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Autore: EdSheeran    15/11/2014    18 recensioni
Che poi, diciamoci la verità, come avrei fatto a non riconoscerlo? Un viso così lo riconoscerei ovunque.
Sempre che sia così. Per quanto la pensavo io, quella foto era sicuramente photoscioppata, era impossibile essere così perfetto, senza nemmeno un’imperfezione e per di più con quegli occhi! Andiamo! Ero scemo, ma non fino a quel punto.
*****
-Mi presento, sono Derek Hale. Il tuo fidanzato.-
“Magari..” pensai.
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Quando mi svegliai il mattino seguente, ero girato verso il lato di Derek che però non era lì. Mi sollevai lentamente dal comodo materasso e mi strofinai gli occhi impastati dal sonno, la confusione mattiniera che man mano scemava lasciando spazio ad un’imbarazzante consapevolezza.

Avevo dormito abbracciato  a qualcuno. Abbracciato a Derek.

Mi presi la testa fra le mani e mi rimproverai mentalmente per aver attuato un piano così stupido! Ma cosa mi passava per la testa? Mentire ai miei amici, fittare un ragazzo senza nemmeno sapere come pagarlo, dormirci insieme!
Era ufficiale: Avevo perso del tutto la ragione.

Sentii lo scrosciare dell’acqua provenire dal mio bagno e, inevitabilmente, mi venne l’istinto di fare pipì. Così mi alzai dal letto e mi diressi verso la porta del mio bagno…che era chiusa a chiave.
Perché la porta del MIO bagno era chiusa a chiave?!
Qualcosa mi diceva che sapevo già la risposta…
-Derek!- urlai, battendo fortemente il pugno contro la porta.-Apri immediatamente!-
-Sto facendo la doccia.- disse dall’altra parte della porta.
-Nel mio bagno? Non potevi farla in quello al piano di sotto?!- domandai.
-La tua doccia mi ispirava di più.-
Sbuffai scocciato e poggiai la fronte alla porta. Quanto l’odiavo.
-Devo fare pipì.- annunciai, non comprendendone nemmeno il motivo.
-Auguri.-
-Derek, giuro che appena hai finito facciamo i conti!- lo minacciai, ringhiando nel sentirlo iniziare a canticchiare come se la cosa non lo disturbasse minimamente.

Quel ragazzo era irritante quanto bello, ed il fatto che in quel momento si trovasse, NUDO, dentro la mia doccia..beh..non mi aiutava di certo ad odiarlo.
Scesi al piano di sotto e, dopo aver svuotato la mia povera vescica nell’altro bagno, mi recai in cucina dove mio padre stava sorseggiando un po’ di caffè.
-Ciao pà!- dissi allegramente a mio padre.

A mio padre….

-PAPA’!- urlai scandalizzato, guardando mio padre come fosse un fantasma.- Che cazzo ci fai qui?!- domandai ansiosamente.
-Prima di tutto, modera il linguaggio. Seconda cosa…ci vivo?- rispose mio padre per niente turbato dal mio strano comportamento…in fondo ci era abituato.
-M-ma di solito non torni mai così presto!- esclamai innocentemente.
-Oggi ero più stanco del solito. Perché? La cosa ti turba?- domandò John, rimettendosi nei panni dello sceriffo indagatore.
-Certo che no! Sono contentissimo di vederti! Mi sei mancato.- esclamai in una risata nervosa, pensando a cosa fare.
-Okay, questo è strano.- annunciò mio padre, posando la tazzina sul tavolo.
-Oh andiamo! Non posso sentire la mancanza del mio vecchio?- domandai dandogli un pugno giocoso sul braccio.
-Stiles, se hai combinato qualcosa è meglio che me lo dici adesso.- continuò però lo sceriffo.
-Io? Combinato qualcosa? Pff! Per chi mi hai preso?!- sbuffai ridendo.
-Per mio figlio.-
-Papà, seriamente, dovresti avere più fiducia in me.-

Nemmeno a farlo apposta la mia dolce metà  decise di fare il suo ingresso proprio in quel momento.

-Stiles, adesso il bagno è libero e…- Derek si bloccò con la mano ancora poggiata sulla maniglia, lo sguardo scioccato che passava da me a mio padre.
Mai scioccato quanto il mio.
Derek era mezzo nudo…ancora bagnato in alcuni punti…un fottuto asciugamano in vita…ed io stavo per venire senza nemmeno toccarmi.
-Stiles.- sentii dire lentamente da mio padre.- Lui chi è?- domandò cercando di mantenere la calma, il viso rosso di rabbia.
Mi ci volle qualche minuto buono per riuscire a staccare gli occhi dal dorso di Derek ed articolare una risposta sensata:
-Un..ladro?- domandai piano, strappando uno sbuffo ad entrambi.
-I ladri non rubano nudi! E soprattutto non si fanno la doccia!- ringhiò mio padre.
-Forse è un ladro che tiene alla sua igiene e a cui servono dei vestiti!- esclamai con voce ovvia, allargando le braccia in segno di esasperazione.
-Sono il suo fidanzato.- annunciò improvvisamente, Derek, allungando la mano verso mio padre.-Derek Hale, mi dispiace di averla conosciuta…così.- disse con aria davvero mortificata.
Quanto sapeva recitare bene, lo stronzo?
-Cos-?! No! Papà, lui non è il mio fidanzato!- precisai subito, ponendomi tra i due.
-Ah no?- domandò mio padre scetticamente.
-Certo che no!-
-Certo..e magari vuoi farmi credere che l’hai ordinato su internet.- disse sarcasticamente mio padre.
-Aspetta, conosci anche tu quel sito?!- domandai scioccato.
-Stiles, sto perdendo la pazienza.- mi avvertì mio padre, spostandomi di lato così da poter stringere la mano al mio fid..ehm..a Derek.
-John Stilinski. Dispiace anche a me la situazione in cui ci siamo conosciuti… mi sembri un bravo ragazzo.-

