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Autore: Jakrat    11/11/2014    0 recensioni
Princess Celestia è la suprema regnante di Equestria assieme a sua sorella Princess Luna. Ella protegge i suoi sudditi e fa sorgere il sole ogni mattina, ma... questa non è la Equestria che conosce.
È una nuova nazione, dove Discord e Luna non sono mai esistiti, Queen Chrysalis regna su pony e Mutanti e lei... è il sindaco di Ponyville.
Sola, sembra essere l'unica a ricordarsi della realtà precedente e sta perciò a lei scoprire cosa sia successo e quale delle due Equestria, quella che rammenta o quella in cui sta vivendo, sia quella vera e quale un errore.
Genere: Avventura, Introspettivo, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Princess Celestia, Queen Chrysalis, Un po' tutti
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Flashpoint – Princess Celestia

CAPITOLO 3: Un Colpevole


Non è mai stato semplice, essere me.

So che può sembrare egoista da dire, e l'egoismo è una di quelle che cose che non posso e non devo concedermi. I pony mi vedono, mi vogliono, altruista.

Eppure è la verità.

Una nazione da guidare. Un popolo che, dopo essersi trovati sul ciglio dell'estinzione, ha deciso di unirsi in nome di qualcosa di più grande. E io devo rappresentare questa unione.

Spesso ripenso a quel giorno. Il giorno in cui Starswirl il Barbuto, assieme ai delegati delle tre tribù di pony, vennero da me e Luna, chiedendoci di guidarli verso una nuova era di pace. E non c'è una sola occasione in cui mi chiedo cosa sarebbe successo, se gli eventi avessero preso un'altra piega, quel giorno.

Ma tutte le difficoltà legate a quei momenti impallidiscono, di fronte a quelli che sto vivendo adesso.

Più il tempo scorre, inesorabilmente, come se godesse nel farmi notare da quanto a lungo sono in questa condizione, e meno sembro essere in grado di cavare anche solo un ragno dal buco in questo strano, nuovo mondo in cui mi trovo a muovere i miei passi.

Qualunque paesaggio o costruzione veda, qualunque pony io incontri, la sensazione è sempre la stessa: da una parte, ricordo la sua vita in un modo ma dopo pochissimi secondi la ricordo anche in un modo del tutto diverso.

Tutto diverso.

Tutto quello che scopro è diverso da come me lo ricordo.

Nessuno sa cosa possano essere gli Elementi dell'Armonia. Nemmeno gli stessi pony che ricordo come loro portatori sembrano averne memoria.

Luna non è mai esistita.

Qualcosa di spiacevole è accaduto tra me e Twilight e non riesco a scoprire cosa.

Queen Chrysalis è la saggia regina di Equestria.

Equestria e l'Arabia Sellata sono in guerra, al costo di migliaia di vite.

E nulla ha ancora confutato il mio timore che tutti questi cambiamenti non siano che briciole rispetto a quello che devo aspettarmi ancora.

Non so più a cosa credere. Mentre cammino seraficamente lungo le vie di Ponyville nella speranza che l'aria aperta, mista al lento movimento fisico, possa aiutarmi a schiarire le idee, tengo lo sguardo basso come cercando qualcosa tra le pietre e la terra.

È tardi, ho lasciato ad Assistant Mare la possibilità di tornare a casa mentre io proseguo da sola, e ormai i pony che non sono ancora tornati nelle proprie abitazioni sono davvero pochi. Ma anche in questi pochi, ogni volta che vedo le loro espressioni sollevate e raggianti, non fanno che acuire la mia confusione.

Se sono l'unica che, almeno in apparenza, ricorda una Equestria diversa da quella in cui sto vivendo, cosa mi impedisce di credere che non sia io quella fuori posto?

Che prove ho per dire che i miei ricordi in cui sono una principessa non siano altro che il prodotto di qualche sogno abbastanza profondo da confondermi le idee e in realtà sono sempre stata il sindaco di questa cittadina?

Certo, se così fosse devo aver compiuto un sogno davvero lungo e dettagliato, vista la grossa mole di informazioni che possiedo al riguardo... ma quale altra spiegazione ho tra gli zoccoli?

Una nuova fitta alla testa interrompe i miei pensieri, provocandomi puntualmente un dolore lancinante in mezzo alle tempie.

Questa volta però il dolore è estremamente intenso, più di quanto sia mai stato. Questo, misto alla sorpresa con cui mi ha colto, mi portano a fermare bruscamente la mia avanzata e ad abbassare il capo digrignando forte i denti per soffocare le grida di dolore che vorrei lanciare con tutto il fiato che ho in corpo.

Questa volta il caleidoscopio di immagini che vedo rotearmi intorno si ferma su una giovane me stessa, ammantata con un cappuccio che copre gran parte del capo. Solo il corno, troppo lungo per nasconderlo interamente, si intravede quando mi volto di profilo.

