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Autore: ButterflySeven    02/12/2014    5 recensioni
Belle è una ragazza di 23 anni, iscritta al terzo anno di Beni Culturali all'accademia di Belle Arti.
I sui problemi iniziano quando il professor Hood la rimanda per la seconda volta all'esame di storia dell'arte contemporanea 2.
Cercherà disperatamente aiuto in qualcuno che ne sappia più di lei in fatto d'Arte ed il padre dell'amico Baelfire, famoso storico dell'arte, sembrerebbe il candidato ideale... Ma tutto ciò, a quale prezzo?
[Rumbelle - coppia principale] secondarie Baelfire/Emma ed Emma/Killian
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Belle, Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Neal Cassidy/Baelfire, Signor Gold/Tremotino
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 12
 
L’aria in casa si fece subito tesa. Gold continuava a scrutare il figlio e Belle capì che era ora di intervenire.
- Benvenuta, sono Belle. Io e Bae siamo amici da tanti anni…- le porse la mano e la ragazza la strinse.
- Piacere di conoscerti. Bae mi ha parlato molto di te… Io sono Tamara-
- Ma che bel nome! Hai anche dei tratti molto orientali…-
- Sì! Ho lontane origini indiane, per questo sono anche così scura di carnagione…-
Belle la trovò molto carina, ma Gold sembrava ancora piuttosto restio.
- Papà, tu non saluti?-
- Benvenuta. Io sono il signor Gold-
- Molto lieta. So che siete uno storico dell’arte, io mi sono appena laureata in beni culturali…-
- Ma davvero? Tanti auguri…- si strinsero la mano, poi Gold la lasciò perdere e tornò a dedicare tutte le sue attenzioni a Bae.
Belle sospirò e mostrò la casa alla nuova arrivata.
 
-Adesso tu mi spieghi che cosa sta succedendo!- chiese all’amico, mentre Tamara era in camera a farsi una doccia.
- Succede che mi sono innamorato. Capita a tutti e anche quando meno te lo aspetti…-
- Ma… E tutta quella storia che mi hai detto su te ed Emma? Del rimanere lontani per darvi una possibilità? Ci soffrirà tantissimo quando ti vedrà con lei!-
- Belle, ero stato chiaro: non avevo più intensione di rimanere intrappolato in una relazione senza futuro… Ti giuro che non avevo programmato di stare con Tamara… Ci siamo incontrati per caso, siamo usciti insieme ed abbiamo continuato a farlo! Mi piace stare con lei e volevo farla conoscere a mio padre, per fargli capire che finalmente sto bene!-
- Ma perché portarla adesso? Insomma, sai che tuo padre fa molta fatica ad accettare i nuovi rapporti, ha accettato Emma dopo anni che stavate insieme, cosa ti fa credere che con Tamara sia diverso?-
- Beh, Tamara ama l’arte, quindi potrebbe andargli bene come nuora…-
- Tu fai tutto semplice… Ho come l’impressione che ci ricorderemo questo natale per i prossimi cinquant’anni…-
- Non essere così drastica. E poi direi che sei tu che hai qualcosa da dirmi, non è così?-
Belle arrossì e ringraziò Robert che entrò in cucina proprio in quel momento.
- Spiegami cosa ci fa quella donna in casa nostra…-
- Papà, ti prego… E’ la mia compagna e spero che tu possa accettare la sua presenza per questi giorni festivi… E poi lei ha sentito parlare molto di te, sei una specie di leggenda nella facoltà di lettere e quando ha saputo che eri mio padre, non ha fatto altro che ripetermi quanto le sarebbe piaciuto conoscerti…-
- Non accetto gli estranei in casa mia. E tu lo sai.-
- Andiamo, papà, fai un’eccezione…-
Gold sospirò e prese Belle per mano.
- E va bene. Se proprio deve stare con noi, cercherò di non ostacolarvi. Ma sappi che è una sorvegliata speciale…-
- Tranquillo, papà, vedrai che non morde… Invece, avete qualcosa da raccontarmi, tutti e due? Siete troppo intimi, stamattina…-
Belle aveva voglia di sotterrarsi, invece Gold parve parecchio divertito.
- Non c’è niente da dire. Sei stato tu a suggerirmi di lasciarmi andare all’amore e l’ho fatto. Sto con Belle. Spero che questo non ti crei imbarazzo… So che siete come fratelli e non pretenderò che la vedi come una madre, ma come la donna che amo…-
- E’ la cosa più sensata che mi hai detto da quando sono tornato, inizi a farmi paura…-
Belle si rilassò sentendoli scherzare, ma sapeva che il peggio non era ancora passato…
 
Bae voleva far vedere la città a Tamara, così lei e Robert li portarono al molo, le fecero vedere il negozio, visitare il piccolo museo della città e si fermarono a mangiare un hamburger al Granny.
