Io Sono davvero onorata di avere così tanti lettrici/lettori che mi incoraggiano! Davvero, mi piaciono i vostri commenti, li adooooorrrrrrooooo!
Allora, commentiamo questo cappy. Questa
parte che inizialmente era il fulcro della mia carriera di comica, si
è trasformata per il 50% in una triste vicenda di dubbi
ambletici, complessi psicologici, sentimenti confusi e decisioni da
idioti innamorati. Diciamo, non drastici cambiamenti in New Moon Style, ma diciamo che da qui, per i prox cap, la storiella procederà in più... dark/triste/sentimentale. Per poi riprendere in chiave comic ancora di più (pensate solo al Primo giorno di Scuola!).
Ringrazio colore che hanno
letto, coloro che mi hanno inserito tra i preferiti e coloro che mi
hanno messo tra gli autori preferiti. E
un grosso kiss a chi non riesce a commentare sempre (ma voi non
smettete, vi prego! Ho un disperato bisogno di commenti che mi dicano
che scrivo... beh, o scemenze o meraviglie!)
Wind: Grazie, grazie, grazie, grazie!!^^ Mi fa piacere che il mio modo di narrare piaccia, perchè spesso, rileggendolo, lo trovo molto ripetitivo... (ricordo che sto in Sfiduciata mode on). Non penso proprio che tu faccia così tanti errori, mi piacciono le tue storie! Non ti sottovalutare! ;)
Fin Fish: Sono contenta che la mia logorroicità non ti dia fastidio. C'è chi invece non mi sopporta, ma per fortuna sono pochi. Scherzo. Comque, siccome oggi ho sognato Eddyno (quanto lo adoro!) mi ha dato dei consigli pre-zio-sis-si-mi, abbiamo commentato anche i personaggi e il mio modo di stravolgerli, e mi dice di comunicarti che Alice non è subdola. Dire ciò equivale a farle un complimento!U___U Ma sebbene sia un tornado con gli occhi d'oro, fa casino solo per il nostro, ehm, il loro bene. Ma non preoccuparti, tanto alla fine se la sorbiscono loro! Tu al limite ti fai quattro risate! (Parole sue, parole sue, lo giuro!). Per la discoteca dico solo che... beh, che avrai (avrete) una grossa sorpresa! Ma non come pensate voi.... Mwahahaha! (Ritorno del Sadismo2). E grazie per i dolcetti, li aspetto! Fai con calma, tanto ho intezione di ammorbarvi ancora per taaaaaaanto tempo.^^HollyShort91: Welcome in Our big crazy family! Una new entry nuova nuova, benvenuta. Sono feliciximixima che ti piaccia e chi sia decisa a lsciarmi un commentino. Sono arcicontenta, poi, che ti piaccia il mio modo di stravogere i personaggi, e soprattutto la storia originale! Spero di ricevere tanti altri bei commentini!
MimiMiaotwilight4e: Cerco di farlo apparire mooolto romantico, ma anche mooolto cauto. Povero Ed, gli complico la vita in maniera assurda! Ma anche lui ci mette del suo... Eh, si, diciamo che la colpa e Fifty fifty. Comunque, chi afferra da dietro Edward è.... e Alice ha in mente di... ^^ Forse è meglio se leggi sotto!
Helen Cullen: No te preoccupe per il poema! Sono felice di recensioni lunghe, mi ispirano! Comunque, hai visto i romanzi che scrivo io nei commenti: quelli si che sono più lunghi dei capitoli! Ma rispondiamo alle tue domandine... Allora, la caccia con Carlisle mi è dispiaciuta non scriverla, quindi rimedierò molto presto - il papi deve essere visto in azione, U___U. Quello che ha in mente Alice è diviso in mille piccoli diabolici piani per "La Felicità Assoluta Dei Suoi Fratellini", quindi si evolverà pian pianino... Ma comunque ci si metterà Edward è il suo senso del dovere e Bella e i suoi complessi ad ostacolarla. Ma lei si fermerà? Certo che no! Continuerà imperterrita perchè O si fa come dice lei, o si fa come dice lei. Per il rapporto tra i nostri puccini amorosi, l'avrò detto mille volte, e in qst cap si capisce bene, si fanno molto problemi, e quindi, a meno che non faccia scendere in campo l'Onnipotente, la vedo un po' duretta che si mettano insieme subito... tra un pochettino, magari.... Che Em sia una forza spero di aver reso l'idea. Lui fa l'idiota solo per far sorridere le persone a lui care, altrimenti ha la testa sulle spalle. E la voce che sente Bella... sarà svelato tra altri tre capitolo, più o meno! ^^ Mi dispiace farvi attendere. Mea culpa. Ps. Per il vulcano, ok, devo solo inventarmi una scusa per convincerli a venire....
