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Autore: Masayume Pachirisu    19/11/2014    6 recensioni
I loro sguardi si incrociarono.
Entrambi con il fiato corto, le guance rosse e gli occhi liquidi per il piacere appena provato.
La mano destra di Yong Guk finì sul collo di Zelo, tirandolo verso di sé, facendo scontrare così le loro labbra arrossate e gonfie per i troppi baci.
Il piacere li riprese nuovamente e i ruoli tra loro cambiarono, così che Zelo si ritrovò tra quelle coperte.
E Dio se ci stava dannatamente bene tra tutti quei Tigro stampati in mille pose diverse. Accaldato ed eccitato, lo fissava con trepidazione, aspettando che l'altro lo toccasse nuovamente e lo facesse sentire vivo...
Tema: Amori, tradimenti, band e musica. -Attenzione Crack Paring-
Principali: B.A.P (tutti) - SHINee (Onew - Taemin - Key - Jonghyun) - Infinite (Sungjong - Hoya)
Secondari: EXO (Baekhyun - Chanyeol - Kai - Kyongsoo) - Teen Top (?) - Yong Nam
Meteore: f(x)
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi, Slash, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ma ciao a tutti! Avete scritto in tantiiI!! Grazie siete dei tesoriiiiiiiiiiiiii! Come promesso, qua si scoprirà qualcosa sul passato ^^ 
qualcuno mi odierà per quello che ho deciso di fare, ma spero che la storia continuerà a piacervi fino alla fine. 
Mancano pochi capitoli alla fine, quindi siamo praticamente agli sgoccioli! AWWWWW mi mancherà tutto questo ç_ç
vi adoro tutti!!!
grazie per tutti i commenti e per i messaggi, per chi legge, per chi mi supporta. GRAZIE
 


La pagina dell'agenda che segnava il giorno dopo - o il giorno stesso, visto che ormai era già mezzanotte passata - era piena di cose da fare fin dalle otto del mattino.
Yong Guk però era ancora sveglio, sdraiato sul divano di casa con dei ducumenti tra le mani e un paio di occhiali, dalla montatura nera, sul naso. 
Doveva ancora decidere il tipo di pubblicità da intraprendere per il debutto dei Bad Humans, e era in ritardo anche per la scelta del personale per l'MV.
Il mal di testa alla fine gli era venuto sul serio, per questo chiuse gli occhi strizzandoli, lasciando andare i fogli sul tavolino di fianco a sé, sdraiandosi contro il cuscino alle sue spalle.
Una mano andò ad accarezzargli la chioma scura, ormai corta e precisa, come un vero uomo d'affari. 
Si beò del tocco senza aprire di nuovo gli occhi, pensando che forse avrebbe anche potuto dormire lì, sul quel divano comodo, anche senza coperta, tanto faceva caldo.

-Yeobo... è arrivata una mail...- disse Zelo con un tono strano.
-E' una cosa brutta?- biascicò l'altro senza voltarsi o destarsi dal dormiveglia. 
-E' di Jinki...- rispose a quel punto il biondo.

Non servì aggiungere altro. Yong Guk si mise a sedere un secondo dopo aver udito le sue parole, avvicinandosi allo schermo del portatile che Zelo aveva sulle gambe, seduto sul divano a due posti vicino al suo. 

-Che cosa!?- esclamò stupito, leggendo le poche righe che il barista gli aveva inviato quella mattina, ma che per ovvie ragioni non avevano ancora letto.
 
"Ciao Yong Guk, volevo avvisarti che sabato prossimo, per la precisione il 18 alle 20 e 30, organizzerò una festa di compleanno per Taemin. Festeggeremo insieme anche il suo ritorno dal servizio militare, che si concluederà qualche giorno prima.
Mi farebbe davvero piacere se venissi... insieme a Junhong naturalmente. Quanto tempo è passato dall'ultima volta che ci siamo visti tutti? Beh... tutti tutti forse non è mai successo ma, tra di noi comunque quasi due anni... forse è il caso di rimediare! E non pensare subito male, ok? Ho già sistemato le cose quindi tranquillo... venite entrambi! Fatelo per Taemin.
(ovviamente sarà una festa a sorpresa!).
Un saluto.
Jinki
"

Yong Guk sospirò pesantemente, ributtandosi sdraiato sul divano più grande.
Quella mail non se l'aspettava proprio, anche se sapeva che il 18 luglio sarebbe stato il compleanno di Taemin e si era già preparato un promemoria sul telefono per mandargli un messaggio di auguri.
Ora però sembrava non avere nessuna via di uscita per evitare quella serata, nonostante non fosse del tutto sicuro che rivedere tutti fosse la cosa migliore da fare.
Chiuse di nuovo gli occhi, ma il sonno ormai pareva essere sparito. In compenso era arrivata l'ansia a tormentarlo.

