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Autore: El Bocchan    30/11/2014    1 recensioni
Dopo la perdita del braccio sinistro di Shanks, Mihawk non l'ha più visto come un rivale ma ... Ma come? Anche Occhi di falco non sa bene come definire il loro rapporto, è sicuro che non c'è più rivalità con il Rosso ma, sa anche che è mutato in qualcos'altro ... Ma in cosa?
Forse un buon calice di vino, una festa chiassosa e un braccio sinistro faranno un po' di chiarezza nella mente del falco e, finalmente, Mihawk potrà capire qual'è il nuovo rapporto con Shanks.
[NON E' YAOI]
Genere: Generale, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Drakul Mihawk, Shanks il rosso
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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ARTO FANTASMA

❝ Non combatteremo mai più. Non sarai più mio rivale ❞
 
Queste furono le ultime glaciali parole di Drakul Mihawk, lo spadaccino più forte del mondo, nonché membro della flotta dei sette.
Da quando aveva scoperto che il suo unico degno rivale aveva perso il braccio sinistro, aveva perso interesse a combatterci. Non era un gesto di codardia il suo, non voleva semplicemente metterlo in difficoltà.
 
❝ La mia forza non è mutata, te lo posso provare ❞
 
Quella frase rimbombava ancora nella mente di Occhi di Falco anche dopo diversi anni, visto che, in cuor suo voleva combatterci ancora.
Alla fine Mihawk era un uomo che si annoiava molto facilmente e la noia, era la cosa che più non sopportava.
Amava divertirsi combattendo e Shanks era il suo divertimento preferito, già … Era, perché ora non lo era più. Però, se la forza del Rosso era rimasta immutata, perché non combatterci? Aveva paura di fargli male? Aveva perso interesse nei suoi confronti? Persino il sottoscritto non lo sapeva con certezza, sapeva che la sua forza era rimasta uguale a prima, allora perché non combatterci?
Forse non aveva perso interesse nei confronti di Shanks … Forse non lo vedeva più come rivale ma come qualcos’altro.
Tutte queste domande pervasero la mente di Mihawk che, seduto su una sedia al balcone di una locanda, stava osservando una festa a dir poco chiassosa e, come protagonista dei festeggiamenti, aveva Shanks.
Perché in ogni festa dove viaggiavano barili di birra, c’era sempre Shanks?
Ogni scusa e ogni momento erano buoni per fare baldoria, questo era il pensiero fisso e comune che regnava da sempre nella ciurma del Rosso.
Shanks se ne stava seduto su di una sedia di legno, in mano l’ennesimo boccale di birra ricolmo ed era il più rumoroso di tutti, infatti la sua risata sguaiata e allegra risuonava alta per tutto il locale, impossibile non udirla!
Occhi di Falco, invece, era seduto composto al balcone con un calice di vino rosso; lui era composto, taciturno, freddo ed osservava semplicemente la festa indotta dal suo ex rivale.
Lo spadaccino si voltò sullo sgabello, dando le spalle a quello stupido ubriaco amante del divertimento e si concentrò sui riflessi color rosso violaceo del suo vino che si muovevano nel suo bicchiere.
Erano passati anni dall’ultimo loro scontro e, doveva ammetterlo e lo ammetteva, gli manca quella vita, quella sensazione e quella voglia di primeggiare sull’avversario ma … ricombatterlo non sarebbe stato lo stesso, non con un braccio in meno. Sarebbe stato una fatica ulteriore caricare tutto su un braccio solo.
Ok, basta … Basta pensare al passato, oramai Shanks aveva perso il suo arto, Mihawk doveva farsela una ragione e doveva accettarlo: aveva perso il suo unico rivale!
Tutto quel pandemonio continuò invariato per circa un’altra ora, dopo di che l’orecchio attento del moro percepì un, seppur lieve e impercettibile, cambiamento.
La festa continuava senza dare segni di voler cessare, però, Shanks si stava, piano piano, calmando.
Nessuno fuorché Mihawk si accorse del cambiamento d’umore del rosso, poiché tutti erano troppo presi a festeggiare e bere … Eppure era il suo equipaggio!
Dopo pochi istanti, il pirata dai capelli scarlatti si alzò dalla sua sedia e si diresse verso la sua stanza.
Era stanco? Impossibile! Infatti Occhi di falco si sorprese del gesto e pensò che l’altro stesse male per via dell’alcool e che, di conseguenza, sarebbe corso nel bagno più vicino ma, la scelta di salire le scale lo incuriosì.
Perché era salito? Perché era andato in camera? No, non poteva essere stanco: non era da Shanks!
Curioso e, sebbene non lo avesse mai ammesso, anche preoccupato, Mihawk si ritrovò nel piano superiore dove si era rintanato Shanks.
La porta della camera era chiusa quando arrivò dinnanzi ad essa.
Brutto segno.
Senza indugio e senza pensare a cosa poteva trovare davanti a se, l’aprì manifestando così la sua presenza all’Imperatore.
Quello che vide però, lo lasciò per un istante interdetto e la sua preoccupazione aumentò. Shanks se ne stava accovacciato, come un bambino ai piedi del letto, le gambe erano strette contro il petto, il volto sudato e pallido e la mascella era serrata.
Pensò che si fosse spaventato per qualcosa ma, facendo alcuni passi in avanti, Mihawk si rese conto che stava soffrendo e che stava provando un forte dolore al braccio sinistro, visto che stava stringendo la spalla sinistra.
Lo spadaccino si avvicinò maggiormente al rosso, osservando con maggiore attenzione la figura accasciata ai suoi piedi e solo in quel momento, Shanks notò la sua presenza.
La sua fronte era sudata e, sebbene stesse soffrendo, sorrise … Un sorriso che durò poco, visto che un’altra scossa di dolore lo colpì.
 