Sto girando in quelli che riconosco essere i vicoli bui di Canterlot, muovendomi nell'ombra come la ladra. Ignoro come faccio a saperlo, ma anche senza cartelli ricordo nitidamente di essere a Canterlot e di non voler vedere alcun pony.

Ad un certo punto, lungo la strada, noto una figura nascosta nell'ombra di un palazzo, appoggiata con il fianco alla parete e le zampe anteriori incrociate. Tuttavia, per colpa della scarsa luce, non riesco a distinguere bene di chi possa trattarsi e ciò, misto alla mia fretta, mi porta a superarla senza badare molto a chi possa essere.

Ti sei persa?” mi chiede invece questa, mentre le passo davanti.

Fermo il mio cammino per non apparire scortese, e tanto meno sospetta, e mi volto verso di lei per risponderle a modo. Per precauzione aggiuntiva, uso la magia per stringermi ulteriormente addosso il cappuccio.

Anche se ricordo questa esperienza solo ora, avverto nitidamente la paura che provavo mentre rispondevo a quello sconosciuto, ancora troppo coperto dal buio perché potessi riconoscerlo “No, no, nulla di simile. Grazie comunque per la preoccupazione...”

Non è una buona cosa dire le bugie, Celestia.” ribatte lo sconosciuto alle mie parole, interrompendomi e rimanendo nascosto così che io non possa ancora capire chi sia.

Sentendo il cuore balzarmi in gola accorgendomi che quella figura ignota mi ha riconosciuto nonostante il travestimento, sgrano gli occhi ribattendo quasi involontariamente “Come fai a sapere il mio nome?”

Io so tutto di te. Come so tutto di tutti gli altri miei sudditi.” mi risponde ancora la puledra. Mentre pronuncia queste parole esce finalmente allo scoperto e immediatamente la riconosco. Non potrebbe essere altrimenti.

Queen Chrysalis, la regina di Equestria.

Mi inginocchio immediatamente davanti a lei come prevede il protocollo, ma lei invece appoggia uno zoccolo sul mio cappuccio dicendomi “Non rispettare troppo la forma, Celestia.”

Sorpresa, alzo lo sguardo verso di lei.

Non c'è bisogno che mi fai tutte queste moine, siamo solo io e te qui.” mentre dice questo, la regina di pony e mutanti mi sposta il cappuccio, rivelando la mia chioma fluttuante e colorata.

Avvertendo di essere allo scoperto, indietreggio di un paio di passi e istintivamente spiego le ali, spinta dall'abitudine maturata negli anni di fuggire ogniqualvolta la mia natura di alicorno esce allo scoperto. Riesco tuttavia ad accorgermi per tempo che un'azione simile sarebbe inutile, così tutto quello che ottengo è scoprirmi ulteriormente, perdendo il mantello.

Mentre ripiego le ali e osservo la regina, allora alta più di me per via della differenza di età tra noi, prosegue “Non devi nasconderti. Il fatto di essere un alicorno deve essere per te un privilegio, non un difetto.”

A quelle parole nasce in me la tentazione di farle notare come in realtà la mia condizione non sia stata così semplice. Anzi, la mia infanzia è stata piuttosto difficile visto che la maggior parte di essa l'ho passata cercando di capire perché, oltre alle dimensioni superiori a qualunque altro pony e alla chioma unica nel suo genere, possedessi sia un paio di ali e un corno. Ma nulla di tutto questo riesce ad uscire dalla mia bocca: la situazione e la tensione che avverto l'hanno resa talmente arida che mi riesce impossibile fare anche solo dei versi.

Spinta dal mio silenzio, ma apparentemente comprendendo dalla mia espressione cosa stia pensando, Queen Chrysalis passa uno dei suoi zoccoli sulla mia fronte, accarezzandomi il ciuffo della criniera con un caloroso sorriso sulle labbra.

Mentre fa questo aggiunge “Ascoltami, Celie...”

È la prima volta che vengo chiamata così e quel nomignolo mi trasmette, per qualche strana ragione, una sensazione di calore inattesa.

So che non è facile. Anche io, se ben vedi, sono diversa da qualunque altro Mutante o pony che tu potrai mai incontrare. Voglio dire, nemmeno i fori sulle zampe corrispondono a quelli degli altri!” continua lei, ridendo alla fine come se le diversità rispetto ai nostri simili fossero battute.

Eppure, ignoro il perché, questo pensiero fa ridere anche me e nel mio ghignare l'espressione sul volto della regina di Equestria si illumina.

Ridiamo assieme e quando tra noi torna la calma, anche Queen Chrysalis tira indietro il mantello del suo abito regale rivelando le sue ali, uniche in tutta Equestria, senza dire una sola parola.

