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Autore: Sophie_moore    14/11/2014    21 recensioni
-Ragazze, che ne dite se ci facessimo un week end fuori porta?- propose Lucy Heartphilia, sedendosi sul banco della sua amica ed accavallando le gambe. Si smosse i lunghi capelli biondi e fece un sorriso a cui nessuno avrebbe potuto resistere.
Inizia così un'innocente weekend in montagna, ma sarà davvero così facile? Poniamo quattro ragazze e quattro ragazzi che stanno in due case vicine. Poniamo che ci sia un piccolo inconveniente: un bagno solo per entrambe le abitazioni. E poi poniamo i nostri eroi in situazioni imbarazzanti, ed ecco a voi la mia prima Long-Fic!
Spero vi piaccia almeno quanto a me diverte scriverla =) un bacio, Sophie!
Genere: Commedia, Demenziale, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Erza Scarlet, Levy McGarden, Lluvia, Lucy Heartphilia
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Vite in comune'
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Capitolo 16: Quando un torneo degenera.

 

Dopo aver recuperato tutto il possibile dalla casa della Scarlett, compreso quel povero gattino che si era appeso addirittura con le unghie al petto di Levy, le ragazze si sistemarono più o meno nella casa di Gajil. Più o meno perché avevano semplicemente buttato le borse a terra, rendendo il soggiorno un campo minato.

Mangiarono quello che c'era in frigorifero, rimasugli dei pasti precedenti, cose surgelate... insomma, qualcosa che potevano fare mentre si giocava.

<< Lucy!!! Ce la puoi fare, ce la puoi fare! >> Natsu era appollaiato sul suo posto nel divano, la fetta di pizza stretta tra i denti e le mani chiuse a pugno per fare il tifo. Infatti, Lucy stava cercando di abbattere il personaggio di un Gray particolarmente accanito.

<< MA SE NON SO CHE STO FACENDO!! >> strillò la bionda, facendo saltare leggermente il joypad tra le mani. L'avrebbe lanciato contro la tv se fosse stata sua, ma non poteva permettersi di dover pagare quell'energumeno spaventoso.

<< Gray-sama, sei bravissimo!!! >> anche Lluvia faceva il tifo per il suo amato, emozionata probabilmente più di lui. Aveva cortesemente rifiutato il petto di pollo impanato che Erza le aveva offerto dicendo che avrebbe mangiato insieme al suo Gray-sama, non appena questo avrebbe vinto contro la sua rivale in amore.

<< Oooooooooohhhhhh, al Diavolo! >> Lucy prese un profondo respiro e tirò fuori la grinta. Iniziò a pigiare tutti i tasti a caso, senza neanche guardarli, muovendo solo la manopola morbida del movimento. Avrebbe perso sicuramente, ma non in modo così traumatico.

<< Anche tu sarai in crisi così? >> domandò ridacchiando Gajil, mentre guardava Levy intenta a mordere il panino.

Lei sorrise e scrollò le spalle. << Sono una ragazza piena di sorprese. >> gli ricordò, scuotendo leggermente il panino.

Lui impallidì. Aveva capito benissimo a cosa si stesse riferendo. Il mostro, lo stomaco smisurato che quell'esile corpicino nascondeva. Che quella ragazza fosse una campionessa? No, no, non era possibile. L'avrebbe resa fondamentalmente perfetta e sarebbe stato fregato. << Tu...? >> non riuscì a finire la frase, le parole gli morirono in gola.

<< Tocca a noi! >> esclamò la turchina, mollando il panino sul piatto e si affrettò a raggiungere il divano. << Ti muovi? >>

Gajil sbattè le palpebre ed annuì, piano, per poi raggiungerla. << Inizi tu? >>

<< No, tranquillo, vai tu. >>

Perchè era così accondiscendente? Perché non si era messa a sbraitare che avrebbe iniziato lei e che avrebbe fatto a fette chiunque le si fosse parato davanti?

Aspettarono qualche secondo che la sfida finisse con Gray vincitore, ovviamente. Lluvia gli saltò addosso, abbracciandolo stretto ed elogiandolo come se avesse appena salvato il mondo da un'imminente catastrofe, mentre Natsu stava coccolando Lucy per consolarla dalla sconfitta. << Vinceremo noi, tranquilla! Io sono un asso in questo gioco! >> le strizzò l'occhio e le accarezzò la testa.