Non farti ingannare.

-Lo sono, davvero.- disse Derek con quella sua faccetta innocente che avrei preso a schiaffi…se non fossi stato troppo concentrato sui suoi addominali.-E ci tengo davvero a suo figlio.-

Certo..continua pure la farsa, stronzo.

-Ehm…amore.- disse Derek, guardandomi.-Non dovremmo iniziare a prepararci?- domandò titubante.
Cercai di non dare troppo peso alla piccola capriola che fece il mio cuore nel sentire il nomignolo sdolcinato con cui mi aveva chiamato e cercai di concentrarmi sul resto della frase.
-Prepararci?- domandai confuso.
-Dobbiamo andare a casa dei genitori di Allison, ricordi?- domandò, sorridendo nel vedere i miei occhi spalancarsi.
-Cazzo! Dobbiamo sbrigarci! Perché non l’hai detto prima?!- ringhiai, afferrandolo per il polso, trascinandolo su per le scale.
-Con permesso.- disse Derek a mio padre, lasciandosi trascinare.
-Tranquillo, tanto devo andare a lavoro. Stiles, trattalo bene, faremo i conti tra una settimana.- urlò mio padre dal piano di sotto.
Perfetto.
Spinsi Derek dentro la mia camera e mi chiusi la porta alle spalle, togliendomi frettolosamente la maglia del pigiama, bloccandomi con le mani sull’elastico dei pantaloni.
-Girati.- ordinai serio, notando come Derek mi stesse guardando.
-Stai davvero chiedendo al tuo fidanzato di girarsi?- domandò Derek, voltandosi con un sorriso divertito.
-Devo ricordarti che siamo fidanzati per finta? E sappi che sono molto arrabbiato con te.- dissi con il fiatone mentre mi affrettavo a vestirmi.
-Per aver usato la tua doccia?- domandò lui confuso.
-E per aver detto a mio padre di essere il mio fidanzato! Mi ucciderà, lo sai?!-
-Non è colpa mia se non hai saputo inventare una scusa migliore.- disse lui, slacciandosi l’asciugamano dalla vita.
-CHE CAZZO FAI?!- urlai scioccato, coprendomi il viso con le mani.
-Mi devo preparare anch’io.- disse con calma.
-E non potevi andare in bagno?!-  domandai scioccato,separando involontariamente due dita per poter dare una piccola sbirciatina.

Porcaputty….il mio fidanzato era proprio ben dotato.

MA A COSA CAZZO STAVO PENSANDO?!


-Okay, puoi guardare adesso.- sbuffò Derek, ignaro che lo stessi già guardando.
Abbassai lentamente le mani e mi passai involontariamente la lingua sulle labbra, Derek adesso indossava dei boxer grigio scuro che lasciavano davvero poco spazio all’immaginazione.
-Muoviti a vestirti, sei così moscio.- sbuffai quando mi beccò a fissargli il pacco.
-Davvero? Guarda meglio.- fu infatti la sua risposta sarcastica.
-Hahahahaha quanto ti odio.- sbuffai ancora, uscendo dalla camera.
-Non è vero, mi ami!- lo sentii gridare dalla mia stanza.

Dopo pochi minuti, Derek, in tutto il suo splendore, scese al piano di sotto, sorridendo alla mia faccia incazzata.
-La smetti?- gli domandai seccamente, prendendo le chiavi della jeep per poi uscire di casa.
-Di fare cosa?- domandò lui.


“Di essere così perfetto.” Pensai.

-Il coglione che non sei altro.-  risposi, invece, chiudendo la porta di casa una volta che lui fu uscito.
-Ha-Ha, dimmi, sei sempre stato così rude o è solo la tua frustrazione da verginello che ti fa parlare così?- domandò con il solito ghigno provocante, infilando le mani nelle tasche.
-Chi ti dice che io sia ancora vergine?- gli domandai con astio, cercando di non lasciar trapelare il nervosismo dalla mia voce.
-Toccarsi da solo o usare oggetti appuntiti non vale come sverginamento..lo sai?- domandò ancora, camminando al mio fianco.
-Sei disgustoso.- mi lagnai, storcendo la bocca.
Lui rise leggermente ed alzò le spalle in un gesto di pura innocenza, qualcosa mi diceva che gli piaceva davvero tanto prendermi in giro.