miki18: Come promesso, aggiorno prestissimo! Mi dispiace averti fatto prendere un colpo, ma mi fa piacere sapere che ci sono persone che seguono con passione questa storia. MI piace che Alice sia espansiva e che si impicci nella vita di Edward, perchè, purtroppo, lui ancora non capisce che cosa deve fare... spero che questo cap ti piaccia!
mylifeabeautifullie: Anch'io adoro Emmett quando si comporta da... fratello maggiore leggermente idiota!^^ Anch'io mi comporto così, quando mia sorella è triste io faccio l'idiota per farla ridere. Ci riesco benissimo (sarà che sono brava a fare l'idiota? O che faccio Pena? T___T Me triste...) Comunque, Alice macchina il Futuro Perfetto, sappilo. Le braccia che prendono Ed sono... vedi giu^^ E quella voce.... Mi dispiace, ti lascio ancora il dubbio.
Tokiotwilighters: T___T Grazissime! Non merito questi complimenti. Grazie, la città sceglia pure tu. Per il materiale, guarda, liberissima di farla anche in carta straccia, sarei felice lo stesso. Spero di non deluderti.
Railen: Grazie per i coplimentissimi (immeritati - sempre più sfiduciata, me povera). L'ho già detto, io scrivo PER VOI e per FARVI FELICI; inoltre, non mi ricordo in che cap l'ho scritto (non ho una buona memoria, oggi..) il fatto che scriva "bene" i sentimenti dei miei personaggi è perchè cerco di immedesimarmi in loro e in quelle situazioni. "Che direi se fossi Emmett per risollevare Eddy?", "Che cosa penserei se fossi Edward e non capissi che cosa mi succede, ma mi ritrovo una Bella in lacrime per "colpa mia"?", "E come faccio a far capire a 'sti due boccaloni innamorati i loro sentimenti "senza dare nell'occhio" se fossi Alice?"
ecco come scrivo^^.
Princesseelisil: La gioia di avere QUEI fratelli è immensa e impagabile! Neanche con tutte le risorse del pianeta li ripagheremo per le gioie che ci trasmettono. Sono felicissima di essere riuscita a scrivere due capioli in chiave prevalentemente comica! Per la presentazione di Edward provvederò. Visto che ormai sogno tutti i Cullen al completo, non avrò problemi!
smallfly: NON TI PREOCCUPARE!!!!!!!! Non fa nulla se non hai potuto commentare subito, non importa! Quello che conta è che hai commentato. Non punirti, non ce n'è bisogno. Lascia solo commentini; questo mi fa felice, il tuo dolore mi fa piangere...T___T Grazie per i compl, e grazie per l'apprezzamento che dimostri verso Em, lo so, l'ho reso quasi troppo espansivo. Ma il mio fratellino orso è così, niente da fare. Per-la-Pazza-scatenata-che-non-riesce-a-controllarsi, anche detta Alice, anche io compatisco le sue vittime. Ma, ehi, Dopotutto "Lo faccio per il loro bene!" nd.Alice. E sta tranquilla, non mi posso dimenticare di te!
Ok, angeli miei, vi lascio al capitolo. Ah, e non so se lo fate, ma comunque se avete dubbi che non avete scritto o che vi sono spuntati così, dal nulla, vi consiglio di leggere anche le mie risposte verso gli altri. MA NON SENTITEVI ABBLIGATE/I!!!!!!!!! Se vi va, Bene, se non vi va, Bene lo stesso!
Edward’s pov.
Nemmeno ebbi il tempo di realizzare quello che stava
succedendo che due braccia nerborute mi sollevarono di peso dal sedile e mi
fecero sedere sul sedile posteriore.
Sentii con orrore il click metallico della sicura della mia
macchina echeggiare nell’abitacolo, e compresi di essere in trappola.
Seduti ai miei lati c’erano Emmett e Jasper.
Il primo dei miei fratelli, seduto alla mia destra, mi
fissava con uno sguardo acceso, decisamente troppo entusiasta per i miei gusti,
un sorriso smagliante sul viso; era chiaramente su di giri.
Brutto segno.
