Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Alex_Beilschmidt    13/11/2014    2 recensioni
ATTEZIONE: Questo è il sequel del mio testo ''Elsa, una nuova leggenda''
Ciao a tutti, ecco il sequel tanto atteso!! Amore, avventura e nuove scoperte faranno di questa storia una tra le migliori!! [sperando]
Genere: Avventura, Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Elsa
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Elsa, una nuova leggenda (+ Il mio centro sei tu)'
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~~Da quando Jack ed Elsa arrivarono sui monti islandesi era già passato un giorno; quella mattina, nella loro nuova camera da letto riuscì ad entrare, da una finestrella sulla parete vicino al letto, una debole luce mattutina che bastò a far svegliare Jack. Questo, leggermente infastidito, si mise seduto sul materasso, con le gambe ancora coperte dal sottile lenzuolo candido, ed allungando un braccio riuscì ad afferrare il suo bastone, che si trovava appoggiato a terra proprio tra il muro e il lato del letto del ragazzo. Poi rivolse la punta contrò l'entrata della luce e vi fece apparire una tendina composta da cristalli di ghiaccio, giusto per bloccare, anche se di poco, quella luce che per lui, non ancora sveglio del tutto, pareva quasi accecante. Dopo di che rivolse uno sguardo ad Elsa, ancora addormentata e bellissima, con i capelli sciolti che le incorniciarono il viso, e stette lì ad osservarla, a studiarne i lineamenti (come se ancora non li conoscesse a memoria), preso dalla sua bellezza proprio come se fosse la prima volta che la vede. Passarono minuti, forse ore, prima che anche lei si svegliasse, ma Frost non si rendeva conto del tempo che scorreva. E fu solo quando lei iniziò a sgranarsi gli occhi, che il ragazzo tornò alla realtà ''Buongiorno, Fiocco di Neve''. ''Uhm? Oh, buongiorno Jack'' rispose pigramente l'altra, ancora un po' confusa dal sonno ''Come mai già sveglio?''; ''Non lo so... Per l'emozione, credo'' recitò lui ''Ti va di fare colazione? Conosco un posto carino carino, sicuro che ti piacerà!'' ''Per me va bene,'' disse ella ''solo che prima devo darmi una sistematina...''. Mentre Jack si alzò per prendere la sua felpa, appesa al lato dello specchio, di fronte alla ringhiera del lettone, con una mano iniziò a modellare una spazzola di ghiaccio, e con l'altra prese lo schienale di una sedia per poi posizionarla davanti a sé ''Posso aiutarti io?''. Elsa non se lo fece ripetere due volte, che lo raggiunse e, prima di sedersi sulla sedia, prese la felpa a loro vicina e gliela infilò; una volta seduta, il ragazzo cominciò a districarle delicatamente i capelli e, poi, a raccolglierli nella sua morbida treccia ''E' da tanto tempo che non ti spazzolavo più i capelli, sai...'' riflettè Jack, suscitando in Elsa una lieve risata ''Jack, ma se me li hai pettinati proprio l'altra settimana!'' ''Guarda che per me una settimana corrisponde a 'Tanto Tempo'!!'' ed insieme scoppiarono a ridere teneramente. Una manciata di minuti dopo, i due abbandonarono il loro palazzo e Frost portò in volo la sua regina fino a giungere in un bar-ristorante chiamato 'La Piccionaia'. ''Ma dove ci troviamo?'' domandò Elsa, un po' confusa, entrando nel locale; ''Sai, Elsa,'' rispose il ragazzo, con gli occhi persi nei suoi ricordi ''questa per me è una città molto speciale. Pensa che è stato proprio qui, in questo paesino nei pressi di New York, che un bambino mi è riuscito a vedermi per la prima volta''. La ragazza si mise in fila, dietro tre o quattro persone, catturata dalle parole di Jack, quando... ''AAAAAH!!'' Ella gridò all'improvviso, terrorizzata dal vedere un bambino che, allegro, la trapassò e prese il suo posto vicino ad una donna, che molto probabilmente era la madre. D'un colpo, lo sguardo di lui si posò sulla compagna, riportandolo alla realta; ''Elsa, tu...'' domandò abbracciandola ''Tu non ne sapevi niente?''. Mentre qualche lacrima iniziava a rigare il viso di Elsa, nella mente di Jack affiorò un ricordo lontano, un ricordo quasi offuscato, un ricordo che ormai sarebbe appartenuto al passato... Cosa vedeva? Era quello per caso... Sì, era un bambino! Ed un altro, ed un altro ancora... Cosa stavano facendo, se non rincorrersi allegramente in quella notte stellata? E poi c'era anche lui, Jack. Era appena atterrato da un volo, il suo PRIMO volo. Era felice come non mai, ora che aveva appena scoperto i suoi poteri; e lui voleva dirlo a qualcuno, voleva trasmettere la sua felicità a tutti. Quindi si avvicinò ad una donna, tentando di comunicare con ella, ma questa lo ignorò. Allora si diresse verso un paio di ragazzi suoi coetanei, poi da un gruppo di bambini e da qualche altra ragazza, ma nessuno gli prestò alcuna attenzione. Il ragazzo vide un bambinetto che stava correndo verso di lui, quindi si chinò, appoggiandosi con le mani sul suo bastone, per cercare di farsi notare dal piccolo ma, una volta che questo lo raggiunse... Di corsa lo superò, passandogli attraverso proprio come se fosse un fantasma. Lo stesso fecero poi un sacco di altre persone e poi... La solitudine. Jack non potè rivolgere parola a nessuno per secoli, e nessuno poteva rivoglergli la parola. Lui non voleva che lo stesso accadesse ad Elsa. Non alla SUA Elsa. Non lo avrebbe permesso, aveva già sofferto fin troppo per i suoi gusti; da quando Elsa era diventata prima una leggenda e poi una guardiana, Frost aveva sempre fatto del suo meglio per farle vivere un'eternità spensierata, di farle in qualche modo 'recuperare' quegli anni che ha dovuto perdere rinchiusa non solo in quella stanzetta fredda e buia nel castello di Arendelle, ma rinchiusa nei suoi sentimenti, nella sua solitudine... E di certo non avrebbe lasciato che fosse una sciocchezza come quella a mandare all'aria tutto il suo impegno! ''Non ti preoccupare,'' disse con tono dolce, asciugandole le guance bagnate del suo pianto ''finchè ci sono io con te, non avrai nulla di cui preoccuparti, specialmente non di cose così piccole. Adesso siediti ed aspettami qui, io vado a prendere qualcosa di buono da mangiare...'' la mise a sedere su una sedia che si trovava intorno ad un tavolino vicino alla grande vetrata del locale, dalla quale potè ammirare la via sulla quale si affacciava la caffetteria. Dopo aver aspettato per quasi dieci minuti, ella iniziò un po' a preoccuparsi. Il suo sguardo ricadeva spesso su un bambino che abbracciava la madre, o su un gruppo di ragazzi che ridevano e giocavano tra loro; e la sua mente meditava su ciò che accadde non più di un quarto d'ora prima. Stava quasi pensando di alzarsi da quella sedia diventata sempre più scomoda e di andare a cercare Jack, quando lo vide arrivare portandosi dietro una piccola corrente d'aria fresca e, un po' ridendo sotto i baffi, cercò di giustificare il suo ritardo ''Scusa se ti ho fatta aspettare, solo che... Ah, non posso spiegartelo con le parole! Vieni con me!'' la prese all'inizio per il braccio, portandola all'esterno del bar, e poi in braccio, saltando in volo. ''Chiudi gli occhi!'' le disse emozionato poco prima di atterrare. Naturalmente, il volo non durò molto, e quando entrambi poterono toccare di nuovo terra, il ragazzo si mise dietro di lei, bendandole gli occhi con le mani, e guidandola in un percorso molto breve, che però ad ella sembrava quasi infinito, e, ad ogni passo che compieva, la ragazza udica un brusio sempre più forte. ''Non aprire gli occhi!'' le ripetè un'ultima volta lui, ritirando le mani ed allontanandosi di un paio di metri. Ovvio, Elsa non riusciva a vedere nulla, dal momento che non volle tradire la fiducia di Jack, ma qualcosa riusciva a sentire: ''Shhh, shhh... Non fate rumore... La vedete ora? Perfetto, allora al mio tre sapete cosa fare...''. Detto ciò, Frost tornò a mettere le mani sul volto della ragazza ''Ok, ascolta, Fiocco di Neve... Al mio tre io mollo le mani, ma tu stavolta dovrai riaprire gli occhi, d'accordo?'' ''D'accordo''. ''E uno... Due... E tre!!'' il giovane scoprì di scatto gli occhi di lei, che quando li riaprì si commosse nel vedere un gruppetto di ragazzini che l'avevano accolta a braccia aperte ''Ciao Elsaa!!''.