Vorrei ringraziarla, ma lei mi anticipa domandando “Ti va di fare una gara?”

Una gara?” ripeto, sorpresa, mentre mi chiedo se sfidare un monarca non è una sorta di reato “Queen Chrysalis, non so se...”

Chiamami Chrys.” mi corregge lei, ammiccando ed interrompendo così ciò che avrei voluto dirle “E poi, sono sicura che non riuscirai mai ad arrivare al palazzo reale prima di me!”

Senza neanche darmi il tempo di rispondere, lei prende il volo e si allontana non lasciandomi altra scelta che andarle subito dietro. Ignoro cosa mi spinga a seguirla, in realtà.

Da un lato penso che sarebbe semplice scappare: mentre la regina agita velocemente le ali sfoggiando una velocità degna di nota, potrei semplicemente invertire la rotta e sparire prima che lei possa accorgersene.

Ma dall'altro lato, qualcosa di quella creatura mi colpisce. Come un raggio di luce in mezzo ad un'oscurità fatta di solitudine, avverto una certa affinità con lei.

È difficile descriverlo a parole eppure, questi piccoli gesti, quei nomignoli da scambiarci, le nostre diversità rispetto ai nostri parirazza e la gara in corso riescono ad infondermi un nuovo, sconosciuto, calore.

Ho passato tutta la vita a nascondermi, cercando di mantenere nascosta la mia natura di Alicorno per paura dei pregiudizi.

Non sono un unicorno, ne' un pegaso o un pony terrestre... nessuno è come me. Sono sola.

E non si può nemmeno dire che Queen Chrysalis abbia fatto qualcosa di magico... tuttavia, quelle sue parole mi rimbombano incessantemente nella testa, acuendo un pensiero che mi scalda il cuore.

Chiamami Chrys. E poi, sono sicura che non riuscirai mai ad arrivare al palazzo reale prima di me.

Ho un'amica.


Riapro gli occhi e mi rendo conto di non essere più per strada. L'odore del paesaggio rustico, del legno usato per costruire le case e i rumori della vita quotidiana sono passati del tutto, lasciando spazio ad un forte odore di selvatico misto a muschio, mentre un sottofondo ininterrotto di versi di innumerevoli animali rende impossibile distinguerli gli uni dagli altri.

Apro lentamente gli occhi, rendendomi conto non solo di essere così stordita che i versi intorno a me sembrano provenire da molto lontano, ma anche che non ho le forze nemmeno per reggermi sui miei zoccoli.

Cercando di fare mente locale, mi rendo conto di essere su di una superficie morbida, ben diversa dal duro del selciato di Ponyville. Dove sono, adesso?

Sono in ospedale? Sono a casa? E chi mi ha portato qui?

Forse sono tornata a Canterlot e ho ripreso la mia vita di principessa... forse tutto quello che è successo finora è stato solo un sogno!

Con uno sforzo aggiuntivo, motivata dalla possibilità di terminare finalmente la mia condizione di pony smarrito in una realtà che non conosce, cerco di mettere a fuoco i sensi e di poter finalmente capire qualche dettaglio in più di dove mi trovo.

Vago con lo sguardo, riconoscendo di essere in una casa addobbata in modo piuttosto spartano. Il muschio sulle pareti e le gabbie appese per animali di qualsiasi taglia addobbano gli interni. Capisco finalmente di trovarmi su un divano. L'odore proviene dalle innumerevoli creature che vedo tutte intorno a me.

Alla fine delle mie ricerche riconosco due figure parlare poco lontane da me. Trovati, resto con occhi e orecchie aperte per riconoscere chi siano e sopratutto cosa si stiano dicendo.

... e comunque si riprenderà da sola, non c'era bisogno che la portassi qui!” sono le prime parole che riesco a distinguere. La voce è squillante, come tanti campanellini.

Dovevo comunque accertarmi delle sue condizioni. Sai quanto sia speciale, non solo per noi!” risponde una seconda voce. Avrà la vista annebbiata, ma riconosco che non è la sua voce. Sta cercando di imitare un tono roco e minaccioso. Ma perché?

Avere una zampa che ti protegge così dall'alto deve avere i suoi vantaggi.” osserva, divertita, la voce squillante. Riconosco una macchia rosa che deve essere la sua criniera, raccolta in una lunga treccia. Poco dopo prosegue “Hai già avvertito...?”

L'ho fatto ancora prima di portarla qui. Arriverà non appena le sarà possibile.” risponde il secondo pony. Anche se sono entrambi di fianco, faccio ancora fatica a distinguerli: di lui vedo solo una macchia viola indistinta.

Ma a parte i versi dei vari animali presenti nella casa, le loro sono le uniche voci di pony che sento. Mi concentro, apro e chiudo gli occhi cercando di liberarmi della nebbia.

