Toc Toc Toc
Toc Toc Toc
Come
ogni
notte il rumore sordo e netto inonda il silenzio e
l'oscurità della mia stanza,
mentre l'unica cosa che posso fare è nascondermi sotto le
ruvide e pesanti
coperte del letto, che creano una falsa speranza di protezione in
questo spazio
così ristretto ma così pericoloso.
Toc Toc Toc
Continuo
a
ripetermi che andrà tutto bene, mentre conto quanti secondi
mancano.
Vi
chiederete: mancano a cosa?
Silenzio
Vorrei
saperlo, ma l'unica cosa che mi è permessa fare per restare
sano e non
sprofondare nella follia e nell'ansia è contare, l'unica
cosa con un filo
logico in tutta questa follia.
Silenzio
Con
le mani
tremanti e le guance che scottano tiro fuori la testa nera e
scompigliata da
sotto il piumone.
Trattengo
il
respiro per risultare morto, perché in fondo preferirei
mille volte esserlo
piuttosto che vivere in questo terrore ogni notte.
Con
una
lentezza quasi disumana mi giro nel letto, per ispezionare la mia
stanza,
ovviamente senza guardare quello.
Silenzio
La
luce
della abat-jour in un istante si accende, facendomi emettere un grido
acuto per la
paura.
Mi
porto
velocemente le mani sulla bocca, che inizia a sanguinare per la stretta
morsa
delle mie stesse unghie che mi dilaniano, un po' per punizione e un po'
per
l'ansia.
TOC
TOC TOC
I
colpi
aumentano di intensità, facendomi perdere un battito del
cuore.
Mai
era
stato così arrabbiato.
La
fiebile
luce dell' abat-jour ora descriveva sulle pareti ombre in movimento e
mutevoli.
Provo
a
rimettermi sotto il piumone, ma un'improvviso stridio accompagnato dai
rumori
netti mi impedì ogni movimento.
TOC
TOC
Un
cigolio
rimpiazza il terzo battito.
Deglutisco
piano, mentre i battiti accelerano e delle goccioline di sudore
iniziano
scendermi dalle tempie non appena vedo l'anta dell'armadio aprirsi, in
mezzo al
silenzio irreale tipico di un mondo apparente sicuro.
I
miei
occhi iniziano a seccarsi e la vista a sfumarsi.
Silenzio
Con
un colpo
improvviso l'anta si richiude sbattendo violentemente.
Nello
stesso
istante l' abat-jour si spegne all'improvviso.
Non
sto più
contando da minuti ormai: la mia vita è troppo vicina alla
morte per avere
tempo per contare.
La
luce
lampeggia vibrando per qualche secondo.
Inizio
a
fissare il muro, sperando che possa essere l'unica cosa immutabile in
quel
continuo divenire tra orrore e irreale.
Silenzio
Un
ombra
slanciata appare proiettata sul muro ed ogni volta che si riaccende la
luce
sembra che pian piano stia avanzando verso di me.
In
preda al
terrore e all'irrazionalità mi butto giù dal
letto, sperando che qualcosa possa
cambiare.
In
effetti,
la luce si stabilizza e l'ombra scompare.
Che
povero
illuso.
TOC
TOC TOC
Il
cuore
ricomincia a battere come un forsennato, mentre il gelido pavimento
cerca di
trascinarmi nella realtà invano.
Con
l'adrenalina in circolo mi avvicino piano all'armadio, mentre ad ogni
passo
l'ansia e i sospiri aumentano.
Con
le mani
tremanti e rosse per il freddo sfioro il legno ruvido e scuro.
TOC
TOC TOC
Una
vibrazione mi fa perdere un battito.
Faccio
un
grande sospiro.
Con
uno
scatto apro le ante contemporaneamente.
Niente.
Una
sensazione di sconforto e confusione mi porta a chiudere le ante e a
ritentare
il gesto innumerevoli volte.
Improvvisamente,
un tocco leggero sulla spalla mi immobilizza e mi fa venire un brivido
all'intera colonna vertebrale.
Lentamente
mi volto, ormai con la paura e il cuore in gola.
Una
bocca
tirata in un sorriso diabolico, occhi a palla e neri che mi scrutavano
profondamente.
La
statura
possente e gobba, i capelli spettinati e crespi che uscivano
leggermente dal
cilindro nero abbinato alla lunga veste color pece.
Il
tutto in
contrapposizione con il viso tondo e bianco, di un bianco
così chiaro che
nemmeno un morto sfoggiava.
Sento
le orecchie
fischiarmi e i battiti del cuore distante
"BU"
Con
tutta la
voce che possiedo urlo, fino ad assordarmi le orecchie e a farmi
sanguinare le
tonsille e le corde vocali.
Un
rumore
improvviso e sento circondarmi la vita da due braccia esili, che mi
trasportano
nel letto.
Mi
guardo
spaesato in giro, ma con sorpresa e terrore il mostro non
c'è più.
<<
Dormi. >> Dice mia madre, dandomi un bacio, spegnendo la
luce e chiudendo
la porta dietro di sé.
Sprofondo
sotto le coperte.
Toc Toc Toc
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E'
la prima
volta che provo a scrivere una storia di questo genere, spero che vi
sia
piaciuta!
Vale_Chan