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Autore: FairyQueen78    21/11/2014    12 recensioni
Secondo voi potevo risparmiarvi l'ennesima FF-sequel di Inuyasha? Ovviamente no! :-P
In tanti prima di me hanno detto la loro e io non potevo essere da meno! ;-)
Si fa presto a dire “E vissero tutti felici e contenti”, ma che succede in realtà dopo la parola FINE di una storia. Ciò che sulla carta è una fine, nella vita reale è un nuovo inizio e allora perché non provare a dare una sbirciatina in quello che ci è stato presentato come “il futuro” dei nostri personaggi preferiti? Sarà davvero tutto rose e fiori?! Felici e contenti per tutta l'eternità?! O dietro l'angolo li aspetterà qualche nuova avventura?!
Mettetevi comodi perché, vi avviso, non sarà una storia breve! Questa volta ho proprio voglia di fare le cose con calma. Spero di non annoiarvi troppo. ^_^
RATING ARANCIONE a partire dal capitolo 12.
Genere: Avventura, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: Lemon, Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Cara Mamma,

Argh! No! Ho sbagliato! Aspetta, ricomincio!

....

Cara Nonna,

Sì, hai capito bene! Ci sono state un sacco di novità in queste ultime settimane e questa è sicuramente la più bella di tutte: io e Inuyasha aspettiamo un bambino!

Ancora non riesco a crederci... è proprio vero che le cose belle arrivano sempre quando meno te le aspetti e non ti nascondo che, dentro di me, ormai iniziavo a perdere le speranze, era da tanto che aspettavamo questo piccolo miracolo... Oh mamma, sono così felice!! Anche tu ti sentivi così quando hai saputo di me e Sota?

Mai come adesso però sento la mancanza del mio mondo... e non solo per te... vorrei andare da un medico, uno “vero”, per sapere che è davvero tutto a posto, magari fare un'ecografia, per vederlo e sapere se è un maschietto o una femminuccia... Te la immagini?! L'ecografia di un piccolo demone cane... chissà la faccia del dottore!!! Però sarebbe così bello... Aaahhh... Sono così invidiosa! Sai che Inuyasha riesce a sentire il suo cuoricino che batte?! Uffa! Voglio sentirlo anch'io! Non è giusto!

Eh?! Come dici?! Inuyasha?! Ah, dovresti vederlo... è... è impazzito! Non lo riconosceresti! Mi tratta come se fossi di cristallo, se potesse legarmi a un letto lo farebbe, non mi molla un secondo, sono giorni che non mi è più concesso portare nemmeno il cestino delle erbe (che non pesa niente)... anzi mi stupisco che non sia qui a reggermi la penna! E' tanto dolce, ma adesso sta cominciando davvero a esagerare, se continua così va a finire che ricomincio a mandarlo “a cuccia”!

Ecco, appunto, dicevamo... è appena tornato (era fuori a lavare i piatti, perché nemmeno quello mi lascia più fare, posso solo cucinare giusto perché lui non è capace!) e adesso brontola che è tardi e devo andare a letto... Va beh! Ti saluto, prima che mi strappi il foglio di mano.

Baci e a presto (appena mi sbarazzo di lui)

Kagome


 

- Allora?! Hai finito?! - sbottò Inuyasha che stava già preparando il futon

- Sì sì... Ah! Guarda qua! Che razza di lettera, povera mamma. Volevo dirle tante di quelle cose e invece... per colpa tua ho lanciato la bomba e sono fuggita! - rispose Kagome lasciando la lettera ad asciugare sul tavolo e iniziando a togliersi il chihaya.

- La colpa è tua che cerchi di fare le cose di nascosto, credendo che non me ne accorga. - la rimproverò dolcemente Inuyasha

- Ti rendi conto che è già passato un mese da quando ho saputo di essere incinta e non ho ancora trovato il tempo di dirlo a mia madre?! E anche quando ce l'avrei, tu me lo impedisci con mille scuse, come se scrivere una lettera potesse uccidermi... - ribatté Kagome che, rimasta con la sola sottoveste, si avvicinò a lui per aiutarlo a sistemare le coperte

- Guarda che io lo dico per te, lo vedo che sei sempre stanca, la mattina fai fatica ad alzarti, l'unica cosa che ti tira su dal letto è quella maledetta nausea... Ehi ferma, ci penso io! - esclamò togliendole le coperte di mano.

- Inuyasha, non sarebbe meglio aspettare che mi ritrovi con una pancia così – disse descrivendo un grosso cerchio con le braccia davanti a lei - prima di aiutarmi in queste cose?! Quando farò fatica a piegarmi sarò ben felice di lasciarmi aiutare, ma per ora ce la faccio benissimo. Non trattarmi come un'invalida! - lo supplicò

- Non se ne parla! Sango e la vecchia dicono che è meglio se non alzi pesi e non fai sforzi! - rispose irremovibile – Tu adesso hai un compito molto più importante che preparare uno stupido letto... - mormorò dandole un bacio dolcissimo sulle labbra.

- E va bene... - sospirò Kagome capitolando con un sorriso e infilandosi a letto mentre anche Inuyasha si toglieva la veste di Hinezumi e si stendeva vicino a lei, poi si avvicinò alla sua pancia e scostò un po' la sottoveste di lei per vedere il suo ventre ancora praticamente piatto e mormorare in direzione del suo ombelico:

- E comunque, giovanotto, appena esci di lì t'aspetta una bella strigliata! Non ti vergogni a far stare male la mamma così tutte le mattine?! - disse serio

Kagome scoppiò a ridere:

- Perché “giovanotto”? E chi ti dice che non sia una “signorina”? - gli chiese divertita – Ti arrabbieresti ugualmente? -

- Certo! - rispose convinto, appoggiando l'orecchio alla sua pancia mentre un sorriso beato gli si dipingeva sul volto ascoltando il battito di suo figlio. Ormai aveva preso l'abitudine a farlo tutte le sere.