<< Natsu... >> lo chiamò lei, alzando lo sguardo verso il ragazzo dai capelli rosa.

<< Dimmi? >> lui continuava ad accarezzarle la testa, facendole anche qualche grattino dietro alle orecchie.

La bionda sbuffò sonoramente, sperando che l'imbecille lo capisse da solo. All'ennesimo grattino e quando vide che la mano stava andando sotto al mento, esplose: << NON SONO UN CANE! >> gridò a pieni polmoni, afferrando un cuscino e dandoglielo in testa. Una serie di volte.

<< Scusa scusa!! >> lui rise, mentre veniva colpito. Era un cuscino impugnato da una donna neanche troppo forte, non c'erano speranze che potesse fargli male.

Lucy, però, dopo aver sentito quella risata così candida ed innocente non potè fare a meno di arrossire. Non riuscì proprio a trattenersi, un calore dolce e rassicurante la fece avvampare, così si fermò di botto e nascose il viso rosso dentro il cuscino. Perché cavolo si imbarazzava così? Eppure doveva essere abituata a trattare con i maschi, sapeva rispondere alle provocazioni, sapeva fare la civetta e non si imbarazzava mai. Con Natsu però era completamente diverso, sembrava così puro e tonto che non sapeva proprio come prenderlo. Aveva la testa piena di domande, ma avrebbe avuto tutta la notte per pensarci. Si tolse il cuscino dalla faccia dopo aver preso un grande respiro per far scendere il sangue che le imporporava le gote.

<< Stai bene? >> si ritrovò con la faccia di Natsu a pochi centimetri dalla sua.

<< Ma che vuoi! >> brontolò, spingendolo leggermente lontano da lei ed incrociando le braccia al petto. << Vediamo di vincere questo torneo. >> soffiò, decisa. Era arrivata alla conclusione che si sarebbe impegnata a fondo in quel torneo da quattro soldi per distrarsi dai pensieri che le affollavano il cervello.

<< Così mi piaci, Lucy! >> il ragazzo le fece un grande sorriso luminoso ed assunse uno sguardo concentrato.

<< Gioco io contro Gajil, se per te va bene... >> mormorò Erza, prendendo piano il joypad tra le mani e dando uno sguardo a Gerard.

Lui annuì lentamente con un movimento della testa, emettendo un suono che doveva essere interpretato come un assenso. In realtà non aveva prestato particolare attenzione a quello che aveva detto, aveva semplicemente interpretato il gesto di prendere il controller come volontà di giocare, ma non aveva proprio ascoltato. Non capiva come mai, ma più la guardava, più la vedeva nelle varie tappe della sua vita. La vedeva che cresceva, che si diplomava, che andava all'università, che si laureava a pieni voti, che diventava grande, lavorava, che si sposava e... e all'altare c'era lui. Adesso che l'aveva conosciuta, sapeva perfettamente di non poterla perdere, in nessun caso. Non riusciva più ad immaginarsi senza di lei, ed era una cosa che lo confondeva in modo particolare: lui era sempre stato un ragazzo coi piedi per terra, non fantasticava, non faceva progetti a lungo termine e di certo non si metteva a pensare a cosa regalare ad una ragazza appena conosciuta per il primo mesiversario o a dove portare la suddetta ragazza per farle la proposta di matrimonio, rigorosamente dopo almeno cinque anni di fidanzamento. << Metticela tutta. >> riuscì solo a dire, mentre i due già giocavano. Doveva darsi decisamente una calmata o l'avrebbe terrorizzata e addio matrimonio e casa con giardino. BASTA, si gridò nella testa, imponendosi di prestare attenzione alla sfida in corso. << Erza! Tu mi piaci! >>

Alla rossa per poco non venne un colpo, fece saltare l'aggeggio tra le mani che quasi non le volò in aria. << CHE COSA??? NONPUOIDIRMIUNACOSADELGENEREMENTRESTOGIOCANDO!! >> disse, senza fare una pausa tra le parole. Infatti Gerard, e tutti gli altri, la guardarono confusi.

