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Autore: SniperShy    12/11/2014    1 recensioni
Sono tempi difficili per la magica terra di Equestria, da quando una devastante frana ha distrutto il monte Canterlot, portando con sé il centro nevralgico della politica Equestre. Ma una misteriosa corporazione, venuta da un altro mondo, si è offerta per dare una mano a ricostruire, portando però con sé altri problemi. Gli eroici elementi dell' Armonia vengono semplicemente inglobati da questo flusso di eventi, e a me, Fluttershy, si può dire che sia toccata la mansione più improba all' interno della corporazione: mi sono posta negli zoccoli di un discutibile medico parascientifico per assolvere al mio compito nella maniera più efficiente, cambiando irreversibilmente il mio modo di pensare, di agire, di atteggiarmi. Adesso sono determinata, calma e totalmente immersa nel mio nuovo lavoro: ora sono una cacciatrice, un mercenario della Mann Brothers Corporation.
Genere: Azione, Comico, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yuri | Personaggi: Altri, Fluttershy, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Furry, Violenza
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Snipershy atto 1: Cos' è un Problema, cap 2: Dimissione ed Addestramento
(NDA) "E' qui che ci si inizia a divertire."
Non vedevo nulla, non avevo percezione del mio corpo. Non riuscivo nemmeno a sentire nulla che non fosse qualche flebile sussurro. Sussurri che mi parlavano di senso di obbedienza, sottomissione ed abnegazione. Il totale annullamento della mia volontà, per eseguire ogni ordine senza remore, senza rimorsi. Per pochi istanti apparivano delle immagini. Immagini di pony morti, di sangue, di pezzi di esseri viventi che esplodevano, bruciavano, si rompevano o si scioglievano, scagliate senza controllo in ogni direzione. Immagini di morte, di morte e ancora di morte; le voci mi parlavano, e mi descrivevano tattiche di combattimento, tecniche di arti marziali e testi medici. Volevo urlare di terrore, ma non avevo una gola per emettere alcun suono; volevo distogliere lo sguardo, ma non avevo un collo da voltare; volevo galoppare, volare via, ma non avevo ossa o muscoli da muovere. Esistevano solo la mia mente e l' autoconcezione. Dovetti rimanere a guardare. Guardare e soprattutto ascoltare, all' infinito. Per sempre.
Ripresi conoscienza all' improvviso. Aprii gli occhi, e per qualche decina di secondi non vidi altro che luce: non riuscivo a percepire il volume del mio corpo, non ricordavo dove mi trovavo, o come ci fossi arrivata. A poco a poco potei mettere a fuoco la fonte luminosa che generava tutto quel bianco, appesa ad una certa distanza davanti al mio muso, ma con la chiarezza della vista tornò la concezione delle mie carni. E il dolore. Celestia Paralizzata, il dolore! Sentivo come delle grosse schegge di vetro scorrermi all' interno delle vene. Mi scoppiava la testa, e la sentivo stretta forte da delle bende; mi sentivo bruciare persino dietro agli occhi. Ogni singolo mio muscolo era intorpidito da un' inattività che doveva essere stata piuttosto lunga. Ad un tratto sentii una voce con un vistoso accento straniero avvicinarsi e farsi più forte. Celestia cagna, la testa! "... e ottantazei ore, venticvattro minuti e cvarantatrè zecondi! La noztra Flatterzei ha ztrazzato il record del prezedente paziente (che non zi è rizvegliato affatto)!" esclamò Dottore, entusiasta.
"La prego, abbassi la voce..." feci io, e cercai di mettermi a sedere, solo per sentire una lunga vertigine attanagliarmi il capo. la vista tornò a sfarfallare, e ricaddi sulla brandina.
"Aach, zerto piccola pony. Ma è meglio ze non ti muovi ancora per cvalche ora. Il tuo corpo deve ancora abituarzi alla nuova condizione, ed i tuoi anticorpi ztanno già fazendo un gran daffare per prevenire cvalche ztrana malattia genetica. Nel frattempo puoi mantenere la mente allenata, chiedendomi che coza ti ho impiantato e coza invece ho rimozzo" sussurrò il folle in camice bianco, orgoglioso. Si guardò con noncuranza uno zoccolo, che era fradicio di sangue. Come d' altronde lo era gran parte del suo lungo camicie.
