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Autore: Masayume Pachirisu    16/11/2014    6 recensioni
I loro sguardi si incrociarono.
Entrambi con il fiato corto, le guance rosse e gli occhi liquidi per il piacere appena provato.
La mano destra di Yong Guk finì sul collo di Zelo, tirandolo verso di sé, facendo scontrare così le loro labbra arrossate e gonfie per i troppi baci.
Il piacere li riprese nuovamente e i ruoli tra loro cambiarono, così che Zelo si ritrovò tra quelle coperte.
E Dio se ci stava dannatamente bene tra tutti quei Tigro stampati in mille pose diverse. Accaldato ed eccitato, lo fissava con trepidazione, aspettando che l'altro lo toccasse nuovamente e lo facesse sentire vivo...
Tema: Amori, tradimenti, band e musica. -Attenzione Crack Paring-
Principali: B.A.P (tutti) - SHINee (Onew - Taemin - Key - Jonghyun) - Infinite (Sungjong - Hoya)
Secondari: EXO (Baekhyun - Chanyeol - Kai - Kyongsoo) - Teen Top (?) - Yong Nam
Meteore: f(x)
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi, Slash, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Alla fine ho deciso di postarlo. 
Sarebbe un capitolo cruciale e metterlo di seguito agli altri due non era di certo la scelta migliore, ma penso che, arrivati a questo punto, sia il caso di lasciarvelo leggere al più presto^^ domani sera, se avrò ricevuto abbastanza commenti (sono cattiva xD) posterò il continuo xDDD vi adoro tutti davvero. New Challange è stato un macigno in certi momenti, ma vedervi così affiatati e così attenti alle uscite, mi fa capire che sì, il mio lavoro è andato a buon fine, che ho davvero fatto qualcosa di decente, per una volta!
Grazie!
 

Erano già le dodici e mezza e ormai la pausa era alle porte.
Yong Guk sospirò sonoramente guardandosi intorno alla ricerca di lavoro da fare. 
Tutte le lavatrici erano vuote, nessun detersivo fuori posto e il locale era pratricamente vuoto, forse perché ormai era venerdì e quindi gli studenti portavano le proprie cose da lavare a casa.
Quella mattina erano entrate solo tre signore con dei piumoni enormi che non volevano nemmeno entrare in lavatrice.
Yong Guk era così annoiato che si mise a spazzare a terra, nonostante l'avesse già fatto solo dieci minuti prima.
Non ce la faceva più. 
Yong Nam era andato a casa ad aiutare sua madre con la spesa, mentre lui era rimasto bloccato lì. 
Perché non si era portato la chitarra? Almeno avrebbe potuto strimpellare qualcosa.
Decise di cambiare il cartello d'entrata e metterlo su "CHIUSO", tanto per accelerare il tempo che lo divideva dalla pausa.
Andò dietro al bancone e controllò la cassa e il resto dei fogli che giacevano desolati senza un giusto ordine, mettendo a posto anche i vari scontrini che aveva fatto. 
Prese il cellulare tra le mani quando questo vibrò di colpo.
"Zelo" lesse in alto al display sentendo il sangue gelare.

"Hai chiuso il negozio..." aveva scritto.

Come faceva a saperlo? Doveva essere a scuola in quel momento quindi non poteva di certo averlo visto.
Si sedette sullo sgabello e scrisse un messaggio veloce.

"Hai dei super poteri?

In meno di un attimo il telefono vibrò di nuovo, segno che l'altro aveva risposto praticamente subito.
Ma come poteva?

"Chiamalo sesto senso... oppure... fammi entrare..."

Yong Guk impallidì lasciando il telefono sul bancone, andando ad aprire la porta che aveva chiuso solo qualche minuto prima.
Spalancò la porta e uscì fuori notando una figura sulla destra, appoggiata al muro con una sigaretta tra le dita e una gamba piegata. 
Il volto sorridente di Zelo lo colpì in pieno e tutta la voglia che aveva avuto di vederlo si era bloccata sul suo petto, contro il suo cuore, facendolo battere talmente veloce da fargli male.
Zelo buttò la sigaretta a terra e la pestò velocemente, alzando di nuovo lo sguardo sul suo amante che non riusciva a credere che lui fosse lì.
Si avvicinò guardandosi intorno, mentre Yong Guk arretrò dentro il locale. Zelo chiuse la porta alle proprie spalle, lasciando il biglietto con scritto CHIUSO ben visibile da fuori.