Non gli lasciai nemmeno il tempo di chiudere la portiera della macchina che subito la misi in moto, sgommando nel fare retromarcia.
-Okay.- mormorò con aria preoccupata, allacciandosi la cintura.-Senti, vuoi che guidi io?- mi domandò quando sgommai anche nel ripartire.
-Nessuno guida la mia bambina.-
-Non penso che dovresti guidare in queste condizioni.-
-Sto benissimo! Non si vede?!- sbottai a voce alta, stringendo forte il volante.
-Stiles, devi rilassarti. Andrà tutto bene.- continuò lui, poggiando una mano sul mio ginocchio.
-Togli.quella.mano.da.lì.- dissi a denti stretti.
-Non vedo l’ora di vedere la faccia del tuo ex quando vedrà che sei fidanzato.- commentò Derek, la sua mano sempre sul mio ginocchio.
-Non se ne fregherà proprio.- commentai io, sfiorando involontariamente la sua mano quando andai a cambiare marcia.
-Impossibile. Ci rimarrà così male che chiamerà la sua piantina “Stiles” e piangerà quando essa appassirà poiché gli ricorderà di non aver saputo prendersi cura di te.-
Non seppi il perché, ma l’immagine del mio ex che piangeva davanti ad una piantina appassita era così esilarante che scoppiai in una grossa ed esagerata risata, contagiando anche lui.
-Dovresti scrivere un libro su queste scenette.- gli dissi quando mi fui calmato, continuando a sorridere.
-Penso proprio che lo farò. E sai una cosa? Lo intitolerò “Per tutti quelli che si sono lasciati sfuggire uno Stiles nella loro vita”.-
Ed ecco la seconda risata nell’arco di qualche minuto. Wow, non ridevo così da…tanto!
-E’ troppo lungo come titolo.- gli dissi, voltandomi per guardarlo.
-Allora lo chiamerò…”Bestiario”.-
-Bestiario?-
-Si, ogni ragazzo che avrà fatto soffrire uno Stiles sarà collocato, in base alle sue azioni, nella pagina di diversi mostri.-
-Carina come idea.-
-Eh già, dopodiché metterò una tua foto come copertina.-
-Cosa?! No.- esclamai ridendo, parlando come se credessi davvero che l’avrebbe fatto.
-Ovviamente userò una foto in cui sorridi, così mi farò un sacco di soldi.-
-Oh, quindi mi useresti per guadagnare? Ma che bravo fidanzato.- lo presi in giro, alludendo a ciò che stava facendo anche in quel momento.
-Beh, nemmeno tu sei al primo posto nella scala dei “bravi fidanzati”, dato che mi usi per far ingelosire il tuo ex.- commentò lui.
-Non lo sto facendo per farlo ingelosire.-
-Certo.-
-Voglio solo avere una vendetta personale, posso?- domandai scocciato.
-Io penso che la vendetta l’avresti avuta anche presentandoti da solo.-
-E come?-
-Facendogli vedere che stavi bene anche da solo e…beh, rinfacciandogli quanto fossi diventato bello in questi due anni.-
-Derek, per favore.-
-No, fammelo tu un favore.- sbottò lui con voce seria.
-Sarebbe?- domandai titubante.
-La prossima volta che ti faccio un complimento…credimi.- disse lui, voltandosi verso di me.
Mi voltai immediatamente verso la strada, schiarendomi la voce, le guance ormai in fiamme.
-O-okay.- balbettai di rimando, accendendo la radio per potermi distrarre da quella strana e piacevole sensazione che avevo allo stomaco.

Non appena sentii le note del pianoforte, sorrisi e guardai Derek con aria felice, iniziando da subito a cantare la canzone:

“Making my way downtown
Walking fast
Faces passed
And I’m home bound”


-Odio questa canzone.- sbuffò Derek, strappandomi uno sguardo indignato.
-E’ bellissima!-
-E’ una palla.-
-E’ dolcissima!- protestai, alzando il volume al massimo.


“And I need you!” canticchiai, avvicinando il viso al suo per poi riallontanarlo.
“And I miss you!” canticchai nuovamente, riavvicinando il viso al suo, ridendo nel vedere il suo sguardo arrabbiato.
“And I wooooonder,
If I could fall
Into the sky
Do you think time
Would pass me by
'Cause you know I'd walk
A thousand miles
If I could
Just see you
Tonight.
”  
  Cantai a squarciagola, ondeggiando a destra e sinistra, guardando Derek verso l’ultima strofa, come a dedicargli la canzone.

-Nessuno camminerebbe così tanto solo per vedere una persona.- fu il suo commento a fine canzone.
-Invece si, se ci tieni a quella persona.-
-Dai, Stiles, non dire stronzate.- sbuffò lui.
-Io per rivedere mia madre o il ragazzo che amo davvero potrei camminare per giorni.- mormorai più a me stesso che a lui.
Lo vidi voltare il viso verso di me e sorridere dolcemente, carezzandomi una guancia con il dorso della mano, facendomi arrossire.
-Sei proprio una dolce piantina.-
Ed ecco che,magicamente, Derek riuscì a strapparmi un’altra grossa e vera risata.


