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Autore: lapoetastra    25/11/2014    2 recensioni
La scuola era finita.
Eppure Draco Malfoy non era contento.
Il rimpianto gli stringeva il cuore, impedendogli quasi di respirare.
Perchè aveva tante cose da dire ad Harry Potter, quello che tutti consideravano il suo più acerrimo nemico, ma non ne aveva avuto il tempo.
Ora, però, avrebbe rimediato.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy | Coppie: Draco/Harry
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Draco Malfoy era seduto in camera sua.
La guerra era finita, Voldemort era stato sconfitto e la scuola era terminata definitivamente.
Eppure il giovane non si sentiva felice o sollevato.
Il rimpianto gli stringeva il cuore in una morsa di ferro che quasi gli impediva di respirare.
Perchè doveva dire tante cose ad Harry Potter, quello che tutti consideravano il suo più acerrimo nemico, ma non ne aveva avuto il tempo.
Ed ora non si sarebbero più visti, e quelle parole non dette gli premevano sull'anima, facendogli passare notti insonni a rigirarsi continuamente nel letto.
Doveva agire, per poter ritrovare il senno e la tranquillità e per scaricare quel peso sempre più insostenibile.
Si sedette alla scrivania.
Prese pergamena e piuma.
Iniziò a scrivere.

"Harry, ti prego di non stracciare questa lettera appena vedi il mittente.
Non ti scrivo per farmi beffe di te, te lo assicuro.
Voglio solo ringraziarti.
Ne ho bisogno, a dire la verità.
E' grazie a te se io ho avuto la forza di andare avanti e continuare a frequentare Hogwarts.
Perchè volevo sempre batterti, essere superiore a te, almeno in qualcosa, almeno una volta.
E ciò mi ha spinto a lottare senza sosta, a non arrendermi di fronte alle difficoltà, a superare le mie debolezze.
Grazie a te ho terminato il ciclo di studi, come non credevo potessi fare.
Ho sempre considerato la tua presenza e i tuoi successi come una maledizione.
Ma adesso ho capito che non è affatto così.
"Impara più un saggio da un nemico che uno stupido da un amico", dicono.
Ed è proprio vero.
Ti ringrazio, Harry, per avermelo fatto imparare.
I nostri compagni, a scuola, ci hanno sempre e solo visti come due nemici.
Ma tu mi piacevi.
Eri una delle poche persone che apprezzavo, ed una delle pochissime che rispettavo.
Ed ancora oggi, rimani l'unico che io abbia mai invidiato.
"


Draco terminò la lettera e la rilesse più e più volte.
Alla fine la strappò.
Lui era un Malfoy, dopotutto.
Un Purosangue.
Non poteva permettersi di mandare a Potter una lettera così sdolcinata, in cui addirittura lo ringraziava per averlo reso ciò che era ora.
Non poteva perdere così il suo onore e il suo orgoglio.
No, era fuori discussione, completamente.
Ridusse i brandelli della lettera in pezzi ancora più piccoli e li gettò nella spazzatura, senza pensarci due volte.
Come gli era venuto in mente di scriverla?
Non riusciva a capacitarsene.
Scosse la testa ed andò a letto.
Ma anche quella sera, come tutte da quando era finitala scuola ed aveva lasciato Harry senza potergli parlare un'ultima volta, non riuscì a dormire.
   
 
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