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Autore: AlyTae    21/11/2014    3 recensioni
- Sai, quando sei nata tua madre insisteva col chiamarti Tiffany. Abbiamo litigato molto, sai? Che ricordi...-
Alzò la testa lievementi
- Quindi...- mormorò - Qual è il mio nome papà?-
- Cosa intendi dire?- disse suo padre, in tono quasi severo - Stephanie, ovviamente.-
Stephanie lo guardò intensamente
- Non mentirmi, papà.- disse - Qual è il mio nome?-

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SiFany
Genere: Malinconico, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Tiffany, Un po' tutti
Note: Cross-over, Lime | Avvertimenti: nessuno
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Tremava mentre scendeva le scale. Tremava, nonostante non ne avesse assolutamente motivo. Ormai non aveva più dubbi, a riguardo. La sua identità, il suo nome, la sua famiglia e i suoi amici... non le importava più della loro reazione.
Lo avrebbe detto. Avrebbe detto che lei e Siwon stavano insieme. E qualunque fosse stata la reazione degli altri... bhè, non avrebbe cambiato assolutamente nulla. E chiunque li avesse visti, la sera prima, non faceva differenza chi fosse. Tra poco tutti l'avrebbero saputo.
Eppure tremava.
Tremava, perchè aveva paura, e perchè provava vergogna. Qualcuno li aveva scoperti nel modo peggiore in cui si può scoprire una persona: così, per caso, improvvisamente e brutalmente. Come una porta sbattuta in faccia, una doccia d'acqua gelida, un fulmine a ciel sereno.
Tremava, perchè tra pochissimo sarebbe entrata in cucina, e quella persona misteriosa si trovava già lì, a tavola, assieme a tutti gli altri.
Tremava, perchè era probabile che avesse già dato la notizia a tutti quanti.
Tremava, perchè se lo avesse capito prima, se non fosse stata così impegnata ad occuparsi dei suoi problemi di identità, l'avrebbe già data lei stessa la notizia, e sarebbe stato molto meglio.
Tremava, anche mentre alzava il braccio ed impugnava la maniglia della porta della cucina. E non smise di tremare, finchè non aprì completamente la porta, e non li vide tutti lì davanti, seduti attorno al tavolo. Girati verso di lei. Che attendevano il suo arrivo.



- Buongiorno Stephanie! - la salutò Natalie, sorridente come al solito - Vieni vieni, che se non ti sbrighi i tuoi amichetti qui si fanno fuori tutti i muffin!-
Risatine imbarazzate da parte di Sunny e Sooyoung. Stephanie rimane immobile al suo posto per qualche secondo.
Sembrava tutto... anormalmente normale.
Guardò Natalie, e guardò suo padre. I loro visi erano sereni. Non provavano imbarazzo nel guardarla negli occhi. Il motivo poteva essere solo uno: non sapevano. Non ancora, almeno.
Guardò i suoi amici. Sunny e Sooyoung ridacchiavano e si sussurravano chissà quale divertente segreto. Normale.
Shindong masticava i muffin con appetito. Normale.
Leeteuk era piuttosto silenzio, e si concentrava intensamente sulla tazza di caffè che teneva sotto il naso. Strano, in effetti, ma lui era sempre stato un ragazzo misterioso. A Stephanie parve normale pure quello.
Finchè i suoi occhi non raggiunsero quelli di Taeyeon. Fu come una scossa. Come se i loro occhi avessero scatenato una strana reazione. Taeyeon spalancò gli occhi, il suo sguardo s'irrigidì in una strana smorfia, carica di esitazione e nervosismo. Le sue pupille guizzarono da una parte all'altra della stanza, come se volesse guardare qualsiasi cosa che non fossero gli occhi di Stephanie.
Taeyeon…
Non normale. Assolutamente non normale. Forse era lei…
- Allora?- la vocina di Natalie la riportò alla realtà – Emozionati per oggi?-
- Un pochino…- disse timidamente Shindong
- Io no!- replicò Sooyoung – Tanto il capo è lo zio di Sunkyu!-
- Cosa c’entra!- esclamò Sunny, visibilmente offesa – Mio zio è un professionista! Non vi prende certo solo perché siete miei amici! E poi non c’è solo lui a comandare!-
- E ci sarà sicuramente un sacco di gente…- disse Leeteuk sconsolato.
Stephanie non riusciva a seguire il discorso quasi per nulla. Quella era la giornata che aspettava da una vita, la sua unica occasione per poter realizzare il sui sogno. Ma l’emozione non raggiunse le sue membra. Erano troppo impegnate a tremare, per altri motivi.
 