❝ Cos’hai? ❞ Domandò freddo Mihawk, cercando di contenere più possibile la sua preoccupazione.
 
❝ Non è nulla … Mi fa male la mano sinistra … Nulla di che ❞ Rispose il Rosso cercando di rimanere serio e di non gemere dal dolore.
 
❝ Non sono in vena di scherzare, Rosso ❞ Lo riprese il mero fissandolo come se fosse impazzito.
 
Come poteva fargli male la mano sinistra?! A Shanks mancava non solo la mano, ma anche il polso, le dita, il gomito … Insomma gli era rimasta solo la spalla! Dalla spalla in giù era mutilato, da anni ormai.
L’alcool gli aveva dato la testa, non c’erano altre spiegazioni!
 
❝ Sindrome dell’arto fantasma ❞ Spiegò Shanks vedendo che il suo amico e rivale era confuso.
 
❝ Mai sentita ❞ Ammise Occhi di falco vedendo Shanks stringere sempre di più il moncherino. Doveva fare davvero male.
 
❝ Capita che a volte il cervello registri dolore lì dove le parti amputate non ci sono più. Non è buffo che questo braccio mi crei più problemi adesso che non c’è più, rispetto a quando ce l’avevo? Ironico, non è vero? ❞ Shanks, nel suo dolore, cercava di sdrammatizzare il tutto e riderci sopra. Come poteva? Come faceva?
 
❝ Ti capita spesso? Intendo, ti capita spesso di provare dolore al … Braccio sinistro? ❞ Fu quasi una domanda obbligatoria, così da dare sfogo alla sua curiosità ma, doveva ammettere, che non era stato facile porgliela.
 
 
❝ No, non mi capita spesso, infatti nessuno nella mia ciurma lo sa … Nessuno lo sa! Beh, a parte te adesso. Hai scoperto il mio piccolo segreto, complimenti! ❞ Ironizzò ancora. Perché ironizzava? Stava soffrendo eppure sorrideva.
 
❝ Non serve che tu rimani… passerà, ci sono abituato ❞ Riprese a parlare senza dare il tempo a Mihawk di proferire parola.
 