Jasper, invece, riusciva a controllarsi un po’ meglio:
sorrideva con meno enfasi, ma notai con orrore che anche lui era eccitato. E
lui non si eccitava facilmente.
Brutto, bruttissimo segno.
“Che diavolo sta succedendo?!” esclamai, arrabbiato “Fatemi
uscire!”
“Vai così, Eddy!” ululò Emmett stringendomi un braccio
intorno al collo e scompigliandomi i capelli con energia
“Bella mossa, fratellino, davvero bravo!” si congratulò
Jasper dandomi una meno appariscente pacca sulla spalla, sempre mentre io lottavo
per liberarmi dalla presa di Em
“Si può sapere di che diavolo state parlando, tutti e due?!”
chiesi furioso, liberandomi da Emmett
“E dai, Eddino, non fare il finto tonto!” disse quest’ultimo
con una strizzatine d’occhio
“Ti ho detto che non so di che cosa parli. E non chiamarmi
Eddino, non lo sopporto!”
La sua mania di considerarmi un bambino mi infastidiva
molto, soprattutto in quella situazione
“Edward, non scherzare, per favore” disse Jasper “Noi siamo
qui per aiutarti”
“Aiutarmi a far che,
di preciso?!”
“Hai presente il richiamo degli ormoni?” iniziò Emmett con
un gesto vago della mano “Le due metà della stessa mela, le due note di uno
stesso accordo…. comprendi? Niente? Non ti accende la lampadina nel tuo piccolo
cervellino?”
“Ok, ora ho capito. Siete impazziti tutti e due!” li
accusai, spostando lo sguardo da uno all’altro
“Emmett sta solo dicendo che siamo davvero felici per te,
fratellino” spigò Jasper con un sorriso “Era ora che anche tu ti sistemassi,
finalmente. Stai sempre da solo, chiuso in te, con i tuoi pensieri… ci fai
preoccupare. Ma ora, sei finalmente completo!”
“Ora ne sono sicuro, Emmett ti ha trasmesso qualcosa” dissi,
ritraendomi verso il centro del sedile “Ma dev’essere qualcosa di rapido, perchè
stamattina sembravi normale…”
“Smettila di provare a sviarci, Ed!” sbuffò Emmett “Non
apprezzi proprio l’amore fraterno! Noi siamo qui solo per aiutarti e tu ci
tratti a pesci in faccia! Vergognati!”
“Punto uno, voi state sparando solamente grosse
stupidaggini. E punto due, il sequestro di persona è reato, perciò, a meno che
non desideriate essere arrestati, vi ordino di farmi uscire di qui!” esclamai,
tentando si alzarmi e scavalcare Jasper
“Edward, piantala di fare i capricci e raccontaci tutto! Non
devono esserci segreti tra fratelli!” mi sgridò Emmett riprendendomi con
facilità e facendomi risedere.
Senti da che pulpito! Chi è che vaneggiava di discorsi
assurdi e si rifiutava di dirmi l’argomento principale di quella conversazione
assolutamente fuori dal normale?
“Noi vogliamo solo aiutarti” ripeté Jasper “Possiamo darti
dei buoni consigli, visto che siamo più esperti di te in materia…”
Eccolo, il socio di quello scellerato di Emmett! Un altro
che farnetica su discorsi senza capo né coda…
Povero Jazz, che ti ha fatto questo pazzo di nostro
fratello?
“Anche se in questo campo non si smette mai di imparare, e
di migliorarsi…” disse con arai saggia Emmett “Eh, dopo cento anni ti sorprendi
ancora…”
“Emmett ha ragione” annuì Jasper solenne “Però, è la seconda
cosa giusta che dici, oggi, dovremmo preoccuparci!”
“Ma insomma, si può sapere perchè mi state trattenendo qui
contro la mia volontà e facendo discorsi assurdi?!” esplosi, furibondo
“Ma insomma, te lo abbiamo detto in tutte le salse!” sbuffò
Emmett “Siamo qui per con-gra-tu-lar-ci!”
Scandì l’ultima parola sillaba per sillaba, per vedere se
così la comprendevo meglio.
“Per?” lo incalzai, con un’occhiataccia
I loro sorrisi si allargarono. “Perché finalmente ti sei
innamorato!”
“CHE COSA?!?” tuonai, fuori di me per la rabbia e lo shock
Io innamorato?
Ma scherziamo?