- E’ una città così graziosa!- commentò la ragazza. Belle dovette ammettere che era un po’ troppo sdolcinata per i suoi gusti e non le piaceva che desse così tanta confidenza a Robert.
- Ero sicuro ti sarebbe piaciuta…- le rispose Bae abbracciandola.
- Ecco i vostri panini…- disse Ruby poggiando le ordinazioni al loro tavolo.
Belle la vide lanciare una rapida occhiata alla porta e Belle sussultò. Era appena entrata Emma con Killian, Ariel e Eric.
- Ma le ragazze si vestono tutte così da queste parti? Sembra una prostituta…- sentì commentare riferita a Ruby.
- Senti un po’. Non so da dove vieni, perché credevo che a New York si vedesse molto peggio, in giro… E poi non sai che non bisogna mai giudicare dalle apparenze? Ruby è una mia cara amica ed è anche una brava ragazza. Solo perché ama vestirsi a quel modo, non vuol dire che sia una brutta persona…- rispose risentita.
Robert le mise una mano sulla gamba e la guardò un attimo. Si rasserenò.
- Ehi, ma guarda chi c’è… E’ tornato il nostro studente fuori sede…-
Belle si voltò e vide Killian affrettarsi ad abbracciare Bae.
- Ehi, mi siete mancati…- rispose contraccambiando con affetto.
- Anche tu, amico mio…-
Quando si separarono, l’attenzione di tutti volò su di Emma, che si era fermata a qualche metro di distanza.
- Ciao Emma…- la salutò Bae, andandole incontro porgendole la mano.
- Bentornato, Bae…- strinse la mano del ragazzo, ma non osarono avvicinarsi oltre – sei stato bene in questi mesi?-
- Oh, sì… New York è una città splendida…-
Belle vide Tamara alzarsi e aggrapparsi al braccio di Bae.
- Ehi, non mi presenti ai tuoi amici? Io sono Tamara…- porse la mano ad Emma, che la strinse confusa.
- Sei una sua amica?- chiese a bruciapelo.
- No, sono la sua ragazza…- Belle si mise le mani ai capelli e Robert sospirò.
- La… La sua ragazza? Hai già rimediato una nuova ragazza? Sono contenta per voi…-
- Oh sì, il nostro è stato un colpo di fulmine…- iniziò a raccontare Tamara, ma Bae continuò al posto suo.
- Stavo camminando per strada e l’ho urtata per sbaglio, macchiandola di caffè…-
- Sì… Io avevo un appuntamento di lavoro molto importante e non potevo andare a cambiarmi, così mi ha prestato la sua sciarpa con la promessa di rivederci…-
- E da allora non ci siamo più separati…- terminò Bae, leggermente imbarazzato.
- Che storia romantica, sono emozionata per voi…- disse a denti stretti.
Belle si scambiò uno sguardo con Killian e il ragazzo annuì.
- Emma, forse sarà meglio tornare a casa, tua madre ti sta aspettando-
- Hai ragione Killian, mi è anche passata la fame…-
Belle sospirò. Doveva fare qualcosa.
 
Il pomeriggio lasciarono soli i nuovi piccioncini e lei e Robert ne approfittarono per stare un po’ al negozio.
- La situazione si sta complicando… Emma era sconvolta!- commentò mentre spolverava uno degli scaffali.
- Io non riesco proprio a capire… Non è da Bae portare una donna in casa dopo così poco tempo che si conoscono…-
- E’ stato sicuramente impulsivo, però sappiamo entrambi che all’amore non si comanda…-
- Ma lui era davvero innamorato di Emma…-
- Forse con Tamara si sente più al sicuro… O potrebbe provare sentimenti più forti…-
- Senti, non è possibile… Mi ci sono voluti mesi per accettare di amarti ed essere amato. Bae ha aspettato un sacco di tempo per dichiararsi ad Emma. Da dove gli esce questo spirito intraprendente?-
- Potrebbe soltanto aver capito che era inutile aspettare… Dagli tempo e vediamo com’è questa ragazza…-
- Ah, non lo so… Non riesco a farmela piacere…-
Belle posò la pezza e si avvicinò a lui.
- Sai, sono contenta che non ti piace… Ho notato che ogni tanto ti lancia strani sguardi…-
- Sei gelosa?-
- Forse…- allacciò le braccia al collo e lo fissò intensamente.
- Oh, adiamo… E’ attratta dal mio sapere, non da me-
- E’ questo il punto. Il tuo sapere e il modo in cui parli dell’arte sono la tua massima arma di seduzione…-
Robert la guardò divertito. Le afferrò la vita e la strinse a sé.