"R-rimosso?" feci io, perplessa. "Lyra mi ha detto che lei mi avrebbe impiantato solo questa placca ossea magica artificiale" "Infatti tel' ho mezza cvezta protezi magica. Ma con tutto cvesto tempo aneztetizzata, ho anche avuto tempo e mezzi per eliminare una certa barriera emozionale che avrebbe limitato le tue potenzialità zul campo di battaglia" era vero. La timidezza che di solito mi arrestava sul punto di parlare era scomparsa, facendomi sentire come svuotata, leggera. E reattiva.
"Dunque è in questo che consisterà il mio lavoro: uccidere su ordinazione" chiesi allora io.
"Penzavo fozze chiaro. Cvalche ripenzamento?" mi fece l' unicorno, curioso.
"No, è che me lo stavo chiedendo prima dell' operazione. Stranamente non mi fà paura come al solito l' idea di fare del male"
"Meglio cozì, piccola pony. Zarebbe ztato un enorme zpreco di materiale ze avezzi rifiutato" mormorò meramente il mercenario.
Dopo qualche secondo di pausa, riprese il monologo.
"Perchè ti ho anche inztallato un paio di gingilli utili per il combattimento: innanzitutto dietro alla protezi magica c' è un minuzcolo procezzore, che migliora la velocità del tuo cervello di un ottantaduezimo in più della zua potenza normale. Voglio ezzere zincero, ho dovuto rimuovere uno virgloa venticvattro centimetri cubi di materia cerebrale, ma zono abbaztanza zicuro che non dovezzero zervire, rizpetto al totale del volume del tuo zervello"
continuò l' unicorno color fragola, controllando una cartella medica che levitava davanti a lui sollevando un paio di pagine con lo zoccolo pulito dal sangue, con aria enfatica.
"Inoltre ho impiantato zul tuo cuore una verzione migliore -credo- del mio primo congegno: l' Ubercaricatore1. Genera elettroni liberi e li inietta nel zangue, rendendo conduttori di elettricità i tuoi globuli rozzi convertendoli praticamente in terminazioni nervoze2, migliorando i riflezzi"
Combattendo le vertigini, alzai la testa e lo osservai con sguardo perplesso. Il mercenario sospirò stancamente.
"Zei più veloce. Dumkompf" si limitò a sentenziare. Adesso tutto si spiega, pensai.
"Ed interfacciandoti con un certo macchinario3, puoi dizporre di una decina di zecondi di invulnerabilità. Non credo zerva a cvalcoza spiegarti i dettagli tecnici. L' unico dato che potrebbe zervirti è che dopo cvesti dieci zecondi potrezti zentirti molto debole, o almeno, cvezto è l' effetto che ha zu noi umani. I contatti per l' Ubercaricatore ztanno zul tuo polzo ziniztro. Zentiti libera di dare un occhiata"
Alzai il mio zoccolo sinistro, e me lo portai davanti al volto. In corrispondenza del polso era stato scavato nella carne viva lo spazio per una piccola lamina di metallo, la quale ospitava due buchi rivestiti di un materiale iridescente che penetravano per alcuni centimetri nel mio zoccolo. percepii un doloroso brivido lungo la schiena. Riabbassai lo zoccolo, che stava iniziando a tremare per lo sforzo.
"Il livello dell' ubercarica zi misura in percentuale, come i tuoi zegni vitali. L' Ubercaricatore rende la tua pelle leggermente anti-magnetica, e i proiettili di calibro minore non danneggiano vizibilmente la tua cute, anche ze il dolore è lo ztezzo. Ma i colpi ad alta velocità o alto calibro portano via con loro una percentuale variabile di magnetizmo, e zotto una certa percentuale potrezti perdere grandi cvantità di atomi zparzi"
"In pratica, rischio di dissolvermi se prendo troppi colpi?" lo interruppi io, curiosa.
"I kit medici Mann co. pozzono ovviare a cvezto problema offrendoti cellule ztaminali pure, che ririztinano cvantità diverse di atomi in un paio di zecondi. La percentuale di Ubercarica zi riempie col tempo, in cvalche minuto" mi spiegò Dottore pazientemente.