“E di chi, poi?” domandai
“Ma di quella dolce creatura che noi tutti chiamiamo
Isabella!” dissero in coro, come se fosse una cosa ovvia
“Lo sappiamo come la guardi, ti abbiamo visto” disse Emmett
facendomi l’occhiolino “Nei tuoi occhi c’è totale adorazione quando la osservi,
proprio come capita a me quando guardo Rose”
“Io non la guardo in nessun modo!” protestai, urlando
Perché, perché, perché mi sentivo così tremendamente
imbarazzato, colpevole?
Io non ero innamorato di Isabella.
Non avevo niente da nascondere.
…. Oppure si?
“Su, Edward, non agitarti così” disse Jasper paziente “Non
siamo qui per prenderti in giro. Beh, forse Em si, però il motivo principale è
che vogliamo offrirti tutti il nostro aiuto e la nostra esperienza”
“Ehi, il piccolo Jazz ha assolutamente ragione” proseguì
Emmett “Siamo davvero contenti che finalmente anche tu hai trovato una
compagna. Tu e Bella sarete felici insieme. Siete stati entrambi soli molto a
lungo, aspettandovi, ed era ora che trovaste un po’ di felicità”
“Ne avete passate tante, da soli” aggiunse Jasper “Ora
potrete contare sempre l’uno sull’altra. E ti assicuro, credimi, è la cosa più
bella del mondo”
“Forza, ora! Esponici i tuoi dubbi, fratellino!” esclamò
Emmett battendo le mani “I adorati fratelloni dissiperanno tutti i tuoi dubbi,
facendoti da guru in questo difficile percorso che chiamiamo amore…”
“E in quanto alla confusione che provi ora, non
preoccuparti, Edward” mi disse Jasper posandomi gentilmente una mano sulla
spalla “È più che normale, non agitarti…”
“Aspettate un secondo, ascoltatemi!” urlai, scacciando via
la mano di Jasper con un brusco gesto della mia “Io non sono innamorato di
Isabella!”
“Cosa?”
Io non ero innamorato di Bella.
Non potevo esserlo
La conoscevo a malapena da due giorni, non era possibile che
un sentimento del genere, così devastante e intenso come quello che provavano i
miei fratelli nei confronti delle loro consorti fosse sfociato in questo modo
inaspettato e violento.
La mia preoccupazione nei suoi confronti, l’affetto e il
senso di protezione che nascevano in me ogni volta che vede o pensavo alla sua
meravigliosa figura era solamente affetto fraterno.
Era una sensazione di complicità che avvertivo anche nei
confronti di Alice, Emmett, Jasper e Rose.
Non era amore.
Assolutamente non doveva esserlo.
“Già, Ed, come potrebbe qualcuno amarti? Cos’ha da offrire?”
Cosa potevo offrire io a un essere così perfetto?
Lei era tutto. Rappresentava ogni cosa, ogni più perfetta e
meravigliosa cosa. Il mondo intero dipendeva dalla luce che solo lei sapeva
emanare con quei suoi occhi incredibilmente vivi.
Ogni creatura veniva al mondo ed esisteva solamente per
avere l’onore di bearsi della sua immagine angelica per qualche secondo.
L’esistenza dell’universo intero dipendeva dai suoi sorrisi.
Ed era giusto che fosse così.
Ero felice che l’angelo più perfetto del paradiso fosse
arrivato a me, di essere stato scelto per accoglierla in casa mia, di viverle
accanto; ero grato per potermi beare della sua presenza per ore e ore, per
poter avere l’onore di essere…
“Suo fratello”
Già, suo fratello.
Ma più di questo non potevo permettermi.
Lei era la perfezione fatta creatura, ed io chi ero?
Solo un mostro.
Un essere dannato, condannato a vivere in eterno
sacrificando le vite altrui per continuare la propria. Un essere empio e
crudele, immeritevole di vivere ma incapace di morire.
Predatore spietato che ingannava le sue vittime con un aspetto
finto e ammaliante.
Un essere senz’anima.
Anche la bellezza più fulgida, senz’anima, svanisce come
polvere al vento.
Ed io ero così.
Dannato per l’eternità senza possibilità di fuga; condannato
a rivivere per sempre i miei diciassette anni, tormentato, senza poter sperare
in un futuro concreto.
Ma lei no.
Lei non era come me. Io riscrivo a vederla bene.
Riuscivo a vederla, la
sua anima.
Splendeva luminosa in ogni suo sorriso, facendo risplendere
ogni altra cosa intorno a lei.
Sarei rimasto per ore, per l’intera eternità ad ammirarla,
estasiato. Mi trasmetteva pace, calore, sicurezza.