Non è semplice tornare in sesto, l'ultima fitta alla testa che ho provato è stata la più intensa che abbia ricevuto finora e non posso negare che mi abbia conciato davvero male: nemmeno quando le giganti cockatrici mutanti hanno invaso Canterlot mi sono sentita così male.

Ma persevero e, dopo qualche tentativo, riesco finalmente a riconoscere chi ho attorno.

Il primo pony che vedo è un un pegaso giallo dalla criniera rosa messo di spalle rispetto a me. Sta parlando ad un altro pony, di altezza uguale, con il volto nascosto dietro un passamontagna, un cappello viola e una calzamaglia dello stesso colore con un mantello dal colletto alto. Attorno agli zoccoli ha delle fasce scure. Pare che il suo costume sia stato progettato per assicurarsi di nascondere ulteriormente le estremità del suo corpo.

Riesco a riconoscergli entrambi: il pegaso è Fluttershy mentre il pony mascherato deve essere Cuore d'Oro.

Riconosco quest'ultima perché una volta Twilight e Rainbow Dash mi raccontarono le origini di questo personaggio, ma sopratutto perché mia sorella venne accusata in più occasioni di essere lei tale vigilante mascherata. È più facile che dimentichi un nome, piuttosto che le fantasie del mio popolo.

Mentre faccio mente locale, tuttavia, noto un particolare che mi fa gelare il manto.

Sgrano gli occhi e trovo la forza per scattare in piedi quando, con vivo orrore, mi rendo conto di non sapere più pronunciare il nome di questa mia sorella, tanto meno di poter ricordare le sue fattezze. Tengo il ricordo di una sorella, ma ho perso tutto il resto... cosa sta succedendo?

Oh, ti sei svegliata allora.” osserva Cuore d'Oro, distogliendomi da quei pensieri

Te l'avevo detto che ce l'avrebbe fatta da sola...” commenta invece Fluttershy, osservandomi dubbiosa attraverso la sua spalla

Lasciamo perdere...” chiude tuttavia in fretta il discorso il vigilante mascherato mentre si avvicina a me.

Una volta raggiunti i pochi metri di distanza mi domanda, a bruciapelo “Perché stai cercando gli Elementi dell'Armonia?”

A quella domanda resto di stucco. Cuore d'Oro è il primo pony che incontro il quale sembra almeno sapere dell'esistenza di tali artefatti... ma nonostante questo, perché dovrebbero mai interessarle? Forse conosce i portatori?

Alla fine non resisto e glielo chiedo direttamente “Perché ti interessa saperlo?”

Sono io che faccio domande, qui.” è la gelida risposta che ricevo dall'eroina in maschera.

Benché non si scomponga minimamente, la voce dell'eroe in costume riesce indubbiamente ad incutere timore.

Annuisco con il capo e rispondo sinceramente “Perché voglio vedere chi sono i suoi portatori.”

Non sono intimorita dall'eroina, o eroe visto che dagli abiti non capisco se si tratta di uno stallone o di una puledra, considerato chi sono le minacce non mi toccano. Ma ora ho solo due opzioni: fidarmi dei due pony avanti a me, o mascherare le mie intenzioni e continuare a vagare nel buio per un tempo ancora indeterminato.

In ogni caso Cuore d'Oro, sentita la mia risposta, inclina la testa a un lato ribattendo “Stai scherzando? Credi sul serio che me la beva?”

Sta dicendo la verità.” interviene Fluttershy, la quale per tutto questo periodo non si è scomposta. Non si è ancora nemmeno voltata del tutto verso di me, piuttosto sta continuando a guardarmi attraverso la sua spalla, il che è molto strano. Da quel che ricordo Fluttershy è innegabilmente gentile, ma parimenti timorosa e timida mentre in questo momento non dimostra ne' l'una ne' l'altra emozione.

La vigilante invece, una volta sentito l'intervento dell'amico pegaso, si volta leggermente verso di lei ribattendo “Gli Elementi dell'Armonia sono un segreto di livello nove! Soltanto la Regina e i membri della sua guardia del corpo sanno della loro esistenza e dove si trovano!”

Finalmente, Fluttershy si volta completamente e si avvicina così al pony mascherato spiegando “Gli animali possiedono un sesto senso che gli permette di percepire in anticipo eventi che a noi sfuggono. Possono percepire pericoli, presenze, o...”

So della tua particolare magia, Fluttershy, ma questa è una cosa seria!”

Osservo il pegaso abbassare il capo divertita mentre ribatte all'interruzione di Cuore d'Oro “Non dicevi così quando ti ho detto chi c'è sotto la tua maschera.”