- Mmmhhh... sì sì... lo vedo... fai proprio paura... - lo canzonò Kagome, poi mormorò rivolta alla sua pancia – Non dare ascolto a quel brontolone di papà, tu non fai niente di male, non potrei desiderare una gravidanza più tranquilla di questa! -


 

La mattina successiva Kagome venne strappata al mondo dei sogni da due sensazioni ormai familiari: l'abbraccio di Inuyasha e un fastidioso malessere alla bocca dello stomaco che la costrinse a tirarsi su di scatto, con uno sprint da fare invidia a un centometrista, e correre fuori di casa diretta verso il fiume, gettarsi in ginocchio sulla riva e lasciare che il “niente” cercasse di uscire con tutte le sue forze dal suo stomaco vuoto.

Ci volle un po' perché quella sgradevole sensazione si calmasse, ma alla fine Kagome immerse le mani nell'acqua fresca e si sciacquò un po' la bocca e la faccia prima che lo sguardo le cadesse sulla sua immagine riflessa nell'acqua.


 

Inuyasha sentì Kagome scivolare rapida, come un fulmine, fuori dal suo abbraccio, spalancare la porta e fiondarsi fuori e capì che era ora di alzarsi, ma non c'era fretta, oramai aveva imparato che lei riusciva a gestirsi perfettamente quei momenti e, anzi, preferiva restare sola. Tese l'orecchio dispiaciuto ai rumori poco piacevoli che provenivano da fuori, avrebbe dato qualsiasi cosa per accollarsi lui quel malessere, anche solo per una volta, e poi gli mancava il suo “bacio del buongiorno”, ormai erano settimane che andava avanti così, se avesse saputo che sarebbe andata in questo modo c'avrebbe pensato due volte prima di chiederle di avere un bambino, anche per questo si era intestardito nel cercare di aiutarla in tutto quello che poteva: si sentiva terribilmente in colpa, perché lei stava così, mentre lui era felice come mai in vita sua!

Finalmente i rumori cessarono e Inuyasha stava per tirare un sospiro di sollievo quando...

- AAAAHHHH!!!!!! - un acuto grido di terrore squarciò l'aria.

- Kagome!!! - gridò Inuyasha balzando fuori dal letto e raggiungendo sua moglie che ne se stava raggomitolata sulla riva del fiume con le mani sopra la testa. Nella frazione di secondo che impiegò a raggiungerla non avvertì nessuna minaccia esterna e allora un terrore ancora più profondo si impadronì di lui:

- Kagome, cosa c'è? Ti senti male? Il bambino... - balbettò terrorizzato non capendo cosa stesse succedendo, si tranquillizzò solo quando si accorse che non c'era odore di sangue, ma Kagome continuava a tenersi la testa disperata.

Finalmente lei si decise a rispondergli scuotendo piano la testa in segno di diniego e sollevando lentamente su di lui i suoi bellissimi occhi pieni di lacrime, mormorando:

- I-inuyasha... -

- Che è successo, tesoro?! Non farmi preoccupare! - la incalzò lui dolcemente

Le lacrime aumentarono ma Kagome annuì debolmente prima di togliere lentamente le mani dalla testa.

Inuyasha fece tanto d'occhi e spalancò la bocca stupefatto.

- Non ridere... - piagnucolò Kagome

- Oh cavolo! Ma sono vere?! - mormorò stupito prendendole il viso tra le mani e osservandola bene ai lati della testa: le sue orecchie umane erano sparite e al loro posto, ma più in alto, le spuntavano tra i capelli due orecchie da cane identiche a quelle di Inuyasha, ma coperte sul dorso da una soffice e corta pelliccia, nera come i suoi capelli.

Inuyasha non resistette alla tentazione di toccarle per accertarsi che non fossero frutto della sua immaginazione, le prese delicatamente tra le dita, come faceva sempre sua moglie con le sue. A quel contatto Kagome sentì uno strano piacevolissimo brivido e non riuscì a trattenere un gemito per poi arrossire subito violentemente per quella reazione:

“Allora è questo che si prova?!!!” pensò allarmata ricordando le parole di Gyakusatsu e del Generale

- Scusa, tesoro. - mormorò Inuyasha arrossendo leggermente e sorridendole imbarazzato per poi aggiungere più seriamente – Ma allora sono proprio vere... Che diavolo è successo?! -

- Non lo so... - piagnucolò ancora lei – quando mi sono vista riflessa nell'acqua ero già così! Che sia colpa del bambino?! -

- Potrebbe anche essere... non ci vedo altra spiegazione e poi anche mio padre mi aveva accennato qualcosa... su dei possibili effetti strani... ma non mi aveva detto cosa... -

- E adesso che succederà?! Resterò così?! - chiese ancora Kagome tornando a specchiarsi nel fiume – Oh santo cielo! Sembro davvero un mezzodemone! Ho persino le zanne e gli artigli! - esclamò sollevandosi, con la punta delle dita, il labbro superiore per guardare i canini che adesso erano più appuntiti del solito anche se non tanto quando quelli di Inuyasha – Guardami! Sono un mostro! - esclamò guardandosi anche le mani, le unghie non erano molto più lunghe del solito ma sembravano decisamente più appuntite, affilate e resistenti.