 
*************************************************************
 

Sedevano entrambi a un bar poco distante dal centro, con i tavolini tondi di plastica e delle sedie talmente scomode che anche il cemento sarebbe stato un soffice cuscino.
Alla radio passava la nuova hit dei Troy "Why are We?" e Yong Guk si trovò a battere il piede a tempo, mentre girava con distrazione il cucchianino dentro il suo cappuccino.
Qualche istante dopo, il posto davanti a lui venne occupato e un Jonghyun dal volto tetro, pallido e sciupato fece la sua comparsa.
Per il resto non sembrava molto deperito e nemmeno uno straccione anzi, tutto sembrava abbastanza nella norma, a parte il volto naturalmente. 

-Ehi...- disse il rosso smettendo di disorientare il suo cappuccino.
-Ehi...- rispose l'altro facendo un cenno, posando entrambe le braccia sul tavolino.

Era tutto così scomodo che entrambi si domandarono perché avessero scelto proprio quel luogo per trovarsi, ma alla fine sapevano già la risposta: semplicemente non conoscevano altri bar al di fuori del Dream Girl e ormai quello era diventato un luogo off limits.
Yong Guk assaggiò la sua bevanda, che risultò per lo meno buona, posando poi di nuovo la tazza sul piattino.
Si guardarono di nuovo e Yong Guk pensò a cosa dire, ma le domande risultarono essere sempre le stesse.
Erano passati solo dieci giorni da quando Sungjong aveva scoperto tutto e Yong Guk lo aveva affrontato. Il livido sul suo volto sembrava non voler sparire poi così in fretta, visto che ancora era visibile, nonostante fosse decisamente più piccolo e il taglio al labbro si fosse rimarginato del tutto.

-Hai intenzione di tornare?- domandò il rosso a quel punto.
-Per ora no...- rispose subito l'amico, guardando verso il bancone le ragazze che servivano gli altri clienti.
-Kibum non viene più in casa a recuperare le cose di Sunjong, e Taemin non è arrabbiato con te...- continuò l'ex chitarrista degli Humanoids.

Ex perché la band da quel fottuto giorno non esisteva più e a comunicarglielo era stato Taemin qualche giorno dopo, che per tristezza aveva appeso il proprio basso sul muro del Dream Girl alle spalle del locale. 
Nessuno di loro aveva provato a parlarne, perché tutti sapevano che gli Humanoids non sarebbero più tornati. 
Sungjong si era trasferito a casa dei suoi genitori e non aveva più parlato con nessuno. Si era chiuso in se stesso e non si faceva più vedere nemmeno al Dream Girl.
Yong Guk aveva aspettato a tornare nel loro appartamento, per evitare di vederlo, di sentire il peso dello sbaglio ancora una volta sulle sue spalle.
Alla fine era tornato, ma faceva così male essere circondati da quel silenzio quasi spettrale.

-Non so se riuscirò a tornare Yong Guk... ci sto provando ma proprio non ci riesco...-

E Yong Guk lo capiva.
Lui stesso aveva smesso di dormire nella sua stanza, rimanendo il più delle volte sul divano o nella camera di Taemin quando questo non c'era.
Quando entrava, faceva finta di non vedere le cose di Sungjong che piano piano scomparivano dalla sua vista.
Anche quel grosso peluche di tigro non c'era più, come tutti i suoi vestiti, i pigiami, le ciabatte, i profumi del bagno, gli shampoo alla fragola e le spugne.
Era una tortura e ogni volta Kibum sembrava fargliela pagare sempre più cara, senza nemmeno degnarlo di uno sguardo o di una parola, prendendo semplicemente delle borse infilandoci dentro un po' di tutto.
Anche i quadri e le foto che aveva scattato Sungjong erano spariti e quell'appartamento che prima sentiva così simile a casa, ora gli pareva un luogo vuoto, diverso, estraneo.

Se Yong Guk stava male per questo, Jonghyun invece era completamente a terra per aver perso Kibum.
Il barista non sembrava intenzionato a perdonarlo e, nonostante Jinki e Taemin gli dicessero di aspettare, di lasciarlo libero e provarci più avanti a sistemare le cose, Jonghyun sapeva di avverlo perso davvero.
Kibum non lo guardava più, non rispondeva ai suoi messaggi, lo aveva eliminato da facebook, bloccandolo su qualsiasi tipo di social, evitandolo in tutti i modi.
Alla fine il biondo si era rassegnato, pensando che la vita avesse deciso così e non poteva cambiare ciò che era scritto nel destino.

-Che hai deciso di fare alla fine?- domandò Jonghyun, piegando il gomito destro sul tavolo e posando il mento sulla mano. 
-Se non tornerai... lascerò l'appartamento e tornerò dai miei... poi inizierò l'università e penso che appena avrò finito mi arruolerò...-
-Così presto?!- domandò incredulo l'altro.
-Ho già ventidue anni Jonghyun... e poi non voglio farlo tardi. Ho dei progetti, Jong...-
-Ah... la Secret...-

E Yong Guk mostrò un sorriso lieve, misero, senza mostrale le sue solite gengive.
Il suo sogno era lì, fisso nella sua testa, ma probabilmente non sarebbe mai riuscito ad esaudirlo.
Era davvero troppo.


