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Autore: Oxydebast    30/11/2014    3 recensioni
-Ti voglio ancora, è ovvio-, disse Roxas alzandosi e andando a prendere delle foto che teneva sul comodino.
-Resterai con me?-, chiese Axel serio.
Il biondo guardò velocemente le foto, rappresentavano lui ed Axel, solo loro due, nessun altro.
-Forse non siamo adatti l’uno per l’altro-, mormorò.
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Axel, Roxas
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Ricordi Fanfiction ispirata a Bittersweet Memories dei Bullet for my Valentine, nella fanfiction ho riportato brevi frasi della canzone quindi, per una maggiore godibilità, consiglio prima di andare a recuperare il testo (o magari anche di ascoltare la canzone), unico avvertimento; il genere è Metal e non a tutti può piacere.

La coppia è AkuRoku, ho affiancato a loro questa canzone perché avevo in mente di fare una raccolta di flash-fic su vari personaggi di KH ispirate a delle canzoni, idea accantonata per scarsità di canzoni idonee provenienti dalla mia collezione ma questa flash l’ho scritta comunque (che tanto flash non è).

Tutto merito della cara Dawn che mi ha chiesto se potevo scrivere qualcosa su Roxas ed Axel, mi ha messo in moto il cervello con questa sorta di sfida.

Spero apprezziate l’impegno, far coincidere storia e canzone non è cosa facile quindi, essendo questa una ff diversa dalle solite che scrivo, vi invito a lasciare una recensione (anche critica) perché ho davvero bisogno di un parere da voi lettori.
Come al solito mi sono dilungato, chiedo scusa e vi auguro buona lettura... un ultima cosa,chi dice che i Nessuno non provano sentimenti è un folle.