"Molto bene, Dottore. Se questo è tutto, desidero darmi un occhiata" dissi allora io, con un tono deciso che non mi ero mai sentita uscire dalla bocca.
"In effetti zì, è tutto. Ti do una ma- uno zoccolo a tirarti zu e poi ti pazzo lo zpecchio" Il medico mi aiutò a mettermi seduta, e finalmente ebbi modo di guardarmi intorno. Mi trovavo in una piccola cella, rivestita di piastrelle di un elegante e pulito bianco. le coltri bianche del mio lettino in acciaio erano ben rimboccate, e mi coprivano fin sopra il ventre. Non c' erano finestre, e i neon appesi al soffitto producevano una forte luce bianca, fastidiosa per gli occhi. La porta blindata dello stanzino non doveva essere troppo spessa, infatti potevo sentire attutiti degli zoccoli trottare avanti e indietro impazienti sul pavimento davanti ad essa. "Ecco cvi. Per operare con più facilità ho dovuto tagliare via la tua bella criniera. A mia dizcrezione ho aggiunto cvalche ormone nelle proteine all' interno delle tue flebo, per facilitare la ricrezzita del crine" si difese l' unicorno. Al terzo posto negli ultimi dieci metri; quel pazzo non sapeva quanto adoravo la mia criniera. Levitò magicamente lo specchio davanti al mio volto, e osservai il risultato dell' intervento. La mia fronte era più sporgente di una decina di millimetri4, e la testa era ricoperta strettamente da uno spesso strato di bende leggermente arrossate nella zona frontale. Sul lato destro del petto c' era una lunga striscia rossiccia, che bruciava un poco. La cosa che mi colpiva di più erano i miei occhi: il mio sguardo, dal triste e fuggente di prima era diventato duro ed attento, e le mie iridi azzurre parevano più ampie, in grado di cogliere i colori con più precisione.
"Ach, già: ho anche agito zugli occhi, aggiungendo coni e baztoncelli zupplementari; cozì che tu pozza vedere meglio" mi avvisò l' unicorno color fragola.
"Sembra proprio che lei abbia fatto un ottimo intervento, Doc"
"In effetti, contando che non zono nè un veterinario (sguardo interrogativo da parte mia5) nè un ezperto di computer, ritengo di aver compiuto un lavoro eccellente, zapendo anche che il gradino inferiore alla tua condizione era che rimanezzi folgorata dal rodaggio dell' Ubercaricatore6"
Ci fu un momento di imbarazzo, dovuto allo scampato -ormai da alcune ore- pericolo. Riuscii a sentire le cicale.
"Ma non ztiamo cvi a pettinare i ricci, ze capizci che intendo. Hai vizite, elemento della Gentilezza; le fazzo entrare" e si avviò al trotto verso la porta blindata. "Aspetta un minuto Doc, non sono un esperta in medicina, ma mi pare di sapere che il cuore si trova a sinistra. Qui mi hai aperto a destra"
"Ach, dici che era a zinistra?" replicò il medico, in tono perplesso. "Ecco perchè ho dovuto fare tanta ztrada per tovarlo" borbottò, sorpreso. mi si strinse lo stomaco. Aprendo la porta, Snowdrop entrò come una furia, seguita a ruota da Lyra. La puledra si mise a saltellare su e giù per la stanza in maniera isterica come una Pinkie, mentre la NeoAlicorno si accostò semplicemente al letto, e con sguardo dolce mi accarezzò lo zoccolo sinistro.
"Hier, zignore. Adezzo, vogliate zcuzarmi, ma ho dei mercenari da aggiornare" disse l' unicorno, uscendo dalla cella.
"Oh, Fluttershy, finalmente sei sveglia!" strillò subito la piccola pegaso "Mi hanno presa da casa da un paio di giorni, Angel è rimaso a badare a tutto, ma volevano prendere anche lui. Ci hanno detto che ci hai scelti come tuo staff, come tua squadra; ma io sono ad aspettare qui fuori da stamattina. Lyra è arrivata poco fa, un paio d' ore, credo! Oh, fluttershy, ero così preoccupata!" sputò a raffica Snowdrop. doveva essersi presa un bello spavento. E dopo la sua sfuriata, io mi ero presa una bella emicrania.