ANGOLO DELLA PAZZA: Salve a tutti, e benvenuti in questa nuova puntata dell'Angolo da Manicomio!! Nella puntata precendente (risalente ad un paio di secoli fa... giusto un paio XD): Alex: ''Scusate... Bla Bla Bla... Non forchettatemi... Bla bla bla... Sono un essere spregievole (o SPREGEVOLE!? ) ... Bla Bla Bla...
Okk, passiamo al sodo: lo so che avete ragione ad avercela con me, almeno un po'. Vi avevo promesso (ma soprattutto, MI ero promessa) che avrei fatto di tutto per aggiornare ALMENO una volta al mese, e invece... Nada! Uff... Ormai non vi chiedo più scusa, perché tanto sappiate che sono e saranno SEMPRE scontate nei miei angoli da manicomio [probabile reazione del lettore: *legge 'ormai non vi chiedo più scusa... angoli da manicomio'* Hey, ma non ti sei appena scusata!?!?!?!?!?!?!?!?!?! ._.''] Bene... Questa volta non ho nulla di importante da dirvi... Se volete seguirmi anche da qualche altra parte, vi lascio qui i link:
FACEBOOK: https://www.facebook.com/pages/Alex_Elsa/711502128886842?ref=bookmarks
DeviantART: http://alexelsa.deviantart.com/
TUMBLR: [mi chiamo sempre Alex_Elsa]
YOUTUBE: [stessa cosa di tumblr XD]
Per il resto, lunga vita a JxE!! XD Bacissimi, abbracci, panda, California, cioccolato, cuscini, caramolle (mi dispiace, ho finito le caramElle), ecc ecc... a tutti!! XD Alex <3

   
 
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