 
***************************************************************


-Yeobo... Yeobo... svegliati dai... non puoi dormire qui... Yeobo... sei troppo pesante non ti prenderò in braccio... Yeobo!-

Yong Guk aprì gli occhi piano. La luce della stanza gli dava fastidio e la voce di Zelo sembrava lontana, lieve ma fastidiosa, che lentamente si avvicinava a lui.
Appena riuscì a mettere a fuoco, il viso del suo ragazzo era lì, a poca distanza dal suo, che gli sorrideva malinconicamente.

-Non volevo svegliarti... ma se dormi qui domani avrai la schiena a pezzi... dai ti aiuto...-

E così lo tirò su, aiutandolo ad andare a letto. 
Non stava male, ma di certo avrebbe beccato qualche stipite se l'avesse lasciato andare solo, ed era già successo!
Il rosso si buttò a letto, per fortuna già lavato e cambiato da quando era arrivato a casa.
Zelo gli mise sopra un lenzuolo leggero, tanto per evitare che si freddasse troppo per colpa del condizionatore a palla.
Gli lasciò un bacio sulla fronte e si avviò verso l'uscita, spegnendo la luce e chiudendo la porta.
Tornò in sala, dove aveva lasciato tutta la sua roba da palestra. Doveva mettere tutto in lavatrice, ma ormai era tardi quindi buttò tutto nel bagno più piccolo della casa, che era più una lavanderia piena di roba ammassata e lasciò un biglietto alla donna delle pulizie che sarebbe venuta l'indomani.
Lui non era mai stato buono con le lavatrici e i ferri da stiro!

Prese il cellulare dal tavolino vicino ai divani, spegnendo distrattamente il computer.
Un messaggio non letto attirò la sua attenzione e si affrettò ad aprirlo, meravigliandosi di non averlo notato.
Era di quel pomeriggio, ma lui stava lavorando con i ragazzi in palestra.
Sospirò leggendo il nome di suo fratello.

"Verrai al compleanno di Taemin?

Zelo prese un respiro profondo e si lasciò andare sul divano.
Il tempo era passato, ma lui e Daehyun non erano più stati gli stessi. Le cose erano andate avanti, in qualche modo avevano accettato che il tempo le sistemasse un po' così, ma non si erano mai messi a tavolino, come persone civili.
I giorni che erano seguiti dopo quello fatidico, in cui suo fratello prese a pugni il suo amante, Zelo decise di smettere di parlargli del tutto.
Se già prima non andavano più d'accordo come una volta, da quel momento le cose si rovinarono totalmente.
Zelo era un fantasma per Daehyun. Non gli parlava, non lo guardava, non suonava più, né da solo, né con gli altri, e anche i Badman finirono per distruggersi, come gli Humanoids.
Dopo mesi, Yong Guk era riuscito a parlare con Daehyun in qualche modo, chiedendogli scusa per quello che aveva fatto, ma soprattutto, promettendogli di stare accanto a Zelo.
Daehyun aveva accettato, ma Zelo no.
Zelo non era riuscito a perdonarlo, a mettere una pietra sopra a tutta quella faccenda.

Gli anni passarono anche per loro. Zelo iniziò la stessa università del fratello insieme a Jongup, e in quel periodo i due si riavvicinarono di nuovo, anche se parevano più amici che parenti.
E le cose andarono avanti così, per tutto quel tempo, nonostante Daehyun cercasse di avvicinarsi di più, Zelo era sempre pronto a fare un passo indietro.

Ora a quel compleanno sembrava che ci dovessero essere proprio tutti, anche Daehyun e gli altri.
Gli mancava Youngjae, era da molto che non lo vedeva, mentre con Hoya era riuscito a mantenere un rapporto d'amicizia più saldo.

"Dipende da Yong Guk..." rispose velocemente, mettendo poi in stand by il cellulare e avviandosi verso la propria camera.

Spense tutte le luci e si buttò a letto, ascoltando il respiro tranquillo dell'amante di fianco a sé.
Si stese guardando il buio, pensando a come sarebbero potute andare le cose se avesse deciso di non lottare per Yong Guk.
Ok, aveva dovuto soffrire, ma non solo lui. Le cose si erano rovinate in maniera irreversibile e molte persone erano state coinvolte senza motivo.
Si sentiva in colpa ancora, ma poi pensò alla persona al suo fianco e mandò al diavolo il resto.
Abbracciò la vita di Yong Guk, respirando il suo profumo, pensando che nonostante tutto, aveva fatto bene. 
  
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