Una volta parcheggiata la macchina difronte la grandissima residenza degli Argent, presi un profondo respiro e scesi dalla macchina, subito seguito da Derek.
Bussai al citofono e dopo qualche strano rumore, la voce metallica del mio Scotty uscì da quell’apparecchio:
-Parola d’ordine?-
-Scott, non dirò la parola d’ordine della casetta sull’albero.- sbuffai divertito, tremando di aspettativa per poter finalmente riabbracciare il mio migliore amico.
-Parola d’ordine errata.-
-E dai, Scott!- sbuffai, pigiando più volte il pulsante.
-Parola d’ordine?-
-Stiles, per favore, dì la parola d’ordine.- si lamentò Derek, già al limite della sopportazione.
-…Viva i Pokemon.- sussurrai, coprendomi la bocca con la mano.
Ma a giudicare dallo sguardo scandalizzato di Derek, capii che mi aveva sentito ugualmente.
-Sul serio?- domandò quando il cancello si aprì.
-Avevamo tre anni, Der.- mi giustificai.
-Come se l’età avesse cambiato la tua scemitaggine.- commentò lui.
-Continua così e ti pagherò sotto forma di calci in cuuuuuuuu…oreee mio!- esclamai quando Scott aprì la porta proprio nel più bello di una mia minaccia.
-Stiles!- esclamò questi, buttandosi tra le mie braccia.
-Scott!- esclamai a mia volta, stringendolo forte a me.
-Dio, quanto mi sei mancato.- sussurrò questi, strofinando la guancia sulla mia spalla.
-Anche tu mi sei mancato.- sussurrai a mia volta prima di allontanarmi per poterlo guardare meglio.
Nonostante per me rimanesse sempre il solito e vecchio Scott, si vedeva che era maturato e,cosa più importante, era felice.
-Ti sono cresciuti davvero tanto.- disse Scott, indicandomi i capelli.
-Eh già.- commentai io, prima di seguire lo sguardo confuso di Scott ed accorgermi di non aver ancora presentato Derek.
-Ehm, Scotty, lui è…ehm…Derek.- balbettai, sentendo già l’ansia crescere in me.-Il mio…fidanzato.- dissi dopo un profondo respiro.
Vidi Scott spalancare occhi e bocca, passando lo sguardo da me a lui e viceversa.
-E’ un piacere conoscerti,Scott.- disse Derek, porgendogli la mano.
Scott gliela strinse senza nemmeno rendersene conto prima di balbettare.-E’ un p-piacere anche per me…ed è anche una grande sorpresa.- commentò poi, guardandomi truce.
-Mi dispiace di non avertelo detto…ero…io…- balbettai ancora, torturandomi le mani.
-In realtà è colpa mia.- venne in mio soccorso,Derek.-Gli ho chiesto io di non dirvi niente. Ci tenevo a conoscervi di persona invece che..tramite internet.-
Stranamente Scott sembrò bersela e sorrise verso noi due.-Oh, capisco perfettamente cosa vuoi dire…ho conosciuto metà famiglia di Allison tramite videochat, non immagini l’imbarazzo.-
-Io ho conosciuto suo padre mentre ero mezzonudo.- commentò Derek facendomi strozzare con la saliva.
-Hai vinto!- esclamò invece,Scott, dandogli il cinque.
Lo vidi farci segno di seguirlo e,dopo aver incenerito il mio fidanzato con uno sguardo, mi prestai a seguire il mio migliore amico che ci fece entrare in grandissimo salone dove dal soffitto pendevano grandissimi candelabri che rendevano quella stanza magica ed antica.
 