Quelle parole di sfida mi riportano alla mente quanto mi avevano confidato Applejack e Flam durante la visita a loro: avevano accennato a particolari poteri di Fluttershy, ma non erano voluti entrare nel dettaglio... qualunque fossero queste sue doti, era stata in grado di scoprire da sola chi si nasconde sotto la maschera di Cuore d'Oro?

Resto ad osservare la scena senza aggiungere alcunché, così vedo Cuore d'Oro sospirare rassegnata prima di proseguire nelle sue accuse “E va bene... ammettiamo per un istante che tu e il suo sesto senso animalesco abbiate ragione e, in qualche modo, il sindaco di una cittadina di periferia come Ponyville, che pur essendo alicorno non supererebbe il livello quattro di segretezza, sappia dell'esistenza di uno dei segreti maggiormente custoditi della corona... a che le servirebbero i portatori che, tra parentesi, non esistono?”

Quelle ultime sei parole risaltano in tutto il discorso come se fossero illuminate a giorno “Chiedo scusa...” intervengo, incapace di trattenermi “Che vuol dire i portatori che non esistono?”

Quello che ho detto.” risponde Cuore d'Oro, come se le avessi posto una domanda ovvia “Che gli Elementi dell'Armonia non hanno mai avuto un portatore, fin da quando sono stati trovati dai mutanti durante l'unificazione. Per questo Queen Chrysalis li tiene nascosti, fino a che non saremo in pace e si potrà cominciare a studiare il loro potere, ella ha preferito evitare di correre il rischio che cadano in mani sbagliate.”

Gli Elementi non hanno mai avuto un portatore... questa verità mette la mia attuale situazione sotto una luce del tutto nuova.

Se per un attimo ho vacillato, cominciando a credere che fossi io quella che ricordava eventi mai avvenuti prima, ora la possibilità di un complotto è diventata la più concreta. Creare una nuova Equestria senza i poteri dell'Armonia a difenderla può essere una manna per molti dei miei nemici... ma chi, tra gli innumerevoli nomi che affollano la mia mente, può essere il vero autore di questo machiavellico scenario?

Non mi hai ancora risposto.” la voce cavernosa di Cuore d'Oro interrompe i miei pensieri.

La osservo, dimenticandomi cosa mi abbia chiesto. Fortunatamente lei si ripete “A cosa ti servirebbero questi fantomatici portatori che, ripeto, non esistono? E non mentirmi: me ne accorgerei!”

Esito.

La situazione è complicata e ad esporla senza peli sulla lingua correrei il rischio di essere scambiata per pazza.

Ma è anche vero che, se davvero ho a che fare con qualcuno capace di cambiare il mondo che conosco nell'arco di una notte, non posso farcela da sola.

Anche questa volta scelgo di fidarmi “So che è difficile crederlo...”

Lei non è di qui.” mi interrompe questa volta Fluttershy, parlando con una tranquillità tale che paralizza sia me che Cuore d'Oro.

Fluttershy...” interviene Cuore d'Oro dopo qualche secondo di silenzio, indicandomi con uno zoccolo e parlando alla pegaso come se fosse improvvisamente impazzita “Celestia è il sindaco di Ponyville da diversi anni, credo che...”

Non è la Celestia che conosciamo.” ribadisce Fluttershy, combattendo così ancora una volta i dubbi di Cuore d'Oro guardandola nelle lenti del passamontagna “O meglio, è sempre Celestia... ma non quella che crediamo.”

Osservo la vigilante agitare lentamente il capo prima di aggiungere ringhiando “Se è soltanto uno scherzo...”

È una sensazione che provo da quando l'hai portata qui.” inizia così a spiegare la padrona di casa, senza mai vacillare nella voce “C'è qualcosa di strano in lei. Qualcosa di diverso, come se non fosse di qui. Lei non appartiene a questo mondo!”

Cuore d'Oro, apparentemente convinta dall'amica, si siede agitando sconsolata il capo mentre la sento borbottare sottovoce “Quando un certo pony crede di averle viste tutte e invece non ha che accarezzato la punta dell'iceberg...”

Avverto il suo disappunto, tuttavia in questo momento ho ben altro a cui pensare che a sollevarla.

Come fa Fluttershy ad essere convinta di questo, quando nemmeno io lo sono?

Ma non faccio in tempo a dire una sola parola che la vigilante mascherata aggiunge, senza ancora alzare il capo come se all'improvviso le pesasse “Su, coraggio, raccontaci la tua storia allora, Celestia...”


Svuoto il sacco.

Che motivo avrei di trattenermi, a questi punti?

Racconto tutto, da semplici accenni riguardo alla salita al potere di me e mia sorella a quando Twilight risvegliò gli Elementi dell'Armonia e le sue avventure da allora. L'unico argomento che tengo nascosto è la natura di Queen Chrysalis nel mio mondo: finora mi è parsa molto amata e rispettata dai suoi sudditi; vorrei evitare di offendergli narrando del suo alter ego.

