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Autore: PaleMagnolia    29/10/2008    6 recensioni
Fanfiction che, più che comica, è sinceramente stupida, nata dalla mente di una malata della serie. Descrive i sentimenti di, er... Ammirazione, profondo affetto e adorazione incondizionata che i compagni di Potter provano per lui; specialmente da quando ha sconfitto Voldie e pretende di essere chiamato Sua Santità. Quasi tutti i personaggi sono OOC in maniera disgustosa, sappiatelo.
Genere: Parodia, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley, Il trio protagonista, Severus Piton
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Questo capitolo è più stupido, nonsense e volgare degli altri. Io vi ho avvertiti.

“Hermione”, chiamò Ron, in tono incerto

“Hermione”, chiamò Ron, in tono incerto.

Hermione alzò gli occhi dalla pergamena. “Oh, ciao, Ron. Che c’è?”

Lui la guardava, imbarazzato.

“Uhm… Tu… Hai mai avuto, er, qualche dubbio sulla mia virilità?”, disse con una vocina piccola piccola, diventando tutto rosso.

Hermione lo fissò, sbalordita.

“Ma che dici! Come ti viene in mente…?”

“No, niente, niente”, farfugliò Ron, le orecchie in fiamme. “È che oggi, prima della partita di Quidditch, negli spogliatoi Harry mi ha chiamato… Ecco…”

“Come? Come ti ha chiamato?”

Ron incassò la testa nelle spalle. “Mignolo”, pigolò.

“E con ciò?”, chiese Hermione, perplessa.

“Beh, ho pensato che, forse, si riferiva alle dimensioni… Insomma… Cioè… Hai capito.”, concluse, avvilito.

“Oh.” Hermione riflettè.

“Aspetta.” Disse, colpita da un’idea improvvisa.

“Cos’è che ti ha detto, esattamente?”

“Beh, sai che stasera abbiamo libera uscita, no? Col fatto dello sciopero dei professori e tutto il resto… Per quella questione della riforma del ministro della Magia.

Beh, io gli ho chiesto: Che cosa facciamo stasera, Harry? E lui mi ha risposto: Quello che facciamo tutte le sere, Mignolo. Tentare di conquistare il mondo. E ha alzato un pugno con aria ispirata.”

Hermione sospirò. Le lezioni di babbanologia stavano diventando decisamente deleterie, per la mente dei giovani maghi.

Si ripromise di dire a Harry che “Mignolo col Prof” era un cartone animato, non un progetto di vita.

Battè una mano sulla spalla di Ron.

“Non ti preoccupare, Ron. Harry non si riferiva al tuo… Ehm… Al tuo.”

“E allora, cosa…?”

“È andato del tutto fuori di testa. Te l’ho detto che cominciava a diventare irritante.”

“Oh”, disse Ron, e un barlume di comprensione gli brillò per un momento negli occhi.

Hermione sperò… Ma dopo un attimo, era già scomparso. Dannazione, pensò. Se mai ci sposeremo, dovrò trovarmi un amante intelligente.

Perchè ho fatto comunella  con due perfetti imbecilli come Ron e Harry?, si chiese. Ah, sì. Perché ero una secchiona coi capelli cespugliosi e i denti da castoro, e non potevo avere di meglio.

Pensò distrattamente che, ora che aveva messo a posto l’arcata e si stirava regolarmente i capelli – ed era interpretata da quella bella topolona di Emma Watson –, poteva anche pensare di entrare nel gruppo di Draco. Avevano l’aria di divertirsi molto più di loro.

“Dobbiamo fare qualcosa. E questo “qualcosa” richiederà un sacrificio da parte tua e della tua famiglia.”

“Oh, no”, gemette Ron. “Ti prego, farò tutto quello che vuoi, ma non chiedermi di sacrificare Fred a un Dorso Rugoso di Norvegia.”

“Ron”, disse Hermione, con voce piatta. “È George il fratello superstite. George. Fred è quello che è morto.”

“Oh, già, è vero. Me li confondo sempre.”

Hermione alzò gli occhi al cielo.

“E comunque non voglio che sia sacrificato nessuno.”

“Ah, no?” Ron smise di fare la punta ad un ramo per ricavarne uno spiedo. Lo gettò via,e si rimise in tasca il coltellino svizzero. “Peccato”, mormorò.

“Ma Ginny dovrà mettersi con Harry, così forse lui si darà una regolata.”

Ron cadde in ginocchio, il volto rigato dalle lacrime. “No-o-o-o-o!”, singhiozzò. “Tutto, ma non questo! Non puoi chiedermi di fare questo alla mia sorelli-i-ina. Prendi me, al suo posto.”

“Molto generoso da parte tua, Ron, ma non credo che tu piaccia a Harry.”

Ron smise di piangere. “Ah, no?”, chiese, stupito.

“No.”

“Nelle docce degli spogliatoi, qualche volta avrei giurato che…” Vide l’occhiata di Hermione. “Non importa”, si affrettò a dire.

“Beh, ora non si tratta che di convincere tua sorella a compiere il nobile gesto. Siamo amiche, e conosce la situazione. Sono sicura che comprenderà.”

“Ma manco per il cazzo!”, sbottò Ginny.

“Oh, Gin, ti prego, sei la nostra unica speranza…”

“Non se ne parla nemmeno!” ribattè, ostinata. “Harry è insopportabile. È presuntuoso, piagnucolone, noioso come uno Schiopodo Sparacoda. E poi sai che mi piace un altro.”

“Ma Gin…”

“Ho detto di no. Discorso chiuso.”

“Bene”, sospirò Hermione. “Mi costringi a usare estremi rimedi.”

 

 

Infiniti ringraziamenti a Viviane Danglars, Sophonisba, Tom94, bonbon e D2OTTO. Inutile dire che i vostri commenti mi hanno reso immensamente tronfia, e hanno fatto lievitare la mia presunzione a livelli astronomici. Sto praticamente volando. You made my day! P.S. Viviane: in effetti, *un po' troppa* gente conosceva Lily! E intendo, biblicamente. XD
  
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