-Mi ricorda il castello di Anastasia.- commentai, ricordando quanto amassi quel cartone animato.
-Chi?- domandò Derek.
-Okay, io e te un giorno ci vedremo Anastasia e tu dovrai abbracciarmi quando comparirà Rasputin…mi ha sempre messo i brividi quel tizio.- dissi rabbrividendo al sol pensiero.
-D’accordo.- accettò Derek, cingendomi le spalle con un braccio.
Gli sorrisi dolcemente e mi avvicinai maggiormente a lui, non perché avessi freddo ma perché…mi piaceva stargli accanto, mi faceva sentire protetto.
Fu esattamente uno schiaffo sulla guancia a risvegliarmi dal “mondo dell’amore” e a riportarmi alla realtà, dove una Lydia, davvero molto arrabbiata, mi stava puntando il dito contro:
-Sei uno stronzo! Come hai potuto non dirmi che ti eri fidanzato?!- la sentii urlare, facendo voltare tutti.
Sentii le mie gambe tremare per la tensione e sperai con tutto me stesso di sviluppare il potere dell’invisibilità, tutto quello era troppo persino per me.
-E’ stata una scelta del ragazzo,Lydia. Stiles non c’entra.- ci tenne a precisare,Scott, vedendomi in difficoltà.
Lydia spostò il suo sguardo indignato su Derek, prima di spalancare gli occhi ed assumere un’espressione scioccata.
-Questo qui è il tuo fidanzato?- domandò indicandolo, come se lui non potesse sentirla e vederla.
-A quanto pare..-  mormorai a denti stretti, voltandomi verso il diretto interessato.
La sua bellezza mi rapì al punto da non riuscire nemmeno a sentire ciò che stesse dicendo, ma dal modo in cui stava sorridendo e porgendo la mano, si stava sicuramente presentando. Se Derek fosse stato davvero il mio fidanzato, beh, l’avrei considerato come la vittoria migliore della mia vita.
Ma ovviamente era tutta una farsa.
Mi destai dai miei pensieri malinconici quando sentii la sua mano legarsi alla mia. Era un gesto semplice e dolce, eppure il mio cuore fece così tante capriole da far invidia ad un ginnasta professionista. Non mi ero nemmeno accorto che tutti si erano posti intorno a noi, congratulandosi con entrambi, risultando un bel po’ meravigliati, non seppi dire se fosse per il fatto che mi fossi fidanzato o per l’aspetto del mio ragazzo.
Sorrisi e ringraziai tutti quanti, stringendo forte la mano di Derek che immediatamente ricambiò la mia stretta, tentando di rassicurarmi.
Parlammo un po’ con tutti, ridendo e facendo battute sull’altro come una tipica coppietta giocosa, ed in tutto ciò Derek non aveva ancora mollato la presa sulla mia mano, non l’aveva nemmeno allentata un po’, semplicemente continuava a stringerla forte e la cosa mi fece fin troppo piacere.
Non riuscivo proprio a togliergli gli occhi di dosso, mi voltavo a guardarlo non appena potevo, sfruttando il fatto che stesse parlando come scusa per non sembrare troppo…innamorato.
Rideva e scherzava con tutti, emanando una luce tutta sua, offuscando tutto il resto.
-Ah, tu saresti il famoso Danny?- domandò Derek voltandosi verso di me, inarcando un sopracciglio.
Rispecchiai il suo gesto e lo guardai con aria interrogativa, prima di rendermi conto di averlo nominato in macchina, accennando alla mia bisessualità.
-Si, sono io. Perché sarei famoso?- domandò l’hawaiano confuso.
Vidi Derek ghignare in mia direzione ed io sgranai gli occhi nel rendermi conto di quale stronzo avessi davvero vicino. Derek poteva anche sembrare perfetto, ma aveva una particolare predisposizione nel farmi arrabbiare.
-Lo sai che Stiles ha capito di essere bisessuale grazie a- Derek non riuscii a finire la frase a causa della mia presa ferrea sulla sua mano che gli provocò fitte di dolore.
-Grazie a..?- domandò Ethan, il fidanzato di Danny.
Derek aprì la bocca più volte, cercando di continuare la frase, la fu costretto addirittura a piegarsi per evitare che gli spezzassi le dita.
-Grazie ad un film che mi consigliò Danny.- continuai io.-Cavolo! Il protagonista era un figo pazzesco!- commentai con voce ridotta ad un ringhio.

Derek aveva a sua volta aumentato la presa sulla mia mano.

-Che film era? Non ricordo..- commentò Danny.
-Non lo ricordi perché non è ve..- Derek fu nuovamente bloccato da me.
-Dirty Dancing.- buttai a caso, uccidendo Derek con lo sguardo.
-Che strano…non mi è mai piaciuto quel film.- sussurrò Danny, massaggiandosi il mento.
Sentii Derek scoppiare in una grossa risata e guardarmi alla “sei proprio sfigato” e mi maledissi per non riuscire ad arrabbiarmi con lui, troppo preso ad ammirare il suo sorriso.
-Perché non andiamo a congratularci con Allison? È appena arrivata.- gli dissi a denti stretti, fingendo un sorriso.
Derek annuì freneticamente e mi seguì, continuando a ridacchiare di tanto in tanto.
-Stiles!- esclamò la ragazza, sorridente come sempre, abbracciandomi con delicatezza.
-Congratulazioni alla futura signora McCall!- canticchiai con il mento poggiato sulla sua spalla.
Lei si separò da me e rise dolcemente, raccogliendosi i capelli dietro l’orecchio, dopodiché si girò verso Derek e gli sorrise.
-Tu devi essere Derek, il fidanzato di Stiles.-
-E tu devi essere la futura sposa. Se sei bellissima adesso, non oso immaginare quando indosserai l’abito.- commentò Derek, strappandole un sorriso lusingato.
-Le mie damigelle stanno letteralmente impazzendo per te.- bisbigliò Allison per non farsi sentire da me.
Peccato che la sentii perfettamente ed il modo in cui mi aggrappai al braccio del MIO fidanzato ne fu la prova.
-Potresti riferire alle damigelle di tenere le manine al loro posto? Già siamo in competizione per il lancio del bouquet.-  fu il mio commento acido che fece ridere entrambi.
-Ti prego, dimmi che non lo farai.- mi supplicò Derek, continuando però a sorridere.
-Certo! Che c’è? Non vuoi sposarmi?- domandai fingendomi preoccupato.
Era davvero strano parlare di matrimonio quando sapevo addirittura la data precisa in cui…ci saremo lasciati.
E la cosa non mi rattristava…neanche un po’.

-Certo che si.- fu la sua risposta.

E poi mi baciò.

E POI MI BACIO’.

Nel senso che posò le sue labbra sulle mie.

LE SUE LABBRA SULLE MIE!

Era da parecchio che qualcuno non mi baciava, okay?! Avevo tutto il diritto per rimanerne scandalizzato!