- Ah! Allora è questo che pensi: noi mezzodemoni siamo mostri! E io che credevo che mi amassi... - le rispose fingendosi offeso

- Non ho detto questo! Tu così ci sei nato! Tu sei tu e basta! Ma io... io... io non sono così! Rivoglio le mie orecchie... - mormorò afflitta tastandosi le tempie sconvolta dal fatto di non trovarci niente, a parte i capelli.

- Io invece ti trovo bellissima, persino più del solito... - le bisbigliò con voce roca Inuyasha – Dai, vieni qui, mia bellissima mezzodemone... - le disse accogliendola tra le sue braccia per consolarla – Adesso sai cosa provo ogni volta che divento umano... - scherzò

Kagome si strinse a lui con un sospiro e una strana sensazione la travolse: di colpo si ritrovò avvolta dal profumo di Inuyasha... non l'aveva mai sentito così bene ed era così diverso da come lo percepiva di solito, riusciva a cogliere sfumature che non aveva mai notato, all'improvviso le sembrò così inebriante, buono, irresistibile... l'odore del suo uomo!

- Inuyasha... - bisbigliò dolcemente, avvampando e nascondendo il viso contro il suo petto

- Cosa c'è? - le chiese affettuosamente Inuyasha accarezzandole la schiena.

La sentì respirare profondamente e mormorare di nuovo:

- Inuyasha... - strusciando il viso contro il suo petto per poi sollevarlo verso il suo collo

- Dimmi, ti ascolto. - le disse allora con un sorriso, cercando di guardarla in faccia.

Ma lei si strinse ancora di più a lui e inspirò ancora contro il suo collo prima di sollevare lo sguardo verso di lui e bisbigliare ancora:

- Inuyasha... - lo guardava con occhi languidi e gli aveva parlato con una voce calda e appassionata

- Ka-Kagome... che-che ti prende?! - balbettò preoccupato

- Niente... - bisbigliò di nuovo lei inspirando ancora – è solo che... non mi ero mai resa conto... che tu avessi un odore così buono... - proseguì continuando ad inspirare ad ogni pausa

- Da-davvero?! - balbettò Inuyasha imbarazzato

- Mh-mh... - annuì Kagome – Sai di... bosco... di erba bagnata... di corteccia di pino... di muschio... di... maschio! Il “mio” maschio! - aggiunse decisa con una stana luce negli occhi prima di avvinghiarsi al suo collo e lanciarsi sulle sue labbra con una tale foga da scaraventarlo a terra, sul prato.

- Te... soro... cal... ma... ti... - cercò di dirle Inuyasha tra un bacio e l'altro.

- Non voglio calmarmi... - gli bisbigliò lei ansimando eccitata – voglio te! - concluse tornando a baciarlo con passione.

- Ma... tesoro... - cercò di dirle ancora Inuyasha, mentre la mano di lei si insinuava nel risvolto della sua sottoveste per accarezzargli vogliosa i muscoli del petto e un brivido di piacere gli percorreva la schiena; restare lucido stava diventando sempre più difficile, era la prima volta che Kagome prendeva l'iniziativa in modo tanto irruento e sfacciato e la cosa non gli sarebbe dispiaciuta affatto, in un altro momento – i-il... bambino... - provò a mormorare sperando che questo fosse sufficiente a riportarla alla ragione.

- Non preoccuparti... - bisbigliò lei continuando a baciarlo e a lasciar scorrere le sue mani sul suo petto, il collo, il viso – il nostro cucciolo sta benissimo... è al sicuro... ora tocca a me stare un po' bene... è da un po' che mi trascuri, sai?! - mormorò con voce roca – Forse... non mi ami più...? - gli chiese di colpo preoccupata fermandosi un attimo a guardarlo negli occhi e lasciandosi sfuggire...

“Un guaito??!!! Possibile?!” si chiese stupefatto Inuyasha che non poteva certo restare indifferente a una reazione del genere: ai suoi occhi, o meglio alle sue orecchie, di mezzodemone cane, era peggio che vederla piangere.

- No...No... Amore mio... io... io ti amo da impazzire... ogni giorno di più!!! - confessò afferrandole il viso e attirandola a sé per baciarla di nuovo

- Davvero?! - gli chiese rincuorata tornado a bacialo con passione – Allora dimostramelo... - aggiunse di nuovo con voce roca tornando ad accarezzarlo sul petto, l'addome e scendendo poi a slacciargli la sottoveste e ancora più giù...

- Ka-kagomeee!!! - gridò Inuyasha quando lei raggiunse ciò che voleva – No... ferma... -

- Allora è vero che ti piaccio ancora... - mormorò lei provocante constatando il risultato dei suoi baci e delle sua carezze sempre più audaci – Ma allora perché mi resisti?! - mugugnò disperata

- I-io mi preoccupo solo per il nostro bambino... Certo che mi piaci, stupida... Anch'io muoio dalla voglia di fare l'amore con te, cosa credi... N-non sono mica di pietra! - balbettò trattenendosi con tutte le sue forze dal saltarle addosso e farla sua, lì su quel prato, senza tante cerimonie e in modo decisamente poco gentile

- Ah no?! A me sembra di sì, invece... - mormorò lei sorridendo maliziosa, soddisfatta della consistenza di ciò che aveva trovato sotto la cintura

- Oh santo cielo!!! - mormorò Inuyasha quando la vide mettersi a cavalcioni sopra di lui e togliersi lentamente la sottoveste, mooolto lentamente, mentre lo guardava provocante – Ka-kagome... i-io... t'assicuro che sarei il mezzodemone più felice del mondo se potessi farlo con te... così... adesso... ma ho paura che tu non sia in te in questo momento... -