La prima a riprendersi dallo shock fu Levy, che battè velocemente la mano sulla spalla dell'energumeno di fianco a lei. << ATTACCA, PUOI VINCERE! >> gli strillò nell'orecchio, quasi mettendosi seduta sulla sua spalla. Era talmente piccola che sarebbe potuta appollaiare e fare il pappagallo del pirata.

Gajil si riscosse, scuotendo la testa e riprese a schiacciare tasti in una combinazione che probabilmente conosceva solo lui, mentre gli altri due si sbellicavano dalle risate e Lucy e Lluvia si tenevano per mano e gioivano dell'imbarazzo della loro amica. Finalmente la loro amica aveva abbattuto la corazza di titanio ed era diventata una ragazza normale. Sì, insomma, normale come può essere una Erza che, per l'imbarazzo, aveva cominciato a picchiare Natsu e Gray lasciando il comando del personaggio a Gerard, ancora spaesato. Sarebbero stata una bella coppia, sicuramente.

Inutile dire che quella strana sfida la vinse Gajil, che si mise ad esultare come se avesse vinto alla lotteria. Con Levy appesa al collo. Non si aspettava di essere così competitiva.

<< MI AVETE FATTO PERDERE!!! >> Erza si mise in piedi, la caratteristica aura nera attorno a sé, fece scricchiolare probabilmente tutte le ossa del corpo e gli occhi presero a brillare di una luce particolarmente maligna.

<< Ehi un momento, noi? >> i due interessati si guardarono terrorizzati, per poi puntare lo sguardo verso quella specie di demonio dai capelli rossi. << Ma se è stato G- >> Natsu sgranò gli occhi non appena notò che il diavolo si era voltato verso di lui, come se stesse pensando di ucciderlo lì, seduta stante. Per cui il rosato si morse la lingua ed ingoiò le ultime parole: meglio stare zitti, o sarebbe morto senza tante cerimonie.

<< Erza-san... >> Lluvia provò a distrarre l'amica, sfiorandole il braccio e facendola girare verso di lei. << Va tutto bene se a Erza-san piace qualcuno, non è una cosa brutta.. >> la informò non appena ebbe la sua piena attenzione.

<< No...? >> il demonio cominciò ad uscire dal corpo della rossa, lasciando piano piano solo una ragazza confusa ed imbarazzata. << E se andasse male? >> parlava come se si fosse dimenticata di tutte le altre persone presenti. Compreso Gerard, che stava diventando sempre più rosso, al limite della salute. Se gli altri non fossero stati così presi dal discorso da teenager innamorata della Scarlet avrebbero sicuramente chiamato un'ambulanza per lui.

Lucy scosse la testa, esasperata ed intenerita. << Stia tranquilla Erza, ti aiuteremo noi! >>

<< Oh insomma, non è mica una tragedia! >> proruppe Levy, scendendo dalla spalla di Gajil ed incrociando le braccia al petto. << E poi dovremmo finire il torneo. >> continuò con un sorrisetto malizioso. Già pregustava il sapore che avrebbero avuto i pranzi preparati dal bestione.

<< Vogliamo parlare di te, Levy-chan? >> la bionda le fece una smorfia. Essendo la sua migliore amica da tanti anni, sapeva benissimo come gestire quella ragazza tutta pepe e brontolii, per cui doveva farla stare buona per occuparsi di Erza.

<< Cosa vorresti dire? >> la blu impallidì.

<< Sei così antipatica perché non ammetti che qualcuno ti piace. >>

Arrossì anche Levy e.. la casa piombò nel caos più totale. Chi litigava, chi ridacchiava, chi si imbarazzava, chi ci provava spudoratamente, chi balbettava e << RAZZA DI IDIOTA, SMETTI DI BACIARMI A CASO! >> la blu prese a dare pugni sulla testa del moro, che dopo averla provocata un po' aveva deciso di baciarla di nuovo. Adesso aveva la semi certezza che anche lei ricambiava, perciò al diavolo le fisse assurde.

<< Non lo fai tu, quindi lo faccio io! >>

<< Perchè diavolo dovrei farlo, di grazia. >> strinse i pugni e assottigliò gli occhi, in attesa della risposta che avrebbe ricevuto. Era comunque pronta a scagliarsi su di lui con tutta la sua rabbia e foga.