Al termine della mia confessione, Cuore d'Oro sembra scettica quanto all'inizio e commenta le mie parole con acceso sarcasmo “Be', se tutto questo fosse vero saresti in un bel pasticcio!”

L'unica che sembra credermi è ancora Fluttershy, la quale durante la storia non ha battuto ciglio ma è rimasta stoica ad ascoltare.

Io ti credo.” mi dice infatti, subito dopo il commento di Cuore d'Oro “E, forse, posso aiutarti.”

Sarebbe il primo aiuto concreto che ricevo da quando ho aperto gli occhi questa mattina... è facile immaginare pertanto come io mi senta udendo quelle parole.

Davvero?” domando, incredula.

Sì.” annuisce lei, andando a massaggiarsi il mento con lo zoccolo “Credo che la tua confusione sia generata dai ricordi della tua vita precedente, che per comodità definirò come 'la prima te', i quali vanno in conflitto con quelli della tua vita attuale, 'la seconda te'. Con l'avanzare di questi ultimi, i precedenti vengono cancellati. Ciò spiegherebbe l'origine delle tue visioni e il perché tutto quello che ti circonda ti è nuovo e familiare allo stesso tempo.”

La spiegazione è affascinante, anche Cuore d'Oro resta a sentire pur senza aggiungere una sola parola.

Al mio invito a proseguire, la pegaso spiega “Vedi, ogni animale conserva dentro di se ricordi appartenenti a generazioni precedenti la sua. Avrai fatto caso, infatti, che diverse specie possiedono conoscenze che trascendono il requisito di esperienza personale... spesso si attribuisce questo al semplice istinto, ma si tratta di una banale semplificazione. Io posso farti rivivere i ricordi della prima te che sono stati cancellati.”

Ci rifletto qualche istante. L'aiuto di Fluttershy è quello di cui ho bisogno, ma mi viene comunque istintivo chiedere “Ho sentito parlare della tua magia, Fluttershy... ma non mi hanno voluto anticipare molto al riguardo. Come faresti a compiere qualcosa di simile, senza un corno con cui lanciare incantesimi?”

Assisto al volto del pegaso giallo piegarsi in un'espressione divertita prima di rispondere “Pochi comprendono questa mia abilità. Vedi, ho sempre avuto il pallino per gli animali... ho cominciato presto a passare più tempo con loro che con gli altri pony. Ho passato praticamente ogni momento della mia vita con loro, instaurando ottimi rapporti anche con gli animali più feroci. Alla fine non solo ho imparato a capirli quando parlano, a modo loro, ma anche ad anticipare i loro movimenti, apprendere le loro caratteristiche... così facendo, sono riuscita anche a trovare il modo di replicare la maggior parte delle loro capacità.”

Rammentavo esperimenti simili che Starswirl il Barbuto aveva tentato di compiere secoli addietro. Di questi l'incantesimo dell'animorfismo è stato solo il preludio... ma nulla di quello che il grande incantatore del passato aveva compiuto si avvicinava a quanto quel pegaso giallo mi stava dicendo di poter fare.

In qualsiasi altra occasione, infatti, avrei pensato ad uno scherzo. Ma oltre ad avermi pienamente dimostrato la sua buona fede comprendendo in anticipo qual era la mia condizione, ricordo perfettamente le parole che Applejack aveva usato per descriverla.

In questo mondo sempre più bizzarro, sono molto propensa a credere anche ad un pegaso capace di superare un unicorno.

Accetto.” rispondo dunque alla sua offerta “Se puoi aiutarmi, te ne sono molto grata.”

Ti avverto, però...” aggiunge Fluttershy, alzando uno zoccolo verso di me assumendo un'espressione seriamente preoccupata in volto “Non è un procedimento semplice da affrontare... anzi, è molto, molto doloroso. Ti aiuterò volentieri, ma prima voglio sapere se sei davvero disposta a correre questo rischio.”

Non mi aspettavo certamente qualcosa di semplice. Quello che davvero importa non lo è mai.

Ribadisco il mio consenso senza alcun remore e iniziamo i preparativi per il rito.

La sola prospettiva di poter finalmente fare un po' di chiarezza sulla mia situazione è meglio di qualsiasi altro evento potesse capitarmi per trovare coraggio. Trovarsi tra gli zoccoli la concreta possibilità di scoprire chi c'è dietro a tutto quello che sta succedendo.

Una volta scoperto il colpevole, sarà più facile trovare il modo di risolvere la questione.


