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Autore: Gala    31/10/2008    1 recensioni
Salveeeeeee *w*...ecco finalmente l'occasione che aspettavo per pubblicare questa roba che io chiamo fanfic e voi spazzatura^^''''....e già...perchè quale occasione migliore di Halloween per pubblicare una raccolta di one-shot, per lo più AU, che trattano argomento oscuri??? +__+ Bene^^ allora leggete e commentate!!!! Un bacio ^*^
Genere: Romantico, Triste, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Genjo Sanzo Hoshi, Son Goku
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I PERSONAGGI PRINCIPALI DI QUESTE STORIE NON APPARTENGONO A ME, MA ALLA MINEKURA-SENSEI (altrimenti la saru non sarebbe più tanto pura e innocente e Sanzo sarebbe meno di cattivo umore +w+), MENTRE LE SQUALLIDE ED INSIGNIFICANTI COMPARSE SONO MIE =_____='''''.




Erano tutti accalcati in quella piccola stanza umida e buia in attesa che il processo cominciasse. Davanti a me un centinaio di curiosi venuti ad assistere a quell’abuso di potere. Io ero in disparte, dietro le spalle di mio padre: il giudice. Mio padre era a capo dell’inquisizione e non faceva che guardarmi con disprezzo ogni volta che i miei occhi incontravano i suoi. Aveva accusato mia madre di essersi concessa ad un demonio e che a causa di quell’unione fosse nato un mostro con gli occhi dorati…uno come me. Dopo la mia nascita l’aveva fatta bruciare sul rogo come strega. Non ebbe il cuore però di togliere la vita ad un neonato e con il passare del tempo, avendo appurato che in realtà fossi un ragazzo come un altro, aveva finito per affezionarsi a me. Crebbi però solo e senza amici. La servitù mi trattava con freddezza e timore e gli abitanti del villaggio mi evitavano. Ero abituato a stare da solo e passavo gran parte delle mie giornate a leggere nella mia camera o a passeggiare nel bosco. Quando compii diciotto anni mio padre cominciò a farmi assistere ai processi contro le streghe e mi resi conto di quanto fossero barbari e violenti. Non vi era nulla di umano in ciò che facevano; piansi molte volte per ciò che i miei occhi videro.