Ricordi

Solitamente una porta chiusa non rappresenta un grosso ostacolo, soprattutto per Axel abituato a sfondarle o ad incendiarle. Quella porta però non riusciva a toccarla neanche con un dito, quella era la camera di Roxas ed il ragazzo si trovava all’interno, seduto a terra con la schiena contro la porta.
-Roxas, ascolta...-
-STA ZITTO!-
Con un urlo secco il biondo zittì Axel, l’ira nella sua voce era palpabile.
-Lasciami spiegare-
-Cosa c’è da spiegare?-, chiese Roxas con voce rabbiosa.
-Non è successo nulla di strano, perché fai così?-
-Perché faccio così? Ti ho visto sai? Lo stavi abbracciando-
-E allora? Era un abbraccio del cavolo, non voleva dire nulla-
In un’altra occasione Roxas avrebbe dato ragione ad Axel, se fosse stato Demyx o Luxord ad abbracciare il rosso non avrebbe detto nulla, sarebbe stato un episodio privo di qualsiasi valore per lui. Il problema, però, era che lo aveva abbracciato Saïx, lo stesso Saïx che ogni volta che parlava con Axel e lui era nelle vicinanze lo guardava con superiorità, lo stesso sguardo che gli aveva rifilato poco prima, quando li aveva incrociati in corridoio.
Non riusciva a sopportarlo, Axel era l’unica persona che riusciva a calmarlo quando era agitato, l’unico in grado di attenuare le sue paranoie. Quando stavano insieme Roxas si abbandonava completamente tra le sue braccia, come se il rosso spegnesse i suoi pensieri turbolenti con un interruttore che solo lui sapeva trovare.
Per questo motivo a quell’ennesimo sguardo era esploso, non poteva sopportare ancora.
-Sai bene quanto mi dia fastidio che lui ti giri intorno, mi avevi promesso che gli saresti stato alla larga ed invece lo abbracci-, gli disse ancora con rabbia, -Forse per te era un abbraccio del cavolo ma non per me-
-Ora non fare il bambino-, rispose Axel, -Gli sono stato alla larga ma Xemnas ci ha assegnato una missione insieme e lui mi ha abbracciato dicendomi che era felice di fare coppia con me-
I pensieri di Roxas erano neri. Forse era vero, stava facendo il bambino, magari non era proprio un santo ma dopo quelle parole aveva capito che neanche Axel era un angioletto.
-Un misero abbraccio, nulla di speciale-
-Nulla di speciale?-
I suoi pensieri si fecero sempre più cupi, le parole di Axel ora per lui erano come armi puntate contro, letali e dolorose, ma non gli interessava, che sparasse il suo colpo migliore.
-L’HO VISTO! HO VISTO COME MI HA GUARDATO QUEL BASTARDO QUANDO VI HO INCROCIATI-
In un fiato aveva buttato fuori una parte di rabbia.
-Lui si sente superiore, mi ritiene una nullità, una persona senza valore-
Diede un pugno a terra.
-Era come se mi dicesse “Posso portartelo via in qualunque momento”-
Axel ammutolì, era vero che con Saïx sentiva un’affinità particolare, come se si conoscessero da sempre, ma era anche vero che aveva scelto di stare con Roxas.
-Vuoi lasciarmi?-, chiese infine gelido, pronto al peggio.
-Cosa te lo fa credere?-, chiese Roxas.
-Il tuo comportamento-, rispose il rosso con lo stesso gelo.
Roxas era combattuto, non voleva lasciare Axel ma sapeva che Saïx non gli avrebbe mai dato tregua, avrebbe sempre trovato il modo di metterlo a disagio, quel bastardo lo trovava divertente.
-Non è una decisione semplice-, sussurrò poggiando il mento sulle ginocchia.
Voleva fuggire da quella situazione come si fugge da una prigione ma sapeva che, una volta lontano, gli sarebbe mancato qualcosa.
-Hai paura?-, chiese Axel.
-Non ho paura-, rispose Roxas secco.
Era facile da dire, anche troppo. Si sentiva sprofondare all’inferno, il piccolo angolo di paradiso che si stava creando ormai non c’era più, rabbia ed odio ardevano in lui.
Anche se per lui Axel era come una droga, anche se lo desiderava ancora e ne voleva sempre di più, quella situazione era troppo per lui.
Se un semplice abbraccio era bastato a farlo stare così male, cosa sarebbe accaduto se Saïx avesse deciso di giocare più pesante?
-Ti voglio ancora, è ovvio-, disse Roxas alzandosi e andando a prendere delle foto che teneva sul comodino.
-Resterai con me?-, chiese Axel serio.
Il biondo guardò velocemente le foto, rappresentavano lui ed Axel, solo loro due, nessun altro.
-Forse non siamo adatti l’uno per l’altro-, mormorò.
Si guardò le mani, quelle stesse mani che avevano toccato Axel tante volte, lo avevano accarezzato, lo aveva stretto e, a volte, anche graffiato.
-Persino queste dita conservano dei ricordi-
Strinse le foto a se e corse verso la porto aprendola, un Axel mesto ed intristito lo stava aspettando.
Si guardarono per un attimo lunghissimo, poi Roxas gli mise in mano le foto.
-Cosa...-, farfugliò Axel guardandole.
-È una situazione troppo complicata per me-, disse il biondo con un nodo alla gola che cresceva velocemente, -Non riesco a sopportare lo sguardo di Saïx ora, figuriamoci quando ci legheremo ancora di più, non potrei sopportarlo, soffrirei da morire-
Axel guardava Roxas incredulo, dai sui occhi verdi traspariva tutto il dolore e la disperazione che aveva dentro.
-Ma... ma...-
Provò a parlare ma non sapeva cosa dire, gli occhi cominciavano ad inumidirsi.
-Non possiamo stare insieme, io non posso-, singhiozzò Roxas.
-Perché?-, chiese Axel indicando le foto.
-Non posso tenerle, troppi ricordi-, rispose asciugandosi una lacrima, -Tienile tu, anche se vorrei che le distruggessi-
Quell’ultima parola pietrificò Axel.
-Strappale, bruciale, seppelliscile, fa come vuoi ma ti prego, non farmele vedere mai più, mi farebbe troppo male-
Detto questo il ragazzo si voltò per non far vedere ad Axel che stava piangendo.
-Addio-,disse rientrando in camera e chiudendo la porta, non c'era altro da dire ormai.

