Ero sola nella stanze della Principessa Flea e, in quanto sua ancella, mi occupavo della cura di alcuni suoi oggetti personali e di una piccola pianta che conservava gelosamente vicino alla stufa.
"Vedi Astrid" mi diceva sempre "questa pianta serve a ricordarci che anche se la notte artica sembra non avere mai fine, la terra torna a fiorire ogni primavera.".
Anche stamattina, la Principessa è rientrata tardi per dormire, a causa di un profondo turbamento, ha detto lei. Mi chiedo a cosa sia legato questo sentimento che le toglie il sonno da quando è iniziata questa nuova guerra.
Presi il piccolo vaso riposto accanto alla stufa, il ramoscello di nocciolo, che fino a qualche settimana fa, era ancora perfettamente spoglio stava incominciando a germogliare e mostrava anche qualche minuscolo bocciolo candido. Sorrisi difronte a questa immagine: 
"la terra ricomincia a vivere"
pensai.
La natura evidentemente si stava risvegliando, come sempre nonostante ciò che stava accadendo.
Alcune luna fa, infatti, fummo vittime di un'invasione di Spiriti inferiori della terra: Fiammelle, Pixie, Pooka, Spiriti dalla mano bianca, Baanshie e altre creature terribili, che ormai venivano nominate solo nelle fiabe per bambini, avevano improvvisamente fatto ritorno, in questi lidi come se il sigillo che era stato posto su di loro al tempo del mito fosse stato spezzato, ma da chi? e perchè?
Forse la soluzione di questo mistero sta solo nel fatto che ci troviamo nell'anno quattromila della seconda era, era di Midgard, era del Serpente.
Secondo il mito l'era del Serpente sarà un'era segnata da grande sventura e pare che l'anno quattromila cada sotto un evento astrale nefasto. Tutto ebbe inizio durante la Luna della Notte. Alcuni giorni dopo l'inizio della notte d'inverno, mentre nel cielo il candido globo della luna stava sparendo dietro la sua ombra gemella, nell'oscurità si celava la minaccia.
Fu durante la Luna del Gelo, però, che essa si rivelò. Una sconfinata orda di esseri immondi, circondò il Regno invadendolo come acqua fangosa in tutte le sue valli, e la Sacra Foresta di Odino fu persa. Solo grazie al sangue di molti uomini la Capitale fu salva e dal palazzo del Walhalla potè alzarsi, accorata una preghiera.
Tutto il popolo si portò ai piedi dell'effige di Odino e, sotto la guida spirituale della nostra fulgida sovrana Hilda di Polaris, pregò incessantemente fino all'alba e dall'alba fino all'laba successiva, sfidando con indomito coraggio il gelo mortale della notte artica.
La preghiera fu esaudita e finalmente, quando la Luna del Gelo stava per mostrarsi di faccia, giunse l'aiuto promesso dagli dei, giunsero al castello sette guerrieri, uomini conosciuti in Asgard per la loro forza e la loro lealtà, il cui ricordo riposava tra le pieghe del tempo da anni.
Nessuno ha mai saputo come, improvvisamente, fossero scomparsi da queste terre e nessuno si pose mai il problema di dove venissero ora. Erano mandati dagli dei per proteggerci e questo bastava a darci nuovo coraggio e nuova speramza. Essi lottarono contro le creature degli Inferi nella Foresta Sacra tenendovi testa fieramente, fino e per tutta la Luna delle Nebbie, avendo infine ragione di loro e confinandoli nella regione più a sud della Foresta.
Solo alcuni spiriti dell'aria e del fuoco sono sfuggiti, perchè incorporei, per cui tutt'ora dobbiamo essere molto attenti a Spiriti dalla Mano Bianca, Baanshie e Fiammelle. Queste ultime, spiriti del fuoco, legate alla casa, sono quelli che più ci danno problemi. Le Fiammelle possono proteggere le abitazioni o condurre gli umani alla follia con il loro tocco e, queste, sono a noi ostili. Per ridurre al minimo il rischio di incappare in una di esse, candele, torce, lampade e bracieri, in questo paese vengono accesi il meno possibile e solo se necessario, mentre la legna utilizzata per il fuoco che riscalda i locali, viene prima purificata con una miscela di erbe, spezie e sale per scacciare gli Spiriti che la abitano.
La presenza dei Guerrieri di Odino però, ci ha ridato la speranza e guardando il sole all'orizzonte intravedo una nuova luce nel nostro futuro.