E, ogni volta che la guardavo, era come se tornassi vivo.
Potevo respirare il suo profumo.
Potevo godere della sua luce.
Ma non potevo
assolutamente averla.
I dannati come me non possono amare gli angeli.
Il mio compito era proteggerla, e cos’ avrei fatto.
Lei meritava molto di più.
E se anche io la desiderassi, se anche bramassi un rapporto
più profondo, con lei, non l’avrei mai presa.
Non sarei stato io a tapparle le ali.
Io non l’avrei resa un mostro come me.
Perché questo era ciò che più desideravo per me stesso.
Ma per lei volevo molto di più.
“Ma dai, Ed, non dire così” sbuffò Emmett “Sempre con questa
storia, basta. Tu non sei dannato, mettitelo bene in testa”
“Hai diritto anche t a una famiglia, a un amore” continuò
Jasper “Tu non sei solo”
“Già. Inoltre, tu, per Bella…”
“No, Emmett” lo interruppi deciso “Io non amo Bella. Non
penso proprio a lei in quel senso. Lei è…” Mi costrinsi a pronunciare quelle
parole, che mi lasciarono la cenere in bocca. “…è mia sorella”
Ogni fibra del mio corpo si sforzò di negare.
Jasper sorrise, comprensivo. “Con le parole sei molto bravo,
Edward” disse “Ma i tuoi sentimenti, per me, sono chiarissimi”
No. Non poteva essere
vero. Non potevo farle una cosa del genere.
Non a lei.
Non alla mia Bella.
Non volevo questo, per lei. Non la meritavo.
Non l’avrei avuta.
Non l’avrei avuta.
Non l’avrei avuta.
“Ti sbagli” mentii “Quello che provo è soltanto affetto
fraterno. Nulla di più”
“Ma…”
“E poi, ricordate cosa ci ha detto Carlisle?” l’interruppi
“Dobbiamo andarci piano con Bella. Non vogliamo spaventarla, giusto?”
“Non stavamo dicendo questo, solo…”
“Perfetto” conclusi “Allora la questione è chiusa”
Scavalcai Jasper e uscii dalla macchina in silenzio.
Dovevo reprimere quelle emozioni.
Sarei stato solo un fratello per Bella.
Solo un fratello.
Nulla di più.
Bella’s pov.
“Ehi, Rose, guarda chi è tornata!” esclamò Alice allegra,
aprendo la porta della stanza di Rose con eccessivo entusiasmo.
Era davvero splendida, composta da tre ambienti (due dei quali
chiusi da una porta): la stanza in cui mi guido Alice, dopo aver superato un
piccolo salottino magnificamente arredato, era la camera da letto di Rosalie ed
Emmett: arredata con mobili in legno chiaro, dalle rifiniture d’oro, era
troneggiata da un enorme letto a baldacchino con drappeggi d’oro e bianchi,
intonati al copriletto.
Un morbido tappeto bianco ricopriva il pavimento di marmo;
sulla parete dove si trovava la porta da cui eravamo entrate, un armadio
gigantesco percorreva tutta la parete.
Rosalie era seduta ad una scrivania elegante sotto la
finestra, davanti lo schermo di un computer – ovviamente di ultima generazione
– e si voltò con un sorriso sentendoci entrare.
“Ciao, Bells, bentornata” mi salutò spegnendo lo schermo,
voltandosi verso di noi.
“Ciao, Rosalie” risposi, restando sull’uscio (Alice era
entrata danzando e si era seduta a gambe incrociate sul letto allegra) “Disturbiamo?”
“Sono abituata ad Alice che si catapulta qui quando meno te
lo aspetti, non preoccuparti. Ormai non ci faccio neanche più caso” disse lei,
fissando con un sorriso prima lei e poi me
“Ma dai, che insieme ci divertiamo sempre!” replicò Alice
posando le mani sulle gambe
“Si, questo è vero,
ciò non toglie che potresti anche bussare qualche volta, invece di sfondare la
porta”
“È successo solo tre volte, e poi, mi sembra che quando tu
ed Emmy volete stare da soli vi lasci la vostra privacy”
“Vorrei ben vedere. Non saresti qui, altrimenti”
“Allora, Bella, come stai?” chiese Alice voltandosi verso di
me “Che ti ha detto Carl? E vieni qui, non aver paura! Devi sentire com’è
morbido questo letto! I nostri piccioncini si trattano bene!”
Rose le lanciò un libro ridendo, che Alice schivò con
facilità.