-Oddio siete così teneri.- commentò Allison, portandosi le mani sulle guance. Nemmeno stesse guardando dei cuccioli di foca.
Derek intanto continuava a tenermi il mento con una mano, guardandomi con un sorriso intenerito.
Ed io continuavo a guardarlo ad occhi spalancati e con il respiro irregolare. Doveva avvisarmi, cazzo!
-Uh! È arrivato Matt!- esclamò la futura sposa, andando ad abbracciare il suo migliore amico.
Solo sentire il suo nome mi fece gelare il sangue nelle vene ed ebbi un’improvvisa voglia di nascondermi.


E così feci.

Approfittai della vicinanza al tavolo dei buffet e mi ci accovacciai dietro così da non poter essere visto.
-Ma che stai facendo?- domandò Derek ridendo.
-SHH!- esclamai afferrandolo per una manica, trascinandolo giù con me.-Non farti vedere!- bisbigliai.
-Ti prego dimmi che non ti stai nascondendo dal tuo ex.- mormorò lui, pizzicandosi il ponte del naso.
-N-non mi sto nascondendo da lui.- balbettai a disagio.
-Ah no? E che stai facendo?- domandò allora, Derek, guardandomi con aria scettica.
-Sto ammirando da vicino le rifiniture di questa tovaglia…non sono bellissime?- domandai sorridendogli.
Lo vidi alzare un sopracciglio in mia direzione, così decisi di vuotare il sacco.
-Okay, mi sto nascondendo dal mio ex.- sussurrai, vergognandomi da me stesso.
-Perché? Cosa può farti?- domandò Derek esasperato.
-Cosa può farmi?? Hai idea della moltitudine di emozioni che si prova nel rivedere il proprio ex?! Un ex è più micidiale di un serial killer.- sbottai, gesticolando animatamente prima di dare una sbirciatina da sopra al tavolo.-Cazzo, eccolo lì!- esclamai una volta che l’ebbi individuato.-Dio mio…quant’è bello.- mi lasciai sfuggire, interrompendomi nel sentire lo sbuffo di Derek.
-Chi è?- domandò sporgendosi a sua volta.
-Quello con la giacca blu.-
Lo vidi squadrarlo dalla testa ai piedi, nemmeno fosse uno scarafaggio, prima di voltarsi verso di me ed alzare entrambe le sopracciglia.
-Io sono mille volte meglio.- fu il suo commento.
Inevitabilmente gli diedi un pugno sulla spalla, facendo più male a me che a lui.
-Ma tu sei il mio finto fidanzato! Cosa c’entra?!- quasi ringhiai.
-C’entra, perché sarà proprio la mia bellezza a farlo sentire un perdente.- rispose lui, alzandosi.-Dai, tira fuori le palle ed affrontalo.- mi incitò, porgendomi la mano.
-Hey! Io ho le palle!- esclamai indignato.
-Bene, dimostramelo.- rispose lui con un’alzata di spalle.
Lo guardai truce e feci per alzarmi, quando la voce di Scott sopraggiunse alle mie orecchie.
-Hey Derek! Dov’è Stiles? Matt vuole vederlo.-
Vidi Derek spostare più volte lo sguardo verso qualcun altro e capii che Matt doveva trovarsi accanto al mio migliore amico.
E fu proprio per questo motivo che cacciai le palle….
E mi nascosi sotto al tavolo.
-E’ sotto al tavolo.- sentii la voce profonda di Derek e dovetti coprirmi la bocca con le mani per non urlare.
Dopo nemmeno un secondo vidi la tovaglia davanti a me essere sollevata e mostrare le facce confuse del mio migliore amico e del mio ex, mentre Derek dietro se la rideva.
L’avrei ucciso.
-Stiles…che stai facendo qui sotto?- domandò Matt, sorridendo divertito.
Sentii il battito cardiaco aumentare ed improvvisamente mi ritrovai le mani sudate.
-Io…mi era caduto un dolcetto.- fu tutto ciò che riuscii ad inventare prima di uscire allo scoperto, non senza prima aver ucciso Derek con lo sguardo.
Sobbalzai quando sentii le braccia del mio ex avvolte intorno al mio collo, in un gesto che una volta era familiare, e mi ritrovai ad inspirare a fondo il suo profumo. Lo stesso di quando eravamo solo due ragazzini.
-Dio…guardati!- esclamò Matt una volta che si fu allontanato, guardandomi dal basso verso l’alto con aria meravigliata.-Sei…sei…-
Sussultai nuovamente quando sentii qualcuno abbracciarmi da dietro,  ma conoscevo bene anche il profumo di quella persona…dato che ci avevo dormito insieme.
-Bellissimo?- concluse la frase per lui,Dere, dandomi un bacio sulla tempia.
Deglutii a fatica, sentendomi come una bambola di pezza contesa da due bellissimi bambini.
-Stavo per dire “cresciuto”  ma, si, bellissimo è più adeguato.- sussurrò il mio ex, guardando Derek con una strana luce negli occhi.
-Matt, lui è Derek, il mio fidanzato.- feci le presentazioni, osservando i due stringersi la mano con espressioni glaciali.-Derek, lui è Matt..un mio vecchio amico.- mentii, anche se Derek sapeva già la verità.
-Conosciuto anche come il suo fidanzato.- precisò Matt, ghignando verso Derek.
-Forse volevi dire “ex ragazzo”.- precisò a sua volta,Derek, stringendomi maggiormente a sé.
-Okaaay. Che ne dite se vi mostro le vostre stanze? Avete praticamente abbandonato le vostre borse in mezzo all’entrata.- si intromise Scott, cercando di calmare i due.
-Certo, ci vediamo.- dissi a Matt che mi sorrise di rimando prima di guardare Derek con aria di sfida ed andarsene.