Nonostante le sue parole però Inuyasha non riusciva a frenare la sua immaginazione... fare l'amore in quel modo... con sua moglie... che se di norma era bellissima, adesso con quelle orecchie e quelle piccole e candide zanne che facevano capolino dalle sue dolcissime labbra ad ogni sorriso e, immaginò, anche ad ogni gemito... beh era praticamente perfetta... sarebbe stato un sogno proibito che si avvera! Anzi andava ben oltre il più proibito dei suoi sogni!!! Solo un pazzo le avrebbe detto di no! Ma c'era il loro bambino di mezzo... non era il momento per il sesso selvaggio e demoniaco... No, adesso, in certi momenti, doveva sforzarsi più che mai di essere delicato! Certo potevano farlo con calma e sarebbe stato ugualmente meraviglioso, come sempre... ma qualcosa gli diceva che questa volta lei non si sarebbe accontentata...

- E va bene! L'hai voluto tu, femmina pervertita! - esclamò Inuyasha afferrandola con decisione per i fianchi e rovesciandola sul prato sotto di lui – Scoprirai sulla tua pelle cosa succede a “svegliare il can che dorme” - aggiunse minaccioso

Ma lei lo guardò per niente spaventata e sorridendo mormorò:

- Finalmente... -

- Toglimi il rosario... - le disse Inuyasha malizioso “e speriamo bene...” pensò preoccupato senza darlo a vedere.

Kagome obbedì senza indugi e subito i tratti demoniaci fecero la loro comparsa sul viso di Inuyasha che, per fortuna, riuscì a mantenersi lucido anche quando lei lo baciò di nuovo, ringhiando leggermente, provocante, e mordendogli piano il labbro.

Kagome fece per mettersi il rosario al polso, ma Inuyasha le chiese con voce roca:

– Perché non lo metti tu, invece?! Voglio vedertelo al collo, mia bella mezzodemone... - bisbigliò malizioso baciandola con passione

Lei gli sorrise e di nuovo obbedì senza protestare.

- Allora?! Come mi sta?! - gli chiese allettante tirando con un dito il rosario fino all'incavo dei suoi seni.

Inuyasha la guardò sospirando:

- B-bene... molto bene... - dovette ammettere suo malgrado, indugiando con lo sguardo sul seno di lei e invidiando ogni singola perla del suo rosario... prima di rendersene conto la stava baciando di nuovo, iniziando a scendere lungo il suo collo... fu con uno sforzo enorme che si fermò e, facendo appello all'ultima goccia di lucidità, si sollevò a guardarla negli occhi:

- Amore... - le bisbigliò di nuovo Inuyasha ansimando di desiderio – la faresti un'ultima cosa per me? - le chiese con dolcezza

- Tutto quello che vuoi, amore mio! - gli rispose Kagome guardandolo adorante

- Mi diresti quella cosa... quella che non mi vuoi più dire... mi manca tanto sai?! -

- Cosa?! “A cuccia”?! - chiese lei perplessa – AAAHHH!!! - gridò quando una forza invisibile le si strinse intorno al collo schiacciandola a terra con violenza, per fortuna era già sdraiata e non si fece quasi niente.

- Ahi! Ma che cavolo... - borbottò massaggiandosi la nuca e rimettendosi lentamente seduta, aiutata da Inuyasha

- Va meglio adesso?! - le chiese lui preoccupato

- Meglio, un accidente! - rispose lei arrabbiata sollevando lentamente lo sguardo su di lui, sguardo che si fermò in un “certo posto” che si dimostrava ancora “felice” per i momenti appena trascorsi (e per quelli che si illudeva ci sarebbero stati) – Ommioddio... Copritiiii!!!! - gridò imbarazzata prima di rendersi conto di essere completamente nuda. Incrociò velocissima le braccia sul petto per cercare di coprirsi – Ma che è successo?! A-abbiamo... e me lo sono perso?! - chiese stupita e preoccupata

- No, tesoro, non “abbiamo”... - rise Inuyasha “Purtroppo!” pensò con una punta di rammarico – Ti ho fermata in tempo, ma temo che il mio trucchetto non funzionerà una seconda volta e non posso stare senza il mio rosario, soprattutto con te in queste condizioni. Dobbiamo trovare una soluzione! - ammise preoccupato dopo essersi rivestito e mentre le rimetteva sulle spalle la sua sottoveste.

- Tu... mi hai fermata?! Oh santo cielo... i-io ti sono saltata addosso... letteralmente... - mormorò Kagome imbarazzatissima, iniziando a ricordare ciò che era successo – E... e solo perché ho sentito il tuo profumo... Ma perché?! E'... è normale che un demone si comporti così?! Insomma tu non l'hai mai fatto! -

Inuyasha le sorrise dolcemente:

- Tesoro... tu sei una mezzodemone da quanto?! Dieci minuti?! Io così ci sono nato. - la canzonò – Sono abituato a gestire il mio sangue demoniaco e le sue conseguenze ma... non credere che il tuo profumo non mi faccia lo stesso effetto... sono solo più bravo a dominare i miei istinti... insomma anche tu mi avevi messo parecchio in crisi la nostra prima notte, non te lo ricordi?! E anche adesso... - confessò timidamente indicando la sua faccia trasformata - Ma poi ho imparato a gestire anche certe situazioni e poi... ho il tuo rosario che mi aiuta ma se adesso serve anche a te... beh mi sa che siamo nei guai... -

- Forse potremmo chiedere alla vecchia Kaede se ne ha un altro... - mormorò dubbiosa Kagome.


