Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Irian    13/11/2014    3 recensioni
Dal testo:
Il sorriso di Anna era una piccola stellina luminosa, grande abbastanza per illuminare il suo piccolo mondo. Ma fin troppo piccola per quella città così già piena di vita, piena di milioni di milioni di altre stelle potenti come lei.
(Kristanna/Kristoff x Anna)
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Anna, Elsa, Kristoff
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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                                    DESTINI INCROCIATI
“Elsa…” disse Anna rigirandosi nel letto. Anna non si era nemmeno messa il pigiama, era andata a dormire vestita e ora i suoi vestiti erano tutti spiegazzati.
Quel rantolo che uscì dalla bocca della rossa per chiamare la sorella non trovò risposta.
“Elsa…” Anna si resse all’asta del letto e si alzò.
Barcollò fino alla scrivania della maggiore e posò il suo sguardo sullo specchio circolare che aveva di fronte.
Notò di avere il naso e gli occhi ancora rossi dalla sera prima, in cui aveva versato lacrime senza sosta e la sorella le aveva accarezzato i capelli finchè non si era addormentata.
Si lamentò con il suo viso che non era riuscito ad assorbire tutta la tristezza del giorno prima, e adesso la faceva apparire trascurata e malandata con quelle due grandi occhiaie nere le segnavano il viso pallido.
Sebbene non avesse fatto tardi aveva i segni di una che non dorme da una settimana.
“Possibile che un po’ di lacrime possano marchiare tanto?”
La rossa si stropicciò gli occhi e trovò la forza per alzarsi.
Una bella doccia, deodorante e una dose abbondante di copri-occhiaie avrebbero sistemato tutto.
Uscita dalla camera sentì il rumore di quando si frigge qualcosa in padella.
-strano, la mamma prepara sempre i cereali a colazione, e quelli non vanno mica fritti- pensò Anna
Attraversando il corridoio, si avvertiva un odore gradevole e Anna, quasi senza forze non potè resistere e entrò in cucina.
“Ciao sorellina”
“Elsa? Perché stai cucinando? E dove sono mamma e papà?”
“Sono in viaggio per lavoro, guarda un po’ l’orologio”
L’orologio segnava le dieci e venti.
“Ma cosa…”
“Stanotte hai tossito e starnutito tutto il tempo così mi è sembrato opportuno non svegliarti e restare con te oggi, a proposito…”
Elsa indicò un pacchetto rosso con nastro verde
“E’ tornato natale e non lo sapevo?”
“L’hanno lasciato fuori dalla porta”
Anna sfilò con cura il nastro e lesse il bigliettino che si trovava incastrato e lesse: “per la ragazza che ama le stelle”
Una sciarpa di cotone invernale. Blu scura con puntine colorate sopra. Come tante stelline.
Anna non potè fare a meno di sorridere.
Sotto la sciarpa c’era anche un coniglietto di peluche.
“Ohhhh” disse Elsa
“Fa tanto fidanzatini” disse la platinata ridacchiando
“E piatala. E’ carino!” Disse la minore affondando la faccia nel pancino dell’animaletto
“Piuttosto…” Elsa porse al sorella un termometro.
Anna mise in bocca la punta metallizzata e dopo pochi secondi lo sfilò per guardare il risultato
“38.7…porca paletta” Anna si riprese pochi secondi dopo dal disappunto, quando Elsa le servì un piatto di bacon e uova
“Ora mangia, poi ti riposi a letto e se stai ancora male, prenderemo qualcosa in farmacia”
“Okay”
Dopo aver mangiato Anna si mise un pigiama caldo e morbido, poi si infilò nel letto e si assopì con il suo coniglietto stretto tra le braccia.
Si svegliò nel momento in cui il telefono squillò.
“Mhh…pronto?”
“Ehi Anna ti disturbo?” Catherine…era lei, ma la sua voce non era allegra e frizzante come al solito, era truce e tremendamente seria. Anna non potè evitare di pensare al peggio. Si tirò su e si schiarì la voce.
“No, tranquilla dimmi”
“L’ho sentita di nuovo, e ho paura”
“Non so cosa dirti…vorrei poter essere lì con voi”
“Ti vorrei anche io con noi. Pensi che sia impossibile?”
“Non lo so…non sto tanto bene ma potrei tornare a Keirni nel week end”
“Solo se puoi…non voglio darti problemi”
“Si tratta di Jane, non è un problema”
“Okay allora chiedo ai miei e vediamo”
“Okay, farò lo stesso”
“Buonanotte”
“Pere cotte” quella strana combinazione di frasi era un segno di solidarietà che le tre amiche a Keirni si scambiavano quando avevano bisogno una dell’altra.
-e pensare che ero riuscita ad accantonare i problemi e ora devo tornare a Keirni e risolverli-
“Elsa” la maggiore piombò nella stanza
“Tutto okay?”
“Sì ma…Jane e Cat…dovremmo andare a Keirni appena possibile”
Elsa annuì in segno di consenso
“Partiamo domattina”
“Cosa?”
“Lo so, pensi che io sia una matta a farti uscire così malaticcia, ma se la tua amica ha un problema tanto serio, dobbiamo partire subito. Porteremo un set di medicine nemmeno avessi un tumore. Un’altra cosa; chiama uno dei tuoi amici, quello che vuoi, digli di passare in biblioteca a prendere un libro sui disturbi fisici e venire da noi. Ce lo portiamo in viaggio, se accadesse il peggio almeno non sarai sola”
Disse Elsa tutto d’un fiato
“Subito comandante!”
Anna prese il telefono e digitò un numero
“Kristoff…domani parto per Keirni, vieni con me?”
A Kristoff non sembrò vero e accettò senza pensarci due volte.
 
Angolo dell’Autrice
I’m here! I’m back!
Allora????? Vi prego recensite e ditemi se la cosa del coniglietto è tremendamente sciocca o vi piace.
Recensite taaaanto vi preeeego
Salutini,
Irian
 
  
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