"Anch' io ERO7 preoccupata per voi. Vi volevo vicino a me per proteggervi, ma ho scoperto solo adesso che tipo di lavoro sarebbe stato. Cosa mi sono persa, Lyra?" "Beh, innanzitutto la principessa Luna ha espresso il volere di darci carta bianca nelle nostre operazioni, le operazioni della Mann Co. Si sta formando un team per una missione lunare, perchè le rilevazioni della corporazione8 hanno scovato utilissimi metalli conduttori in grande quantità sul suolo del nostro satellite, e ci manca solo andare lassù a prenderli. Infine abbiamo stilato il tuo programma di riabilitazione. Ma ne parleremo dopo che sarai uscita da quel lettino" si espresse la giumenta con corno ed ali. Si avvicinò al mio orecchio, mordendosi il labbro.
"Stai bene con quella protesi" Mi sussurrò allora, guardandomi fissa con i suoi occhi dorati. "Mi piace soprattutto la cicatritre. Mi eccita..." Il suo sguardo penetrante non mi faceva più impressione. Anzi, mi attirava non poco. Ricambiai lo sguardo con un sorriso complice. Non so cosa mi avesse fatto al cervello il dottore, ma mi piacque. La puledra di ghiaccio dall' altra parte del mio capezzale distolse la mia attenzione da Lyra, non senza imbarazzo.
"Dimmi Fluttershy, quando potrai uscire da questo posto?"
"Uuuh, Dottore non mel' ha detto. Ma suppongo presto. E poi potrò-potremo iniziare a lavora-"
"...Ja, è cvi, Schveinhund. Ma non credo zia ezattamente il momento per parlargliene" La voce di un Dottore leggermente irritato si stava avvicinando. E stava portando un amico.
"Oh, andiamo, Craffenstrudel! Queste cazzate da medicato, dottorismo eccetera te le tieni per te! Non puoi tenere a freno questa Forza Della Natura!" "Anche ze ztai volando nella direzione zbagliata?"
"...Certo che no! Dove diavolo è questa cella?"
"E' cvi, schveinhund" Sembrava di sentire bisticciare Twilight Sparkle e Rainbow Dash. Il pegaso che entrò -quasi sfondando la porta- sembrava uscito da una scintilgemma sovraccaricata. Aveva il manto di un vistosissimo rosso fiammante, rizzato sopra il suo corpo slanciato e pompato, ed il suo Cutiemark era una piede alato. Indossava un buffo cappello da baseball nero e delle grandi cuffie da fonico arancioni, mentre al collo aveva una collana di metallo con delle piastrine senza insegne. I suoi occhi azzurri guizzavano spastici da tutte le parti, come se fosse stato stradrogato; infatti aveva le pupille dilatate, e credo non sarebbe riuscito a stare fermo neanche se l' avesse voluto. Non che l' avrebbe voluto, se avesse potuto. Infatti sembrava ci fossero dei carboni ardenti sotto ai suoi coprizoccolo gommati, che balzellavano inquieti nel vuoto come se stesse galoppando in fuga da qualcosa.
"Yo, tu devi essere la nostra nuova recluta! Ciao, io sono Esploratore; ma tu puoi chiamarmi Scout, bellezza" fece lo stallone da monte mancato, occhieggiando con sguardo languido.
"Tu puoi anche evitare di chiamarmi, se non abbassi la voce" lo ammonii io, con le meningi in fiamme.
"O-oh, abbiamo un comandante in erba, qui! Io sarò il tuo primo addestratore quando uscirai di qui. Ma non preoccuparti, mi piacciono combattive" parlò Esploratore, ancora più ad alta voce ed ammiccando visibilmente, mentre si posava a terra. Il mio granaio non si sarebbe aperto in quella drezione9.
"Dottore, le è rimasta della neurotossina dall' operazione?" feci io all' unicorno occhialuto.
"Jawohl, piccola pony" rispose allegro il medico, con tono complice.
"Ah ah, spiritosa. Mi piace" mormorò il pegaso, rivolto a Lyra, indugiando con gli occhi sul suo Cutiemark "E devo dire che anche tu non sei troppo male...", le sorrise il giumentaiolo, manco stesse facendo una gara di cavalcate. La NeoAlicorno roteò gli occhi dorati e all' improvviso scalciò violentemente negli stinchi del pegaso, il quale si accasciò a terra mugolando.