 

Si vestirono e fecero rapidamente colazione, per poi recarsi al villaggio. Kagome preferì coprirsi le orecchie con un fazzoletto per evitare di spaventare gli abitanti con quell'assurda novità e se lo tolse solo dopo essere entrata nella capanna dell'anziana sacerdotessa.

Passò un minuto buono in cui la vecchia Kaede continuò a fissare attonita la testa di Kagome, mentre la ragazza cercava di spiegarle, senza troppi particolari, cosa fosse successo:

- Beh, ragazza mia... non ne so molto di “gravidanze demoniache” ma immagino che se una normale gravidanza comporta già molti cambiamenti per il corpo di una donna... se il bambino è anche un mezzodemone credo sia normale che anche questo abbia le sue conseguenze... certo non immaginavo fino a questo punto! - ammise la vecchia.

- Ma cosa possiamo fare, nonnina?! - chiese preoccupata Kagome – Insomma, guarda... sembra che anche il mio potere di purificazione sia diminuito... non riesco nemmeno a far tornare normale Inuyasha! - esclamò guardando suo marito che aveva ancora i marchi demoniaci in faccia.

- Penso che anche questo sia normale... il tuo potere di norma è molto forte e rischieresti di far del male a tuo figlio senza nemmeno volerlo... probabilmente il tuo fisico si dev'essere adattato in qualche modo, per proteggere il bambino. - ipotizzò Kaede

- Se le cose stanno così, vecchia, ora più che mai ho bisogno del mio rosario! - intervenne Inuyasha – Non posso certo rischiare di perdere il controllo se non c'è nessuno che riesca a fermarmi... e poi... non voglio rischiare di far del male... alla mia famiglia. - mormorò guardando Kagome con affetto – Ci serve un altro rosario! - concluse deciso

- Mi dispiace, ma non ne ho più. - mormorò rammaricata la vecchia Kaede

- Che cosa?! - esclamarono in coro Inuyasha e Kagome

- Sì, quel rosario è unico... a dir la verità... era di Kikyo... l'aveva preparato per te Inuyasha, ma poi non te l'ha mai dato... per questo Kagome è l'unica che può usarlo – confessò – Io te l'ho messo al collo ma non sarei in grado di fabbricarne un altro, solo Kikyo sapeva farlo. -


 

Lasciarono la casa di Kaede sconsolati e andarono a sedersi ai piedi del loro albero:

- Che situazione assurda! - sbottò Kagome – Abbiamo affrontato demoni di ogni sorta insieme e ce la siamo sempre cavata ma adesso... - mormorò accarezzandosi la pancia – questo piccolo demone non è ancora nato e c'ha già messo nei guai! - esclamò sorridendo dolcemente

- Se solo papà fosse ancora qui... potrei chiedere a lui. - si rammaricò Inuyasha – Infondo lui se l'aspettava... -

- Già! - ammise Kagome – Ora che ci penso... perché se l'aspettava? - chiese curiosa Kagome

Inuyasha si bloccò imbarazzato, ma Kagome non gli dette il tempo di rispondere.

- Ma certo! Anche tu sei un mezzodemone, quindi anche tua madre... deve aver avuto qualche piccolo inconveniente, non credi?! - esclamò Kagome rianimandosi di colpo

- Sì, ma senza mio padre... - ribatté Inuyasha

- Senza tuo padre... - lo interruppe Kagome – c'è una sola persona che può aiutarci... -

- Miyoga!!! - esclamarono all'unisono


 

- Di sicuro è da Totosai! - gridò Inuyasha correndo con Kagome sulle spalle

- Ma sei sicuro che possa venire anch'io?! - chiese Kagome preoccupata – Credevo che la casa di Totosai fosse in un posto inaccessibile agli umani... -

- Infatti! Ma tu adesso sei una mezzodemone, tesoro! - rispose divertito Inuyasha

- Questo non significa che possa fare tutto quello che fai tu! - rispose lei

Inuyasha si fermò di colpo e la mise a terra:

- Lo scopriremo subito... Avanti, prova a starmi dietro! - esclamò rimettendosi a correre

- Ehi... Aspetta! Ma che ti salta in testa?! - gridò Kagome vedendolo allontanarsi – Argh... Brutto stupido! - sbottò mettendosi a correre, prima piano poi sempre più forte. Si stupì di non sentire alcuna fatica, ma anzi sentiva di poter accelerare ancora e così fece. In men che non si dica si ritrovò a veder scorrere il mondo intorno a lei, gli alberi, i cespugli, allo stesso modo in cui li vedeva di solito dalla schiena di Inuyasha.

Sentì di nuovo l'odore di suo marito, poco lontano da lei e se lo vide comparire davanti, stava ancora correndo e si voltò a guardarla:

- Visto che ce la fai! - la canzonò divertito prima di spiccare un salto verso un ramo a un paio di metri da terra.

- Uffa! Non vale! Non ce la farò mai! - gridò Kagome scocciata ma provò ugualmente a saltare con tutta la forza che aveva, nel disperato tentativo di raggiungerlo.

Con suo enorme stupore, saltò così in altro che, se Inuyasha non l'avesse presa al volo, avrebbe superato l'albero finendo a terra dall'altra parte.

- Ehi, vacci piano! - rise Inuyasha stringendola forte tra le braccia e tornando a terra insieme a lei – Allora, ci credi adesso?! Non penso proprio che avrai problemi da Totosai! -

Kagome lo guardò stupita e gli sorrise:

- Sì, forse hai ragione... - mormorò

- Dai! Torna in groppa, mammina! Meglio se non fai altri sforzi, per oggi. - disse premuroso Inuyasha, facendola salire di nuovo sulla sua schiena.