- Ma davvero? Ed io che pensavo fosse stata la cucina a farti innamorare di te…-
- Quello è stato un punto a tuo favore, ma non la causa scatenante…-
- E qual è stata la causa scatenante?-
- E’ ovvio: il tuo sorriso ambiguo… Ed il tenere la camicia sbottonata la mattina…-
Gold le sorrise, poi annullò le distanze e la baciò con trasporto.
Belle si aggrappò ai suoi capelli e si sporse in punta di piedi per approfondire il contatto.
Robert accarezzò la schiena con passione crescente e schiacciò il corpo contro il suo, per farle capire quanto la desiderava.
Qualcuno aprì la porta in quell’istante, facendo suonare il campanello dell’ingresso.
- Oh, scusate il disturbo…-
Si separarono in fretta, ma ormai erano stati beccati in flagrante. E ok che Bae accettava di buon grado la loro relazione, ma Belle si imbarazzò ugualmente ad essere sorpresa dal suo migliore amico a pomiciare con il padre.
- Voi due state insieme?- chiese Tamara osservandoli esterrefatta.
- Perchè, ti dà fastidio?- intervenne Belle, portando le mani ai fianchi.
- No, ci mancherebbe… E’ solo che potreste essere padre e figlia, tutto qui…-
Belle avrebbe voluto strozzarla in quel preciso istante, ma Gold la afferrò per la vita e le impedì di dar spettacolo.
- Cara, credo che sia io che Belle siamo abbastanza maturi per capire cos’è meglio per noi… Mi stupisco di come una persona abituata ad aprire la mente per comprendere le sottigliezze dell’arte, possa rimanere intrappolata in simili canoni imposti dalla società. Mi chiedo se tu abbia compreso davvero l’essenza di Duchamp, che parlava addirittura di amori incestuosi…-
Belle ebbe voglia di baciarlo in quel preciso istante, ma l’espressione stupita di Tamara fu la più grande vittoria.
- Oh, mi avete fraintesa, signor Gold. Sono solo rimasta sorpresa… Bae mi aveva detto che eravate restio ai rapporti, quindi non pensavo foste riuscito ad innamorarvi davvero…-
- Nella vita si cambia, mia cara… E poi Belle è una persona che si fa amare…-
- Non lo metto in dubbio. Comunque scusate il disturbo… Bae, ti aspetto in macchina- e uscì senza aggiungere altro.
Nel negozio calò un silenzio irreale.
- Tu adesso mi spieghi che cosa ci trovi in quella ragazza!- gli disse Robert schietto – le sue insinuazioni non mi piacciono e se osa aggiungere ancora una parola, giuro che la caccio di casa a prescindere se stia con te oppure no…-
-Papà, mi dispiace… Davvero! E’ solo che all’università ricordano ancora com’eri una volta: scontroso, solitario, impassibile e apatico. Arriva qui e ti ritrova allegro, quasi sorridente e ti sorprende a baciare una sua coetanea. Insomma, si è solo stupita, tutto qui… Lei non ti conosce e non conosce nemmeno Belle, non sa quanta fatica avete fatto per stare insieme, quindi ti chiedo solo di non giudicarla male per ciò che ha detto…-
- Bae, giuro che mi sto impegnando, ti prometto che cercherò di rimanere impassibile alle sue provocazioni, ma se osa fare strane allusioni su Belle, puoi iniziare a cercare un posto in albergo solo per lei…-
- Dalle un po’ di tempo, è tutto nuovo per lei… Comunque ero venuto a dirti che non torniamo per cena-
Bae non aggiunse altro e tornò dalla ragazza.
- Questa storia inizia a non piacermi- commentò Gold una volta soli – e quella ragazza non è all’altezza di Bae…-
Belle stette in silenzio, ma aveva come la sensazione che nascondesse qualcosa.
- Senti, io non voglio fare la parte della ragazza gelosa, tra l’altro stiamo insieme da pochi giorni e non voglio assillarti, ma non mi piace l’attenzione che presta nei tuoi confronti… E poi sa troppe cose di te, non vorrei si sia avvicinata a Bae solo per conquistare te… E la cosa mi darebbe parecchio fastidio!- incrociò le braccia e si appoggiò al bancone.
- Belle, devi fidarti di me. Ti prometto che le tue paure rimarranno infondate. E’ con te che voglio stare, te lo giuro! Abbiamo fatto tanto per ritrovarci, non perdiamoci di vista ancora una volta…-
Robert le accarezzò il volto ed unì le labbra con dolcezza.
- Promettimi che le starai lontano, per favore…-
- Te lo prometto. Mi chiuderò in stanza se tenterà di violentarmi…-
Belle rise a quelle parole.
Lo abbracciò forte e lo afferrò per i capelli, imponendo al bacio di approfondirsi.