“Sto bene, grazie” risposi, sedendomi sul bordo “Carlisle mi
ha visitato, ha detto che secondo lui posso tranquillamente nutrirmi di cibo
umano, se ne ho voglia, e non ci saranno nessun tipo di problemi”
“E la reazione agli occhi?” chiese Rosalie
Alzai le spalle. “Secondo lui è probabile che sia una
reazione al cibo umano” spiegai “quando lo mangerò, molto probabilmente
ritorneranno marroni. Ma comunque non ha saputo essere molto preciso, visto
che… beh, che sono l’unica… così…”
“Dannatamente originale e straordinaria” disse Alice con un sorriso
d’incoraggiamento “Era questi che volevi dire, no?”
Arrossii.
“Ti nutrirai come gli umani, allora” constatò Rosalie
“No. Carlisle ha detto che nutrendomi solo in quel modo non
riceverei il nutrimento necessario, e potrei ammalarmi” spiegai
“Stasera io e Eddy la portiamo a caccia” aggiunse Alice.
Potei notare uno sguardo d’intesa tra le due sorelle. Uno
sguardo malizioso.
“Fate bene, anche perché i tuoi occhi sono tornati neri,
Bella” disse Rosalie tornado a fissarmi
“Uhm, però è strano. Pensavo che l’avrebbe visitata anche
Edward”
“EEEEEEEEHHHHHHHH?!?!?!??!” urlai, imbarazzata, mentre il
mio viso raggiungeva una tonalità intensa di rosso
“Non lo sai Bella? Edward è un dottore” disse Alice con una
strizzatina d’occhio “Ha già tre lauree in medicina”
“Sai, penso che Carlisle sia una specie di idolo, per nostro
fratello” disse Rosalie “Edward cerca di imitarlo in tutto e per tutto, e segue
i suoi precetti alla lettera. Lo stima tantissimo”
“Sai Rose, penso che se Edward fosse una donna e Carlisle
single, si sposerebbero nel giro di tre giorni” disse Alice, prima di ridere
con la sorella
“Io penso che sia splendido il loro rapporto” mormorai
“Sembrano davvero padre e figlio. Non posso immaginare un rapporto più unito
del loro”
“Eh, si, il nostro Carl venderebbe l’anima per Edward” sospirò
dolcemente Rosalie “Si fa sempre in quattro, per lui. Desidera ardentemente la
sua felicità, ma sai, Ed è così problematico…”
“Devi sapere che Edward è un tipo che si sacrifica sempre per il bene degli
altri” aggiunse Alice “Per la sua famiglia farebbe di tutto”
“È una brava persona” mormorai, con un sorriso
Era un insulto.
Edward era molto di più.
Era sempre così gentile, disponibile, premuroso…
Non esisteva un termine abbastanza splendido da poterlo
usare per definirlo.
Edward era unico, speciale.
Un pezzetto di paradiso sceso in terra solo per me.
Era la mia speranza.
Fulgida, brillante, calorosa. Brillava nei suoi occhi, e mi
trasmetteva un senso di profonda beatitudine.
Edward era sempre pronto a tirami su di morale: sapeva dire
le esatte parole che volevo sentirmi dire, senza neanche leggermi nel pensiero.
E poi, oltre alla sua dolcezza infinita, era straordinariamente
bello…
“…E tu che ne pensi Bella?” chiese Alice, facendomi tornare
con i piedi per terra
“Eh? Cosa?”
“Stavamo dicendo che, secondo noi, Edward non è poi così
tanto male. o sbaglio?” disse Rosalie
Perché adesso le due vampire mi fissavano con un sorrisetto
malizioso sul volto? E cos’era quella luce che gli brillava negli occhi?
“È… è un persona… gentile…Edward…” la mia risposta morì in
un borbottio incomprensibile, mentre arrossivo furiosamente
“Si, ok, e su questo non ci piove” ridacchiò Rose “Ma noi
parlavamo del suo aspetto fisico”
“EH?!” urlai, passando dal flebile rosa scuro a un rosso
scarlatto.
Perchè, perché, perché mi ero cacciata in quella situazione?