- Mmmhhh... peccato... c'avevo preso gusto! - mugugnò Kagome fingendosi rattristita prima di stringersi a lui con un sorriso.


 

Arrivarono rapidamente da Totosai. Kagome si guardava intorno in quella landa desolata, cosparsa di crateri fumanti e fiumi di lava, tenendosi il naso tra le dita per proteggersi dall'orrendo fetore di uova marce che permeava l'aria:

- Bleah! Che puzza! Ma davvero Totosai vive in un posto simile?! - chiese disgustata temendo che la nausea prendesse di nuovo il sopravvento.

- Sì! - rispose Inuyasha – Eccola, quella è la sua casa! - le spiegò indicando un enorme scheletro davanti a loro a cui mancava uno spicchio del cranio, ricordo di un Meidozangetsuha lanciato da Sesshomaru. - Ehi! Totosai! Ci sei?!!! - gridò il mezzodemone.

Il vecchio spadaio fece capolino, curioso, tra le fauci spalancate dello scheletro:

- Oh Inuyasha! Che ci fai da queste parti?! - poi il suo sguardo si spostò su Kagome – Ma che è successo???!!! - chiese stupefatto

- E' quello che vorremmo sapere! - spiegò laconico Inuyasha – Il vecchio Miyoga è qui con te?! -

- Signor Inuyasha! - gridò la piccola pulce saltellando verso di loro e raggiungendo con un balzo la spalla di Kagome – Signora Kagome! Ma come avete fatto ad arrivare fin qua?! - la salutò allegro lanciandosi contro la sua guancia e pungendola prontamente.

Miyoga dette un lungo sorso soddisfatto ma poi si staccò di colpo:

- Che è successo al vostro sangue, Signora Kagome? - chiese stupito osservandola meglio

- Questo dovresti dircelo tu, vecchio! - lo rimproverò Inuyasha afferrandolo tra la punta delle dita e schiacciandolo senza pietà.


 

- Mmmhhh... capisco... - mormorò il vecchio Miyoga, meditando serio con le quattro braccia conserte, dopo le spiegazioni di Inuyasha e Kagome – In effetti anche vostra madre ebbe qualche difficoltà con voi... tuttavia, Signor Inuyasha, voi eravate un mezzodemone, il figlio del Grande Generale Cane... c'era da aspettarselo che il sangue di vostro padre fosse difficile da gestire per un'umana... ma vostro figlio... senza offesa, ma è solo il figlio di un mezzodemone e di un'umana, ha sicuramente del sangue demoniaco (e ce lo ha ampiamente dimostrato nella battaglia contro i Nue) ma non tanto quanto voi, Signor Inuyasha. Inoltre mi stupisco che una sacerdotessa potente come la Signora Kagome non riesca a tenere a bada un po' di sangue demoniaco di suo figlio! -

- Secondo la vecchia Kaede, è una reazione naturale del mio corpo. - spiegò Kagome – I miei poteri si sono ridotti per non compromettere il bambino. Forse è per questo che riesce a farmi quest'effetto anche se è demone solo per un quarto. - ipotizzò

- Qualunque sia il motivo, dobbiamo trovare una soluzione! - tagliò corto Inuyasha – Mio padre e mia madre come la risolsero, Miyoga?! - chiese preoccupato

- Beh... a dire la verità... non la risolsero! - rispose mortificato il demone pulce

- Che cosaaa??!!! - esclamarono all'unisono Inuyasha e Kagome

- Sì... insomma... voglio dire... vostro padre partì poco dopo la comparsa dei primi “sintomi” e non fece ritorno fino alla vostra nascita... e in sua assenza vostra madre rimase abbastanza calma e la situazione si gestì piuttosto facilmente. -

- Quindi cosa dovrei fare, secondo te?! Andarmene e lasciare Kagome da sola fino alla nascita del bambino?! Non se ne parla!!! - sbraitò Inuyasha

- Forse c'è un'altra soluzione... - intervenne Totosai – Facciamo una prova! Tanto per cominciare, Kagome... che ne diresti di restituire a Inuyasha il suo rosario?! -

Kagome lo guardò poco convinta, ma lentamente si sfilò il rosario e si avvicinò a Inuyasha per rimetterglielo al collo. I marchi demoniaci scomparvero all'istante dal volto del mezzodemone che però si ritrovò di nuovo sua moglie tra le braccia che lo guardava adorante, sospirando con aria languida.

- Ecco! Lo vedi, Totosai! E questo è niente! - esclamò imbarazzato Inuyasha

- Sì... esattamente come vostra madre, Signor Inuyasha... - ammise Miyoga scuotendo la testa.

- Bene, almeno sappiamo che il tuo rosario ti è veramente indispensabile, Inuyasha. - sentenziò Totosai – E dimmi... hai provato a darle Tessaiga?! - chiese dubbioso il vecchio spadaio

Inuyasha lo guardò stupito:

- N-no! In effetti... non c'avevo pensato... - rispose sfilandosi rapidamente la spada dal fianco - Tesoro, puoi... tenermi Tessaiga un momento?! - chiese gentilmente a Kagome che continuava a stringersi a lui uggiolando affettuosa.

- Ma certo, amore mio, tutto quello che vuoi! - gli rispose lei con voce flautata afferrando la spada che lui le porgeva. A quel contatto Tessaiga iniziò a pulsare, gli artigli di Kagome iniziarono a ritrarsi e le orecchie a scendere di nuovo al loro posto, tornado lentamente rosa.