-Hyung... non sono un fantasma...-
-Perché non sei a scuola?- rispose l'altro ancora bloccato.
-Perché non ci sono riuscito... mi mancavi troppo...- confidò il minore mordendosi il labbro inferiore.
-So che non avrei dovuto... Sungjong potrebbe...-
-Sungjong è in università... tu... tu hai fatto benissimo-

Il maggiore lo tirò per un polso, avviandosi verso la porta laterale al bancone, entrando dentro come una furia e portando il minore con sè. Chiuse poi la porta con un colpo forte, tanto da farla sbattere e riempire la stanza di quel rumore.
La luce era fioca, calda e bassa, mentre quella stanza era grande, spoglia, con i muri grigi.
Due lavatrici erano poste proprio vicino a loro contro uno dei muri, mentre quattro scaffali in acciaio erano dalla parte opposta, pieni di detersivi e scatole da aprire.
Zelo si avvicinò al maggiore abbracciandolo lentamente, aspirando il profumo forte che proveniva dalla sua pella, infilando le mani tra i capelli ancora rossi e lucenti. 

Yong Guk si aggrappò all'altro, spingendolo verso il muro, anche se poi sbagliò di poco e si trovarono contro una delle due lavatrici rotte, lasciate lì per essere riparate in futuro.
Zelo ghignò sonoramente, mordendo il maggiore sul collo tanto da farlo gemere.
Yong Guk si spostò dall'abbraccio, stringendo i fianchi del biondo che si contorse.

-Hyung.. hai così tanta voglia di insegnarmi a usare la lavatrice?- domandò il minore con schermo.

Yong Guk grugnì, mettendo entrambe le mani sul sedere dell'altro, tirandolo su come se in realtà non pesasse niente, lasciando perplesso anche il più alto, che di certo non si apettava di essere messo a sedere proprio quella lavatrice.
La cosa non è che gli diede poi così fastidio, anzi, probabilmente lo eccitò ancora di più. 
E Yong Guk sapeva bene di essere un bastardo.
Ma nonostante questo lui continuò a leccare e succhiare quelle piccole ma carnose labbra che lo seguivano passo passo, incurvandosi in maliziosissimi sorrisi che lo facevano solo diventare pazzo.

-Merda...- grugnì Yong Guk, respirando affannosamente, una volta che la destra del più giovane aveva inziato a toccare il suo, troppo sull'attenti, attrezzo. 

Zelo sorrise nuovamente, baciandogli un guancia, poi il naso, la fronte, scendendo di nuovo sulle sue labbra, domandandogli a quel punto qualcosa che Yong Guk non afferrò.

-Cosa...?-
-Non ti sei ancora accorto di nulla...- chiese di nuovo il minore.

Il maggiore di nuovo non capì, ma gli fu difficile creare una frase, visto che l'altro gli aveva aperto i pantaloni e aveva inserito una mano dentro i boxer.

-Vediamo se ora te ne rendi conto...- continuò il minore scendo dalla lavatrice, abbassandosi fino a mettersi in ginocchio per terra. 

Abbassò di poco i pantaloni del rosso, insieme ai boxer, prendendolo in bocca senza girarci molto intorno.
Yong Guk impallidì guardando verso il basso, sperando che non fosse vero, che l'altro non l'avesse fatto sul serio.
Ma Zelo aprì la bocca, lasciò scivolare via il membro del maggiore, facendogli la linguaccia, mostrandogli un piercing dal colore rosso fuoco spuntargli proprio dal centro della lingua.

-Tu... demonio... tu! Come hai... aaaah... Zelo! Appena ti prendo... appena...-

Ma Yong Guk non riuscì a terminare la frase, sentendo il piacere triplicarsi per quel dannato aggeggio, tanto da doversi appoggiare alla lavatrice davanti a sé.
Si riversò nella sua bocca, con il piacere che gli ofuscò il cervello e la bocca aperta in un gemito roco e profondo.

-Dimmi hyung... cosa mi fai appena mi prendi?-

Yong Guk si spostò piano, sentendo i muscoli pesanti.
Si tirò su l'intimo e i pantaloni, senza allacciarli, e appena si fu ripreso, fissò il minore fargli di nuovo la linguaccia.
Lo acchiappò per la maglietta, tirandolo di nuovo a sedere sulla lavatrice.

-Come ti è saltato in mente!! Hai sedici anni, Zelo!-
-Mi ha portato mia madre...- disse subito il biondo -a lei piace... a te no?- e mostrò il labbro inferiore.
-Ti odio... marmocchio...-
-No.. mi ami...-

Yong Guk sospirò forte, cingendogli la vita con entrambe le braccia -Sì, ti amo...-
E solo in quel momento, sentirono un rumore provenire dalla porta.
Yong Guk voltò lo sguardo e per una manciata di secondi incontrò quello di Sungjong, incredulo, gelido, bloccato.
Fu un attimo.
Non ebbe il tempo di ribattere.
L'atro scappò via senza dire nulla.
  
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