preferisci che...” lascia la frase in sospeso, indicando la porta. Io scuoto la testa, decisa.

-“ no, resta!” dico velocemente “resta a farmi compagnia. Io, tu, voi... mi siete mancati” lo vedo avvicinarsi, inginocchiarsi davanti a me e sento le sue mani chiudersi sulle mie.

-“ anche tu, tanto. Sei stata la prima ragazza ad avvicinarsi così a noi. Specialmente a mio fratello” sorride, e io ricambio, con le lacrime che bruciano infondo agli occhi

'no, non devo piangere... mi colerà il trucco' mi avverto. Non riesco a rispondergli, altrimenti scoppio a piangere, ma mi butto tra le sue braccia. Lui ricambia l'abbraccio, stringendomi più forte. Con la coda dell'occhio vedo altri quattro ragazzi entrare nella stanza.

-“ woow, Matt, quella è la sposa di nostro fratello... giù le mani” scherza un voce che conosco troppo bene

-“ zitto Rick!” sibila indignato Matt. Io mi scollo da lui e abbraccio quell'altro stupido.

-“ ciao Tessa” mi dice. Le lacrime minacciano di scendere, e trattenerle è pura agonia, infatti una mi scappa, e bagna la mia guancia destra.

-“ oh no, splendore, non piangere!” mi rimprovera Rick “poi Jake ci fa un culo così se gli sciupiamo la sposa” dice ridendo. Io gli do un'amorevole pacca sulla spalla e rido anch'io. Poi un urlo mi trapassa i timpani. Mi giro, giusto in tempo per vedere un elfo abbracciarmi con così tanto trasporto che potrei cadere. Vacillo un po', tentando di riacquistare l'equilibrio. Poi abbasso lo sguardo.

-“ Tessa...” sussurra il nanetto.

-“ ciao Max” dico sorridendo. Lo guardo negli occhi e gli scompiglio i capelli. Lui ride, e si struscia sulle mie gambe come un gatto che fa le fusa. Subito dopo vedo qualcosa di grosso e rosa entrare dalle porta. Cla. Anzi, Cla e la sua enorme pancia! Tiro un urlo quando la vedo, e le corro incontro. La abbraccio, mettendole le braccia attorno al collo. Ogni volta che inspiro non inspiro aria, ma il suo profumo, quel profumo che ci lega da anni.

-“ Cla.” dico. Buttando fuori l'aia dai polmoni con quelle sole tre lettere, anche se pronunciarle mi costa uno sforzo tale che poi bevo boccheggiare per riprendere aria. Lei, nemmeno in grado di proferire parola, scoppia a piangere.

-“ Tessa... lo sapevo, lo ho sempre saputo. Jake ti ha riportata da me.” esclama. A quel punto l'unica cosa che riesco a fare è mandare sonoramente affanculo il trucco, perchè non riesco più a trattenere le lacrime, che mi rigano le guance. Per fortuna il mascara è water-proof e non sono nemmeno molto truccata.

-“ te lo avevo detto che non sarebbe stata una buona andare in vacanza per tutta l'estate in un posto così lontano... sapevo che mi si sarebbe capovolta la vita.” dico scherzando. È strano: mi viene da ridere, ma ho le lacrime agli occhi. Cla è nella mia stessa situazione.

-“ ragazze, non vorrei interrompere questo momento ma...” iniziò Matt, ma Cla lo interruppe, guardandolo malissimo.

-“ non vorresti ma lo stai facendo.” sibilò “ tu chi sei per dirmi che mi devo staccare dalla mia migliore amica dopo anni che non la vedo? Anzi... dimmi chi sei e basta. Come mai sei al matrimonio?” aggiunge, guardandolo minacciosa. Poi, un'idea le si dipinge in volto, e senza lasciarmi proferire parola si stacca da me e prende Matt per il colletto. “ sei un'imbucato! Un'imbucato! Aiutooo, sicurezzaaa!” strilla la mia amica, in piena crisi ormonale. Intanto, gli altri ragazzi ridono di gusto, mentre il povero mal capitato ribatte con qualcosa del genere:

-“ lasciami brutta svitata balena rosa. Non sono un'imbucato, sono stato invitato!”

vedo la mano di Cla alzarsi, pronta a tirare uno schiaffo sulla guancia di Matt... ma per fortuna intervengo in tempo, fermandola a metà atto. Lei sbuffa sonoramente, guardandomi arrrabbiata, mentre Matt mi guarda riconoscente e fa un sospiro di sollievo.

-“ per favore! È il mio matrimonio ragazzi!”dico esasperata. “allora, Cla, questi sono i fratelli Bolen, ragazzi questa è la mia pazza migliore amica... al momento è un po'... come dire... incinta, ma di solito non è così nevrotica.” le sorrido, e lei mi fa una smorfia, poi si rivolge a Matt con tono di scuse.

-“ scusa, cioè, non volevo aggredirti...”

-“ tutto apposto. Sono sopravvissuto, no?!” ridacchia, massaggiandosi il gomito. “comunque, prima di essere stato interrotto, stavo per dire che è meglio uscire. Tra poco la sposa farà il suo ingresso.” io annuisco, e tutti escono. Cla rimane dentro qualche secondo di più.

-“ pronta?” mi chiede, come se fosse una mamma che accompagna la figlia dal dentista a farsi togliere una carie per la prima volta. Io annuisco. “è normale sentirsi un po' ansiosi, inquieti o insicuri adesso, ma poi, quando sarai sull'altare non avrai più stupide insicurezze.” dice, sicura di se. Io la guardo e le sorrido.

-“ non ho insicurezze, nemmeno ora. Io lo amo. So che lui è l'uomo giusto, ha avuto due anni per dimostrarmelo e io ho avuto due anni per capirlo, quindi non c'è motivo di essere ansiosi o inquieti. L'ho scelto allora e lo scelgo anche adesso.”

-“ giusto... l'amore è una cosa così bella...” dice lei, stampandomi un bacio sulla guancia e trotterellando via. È proprio vero, l'amore è una cosa stupenda.

Sottobraccio di mio padre mi dirigevo all'altare, dove, in piedi contro uno sfondo di marmo bianco, si stagliava la figura snella e vestita di nero di Jake. Lui mi guardava come se fossi l'unica stella in cielo, e io lo guardavo come fosse il mio sole.

Mio padre mi scrutò di sottecchi, e mi sussurrò all'orecchio un:

-“ puoi ancora tirarti indietro.” io lo guardai e mimai con la bocca un 'non voglio'

lui annuì e tornò a guadare davanti a se. Una volta passata la navata passai dal braccio di mio padre a quello di Jake. Così la cerimonia iniziò e tutti sedettero.

 

Ero pienamente consapevole di una cosa, nel momento in cui infilai la fede al dito di Jake e Jake al mio:

Da oggi iniziava una nuova vita per me. Una vita in cui non sarei stata la ragazzina insicura che ero due anni fa, ma la moglie di un uomo che ama e che la ama. Una donna sicura sé, fedele e sincera. Per una volta in tutta la mia vita ho la sensazione che le cose andranno per il meglio, e tutto grazie a Jake. Grazie all'amore, che ha il potere di cambiare anche una vita banale, come la mia, in un'altra piena di avventure e di emozioni. L'amore mi ha insegnato a vivere. E ora posso dire... chiamatemi Theresa Bolen.

 

 

 

 

Fine

 

 

 

grazie a ciccina01, Momoko21 e Alwaysonmymind per aver recensito lo scorso capitolo <3

   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: eli09