“Insomma, Ed non è poi così male” disse Alice “Anzi, si
potrebbe dire che sia proprio sexy…”
Rosalie rise. “Ehi, Alice, ti ricordo che tu hai Jazz”
ridacchiò “Te lo ricordi? Biondo, carino, carismatico…”
“Ehi, Jasper è perfetto è su questo non si discute” esclamò
Alice “Però, anche Edward è bello. E poi, come sua sorella, è mio dovere…”
“Rompergli le scatole” suggerì Rosalie
“…. E fare in modo che appai a sempre al meglio. E per far
ciò mi occorre aver un’opinione anche sul suo conto, sia sull’aspetto
caratteriale sia… su quello fisico”
Si voltarono verso di me in sincrono, con uno sguardo molto
poco rassicurante negli occhi d’oro.
“Bella, tu che ne pensi?” chiese ghignando Alice
“Ehm…”
“Come sua sorella è tuo preciso dovere avere un’opinione sul
nostro Edward... e su tutti i nostri fratelli, è ovvio” disse Alice
“Devi dirci cosa pensi di Edward” ordinò Rosalie
“Ehm…”
Come si può descrivere tanta bellezza in poche, semplici
parole?
Non esisteva suono, non esisteva parola, non esisteva nulla
che potesse descrivere la meraviglia di quella creatura che Dio aveva voluto
donare ai suoi figli.
La grazia dei suoi movimenti…
La meraviglia dei suoi occhi…
La soavità della sua voce…
Era impossibile trovare così tanta magnificenza racchiusa in
un corpo che già di perse era un inno alla perfezione più pura.
Come poter descrivere tanto splendore a coloro che, nella
loro sventura, non si erano mai beati di quella visione celestiale?
“Ehm, ecco… penso che sia carino…” balbettai, sempre più
rossa
Questa è la peggior
bestemmia che tu abbia mai detto e che mai dirai, Isabella Swan, mi
rimproverai mentalmente.
Rosalie e Alice si lanciarono un altro di quegli sguardi
strani, per poi squadrarmi con un ghigno sul volto.
Ora si che ero nei guai! E con
“Solo carino?” chiese perfidamente Rose
“…si…” risposi, indietreggiando istintivamente
Ti prego, ti prego, ti prego, che la tortura finisca qui….
“Ah, Bella, Bella, Bella, non lo sai che non si devo dire le
bugie?” sospirò Alice con lo sguardo che luccicava… diabolicamente divertita
“Sopratutto alle sorelle” rincalzò Rose “Perché sai, loro
possono…”
“VENDICARSI!” urlarono poi in coro con una risata,
lanciandosi su di me
“No, vi prego, non il soll….AHAAHAHAA!!!!” urlai,
sopraffatta dalle lacrime e dalle risate, mentre loro iniziavano a “torturarmi”
“Dicci cosa pensi veramente di Edward!” ordinarono ancora,
ridendo
“È… è un bravo …ragazzo… AHAHAAHAHA!!!” ansimai, ma loro
continuarono
“Di la verità, Bella!” mi intimò Rosalie con un sorriso
“AHAHAHAH! Ma… ma lo penso sul serio!”
“E che altro pensi?” chiese Alice a tradimento
“Che… ahahah… che sia stupendo!” mi lasciai scappare
Ops! Sui loro volti comparve un ghigno di vittoria, ma che
annunciava l’arrivo di una raffica di domande!
Accidenti. Accidenti. Accidenti! Ma mia madre non poteva
insegnarmi a mentire in maniera leggermente convincente, invece di segnarmi a
scuola di danza?
“E che altro?” chiese Alice
“Niente!” risposi in fretta. Troppo in fretta. Accidenti!
Non potevo svelare nient’altro. Già ero nei pasticci ora,
figuriamoci se avessero scoperto come dipingevo il loro fratellino. Il loro
splendido, unico, angelico fratellino…
“Isabella…” mi minacciarono, muovendo scoordinatamente le
dita delle mani
Io arretrai fino alla testata del letto, ma non avevo via di
fuga. L’unica cosa da fare era sperare in un miracolo…
“Si può sapere che diavolo state facendo a bella,
signorine?”
Non mi stancherò mai di dirlo, ma io adoro Esme! Ci fissava
sul ciglio della porta, le mani sui fianchi, l’espressione divertitamene severa
tipica delle mamme.
“Niente, mamma!” risposero in coro loro, sorridendo
“Stiamo solo giovando con Bella a Vero e Falso” disse Rose
“Se Bella dice la verità si passa alla domanda successiva, e
se dice una bugia viene punita con la tortura del solletico!” esclamò Alice
ridendo, abbracciandomi… e approfittandone per farmi il solletico sui fianchi.