- Presto, Inuyasha! Riprendi Tessaiga! - gridò allarmato Totosai – Se Kagome torna umana qua, morirà! -

Imprecando malamente contro il vecchio fabbro, Inuyasha strappò subito Tessaiga dalle mani di Kagome che invertì immediatamente la trasformazione tornado ad assumere l'aspetto del mezzodemone.

- Bene, questo mi conferma che Tessaiga può tenere a bada anche il sangue demoniaco di tuo figlio, Inuyasha. - dichiarò soddisfatto Totosai.

- Sì, ma Tessaiga serve a me, io e Miroku abbiamo un sacco di lavoro e con un bambino in arrivo non posso proprio permettermi di rifiutare! E anche Sesshomaru è convinto che, dopo l'ultima vittoria, anche altri nemici del clan torneranno a farsi avanti, è solo questione di tempo! Per non parlare di quelli che vorrebbe attaccare lui! - sbottò Inuyasha – E non posso neanche portare Kagome con me e pretendere che combatta lei contro i demoni nel suo stato! - dichiarò cingendole le spalle protettivo mentre lei si stringeva di nuovo a lui accarezzandogli con le dita il risvolto del suikan, come se morisse dalla voglia di strapparglielo di dosso.

- Certo, capisco, ma forse possiamo fare ugualmente qualcosa. - rispose Totosai – Dammi Tessaiga e l'anello e lascia fare a me, non ci metterò molto. -


 

Il vecchio fabbro si mise subito al lavoro con le sue fiamme e il suo martello. Il rumore era talmente forte che riscosse persino Kagome dal suo stato:

- Non possiamo aspettare fuori?! - chiese disperata a Inuyasha, tappandosi le sensibili orecchie – Mi sta spaccando i timpani! -

Così Inuyasha la condusse al vecchio capanno sul retro, dove il rumore della fucina arrivava molto attenuato.

- Amoreee... - cinguettò Kagome di nuovo stretta a lui – cosa facciamo mentre aspettiamo?! - chiese maliziosa – Io un'idea ce l'avrei... - ridacchiò insinuando la mano nel risvolto del suikan e avvicinando il viso di lui al suo per baciarlo.

- Tesoro... non è il momento... hai sentito, Totosai.... farà in un attimo... - balbettò Inuyasha che ormai faceva sempre più fatica a contrastare i dolci assalti di sua moglie.

- Uuuhhh... ma nemmeno un bacino... - piagnucolò Kagome guardandolo con due occhioni da cucciola – uno piccolo piccolo... -

Inuyasha la guardò sospirando, era impossibile dire di no a quello sguardo!

- E va bene... “uno piccolo piccolo” - concesse sfiorandole appena le labbra con le sue – Ecco! Contenta?! -

- No! - rispose triste Kagome – Così è troppo piccolo! -

- Mmmhhh... E va bene! - rispose spazientito Inuyasha baciandola di nuovo sulle labbra, con un po' più di convinzione – Ti va bene così?! - le chiese di nuovo

- Insomma... secondo me si può fare di meglio! - rispose decisa avvinghiandosi a lui e baciandolo con passione.

“Basta! Al diavolo tutto quanto!” pensò Inuyasha che non ne poteva più di trattenersi, iniziando a rispondere a quel bacio. Senza quasi accorgersene si ritrovò disteso sopra Kagome, sulla paglia che copriva il pavimento del capanno, continuando a baciarla senza quasi prendere fiato

“Ma sì... tanto Totosai ne avrà per ore...” si disse accarezzando il seno di sua moglie, da sopra l'hakui, che gli sembrò leggermente più gonfio di come lo ricordasse... Un altro ottimo motivo per non fermarsi!

- Inuyasha... - mormorò Kagome con voce carica di desiderio.

- Kagome... - le rispose lui con altrettanto trasporto

- Inuyasha... - ansimò ancora lei

- Kagome... - ripeté lui

- Signor Inuyasha... -

- Signora Kagome... - ridacchiò Inuyasha, possibile che anche in quel momento lei avesse voglia di scherzare?!

- Signor Inuyasha... -

Inuyasha si riscosse di colpo: quella non era la voce di Kagome!

- Signor Inuyasha... - continuava a strillare il vecchio Miyoga che era corso fuori dalla fucina per cercarli.

- Maledizione! - imprecò tra i denti, Inuyasha – Siamo qua, vecchio! Che c'è?! - rispose visibilmente scocciato rimettendosi seduto e aiutando anche Kagome, che lo guardava contrariata, a tirarsi su.

- Totosai ha finito! - dichiarò allegro il demone pulce raggiungendoli – Ehm... ho forse interrotto qualcosa?! - chiese perplesso e imbarazzato notando i fili di paglia che spuntavano dai capelli di entrambi.

- Secondo te?! - ringhiò infastidito Inuyasha afferrando di nuovo la pulce tra le dita e assestandogli un'altra potente strizzata.


 

- Ho trasferito nell'anello anche un po' del potere calmante di Tessaiga. - spiegò Totosai a Inuyasha – Aspetta di esserti allontanato, però, prima di farglielo indossare di nuovo. -

- Va bene. - rispose Inuyasha – Grazie di tutto, Totosai. -

Quando lasciarono il caldo soffocante e i vapori malsani della landa incandescente dove viveva Totosai, Inuyasha restituì a Kagome il suo anello e finalmente sua moglie tornò ad essere una normale umana.

- L'ho fatto di nuovo, vero?! - piagnucolò lei sulle spalle di lui, mentre tornavano verso il villaggio.