Era stato in quel modo brusco per un motivo, non voleva tornare indietro.
Forse era stato troppo precipitoso ma in quel unico, incredibile, scatto di gelosia pura aveva capito che al fianco di Axel non sarebbe mai stato tranquillo, avrebbe sempre temuto che qualcuno glielo portasse via e, prima o poi, quella paura avrebbe distrutto entrambi.
-È stato meglio così-, pensò rannicchiandosi sul letto dopo aver pianto a lungo, -Ora non restano altro che  ricordi-
Anche se non c’erano più testimonianze tangibili del loro rapporto restavano comunque i ricordi.
Se un giorno avesse avuto nostalgia di lui gli sarebbe bastato rifugiarsi in uno di quei ricordi per lenire il dolore.
Solo ricordi, dolci come le foto che si erano scattati insieme ed acri come il fumo prodotto da quelle stesse foto che andavano a fuoco.
Ricordi agrodolci.




FOLLI NOTE D'AUTORE

Ehilà! Salve a tutti.
Chi l'avrebbe mai detto? Dopo lo Yaoi ecco uno Shonen-ai. Come avrete letto ho ricevuto l'illuminazione da un messaggio di Miss Dawn che mi chiedeva di scrivere una AkuRoku (giustamente, dopo una RiSo), spero di aver fatto un buon lavoro^^
(Moxy) - Beh capo, tutto sommato direi che va bene, persino Bash sembra soddisfatto.
(Bash) *fruga in giro* - Dove cavolo è il decespugliatore?
- Ok, forse non l'ha presa troppo bene.
Pensi che debba cominciare a correre?
*qualcuno sfonda violentemente la porta*
OH CAVOLO! HA CHIAMATO I RINFORZI!!!
- Salve a tutti! Come va!
- E tu chi sei? Non ti ho mai visto qui.
- Sono colei che legge&corregge, sono angel_94 *assume posa da Sailor Moon*
- Ooooh, quindi e lei che mette in ordine la confusione che c'è qua dentro?
- Siamo fregati!
- BASH!
angel, che ci fai qui?
- Sono passata perchè ho avuto alcuni ripensamenti *tira fuori un pacco di fogli* allora, nella parte ### è meglio mettere ###, qui modifichiamo con ###, questa è meglio se la togli, qui è meglio se aggiungi, lascia perdere ### perchè fa pietà, qui metti questo, lì metti quello...
*sguardo perso* Aspè! COSA! GIORNI INTERI PASSATI A SCRIVERE, CANCELLARE E RISCRIVERE, FINALMENTE LA PUBBLICO E CI SONO ANCORA MODIFICHE DA FARE?!? IO MI LICENZIO! *esce sbraitando cose a caso*
- *perplesso* Di solito sono io quello che da di matto qui
- Forse ho esagerato? *si gratta la testa*
- Ma no ma no, tra poco torna, ultimamente è un po' sotto stress.
- Quindi ora che si fa?
- Quello che facciamo sempre, conquistare il monpf! *zittito da Moxy*
- Ora ci sono i saluti Miss angel, sono impostati di default.
- Che bello che bello! Ci sono anch'io nei saluti!

Oggi un saluto speciale va a voi, cari lettori, questa storia è per meun'esperienza nuova, sia per come è scritta, sia per gli argomenti che tratta, quindi grazie per averla letta, spero vivamente che non sia un disastro^^", in ogni caso mandatemi una recensione, soprattutto ora un parere critico sulla storia mi aiuterebbe molto a migliorare. Un saluto speciale anche ad angel_94 ciaooooo! che come sempre legge&corregge, stavolta più del normale (con certi argomenti è molto esigente). Un piccolo salutino va anche alla cara Dawn che mi ha dato l'idea (davvero, spero di aver fatto un buon lavoro). Grazie ancora per aver letto, spero di incontrarvi ancora in fututo, da Oxydebast è tutto.


 Stay Tuned!



  
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