<< Perchè ti piaccio... >> lui sorrise malizioso, incatenando i loro sguardi. Il fatto che non avesse ancora voltato la testa gli dava assolutamente ragione, ma voleva che lo ammettesse. Sarebbe stato tutto più facile.

<< Puoi dirlo Levy-chan, siamo in vena di confidenze. >> le disse Lluvia, stringendosi sempre di più al suo amato Gray-sama, che roteava gli occhi al cielo. Se avessero chiesto a lui? Se gli avessero chiesto di ammettere pubblicamente che a lui... quella pazza stalker turchina piaceva? Era un bel problema, un problema enorme. Lui non ammetteva, non diceva mai davvero quello che provava.

<< Ma che volete? >> la ragazza incrociò le braccia al petto e si imbronciò, sprofondando nel divano. << Se... oh, che cavolo, se io lo dico lo devono dire tutti! >> disse, di un bel fucsia fino alle punte dei capelli.

<< Allora lo ammetti! >> Gajil la prese di peso e la strinse, in un impeto che non riuscì a controllare. Per poi allontanarla in un secondo, quando si rese conto di aver fatto una cosa tenera. Avrebbe dovuto lavorare molto sul suo carattere.

<< Come faccio ad avere una cotta per questo idiota. >> brontolò lei, sopprimendo un ringhio in gola.

<< Tato.... >> Lluvia si tuffò a pesce sull'amico di infanzia, stringendolo forte. Era così felice per lui! Finalmente poteva stare tranquilla, poteva smettere di fare congetture sul portarlo in giro a fare conquiste, poteva semplicemente rilassarsi e... non preoccuparsi più per lui. << Lluvia è così felice... >> gli sussurrò, mentre sentiva che gli occhi iniziavano a pungerle dall'emozione.

<< Che cazzo, donna... piangi? >> brontolò, roteando gli occhi al cielo. << Piuttosto che preoccuparti per me, preoccupati dello stripper. >>

<< È vero! Gray! A te piace Lluvia? >>

Eccola, la domanda da un milione di dollari. Quell'idiota di Natsu non poteva starsene a fare cretinate come al solito piuttosto che prestare attenzione? L'avrebbe picchiato forte. Ma forte forte. Non poteva garantire che sarebbe rimasto vivo.

<< Gray-sama? >> Lluvia si sporse leggermente, gli occhi celesti umidi dal pianto, le labbra carnose leggermente incurvate all'insù e rosse, le guance un poco imporporate..

Gray distolse lo sguardo, si grattò la testa ed annuì, impercettibilmente. << Sì.... >> sussurrò con un filo di voce, arrossendo.

Lluvia non poteva credere alle sue orecchie. Una conferma. Era arrivata una conferma. Si lanciò come se stesse volando in caduta libera e lo abbracciò. Era in vena di coccole, quindi gli si sedette in braccio, iniziando a parlare di quanti figli avrebbero avuto e di quanto sarebbero stati felici non appena avrebbero potuto approvare il progetto per la casa con la piscina che desideravano tanto... Gray aveva deciso di ignorarla. Stava delirando, era un sogno ad occhi aperti in piena regola, per cui aveva saggiamente deciso di lasciare perdere e puntare diritto alla vendetta verso Natsu. << Tu, invece, idiota? Perché non dici che Lucy ti piace? >>

Natsu lo guardò leggermente confuso. Che si aspettava? Che si imbarazzasse?

<< Oddio, no! Io che c'entro adesso? >> mormorò Lucy disperata: era la più tranquilla, non faceva cose strane, non era particolarmente fuori di testa, quindi perché finiva sempre in mezzo a quelle discussioni assurde?

<< Certo che mi piace Lucy! >> esclamò lui, con un'innocenza disarmante.

<< Non hai capito, vero? >> gli domandò lei.

<< Cosa? >>

<< Il senso in cui io... oh, non importa. >> la bionda scosse la testa sconsolata.