“E lo scopo del gioco sarebbe?” chiese Esme
“Scoprire qualcosa in più sulla nostra sorellina!”
esclamarono in coro, gettandomi le braccia al collo
“Su, finitela, ora. Bella sarà stremata” disse Esme divertita
“Lasciatela andare a riposare. Soprattutto tu, Alice, mollale il collo. Tu, lei
e Edward dovrete andare a caccia stanotte, no? Sarebbe bene che si nutrisse,
invece che cascasse al suolo per il sonno”
“Anche se fosse, ti riporterebbe in braccio Edward” rispose
Alice come se niente fosse
“Alice!” esclamai
Le due disgraziate risero forte.
“Su, Bella, vatti a riposare un pochino. Ci penso io a
queste due mie figliole adorate” disse Esme con un’occhiata d’intesa verso le
due vampire
“Mamma ha ragione, Bells” disse Rosalie liberandomi “Su, forza,
un breve riposino, una doccia calda e un buon pasto. Altrimenti domani come potrai
ballare?”
“Ballare? Ah, già, la discoteca” ricordai
Mi alzai e arrivai alla porta, ma poi la ragioni mi avvertì
di preservare i miei segreti. Così, arrossendo, le richiamai.
“Ehm… ragazze… quello che ho detto…”
“Non uscirà da queste mura, promesso” completarono
“Tra sorelle non devono esserci segreti” disse Rose
“Ma ciò non toglie che i fratelli non ne debbano venire a
conoscenza!” aggiunse Alice strizzandomi l’occhio, complice
Sorrisi e uscii dalla stanza, diretta al piano di sopra.
Sapevano essere tremende quando volevano, ma ero ormai
sicura di non poter sperare in sorelle migliori.
Erano uniche!
Arrivai in cim$a alle scale e mi accorsi che Edward era
davanti alla porta della sua stanza.
Aveva un’espressione meditabonda, seria. Non mi piaceva. Mi
metteva a disagio.
Non era Edward, quello lì.
C’era qualcosa che non andava.
“Ed.. Edward?” lo chiamai, incerta, facendo un piccolo passo
avanti
Si voltò verso di me, ma nessun sorriso gli illuminò il
volto.
I suoi occhi erano lastre di freddo oro.
Arretrai di un passo.
“Oh, Bella” disse, con voce atona “Tutto ok? Ho sentito
delle urla, prima”
“Ero… ero in camera di Rose” risposi, esitante “Stavamo…
chiacchierando”
“Spero non ti abbiano tartassato troppo”
Non capivo. Era così diverso da quello che era solo una
ventina di minuti fa. Che gli era successo?
“Beh, vado a riposarmi” annunciò “Se voglio accompagnarti
stasera devo essere in forze”
Non seppi se essere felice o angosciata da quella notizia.
Da una parte ero contenta di sapere che sarebbe venuto con me, nonostante
tutto; dall’altra, questo nuovo volto di Edward mi metteva a disagio.
Non era lui.
E poi, sapevo che era stata una giornata dura un po’ per
tutti, ma non credevo proprio che Edward fosse “stanco”. Era forse un modo
carino per dirmi che non voleva più parlarmi? Che per oggi l’avevo annoiato
abbastanza con le mie chiacchiere?
Aveva una mano sulla maniglia, e la stava abbassando.
“Edward!” lo chiamai senza riflettere.
Si fermò e mi fissò.
“Si?” chiese, con garbo ma distaccato
“Va… va tutto bene?” chiesi, preoccupata “C’è… c’è forse
qualcosa che… che ti turba?”
Mi fissò un attimo, ma mi sembrò durare un’eternità.
“Va tutto bene. Non preoccuparti” disse solo
E senza aggiungere altro, entrò nella sua stanza e si
rinchiuse lì.
Chinai il capo, afflitta.
C’era sicuramente qualcosa che non andava.
Edward sembrava…. Vuoto. Privo di emozioni.
Spalancai gli occhi, rendendomi conto di una cosa.
“Ho sentito delle
urla, prima”
Mi aveva sentito ridere. Mi aveva sentito parlare.
Mi aveva sentito.
Aveva sentito cos’avevo detto sul suo conto in camera di
Rose.
Che fosse questo il motivo del suo cambiamento improvviso?
Che fosse tutta colpa mia?
Allora? Mi credete ora? L'avevo detto io che questi due si sarebbero fatti un sacco di problemi mentali. U____U Lo so, è colpa mia, ma non vi preoccupare. Si Risolverà Tutto! Come non lo so, però mi verrà un'idea... ^^ Scherzo! Commentate, Mie Gioie!