"In ogni cazo, inizierai il tuo addeztramento con lui, ze zopravvive a Lyra. Te lo ritroverai nella tua capanna dopo la dimizzione dall' ozpedale, ed allenerà il tuo corpo (occhiolino da parte di Esploratore, che si stava sporgendo dal fondo del letto gemendo di dolore) agli zforzi che dovrai zopportare durante il tuo contratto. Faremo cvalcosa anche per il tuo 'ztaff', non preoccuparti", Lyra si fece avanti. "Infatti ci penserò io a 'ben consigliare' Snowdrop e ad istruire il coniglio sui loro compiti" l' altra puledra si mise a svolacchiare in giro per la stanza, contenta.
"Sehr gut, meine liebliche. Adezzo che l' orario di vizite è terminato, ziete pregate" Dottore rivolse il suo sguardo al pegaso, che era tornato ad orbitare sopra al mio lettino "ALLES, di lazciare in pace la noztra paziente. In cvanto a te, piccola Flatterzei..." si voltò allora verso di me l' unicorno color fragola "La cena arriverà tra... diziamo cvattro ore. Ti conziglio di dormire, nel frattempo. Il pulzante per le luci della cella zi trova zul comodino zulla tua deztra" mi disse infine Dottore, uscendo dalla cella. "Gute nacht, Flatterzei" mi augurò lui, chiudendo la porta del mio loculo, che scivolò sui suoi cardini cigloando rumorosamente. Spensi le luci e chiusi gli occhi, cercando di concentarmi; non riuscii a stare però sveglia, ed in pochi minuti scivolai in un sonno leggero, senza sogni.
[Si schiarisce la voce] Un paio di cose prima di concludere: la prima è che ho finalmente imparato ad usare l' html, dunque da adesso i capitoli appariranno molto meglio. La seconda è che nel momento in cui leggerete queste parole, avrò visto il secondo film delle Equestria Girls (Rainbow Rocks) ormai da un paio di settimane; c' è da dire che mi ha del tutto sputtanato la storia che gira attorno al portale, dunque siete pregati gentilmente di fare finta che il film non sia mai uscito, se volete leggere questa storia a cuor leggero. Nulla da togliere al film, che anzi ho adorato. Molto meglio di capire metà della trama guardando i montaggi comici e spesso erotici di youtube. tra questo e il prossimo capitolo c' è uno stacco di un anno, che verrà riempito in seguito dalla mia serie degli Elementi della Vittoria, la quale forse e ripeto FORSE, pubblicherò a posteriori. ricordatevi di recensire la storia se vi è piaciuta, and stay tuned for more!
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1. E' quella pompa che Dottore impianta sul cuore di Grosso nel Meet the Medic, quella che poi lo Ubercarica.
2. Perchè noi siamo la Mann co., noi ce ne sbattiamo delle leggi di fisica e chimica. Anche di quelle giuridiche in effetti.
3. L' equivalente da polso della pistola medica di Dottore. quell' onda colorata che esce quando cura qualcuno, all' interno del videogioco, me la sono immaginata come una scarica di elettroni liberi, appunto.
4. La chiamavano occhioni di falco. No, seriamente, forse l' ho descritta un pò troppo sensibile, ma era per rendere l' idea a voi.
5. Certo, a che serve un veterinario in un mondo dove gli abitanti sono tutti animali di norma non senzienti? Per loro sarà generalizzato a infermiere.
6. "What was noise?""Ze sound of progrezz, my friend"(sempre il Meet the Medic).
7. Ho ingrandito l' ERO apposta, perchè le hanno fatto il lavaggio del cervello riempiendola di messaggi subliminali e sub-frequenze (GLI ILLUMINATI...).
8. Qui si dimostra l' efficenza e l' utilità del processore Celestia. Con "le rilevazioni della corporazione", Lyra intendeva "le rilevazioni di Celestia".
9. Questa l' ho presa da Fallout: Equestria, altra FF che stanno traducendo dall' americano all' italinano proprio in questo periodo, e che vi consiglio se vi piacciono deserti radioattivi, orde di razziatori, pony Goul (SPOILER ALERT: Derpy è una Ghoul) e soprattutto grandi lesbicone (SPOILER ALERT: LittlePip, la protagonista, è una lesbica).
   
 
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