<< Mi spiace Lucy... è un idiota, non capisce niente.. >> Gray ridacchiò, mettendole una mano sulla spalla per consolarla. Un po' la inteneriva, aveva percepito una certa attrazione o semplice interesse da parte della ragazza verso l'imbecille, e anche viceversa, per cui sapeva che avrebbe dovuto aspettare parecchio per ottenere qualcosa di anche solo lontanamente comparabile ad una confessione amorosa.

<< Rivale in amore... >> Lluvia tenne d'occhio quella mano con due spilli al posto degli occhi: ci avrebbe pensato lei a far capire a quel tonto di Natsu quello che provava per Lucy, così lei sarebbe stata occupata e avrebbe lasciato perdere Gray. Era un piano geniale, doveva complimentarsi con se stessa.

<< Per l'amor del cielo, smettila con questa storia, non è Gray che mi interessa! >> e con quella, il giro delle confessioni era concluso. L'unico che non aveva capito cos'era successo era ovviamente Natsu, che continuava a chiedere chi interessasse a Lucy e se anche lui le interessava in quel modo. Inutile dire che lei, dopo un paio di domande, aveva deciso di ignorarlo e di continuare a giocare alla Play.

Suggerimento accettato con entusiasmo da tutti gli altri. Dopo quelle affermazioni imbarazzanti, le squadre erano rinate più affiatate e anche rilassate, se si può dire così.

 

In un'ora (no, ovviamente non giocavano solo, ma si fermavano a bisticciare o tubare, nel caso di Gerard ed Erza) riuscirono a concludere il torneo a coppie, che stranamente vide Natsu e Lucy vincitori.

<< Non posso credere di aver perso. >> esalò Erza, sconfitta e sconvolta. Aveva perso. Aveva perso davvero contro quello scemo. Non ci poteva credere. Prese dei profondi respiri e porse la mano al ragazzo dai capelli rosa. << Sei stato bravo. >>

<< Di' che hai perso! >> lui sorrise emozionato. Aveva vinto, finalmente aveva finto contro la temibile Erza. Adesso poteva instaurare con lei un rapporto alla pari, sapeva di poterla battere in qualcosa.

Erza sbuffò, battè le palpebre e lo ammise. << Ho perso. >>

Natsu rise e le strinse forte la mano, visibilmente soddisfatto della vittoria. << Siamo a posto così. >> le disse, tranquillo.

<< Niente canzone? >>

<< Niente canzone. Però mi dai il permesso di dormire con Lucy. >>

<< CHE COSA??? >> la bionda quasi non si strozzò con la sua stessa saliva, prendendo a tossire subito dopo. << Perchè dovresti dormire con me? >>

<< Perchè non dovrei? >>

<< A me va bene. >> accettò Erza, annuendo. Questa volta non lo avrebbe picchiato, aveva fiducia nella sua idiozia.

<< COME PER TE VA BENE?!?!?!?!?! ERZA!! >>

 

Nel frattempo si stava disputando la seconda sfida della serata. La piccola dai capelli blu ed il gigante pieno di piercings.

Indovinate di chi fu la voce che si stagliò sopra le altre in un urlo di piena gioia...

<< Ah! Ho vinto! Ho vinto io! >> gongolò chi aveva vinto, alzando le mani al cielo e saltò in piedi sul divano. << Abituati, ne avrai di cose da fare. >> esultò.

 

 

 

Sophie's space_____

TADAAAAAAAAN!

Sono in tremendo ritardo, spero non mi odiate. Ed è anche corto! Ma, ho in serbo un paio di sorprese per voi =D

Intanto partiamo col quiz... chi ha vinto la sfida tra Levy e Gajil?

Chi indovina ha diritto ad una richiesta che spero di riuscire a soddisfare (niente limiti di tempo, abbiate pietà di me xD), sia nella long che in generale =)

Questa è la prima sorpresa, l'altra... sarà una sorpresa xD

Volevo ringraziare le quindici (OMMIODDIO QUINDICI, QUINDICI) adorabili persone che mi hanno recensita al capitolo precedente. No davvero, siete speciali. Ringrazio chi recensisce e chi non lo fa perché... boh, perché non ha voglia o non può xD quindi grazie, grazie, grazie.

Siete davvero speciali ed io vi adoro dal profondo del mio cuore <3

  
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