Mihawk, senza dire niente uscì dalla stanza lasciando Shanks in preda al suo dolore e alla sua agonia. Il rosso aveva mentito, il male non sarebbe passato subito, anzi, sarebbe durato ancora per ore e ore … Non lo sapeva con esattezza quanto durava il dolore visto che, quando le fitte si facevano più acute e insopportabili, o si addormentava a forza ubriacandosi o sveniva.
Però, il dolore più grande fu vedere Mihawk andarsene … Non che non se lo aspettava, alla fine Occhi di falco non aveva molti amici, anzi … Per lui erano tutti rivali da sconfiggere e ora che Shanks non lo era più … Per il moro, Shanks poteva non valeva più niente.
L’attenzione dell’imperatore andò su dei rumori di passi che si facevano sempre più vicini alla sua porta. Pensò che fosse un suo sottoposto come Ben ma, a gran sorpresa, quando la porta fu aperta … Notò Mihawk.
Occhi di falco teneva in mano un pezzo di stoffa stropicciato e sgualcito, che sembrava fungere da sacchetto.
Arrivato dinnanzi a Shanks, si inginocchiò e gli porse lo straccio.
 
❝ Ghiaccio! ❞ Disse solo questo, posandogli poi quel pezzo di stoffa pieno di piccoli cubetti di ghiaccio sul moncherino sinistro.
 
Quel contatto così freddo ebbe l’effetto di resettare il cervello del rosso, infatti, piano piano, smise di inviare quegli assurdi e insensati segnali di dolore.
Nel giro di alcuni minuti, Shanks poté finalmente tirare un sospiro di sollievo: stava molto meglio e tutto grazie a Mihawk, chi lo avrebbe mai detto.
Forse non vedeva più Shanks come un rivale ma bensì come un amico. Il suo primo amico.
 
❝ Grazie! Inutile dire che tutto questo deve rimanere un segreto tra noi due ❞ Lo avvisò il rosso fissando il compagno negli occhi.
 
❝ Non serve! Non sono una bocca larga, dovresti saperlo ❞ Rispose freddo il moro.
 
❝ Senti Mihawk … ❞ Lo guardò sorridendo e lo spadaccino sperò che non gli facesse quella proposta. ❝ … Visto che non mi vedi più come un rivale … Potremmo essere amici, che te ne pare? ❞ Mihawk lo guardò confuso, amici?
 
❝ Tz … ❞ Non gli diede una risposta e iniziò a incamminarsi verso le scale per tornare alla festa.
 
Amici. Essere amico di Shanks … Forse non sarebbe stato male. Sarebbe stato il suo primo amico.
Il primo e l’unico.
Anche Shnaks si incamminò ritrovandosi a pari con il moro.
Una volta scesi, Shanks e Mihawk si sedettero nei posti di prima, come se non fosse successo nulla
 
❝ Capitano, dove eri finito? Tocca a te a fare il brindisi! Per cosa beviamo questa volta? ❞  Urlò piuttosto alticcio Yasopp mentre tutti levavano i boccali pieni di birra.
 
Shanks si alzò, mise un piede sulla sedia come se volesse pronunciare il brindisi in maniera solenne.
 
❝ Voglio brindare alle cose nuove, ai nuovi cambiamenti, alle cose che cambiano e che passano e, infine e più importante, alle nuove amicizie! ❞
 
Tutta la ciurma urlò un “Urrà” classico dei brindisi e alzarono anche loro i boccali, anche se non capirono esattamente il senso delle parole di Shanks. Solo una persona lo capì: Mihawk.
Per la prima volta, dopo tanto, il falco sorrise alzando anch’egli il suo calice.
Sì, non sarebbe stato male diventare suo amico … Ma forse, lo erano già e non se ne era mai reso conto.
Chissà.  

–––––––––––––✯ A N G O L O  A U T O R E ✯–––––––––––––
Bene, la mia prima Fanfiction su Mihawk e Shanks si è conclusa, come non lo so ma, spero che vi sia piaciuta ^∇^
La sindrome dell’arto fantasma esiste davvero e ne soffrono, ovviamente, chi ha perso un arto, quindi, ho pensato: E se Shanks dovesse soffrirne? E se in quel momento ci fosse Mihawk oltre alla sua ciurma? E se fosse proprio il falchetto ad aiutarlo? Beh … ecco come è nata la mia storia 。◕‿◕。
Spero che vi sia piaciuta ^∇^
Alla prossima (*^3^) 


 
   
 
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