- Sì, ma molto meno. - ammise Inuyasha sorridendo, nonostante il vago senso di rammarico che gli rodeva dentro – Te lo ricordi? -

- Sì, questa volta sì... non riuscivo a trattenermi ma... ero abbastanza lucida . - rispose nascondendo il viso contro le sue spalle – Che vergogna! Mi sono comportata come una gattamorta davanti al vecchio Miyoga e a Totosai... chissà che penseranno, adesso, di me?! - si chiese triste

- Non preoccuparti, tesoro, non è stata colpa tua e lo sanno entrambi. - rispose sereno Inuyasha “E sanno anche che, se si azzardano a fare commenti, li distruggo!” pensò immediatamente dopo, furibondo.


 

Quando, a sera, raggiunsero il villaggio, trovarono Miroku e Sango ad aspettarli:

- Eccovi, voi due! Dov'eravate spariti?! - chiese curioso il monaco

- Oh se sapeste... ne sono successe di tutti i colori! - esclamò Kagome

Decisero di fermarsi a cena da loro e raccontarono agli amici la loro piccola grande disavventura. Quando terminarono Miroku non riuscì a trattenersi:

- Davvero amico, tu ci provi proprio gusto a dare calci alla fortuna! Io mi sarei chiuso in casa con mia moglie per una settimana!!! Altro che Totosai! - sbottò contrariato scuotendo la testa.

- Questo, perché a differenza tua, Inuyasha non ha il cervello sotto la cintura! - lo rimproverò Sango – Lui sì che è un marito responsabile e rispettoso di sua moglie! - rincarò

- Aaahhh... Sanguccia... non fare così! Io lo dico perché ti amo! - piagnucolò Miroku mentre tutti scoppiarono a ridere.

- Ma davvero ti sono venute le orecchie da cane?!! - le chiese curiosa Sango

- Sì, guarda! - esclamò Kagome sfilandosi l'anello e tornando ad assumere l'aspetto del mezzodemone.

A quella vista le gemelle si misero subito a saltare dalla gioia:

- Zia Inu! Zia Inu! - gridavano allegre

Kagome scoppiò a ridere:

- Già, sembro proprio lo Zio Inu, vero?! Volete toccare anche le mie orecchie? - chiese divertita

- Sììììì!!! - gridarono eccitatissime

- E va bene... però dovete fare molto piano o mi farete male... - concesse abbassando di lato la testa per lasciarsi toccare.

- Mammaaa... sono veheee!!! - esclamò eccitatissima Masami toccando piano le orecchie di Kagome.

- Anch'io voglio ohecchie!!! - piagnucolò Manami.

- Temo proprio che non sia possibile, tesoro. - le rispose Sango divertita, mentre Kagome si rimetteva l'anello e tornava normale.


 

- Certo che hai del coraggio a lasciarti toccare così da quelle due scalmanate! - commentò più tardi Inuyasha, mentre rincasavano. Era inorridito vedendo le sensibili orecchie di sua moglie tra le grinfie di Manami e Masami.

- Dai, che male c'è! Sono solo due bambine e poi è divertente... se poi posso tornare normale, ovvio! - rispose ridendo Kagome – Fammi capire: non ti lascerai toccare le orecchie nemmeno da tuo figlio... o figlia?! - chiese maliziosa sottolineando di proposito l'ultima parola.

L'immagine di lui che camminava con una piccola Kagome sulle spalle, che gli stringeva piano le orecchie, sorridendo divertita e chiamandolo “papà”, si formò all'istante nella mente di Inuyasha che arrossì vistosamente:

- Beh... che c'entra... mia figlia è mia figlia... - balbettò impacciato

Kagome scoppiò a ridere di gusto davanti a quella reazione.

- Eccoci a casa, finalmente! - esclamò Inuyasha mettendola a terra, sulla porta di casa.

- Povero amore mio, per colpa mia oggi hai avuto una giornata davvero dura! - ammise Kagome comprensiva accarezzandogli una guancia – In tutti i sensi... - ridacchiò maliziosa

- Kagome! - esclamò scandalizzato Inuyasha – Non credevo fossi capace di simili insinuazioni anche... da lucida! - ammise arrossendo di nuovo.

- Beh... non mi sembrava che stamattina certe “insinuazioni” ti dispiacessero... ma se preferisci fare certi discorsi con la mia... ehm... “gemella cattiva”... se ne può parlare... - mormorò con voce roca sfilandosi l'anello e trascinandolo dolcemente dentro casa – Però ricordati... che non siamo soli... abbiamo un passeggero a bordo... - si raccomandò baciandolo piano sulle labbra.

Inuyasha sospirò felice:

- Adesso sì che sei perfetta... - mormorò stringendola tra le sue braccia e chiudendosi la porta alle spalle.

 


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Angolo dell'autrice

Sì, lo so... capitolo un po' così! Erotico/comico/slice of life ^_^

Non so bene nemmeno io come m'è uscito, avevo voglia di metterli un po' alla prova con questo periodo così delicato per la vita di ogni coppia, e per loro ovviamente non poteva filare normalmente, no?! ;-P

Avevo anche voglia di inserire in qualche modo una Kagome in versione mezzodemone (che si vede spesso in tante FA), credo che quest'esperienza l'abbia aiutata a capire ancora meglio cosa significa essere un mezzodemone e che questo rafforzerà sicuramente il suo rapporto con Inuyasha, oltre ad aiutarla ad essere una madre migliore per suo figlio/figlia.

Infine, ricordate il capitolo “Luna di miele” (penso di sì, l'avete letto 2000 volte!! O.O) quando Kagome fa la fatale richiesta “Ah sarei proprio curiosa di sentirlo, tutto questo buon odore che dici tu!”... Ehhhh... Kagome Kagome... bisogna sempre stare attenti a quello che si desidera! ;)

Alla prossima ^_^

   
 
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