Film > Alice nel paese delle meraviglie
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Autore: Alice_Tarrant99    02/12/2014    1 recensioni
''Credi che io sia matta?'' ''Oh si Alice, sei matta, completamente svitata, ma ti svelo un segreto: tutti i migliori sono matti.''
Questa storia racconta ciò che successe dopo l'addio tra il Cappellaio Matto e Alice. Ci sono nuovi guai in vista per Sottomondo, che ha di nuovo bisogno della sua Paladina per riportare l'ordine e la serenità. Romanticismo, azione e colpi di scena si presenteranno in un contesto folle come pochi! Mi auguro che la storia vi piaccia e vi chiedo scusa in anticipo per eventuali errori grammaticali o di ordine nella stesura. Buona lettura!
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Liddell, Cappellaio Matto, Quasi tutti
Note: Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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~~[Tarrant]
Mi alzo in fretta dal tavolo facendo cadere la sedia e istintivamente attiro Alice a me, stringendola forte.
<< Perchè sei qui? Cosa sei venuta a fare Iracebeth? >>
<< Oh, io assolutamente niente! Piuttosto, LEI cosa ci fa qui. Non era tornata a casa sua? Cos’è? Si è pentita di avervi abbandonati o semplicemente vuole divertirsi ancora un po’ per poi lasciarvi di nuovo? >>
Sento una fitta al petto e il cuore perde più di un battito.
Guardo Alice, ha gli occhi lucidi, e un’espressione in viso che non riesco a capire se è dovuta a tristezza, pentimento o rabbia.
<< Alice... non darle ascolto, sta cercando di intimidirti. >>
<< Cappellaio, lasciami un secondo per favore. >>
<< Sei sicura? >> Alza lo sguardo e annuisce. Ora i suoi occhi sono infuocati.
La lascio andare, e lei si avvicina minacciosa alla Regina Rossa.
[Alice]
Mi avvicino, finchè non mi ritrovo proprio davanti a lei. La guardo dall’alto verso il basso con disprezzo, e lei sembra quasi intimidirsi, poi prendo parola << Non permetterti più di dire una cosa del genere. Tu non sai niente di me e di ciò che sono stata costretta a fare. >>
<< Costretta dici? E da chi, sentiamo! Da me? Da Mirana? Non credo proprio, tu te ne sei andata semplicemente per fare la brava bambina quando in realtà nessuno ha mai preteso niente da te! Chi vuoi prendere in giro? Pensi davvero che a qualcuno là sopra importi di te e se ti fai vedere o meno? Che illusa, mi fai proprio ridere. E poi, da quando fai la spocchiosa con me? >>
[Tarrant]
Come osa parlarle in quel modo, come.
La prende furiosamente dal braccio, costringendola ad abbassarsi alla sua altezza. Ora la ammazzo, giuro che se le fa del male non rispondo di me.
<< Sono IO la Regina! Tu non puoi niente contro di me, ricordatelo questo! Rimpiangerai di aver incrociato il mio sguardo, e sfidato me, Iracebeth, Regina Rossa! >>
Detto questo, Alice la guarda molto male, e lei pensa bene di puntarle un pugnale tirandola dai capelli.
Mi lancio contro di lei, gli occhi fiammeggianti e l’animo pervaso dalla rabbia ma allo stesso tempo da una grande paura di perdere Alice.
Prendo Iracebeth dal braccio che impugna il coltello, e la allontano da Alice.
<< Alice scappa! >>
<< Non ti lascio qui! >>
<< Scappa ho detto! >>
Inizialmente è titubante, poi lo Stregatto la prende per mano e la porta via.
Torno a guardare Iracebeth, con una mano blocco il suo braccio, poi con l’altra estraggo uno dei miei spilli dalla manica della giacca e lo lancio contro la mano che tiene il pugnale, costringendola a mollarlo. Urla di dolore, poi rinuncia al suo attacco e si allontana sbraitando.
<< Non finisce qui! Vedrete di cosa sono capace! Vi pentirete di esservi messi contro di me! >>
[Alice]
L’ho lasciato solo ancora una volta, Dio come ho potuto commettere lo stesso errore? E se gli avesse fatto del male? Non voglio pensarci, non me lo perdonerei mai.
Nascosta tra i cespugli non riesco a vedere niente, e non so cosa aspettarmi. L’ansia mi sta uccidendo.
<< Alice, stai tranquilla, il Cappellaio se la caverà, come sempre del resto. >>
<< Lo spero davvero Stregatto! Ho paura, come mai l’ho avuta. >> Lo guardo con gli occhi pieni di lacrime e con la voce che riesce appena a pronunciare qualche parola.
<< Calmati ragazza, dai... >>
[Stregatto]
Questa ragazza mi stupisce ogni momento di più, un secondo prima allegra e solare, e poi spaventata, tutta tremante con la testa tra le ginocchia a pregare che a Tarrant non sia successo niente.
<< Vedrai che tra non molto tornerà tutto intero... >> Le accarezzo i capelli e cerco di tranquillizzarla, nonostante anche io sia terribilmente in ansia.
[Alice]
Lo Stregatto sembra aver detto qualcosa, ma non riesco a sentirlo a causa dei singhiozzi.
Alzo lo sguardo e cerco tra i cespugli di vedere qualcosa. Sento Iracebeth urlare qualcosa di minaccioso, poi il silenzio.
Mi alzo in piedi e lo cerco con lo sguardo, ma non riesco a vedere niente. Mi sposto tra i cespugli e vado verso il punto in cui lo avevo lasciato. Avevo dimenticato che intanto si era fatto buio, perciò non vedo più dove sono.
<< Stregatto?... Dove sei? >> Temo non riesca a sentirmi. Porto le mani davanti a me e continuo a camminare, finchè non scivolo e cado a terra.
<< Alice! Accidenti dovevi restare nascosta! >>
Alzo lo sguardo e finalmente lo vedo. Mi prende la mano e cerca di alzarmi, ma le mie gambe cedono e cado, e lui con me. Cadendo chiudo gli occhi e poco dopo aver toccato terra li riapro.
Mi ritrovo su di lui, petto contro petto e con il mio viso a pochi millimetri dal suo.




Ciao a tuttiii :D Beh, questo capitolo è abbastanza pieno eh? :) Spero di avervi ''tenuti incollati allo schermo'',e in più vi dico che voglio farvi penare per un po' di tempo prima di far succedere ciò che voi probabilmente vi apettate muahahahahaahahahah :D Recensite se vi va e alla prossimaa :D
   
 
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