Una volta raccolte le nostre cose, seguimmo Scott al piano di sopra, osservando con occhi meravigliati l’immensità di quella casa che sembrava quasi un resort.
Derek non aveva ancora detto una parola e la cosa mi preoccupò un po’, così sfiorai “accidentalmente” la sua mano con la mia, sperando che me la stringesse.
Che pensiero idiota…
Eppure lo fece. Non appena sentì le mie dita sfiorargli il dorso della mano, le afferrò immediatamente, incrociandole con le sue, quasi come se non stesse aspettando altro.
-Non mi piace.- commentò poco dopo.
-Chi?- bisbigliai per non farmi sentire dal mio migliore amico che stava camminando davanti a noi.
-Matt.-
-Dai, non lo conosci nemmeno.- provai, ma lui mi interruppe.
-Appunto, lo conosco da pochi secondi e già mi sta sul cazzo, pensa tu se lo conoscessi meglio.- commentò acido, facendomi inarcare un sopracciglio.
-Aspetta, ti stai comportando così perché davvero ti sta antipatico o perché stai recitando la parte del fidanzato geloso?- domandai, sporgendomi in avanti per poterlo guardare negli occhi.
Lui si voltò verso di me, guardandomi corrucciato.
-Perché mai dovrei essere geloso di un tuo ex? Ex significa “del passato”, adesso ci sono io.- rispose serio, stringendo maggiormente la mano contro la mia.
Stavo per dire qualcosa, quando Scott si fermò di colpo, facendomi sbattere contro la sua schiena.
-Ecco qui la vostra camera.- disse con fierezza, aprendo la porta.
Rimasi ad ammirare la camera da letto più bella che avessi mai visto in vita mia, adornata in stile antico proprio come lo era tutta la casa.



-Scott..è…è…meravigliosa!- esclamai meravigliato.
-E’ la camera più bella della casa. Io e Allison l’avevamo prenotata per te da subito e,adesso che c’è anche Derek, direi che è perfetta.- commentò lui, avvolgendo un braccio sulle mie spalle.
-Cos-?! Dormirò con Derek?- domandai preoccupato.
-Certo! Non vorrei che sentiste uno la mancanza dell’altro!- rise il mio migliore amico.
-E’ davvero un bellissimo gesto, grazie.- disse Derek, ovviamente per niente preoccupato.
-Figuratevi! A destra troverete il bagno, se volete riposarvi un po’ fate pure, ci vediamo all’ora di cena in sala pranzo.- disse Scott, dandogli delle pacche affettuose sulle spalle.
Quei due andavano fin troppo d’accordo per i miei gusti.
Lo salutai sventolando animatamente una mano ma, non appena scomparve dalla mia vista, ringhiai di frustrazione.
-Che palle! Dovremo dormire insieme per una settimana!- mi lagnai, trascinandomi dentro la stanza, gettando il borsone sul grande tappeto ai piedi del letto.
-Potresti sempre dormire nella vasca da bagno.- provò Derek, sistemando il suo borsone nell’angolo della camera, sistemando lì anche il mio borsone.
-Oh, che idea geniale! Perché non ci dormi tu, invece? E chi ti ha detto di toccare la mia roba?- domandai con voce nervosa.
-Mi da fastidio vedere le cose sparpagliate per la stanza.- commentò Derek, buttandosi sul letto.
-Ohhh sei un maniaco dell’ordine, non è vero?- domandai ghignando.
-No, semplicemente mi piace sapere che le cose sono nel loro posto.- sbuffò lui, la voce ovattata dal cuscino.
-D’accordo, vado a farmi una doccia.- ghignai, togliendomi le scarpe con i piedi, gettandole a casaccio.
Lo vidi chiudere forte gli occhi e sospirare, lo stavo infastidendo e la cosa stranamente…mi eccitava.
Mi tolsi la felpa e la maglia che avevo sotto e gliele buttai in faccia, prima di pescare qualcosa dalla mia borsa, gettando, ovviamente, tutto il suo contenuto sul letto.
-Ma che animale sei?!- ringhiò Derek al massimo della soportazione.
-A-ha!- esclamai indicandolo.-Sei un maniaco dell’ordine, ammettilo!-
Lo vidi sbuffare dalle narici e pressarsi il cuscino contro la faccia in un gesto di puro sfogo.
-Prendila come una vendetta personale.- canticchiai avviandomi verso il bagno.
-Per averti fatto affrontare il tuo ex?- domandò lui, sorridendo al mio mutismo.
Chiusi la porta del bagno e mi portai davanti lo specchio, sbianchendo dinnanzi al mio riflesso.
Guardare Derek tutto il tempo mi aveva fatto abbassare ancora di più l’autostima.
Entrai nella doccia e lasciai che l’acqua calda mi rilassasse i muscoli, dandomi la possibilità di poter riordinare le idee.
Allora, tecnicamente non era andata così male…anzi, era andata davvero alla grande! I miei amici non si erano accorti di niente, avevo affrontato Matt ed avevo assistito ad una piccola scenetta di gelosia da parte di Derek!
Aspetta..perchè sono felice che Derek abbia fatto il fidanzato geloso? Sicuramente l’avrà fatto apposta…non dovevo illudermi.