Un giorno, mentre ero nel bosco, incontrai un uomo. Era davvero molto bello e affascinante, con gli occhi di un viola scuro e capelli da sembrare fili d’oro, più splendenti del sole. Mi disse di essere un nobile in viaggio per motivi di studio. La cosa che mi colpì maggiormente di lui fu, che mentre mi parlava, mi guardava fisso negli occhi. Per la prima volta mi sentii in sintonia con un altro essere umano. Parlammo a lungo fino a che non si fece notte. Lo invitai a casa per la notte e lui accettò. Quando mio padre se lo trovò in casa ne fu lieto. Diceva che non capitava tutti i giorni di ricevere nobili visite. Un giorno, mentre ero in camera mia a leggere, sentii bussare alla porta. Era il giovane ospite. Diceva di annoiarsi così lo invitai nella mia stanza a farmi compagnia. Ero un po’ in imbarazzo, dato che ero abituato a trascorrere le mie giornate da solo. Rimase a lungo in silenzio a fissarmi, seduto in un angolo. Ad un certo punto mi si avvicinò con passo sicuro fissando le sue iridi viola nelle mie dorate. Mi sentii soggiogato alla sua presenza e, quando posò le sue labbra sulle mie, non riuscii ad oppormi. Il mio cuore mancò alcuni battiti e il viso mi si accaldò terribilmente. Però fu estremamente dolce. Mi insegnò un calore e un amore che non avevo mai provato in vita mia. Mi disse che aveva notato come gli altri abitanti del villaggio e mio padre mi trattavano e che ci avrebbe pensato lui a tenermi con se…che sarei diventato una sua proprietà. Per la prima volta in vita mia piansi di gioia.
Anche adesso, che sono in questa misera aula di tribunale, i miei occhi sono bagnati da delle lacrime. In piedi, davanti al giudice, c’è lui: l’uomo che mi ha ghermito il cuore.
-Messere Sanzo Hoshi…lei è stato chiamato dinnanzi alla corte dell’inquisizione sotto accusa di stregoneria e vendita della vostra anima al demonio…- disse in tono greve, mio padre.
-Tsè…e su cosa si baserebbero queste accuse?- chiese Sanzo con fare seccato.
-Più di un testimone afferma di avervi visto andare da solo nel bosco in diversi momenti del giorno…si sospetta che voi andaste a partecipare ai sabba con altre streghe e stregoni. Cosa avete da dire in vostra discolpa?-
Lo vidi soppesare quella domanda.
-Non nego di essere andato più volte nel bosco, nell’arco di una giornata, ma certo non per quella ridicola accusa che mi proponete…- disse cominciando a spazientirsi.
-Avete prove o testimoni che possano confermarlo?- chiese autoritario il giudice.
-Certo…nel bosco io ci andavo per discorrere e passeggiare con vostro figlio…se foste un padre più accorto forse lo avreste notato…- disse con voce pacata e inespressiva. Sembrava che tutta quella faccenda per lui fosse solo una perdita di tempo.
-State insinuando che un uomo come me, timorato di dio, non presti attenzione a una cosa sacra come la famiglia? Se mio figlio non fosse stato a casa me ne sarei accorto!- asserì infuriato.
-Lo chieda a lui se non crede alle mie parole…- disse con leggerezza. A quelle parole, nell’aula scoppiò un brusio di sottofondo e tutti si voltarono a guardarmi. Molti occhi puntati su di me erano sorpresi, altri gelosi, altri ancora, pieni di disprezzo.
-Figliolo…è vero ciò che dice quest’uomo? Puoi affermare con certezza che trascorreva le sue giornate a parlare con te?- mi chiese guardandomi severo. In effetti, non passavamo tutto il tempo a parlare ma forse non era il caso di dirlo.
-Si, padre…quello che dice è vero!- affermai con sicurezza. Vidi Sanzo abbozzare un sorriso. Avevo gli occhi nascosti dalla frangia e il viso nella penombra della stanza così che nessuno si accorse del mio pianto silenzioso. Mi asciugai con coraggio gli occhi. Dovevo essere forte in quel momento.
-Passiamo all’accusa di stregoneria…è stato accusato, da dei cittadini anonimi, di aver ghermito il cuore di molte ragazze e addirittura di alcuni giovani solo guardandoli negli occhi. Questi, da quel momento, hanno smesso di mangiare, accusando un fastidioso dolore al petto…come pensa di difendersi da queste accuse?- chiese il vecchio giudice, ormai convinto di aver messo Sanzo nel sacco.
-Quante idiozie…non ho frequentato molte persone in questo villaggio da poter avere così tante testimonianze contro di me…con voi e vostro figlio sono al massimo quattro…- disse con un’alzata di spalle. I giurati cominciarono a parlare sommessamente tra di loro. Sentivo il cuore martellarmi così forte nel petto da farmi quasi male. Lo vidi girarsi dalla mia parte e sorridermi.
“Non preoccuparti…” sentii la sua voce nella mia testa ma non me ne spaventai. Si voltò verso i giurati e li guardò negli occhi uno per uno. Quando separò il suo sguardo dal loro, notai che sembravano quasi in trance.
-Allora Giuria, avete raggiunto il verdetto?- chiese impaziente il giudice.
-Noi riteniamo l’imputato non colpevole delle accuse mosse contro la sua persona.-
-Bene…l’udienza è tolta! Potete andare!- disse mio padre alzandosi e andando via. Sanzo scese dal banco degli imputati e passò tra la folla uscendo in seguito dall’aula. Sorrisi con le lacrime agli occhi, felice che l’avessero scagionato, e gli corsi dietro per raggiungerlo. Mi prese per mano e mi portò fuori, ben attento a non farsi notare da nessun altro. Corremmo fin dentro il bosco, e una volta al riparo da occhi indiscreti mi baciò.
-Ho sentito la tua voce nella mia testa…- dissi ad un certo punto ricordandomi cosa fosse successo in aula.
-Cosa fai scimmia? Pensi anche tu che io sia uno stregone?- mi chiese guardandomi divertito.
-Io non lo penso…ne sono totalmente convinto! Perché solo un grande mago poteva stregarmi il cuore come hai fatto tu…- dissi guardandolo negli occhi in cui mi piaceva perdermi. Mi guardò con un ghigno.
-Sei tu che mi hai stregato con quegli occhi così preziosi come il vero oro…mai visti di più belli…- disse in un soffio sulle mie labbra. Sorrisi e lo abbracciai. Finalmente avevo trovato qualcuno disposto ad amarmi e accettarmi per quello che ero. Anche quella notte mi amò come quelle precedenti che avevamo passato insieme. E la mattina dopo non sarei ritornato al villaggio: né quella mattina, né quelle avvenire. Partimmo insieme, verso una meta inesistente, circondati da quello starno alone di magia che ci caratterizzava.



Allora? Che ve ne pare? Forse non è proprio adatta ad Halloween ma l'inquisizione e la caccia alle streghe non sono argomenti propriamente allegri e felici^^'''....con questo vi lascio e vado a prepararmi! Domani devo andare al Lucca-comics e non vedo l'ora!!! *___*!!!
Mi raccomando, recensiteeeeeeeee!!! ^***^
   
 
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