"Scusa! Scusa! Scusa! Scusa!!" le lacrime continuavano a scendere, lente, dolorose, bruciavano le guance del ragazzo, lui era molto caldo, avrebbe voluto spogliarsi dei suoi abiti, quel caldo rischiava di ucciderlo per il soffocamento mentre un leggero fuoco iniziava a bruciare le pareti della stanza adiacente alla sua, il fumo filtrò anche nella sua stanza, lo inspirò sentendo anche l' odore di carne bruciata, volette rimettere l'a nima, ma le lacrime lo facevano singhiozzare e urlare così forte che non riusciva a fare altro, nemmeno a ficcarsi due dita in gola per vomitare tutto quello che aveva mangiato, aveva avuto paura quando aveva mangiato per la prima volta Quella cosa "scusa scusa scusa!!" un urlo proveniente dall' altra stanza fece aumentare il suo pianto e alla sensazione di nausea si unì anche un' intenso mal di testa "SCUSAA!!!!" il suo urlo fermò ogni altro rumore, lo schioppettii del fuoco, la grandine contro le finestre, la sirena dei vigili del fuoco in arrivo, tutto, il fuoco si introdusse anche nella sua stanza come attirato dalle sue urla e preghiere silenziose che lo avrebbero solo fatto sentire peggio, ma a lui non importava se fosse bruciato, le fiamme avrebbero purificato i suoi peccati? lo avrebbe chiesto alla persona che oramai bruciava morta nell'altra stanza, ma era morta, lo sapeva, lo sapeva fin troppo bene, odiava il fuoco, in quel momento non gli importava nemmeno di finire all' inferno, perchè in fondo, aveva perso la persona più importante della sua vita.


Marilù era una semplice ragazza, 14 anni appena compiuti, capelli marroni e occhi azzurri, quella mattina voleva solo recarsi a scuola di magia a divertirsi con i suoi amici facendo magari qualche scherzetto ai professori, di certo non si sarebbe aspettata quella notizia al telegiornale "questa notte è scoppiato un incendio nella zona sud della città di Magnolia, sembra essere stato un incendio di natura dolosa, sembra esserci un morto, si attendono informazioni dalle autorità" un incendio nella città più all' avanguardia della nazione non capitava da diversi anni, ma tutti gli incendi che erano scoppiati non avevano MAI mietuto delle vittime, era ovvio che fosse stato una persona ad appiccare il fuoco "mamma, io vado a scuola" mettendosi in bocca una fetta di pane si mise la giacca e distrattamente prese la cartella per poi metterla alla schiena legandola bene, c' erano oggetti fragili dentro quel grande zaino sgualcito e sporco "stai attenta" quella parola la sentiva tutti i giorni, non ci stava molto attenta, forse era per quello che non ci aveva badato molto, forse avrebbe dovuto farlo.

La scuola passò in fretta e fù (stranamente) molto divertente, fece molte magie, dipinse con le penne magiche, fece un sacco di cose, il sole stava già tramontando, la ragazza si chiese il perchè, probabilmente non erano nemmeno le due del pomeriggio, fece una veloce corsa verso casa, e quando arrivò era tutto normale.
entrò in casa aprendo lentamente la porta, qualcosa non la convinceva del tutto, si tolse le scarpe non prima di aver chiuso a chiave dall' interno, girò cinque volte la porta nella serratura, guardò l' orologio "13:26.... Marco deve aver fatto qualche strana magia, fà sempre qualche guaio" subito dopo si buttò sul divano, stanca, appena chiuse gli occhi si addormentò.

caldo, afa, stava bruciando, la gola secca la faceva impazzire, aprì di scatto gli occhi ma ciò che vede furono solo le fiamme mentre dei pianti le riempivano le orecchie, una trave cadde dal soffitto di legno ormai completamente bruciato, fù colpita in pieno petto, il sangue si seccò in fretta, i suoi occhi aperti per il dolore e la paura si spensero della loro vivacità, cadde a terra sulla maggior fonte di calore , non sentiva niente se non il rumore di un ascensore, e così finì di aver caldo.
"SCUSA!!!!!" 


Fairy Tail era la più grande Gilda investigativa del Regno di Fiore, contava ottimi investigatori e grandi maghi, spesso questi si ritrovavano in casi potenzialmente mortali per i normali detective, eppure loro li risolvevano con la loro grande intelligenza "Fameeeee!" fù disarmante per Lucy Heartfilia scoprire che i più grandi detective del Regno erano dei grandi pazzoidi, o almeno una rotella ad ognuno mancava, stava mangiando e non aveva proprio voglia di farsi rubare il cibo da Natsu, il suo compagno d'indagini, ma non riusciva a resistere a quegli occhi dolci che la fissavano per il cibo, e anche senza quelli probabilmente gli avrebbe dato la sua porzione, adorava mangiare nella mensa della gilda poichè era divertente osservare le stupide scene che di solito succedevano, a volte anche violente, ma sapeva che i suoi compagni erano teste dure e così non se ne preoccupava.
Mirajane al di là del bancone delle bevande pote notare bene il sorriso di Lucy, era felice che quella povera e dolce ragazza avesse finalmente trovato una famiglia dopo diversi anni di sventure, prima la morte del fratello di appena 2 anni, poi la seguente malattia e morte della madre, l' abbandono del padre e la violenza da parte dei suoi tutori, non era mai stata felice.
Quando bussarono alla porta fu lei la ragazza che aprì, i suoi capelli bianchi si mossero leggermente senza che nessuno se ne accorgesse come se avessero vita propria, lei negava sempre quel fatto "mi dispiace ma non siamo in orario di visite lavorati...." si bloccò, non c' era nessuno di fronte a lei, la grande vista sul fiume di Magnolia e basta, abbassò lo sguardo e notò un giornale a terra, era strano, non aveva chiesto al postino di recapitarle un giornale, forse doveva esserci un'inconveniente, lo osservò molto bene prendendolo con le mani senza stropicciarlo, in copertina non c'erano le solite e allegre notizie si poteva leggere una frase scritta in maiuscolo, grassetto e di una grande misura "secondo incendio, seconda vittima" chi diamine appiccava quei fuochi? avrebbe voluto scoprirlo.


La figura oscura osservò la ragazza difronte a lui che lo osservava spaesata e spaventata, non una parola, solo il rumore di un insistente ticchettio di un' orologio poteva rompere quel silenzio, solo quando l' orologio segnò la mezzanotte la figura si degnò di parlare"Marilù, benvenuta nella mia umile dimora" l' uomo mise i piedi sulla sua scrivania con sorriso ironico sul volto "d-dove sono!" disse con tono infastidito la ragazza mora, la stanza era nera, solo poca luce filtrava dalle tapparelle ma era una luce scura, leggermente rossa e portava dentro la stanza molto fumo e odore di zolfo, tossi dolorosamente, "Lasciate ogni speranza voi che entrate"
L' inferno era fuori da quella stanza collegata ad un grande ascensore, quindi, l' inferno non era freddo come diceva Dante, ma era una prigione di fuoco.
   


Salve a tutti, questa storia è stata scritta molto tempo fà e ora ho deciso di pubblicarla, accetto molto volentieri i consigli e grazie in anticipo a chi leggerà, in questa storia sarà Het ma avrà anche un leggero Shonen-ai, (boy x boy), ci saranno scene particolarmente violente e non garantisco la salute di nessuno dei personaggi, prego chiunque legga questa storia di non lamentarsi, se avesse qualche consiglio è ben accetto (no Shonen-ai in Fairy Tail), non serve conoscere Hetalia per leggere questa FanFic.