Non innamorarti di nuovo,Stiles, finirai solo con il cuore in mille pezzi.

Un rumore mi fece sobbalzare e vidi, attraverso vetro appannato della doccia, Derek girato di spalle, slacciarsi la cintura ed abbassarsi la zip del pantalone.
-Derek!- urlai.-Che stai facendo? Non vedi che mi sto lavando?! Esci immediatamente!-
-Devo fare pipì! E stai tranquillo, non ho visto niente…il vetro è appannato.- disse lui, svuotandosi la vescica.
-COSA?! Quindi tu non hai visto niente, non perché non volessi, ma perché il vetro è appannato?! Ti rendi conto?!-
Lui si limitò ad alzare le spalle, scaricare e lavarsi le mani.
-FREDDA!!!- urlai, cacciando un braccio fuori il box doccia per  poter afferrare alla cieca il mio accappatoio.
Lo indossai dentro la doccia e poi uscii, ma solo per andare a colpire Derek sulla schiena. Lui si voltò e mi bloccò i polsi, sorridendo intenerito nel vedermi indossare un accappatoio che era il triplo di me.
-Sei troppo bellino quando ti arrabbi.- mi schernì, strofinando la mano sui miei capelli bagnati.
-Fottiti.- sbuffai, schiaffeggiandogli la mano per poi uscire dal bagno.
Lui chiuse la porta ed azionò la doccia, cosa che mi fece sbuffare perché avevo il brutto presentimento che avesse fatto lo “scherzo della pipì “ soltanto per appropriarsi del bagno.
-Stronzo.- sussurrai.
Slacciai l’accappatoio e lo lasciai scivolare a terra, cercando tra i miei indumenti che mi ero portato in bagno, i miei boxer.
-Stiles, hai dimenticato questi in…- Derek sbucò dal bagno proprio in quel momento, strappandomi un urlo davvero poco virile.
-DEREK!! NON GUARDARE!!- urlai, coprendo le mie nudità con un cuscino.
-Quello lo userai tu.- disse lui,indicando il cuscino.-E comunque…niente male.-commentò con un sorriso malizioso.
-Io…solo…vai!- sibilai.
-Queste non ti servono?- domandò con un sopracciglio alzato, sventolando le mutande a mezz’aria.
Lo incenerii con lo sguardo ed allungai una mano verso la sua direzione. Stavo quasi per afferrare l’indumento, ma Derek alzò il braccio all’ultimo momento.
-Derek.- ringhiai saltando per poter raggiungere le mie mutande, rischiando più volte di denudarmi.-Dammele!!-
Ci dilettammo nel nuovo sport di “afferra le mutande” per una buona mezzora, finché Derek non si fu divertito abbastanza e mi lasciò vestire per potersi andare a lavare.
Una volta vestito, mi sdraiai sul letto e controllai il telefono, sorridendo nel leggere il messaggio di mio padre.

“LA CASA E’ VUOTA SENZA LA MIA PICCOLA PESTE…
FAI LE MIE PIU’ GRANDI CONGRATULAZIONI AI DUE FUTURI SPOSI E SALUTAMI IL TUO FIDANZATO!
CIAO, PAPY.”


Spensi il telefono e lo adagiai sul comodino, sorridendo nel vedere che Derek aveva piegato i miei panni e sistemato le mie scarpe.
-Maniaco.- sussurrai con un sorriso, prima di chiudere lentamente gli occhi e cadere in un sonno profondo.










DIECI RECENSIONI.
DIECI RECENSIONI!!!! VE LO GIURO, NON ME L’ASPETTAVO PROPRIO! SIETE RIUSCITI A RENDERMI FELICISSIMA IN UN MOMENTO IN CUI TUTTO CIO’ CHE AVREI VOLUTO FARE…ERA PIANGERE.
QUINDI, GRAZIE, DAVVERO. GRAZIE PER TUTTE LE VOSTRE BELLISSIME PAROLE E PER AVERMI INCITATA A CONTINUARE QUESTA STORIA CHE RITENEVO STRAMBA.
E, OVVIAMENTE, RINGRAZIO TUTTI COLORO CHE HANNO MESSO QUESTA STORIA TRA LE SEGUITE O PREFERITE!
CI VEDIAMO NEL PROSSIMO CAPITOLO (CHE SPERO DI POTER PUBBLICARE PRESTO)!  CIAO! <3
P.S. LA CANZONE CHE CANTA STILES IN MACCHINA(PER CHI NON LA CONOSCESSE) E': 
https://www.youtube.com/watch?v=ERw2LuU6Jj8
 
  
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