 
 
Era pronti per andare. Appena furono tutti quanti lavati e vestiti, si diressero verso la porta. Stephanie stava per chiuderla alle sue spalle, ma sentì qualcosa fare resistenza.
- Ehi aspettatemi!-
Era Siwon. Stephanie strabuzzò gli occhi.
- Ma.. ma..- balbettò – Che stai facendo?-
- Vengo anche io.- disse lui, tranquillo.
- Ma… non credevo che tu fossi interessato a… ehm… non credevo di piacesse cantare!-
- Non sono molto interessato. E non mi piace cantare. Però mi hanno detto che sono bravo.-
Stephanie non poteva credere a ciò che sentiva. Ormai la sua vita era completamente formata da un unico ed infinito stato di confusione.
- Qual è il problema Steph?- le urlò Sunny, che si era già incamminata assieme agli altri – Più siamo meglio è?-
Stephanie sospirò rassegnata. Non valeva nemmeno la pena di rimanere perplessi. S’incamminò, quindi, cercando di concentrarsi sul paesaggio della California, le strade affollate, i negozi colmi di oggetti natalizi. Improvvisamente, quasi dal nulla, sentì uno strano calore alle dita. Alzò gli occhi di scatto. Siwon le aveva stretto la mano con forza e tenerezza allo stesso tempo. Non la guardò negli occhi. Continuava a camminare, fissando un punto fisso davanti a sé. Stephanie sorrise, e rispose con calore alla stretta di mano. I suoi amici erano un po’ più avanti rispetto a loro, e per un attimo la ragazza si lasciò trasportare dalla fantasia: immaginò un futuro in cui lui e lei, da soli, giravano per le strade californiane, addobbate di decorazioni natalizie, che litigano su quale regalo scegliere per i propri famigliari. Magari con un bambino al loro seguito. Un figlio. Stephanie arrossì al pensiero. Un figlio. Sarebbe stato bello, molto bello. Le sarebbe piaciuta proprio, una vita del genere…
Troppo presa da i suoi pensieri, non si accorse subito che Taeyeon aveva girato leggermente la testa, e li stava guardando. Appena i loro sguardi si incontrarono, sentì come una scossa invaderle tutto il corpo. Durò pochi secondi. E poi, Taeyeon si voltò di scatto.
 
 
Quando arrivarono, c’era già un po’ gente che si era messa in fila. Tanta, ma non troppa, dato che erano arrivati in anticipo. Il luogo dei provini si sarebbe tenuto dentro un grande edificio, i cancelli del quale dovevano ancora aprirsi. All’ingresso, ancora chiuso, era stata attaccata una grande targa bianca, con una scritta rosa : S.M. ENTERTAINMENT.
- Quando aprono?- chiese Leeteuk.
- Dovrebbero aprire i cancelli tra quindici minuti.- disse Sunny – Ma una volta dentro mi sa che dovremmo aspettare ancora.-
- Ma perchè hanno deciso di farli qui in California, i provini?-
- Mio zio non me l’ha spiegato bene. Credo avessero dei problemi, nella sede a Seul.-
Col passare dei minuti la gente aumentava. Erano tutti dei ragazzi, più o meno della loro età. Raramente si intravedeva qualcuno di più anziano. Si sedettero per terra, ed attesero. Passò mezz’ora, e i cancelli ancora non si aprivano.
- Ma quanto ci mettono?- sbuffò Sooyoung.
- Nel mondo dello spettacolo non rispettano mai l’orario.- disse Sunkyu.
- Cheppalle.- fu il commento di Shindong. – Non possiamo andare un attimo in un bar a prendere qualcosa da mangiare? Ho una fame…-
- Abbiamo appena fatto colazione!- ribatté la sorella – E comunque non possiamo lasciare il nostro posto in fila.-
- Vado io.- disse improvvisamente Taeyeon, alzandosi in piedi – Mentre venivamo ho un visto un bar, poco lontano da qui. Prendo del caffè per tutti.-
Gli altri acconsentirono. Stephanie, leggermente titubante, si alzò in piedi anche lei.
- Vengo con te!- mormorò – Non puoi prenderli tutti da sola.-
Taeyeon la fissò per un secondo, gli occhi spalancati, senza proferire parola. Per Stephanie, quell’unico attimo di esitazione le parve un secolo. Avvertiva una fortissima tensione, talmente forte da aver paura di esserne travolta.
- Ok.- disse alla fine Taeyeon. – Allora…. andiamo..-
   
 
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