Fluttershy mi ha imposto di stare seduta al centro della stanza, in questo modo posso ammirarla muoversi in lungo e in largo senza mai sfiorare terra mentre ultima i preparativi per il suo rito. Mentre versa dentro un mortaio di marmo alcune polveri che prende dai vari scaffali del mobili, quando non sono gli stessi animali nella stanza a farlo come se ubbidissero silenziosamente a qualche istruzione della loro padrona, noto ironicamente come anche nei movimenti lei sia diversa dalla giumenta che conoscevo.

Cuore d'Oro, invece, resta in disparte in un angolo senza muovere uno zoccolo o pronunciare una sola sillaba.

Alla mia domanda riguardo il suo ruolo in questa faccenda, la sua risposta è un atono “Rimango all'erta.”

Inutile descrivere quanto questo mi impressioni.

All'erta?” ripeto, inarcando un sopracciglio: di cos'ha paura?

Senza offesa, sindaco, ma non ho mai provato questo incantesimo su un alicorno. Risvegliare la memoria genetica può scatenare, in un unicorno, delle forze che difficilmente può controllare... e dato il fatto che questa tua natura ti consente di avere accesso ad una magia ancora più potente rispetto a quella di un pony comune, io e Cuore d'Oro pensiamo che sia saggio cautelarsi.” è la risposta che odo da Fluttershy, al posto del pony mascherato, mentre pesta le polveri dentro al mortaio seppur rimanendo ad una zampa da terra.

Udite quelle parole la mia sicurezza vacilla. In questo caso condivido appieno le precauzioni prese: ciò che è stato detto riguardo ai vantaggi che la mia natura di alicorno mi concede riguardo la magia è pura verità e poi, considerando la particolare situazione in cui mi trovo, chi può sapere cosa potrà accadere? Finora è stato tutto una sorpresa, nulla vieta che lo sia anche il risultato di questo rituale.

Fluttershy mi distoglie dalle mie considerazioni porgendomi un calice nel quale versa il contenuto del mortaio, ormai ridotto ad una poltiglia. Questa, mescolata al contenuto del calice, assume subito un colore variopinto in continuo movimento. Sembra di vedere la mia criniera riflessa!

Bevi tutto d'un fiato e le memorie si attiveranno.” mi spiega la pegaso, allontanandosi lentamente.

Afferro il calice con la magia e lo lascio svolazzare all'altezza del volto mentre avverto stringersi lo stomaco per l'eccitazione e noto la fronte di Fluttershy imperlarsi di sudore. Anche se sta mantenendo un'attitudine calma e pacata, nemmeno lei è molto tranquilla al pensiero di a cosa questo rito possa portare.

Cos'è?” chiedo, riferendomi al contenuto del calice, incuriosita da cosa possa averlo ottenuto e sperando che la risposta possa smorzare almeno un poco l'aria tesa che si è creata.

Gli elefanti sono gli animali con maggiore memoria, per questo molti ingredienti vengono da loro. Zanne, ossa... non ti voglio dire di più. Ora bevi.”

Naturalmente la segretezza con cui Fluttershy tratta i suoi metodi, degna del miglior illusionista, non alleggerisce la situazione come speravo.

Penso per un attimo a Zecora, la zebra che vive nella Everfree Forest, di cui le mie studenti mi avevano accennato in un'occasione: anche lei dovrebbe disporre di abilità inusuali per gli standard di Equestria, ciononostante i suoi preparati hanno sempre avuto effetto. Perché quello di Fluttershy dovrebbe essere diverso?

Questa domanda retorica è quello che mi da la spinta necessaria. Alzo il calice, lo appoggio alle labbra e bevo il contenuto a grandi sorsi. Tengo però gli occhi chiusi mentre mi preparo al peggio.

Il sapore è neutro, come se stessi bevendo dell'acqua, eppure mi da la sensazione che tale mistura segni il suo passaggio lungo la gola, come se stessi bevendo qualcosa di molto forte.

Quando anche l'ultima goccia viene ingoiata resto per un istante interdetta, poiché non sento particolari cambiamenti.

Ma faccio appena in tempo a riaprire gli occhi che vengo completamente scossa da una strana energia, la quale mi fa avere un sussulto nel quale perdo la presa sul calice. Questo cade a terra, rompendosi in decine di schegge. La mia testa è più o meno nello stesso stato.

Digrigno i denti anche questa volta per soffocare le grida di dolore, tramutandole in questo modo in dei gemiti confusi, e avverto ogni fibra del mio corpo venire percossa da delle scariche che appaiono e spariscono casualmente.

Noto anche come tutto quello che si trova intorno alla stanza venga circondato dalle stesse scosse, come se tante saette partissero dai miei zoccoli per arrivare agli oggetti circostanti, facendoli immancabilmente esplodere o cadere.

Fluttershy osserva questi lampi scattare attorno alla stanza senza intervenire, forse incapace di stare dietro a tutte, mentre Cuore d'Oro si avvicina a me saltando da una parte o dall'altra dello spazio per evitare invece il contatto con queste.

Mentre la vigilante si fa sempre più vicina, comincio a vedere immagini della mia vita scorrermi tutte intorno, troppo veloci perché possa inquadrarle bene. Questa giostra dura per un tempo che non posso calcolare, prima che cessi finalmente su una visione in particolare.

Vedo davanti ai miei occhi la statura di Discord nel giardino di Canterlot, esattamente come mi ricordo di avercela lasciata.

Lo scenario resta immutato giusto il tempo necessario perché lo riconosca fino a quando uno strano bagliore bianco investe la statua e l'intero giardino, come una gigantesca esplosione, nascondendo tutto nel suo candido bagliore.

A questo punto la visione diventa completamente bianca, tranne che per la statua di Discord, quasi trionfante in mezzo al nulla. Improvvisamente, tuttavia, la prigione del signore del caos comincia a sgretolarsi sempre più pesantemente, fino a che il draconequus non ne esce ridendo sadicamente.

Ignoro cosa sia avvenuto per rendere questa ennesima evasione possibile, ma non appena vedo Discord uscire dalla sua prigione di pietra egli riesce in qualche maniera ad interagire anche con il mondo attorno a me. Saettando in avanti come una serpe, riesce ad uscire dai contorni della mia visione, generando così una forte onda d'urto che fa sbalzare lontani sia Fluttershy che Cuore d'Oro.

Mentre la figura di Discord è in volo davanti a me, egli continua nella sua risata crudele. Mi accorgo solo ora di essere lungo distesa per terra, con ogni fibra del mio corpo che implora una tregua.

Tento debolmente di rialzarmi, benché le scariche non hanno ancora finito di infierire contro il mio corpo, e avverto la creatura del caos smettere finalmente di ridere per riferirmi, guardandomi dritta in mezzo agli occhi “Spero che farai del tuo meglio, Celestia.”

In un flash, Discord sparisce da dov'era prima per apparirmi alle spalle.

Io non riesco a reagire, nella mia condizione attuale anche il semplice restare appoggiata sulle ginocchia è un'impresa titanica, per di più sto stringendo i denti fino a farmi male alle mascelle per soffocare le grida.

Lui, tuttavia, pare ignorare queste mie condizioni e mi sussurra in un orecchio, mentre avvicina le sue zampe alle mie spalle “Quest'avventura potrebbe essere la fine per entrambi!”

Le zampe del draconequus toccano la mia carne e il dolore si acuisce al punto che non posso più sopportarlo. Mi abbandono a terra mentre sfogo con un grido talmente intenso da fare paura anche a me stessa tutto il dolore che provo.

Toccata terra, una nuova voce interrompe quella scena gridando “Ora basta!” prima che un flash verde illumini tutta la stanza, accecandomi per un momento.

Eppure, dopo quella strana luce, avverto il dolore passare completamente lasciando come unico testimone della sua esistenza il mio stato estremamente provato, la pelle sudata e gli occhi umidi. Come se il flashback avuto prima di venire qui non fosse stato abbastanza.

Riapro gli occhi osservandomi intorno. Fluttershy è a terra mentre un paio dei suoi animali, un piccolo coniglio bianco e un gufo, la soccorrono. Non riesco a trovare Cuore d'Oro. La stanza attorno è invece un completo disastro. Un caos di mobili rotti, libri e oggetti sparsi per il luogo.

Caos.

Discord!

C'è sempre stato lui dietro a tutto questo... avrei dovuto immaginarlo fin dall'inizio! Gli Elementi dell'Armonia senza portatore, le vite di tutti gli abitanti cambiate dal giorno alla notte...

Non riesco tuttavia ad elaborare appieno la scoperta appena fatta che la vista di un paio di zoccoli, protetti da eleganti scarpette dorate, mi riporta subito al presente.

Riconosco l'anatomia di quella zampa all'istante e immediatamente penso a come appartenga all'ultimo equino in Equestria con cui vorrei avere a che fare, in questo momento.

Alzo lentamente gli occhi fino al volto dell'essere avanti a me e la vedo.

Queen Chrysalis.

È in piedi, avanti a me, con uno sguardo ben lontano da quello benevolo che le avevo visto al Giardino Dolcimele. L'espressione contrariata, le narici allargate e il respiro profondo suggeriscono che sia estremamente in collera per qualcosa.

Celie...” mi saluta lei, semplicemente, riuscendo a non far trasparire emozione alcuna nel mentre.

Mi rialzo lentamente, aiutandomi con le ali per fare prima, e quando i nostri occhi si incrociano lei aggiunge, questa volta con un sottile velo di minaccia “Noi dobbiamo parlare.”


  
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