Robert la sollevò di peso e la portò nell’altra stanza, fino ad appoggiarla sul bancone del retro bottega.
Belle allacciò le gambe alla sua vita e continuò a coinvolgere le lingue in una danza sensuale.
Le mani andarono ad accarezzare il petto e con lentezza iniziò a sbottonare la camicia.
Robert si insinuò sotto la maglia attillata, mentre l’altra mano le sfiorava suadente le gambe affusolate.
Le accarezzò la pelle sotto la stoffa sottile, facendola rabbrividire dal forte piacere e con un piccolo gesto sganciò il reggiseno.
Belle sospirò sul suo collo e vi depositò piccoli baci incandescenti. Avvicinò il compagno con un colpo d’anca, tanto che fece sfiorare le loro intimità ancora costrette in quei vestiti ingombranti.
Belle si stava dedicando al suo petto ormai nudo, quando un telefono iniziò a squillare interrompendo le loro piacevoli attività.
- Ah, non è possibile…- commentò Belle infastidita da quell’ennesima interruzione – scusami, mi dispiace…-
- Sarà meglio rispondere…- commentò Gold baciandole la fronte.
Scese dal tavolo di malavoglia e rovistò per la borsa indispettita. Quando lesse il nome, semplicemente sospirò.
- Killian, da quanto tempo…-
- Belle, ascoltami, sono stato con Emma fino a poco fa. Non sta bene ed ha bisogno di parlare con qualcuno, ma credo che la mia presenza la imbarazzi un po’… Insomma, è confusa! Ed io non so cosa fare…-
- Lo immaginavo avrebbe reagito male, insomma, non ne sapevo niente neanch’io…-
- Prova a parlarci, magari con te riesce a sfogarsi… Mi dispiace vederla così e non credo sia una buona idea continuare a forzarla… Credo sia meglio se almeno per oggi la lasciassi in pace…-
- Oh, Killian, certe volte la tua sensibilità mi sorprende… Comunque non ti preoccupare, stavo andando a casa sua per vedere come stava… In caso ti faccio sapere più tardi-
- Ti ringrazio e scusami se ti ho disturbata. Spero di non aver interrotto le tue piacevoli attività con Gold…-
- Killian…-
- Sì, scusami, è che volevo alleggerire la tensione con una delle mie battute…-
-
Dai, ti chiamo io. Ciao… Ah…- sospirò chiudendo la conversazione. Tornò da Robert e lo abbracciò.
- Altri problemi?- chiese Gold baciandola lievemente sulle guance e sulle labbra.
- Sembra che Emma sia nel pieno di una crisi esistenziale… Mi dispiace così tanto, ma devo andare da lei…-
- Ehi, non ti preoccupare… Vai dalla tua amica e non ci pensare… Ti aspetto per chiudere il negozio…-
- Ok… E… Ecco, se per te va bene, volevo chiedere a mio padre se volesse passare il natale insieme a noi, che ne dici?-
- L’avevo pensato anch’io, voglio essere chiaro e spiegargli che non ho cattive intensioni…-
- Grazie- lo baciò ancora qualche altro secondo prima di ricomporsi ed andar via.
Sarebbe stato un momento perfetto, se non ci fosse stata la nuova arrivata Tamara a complicare le cose…
 
Quando Mary Margaret la accompagnò in camera di Emma, potè sentire la musica dei linkin park a tutto volume.
- E’ tutto il pomeriggio che ascolta questa musica assordante! Ma cosa le è successo?-
- E’ complicato… Ma proverò a farla ragionare…-
- Grazie Belle, vedi se puoi aiutarla… -
La lasciò sola e lei potè entrare in camera.
- Ehi, come va signorina Swan?-
Emma era sdraiata nel letto, non piangeva, ma si lasciava avvolgere dalle note arrabbiate di “In the end” dei linkin park.
- Ciao Belle…-
- Direi che non hai una bella cera… E forse è un’idea iniziare ad abbassare il volume dello stereo, o i vicini chiameranno la polizia…-
- Peccato che lo sceriffo sia mio padre…-
- Appunto! Una punizione è più che dovuta…-
Abbassò il volume dello stereo, ma lasciò comunque la musica in sottofondo e si sedette accanto a lei.
- Da quant’è che ascolti i linkin park?-
- Me li ha fatti conoscere Killian, per ora mi aiutano ad affrontare le giornate…-
- Ti rendono positiva, a quanto vedo…-
- Ah, questo è il primo album ed è il più aggressivo, poi si ammorbidiscono… Più o meno…-
- Ho capito… - rispose semplicemente.
- Perché sei qui? Killian ha fatto la spia?-
- Dai, Emma! Ti conosco bene ed oggi sei praticamente scappata quando hai visto Bae…-
- Perché non me l’hai detto?- le chiese alzando il volto per guardarla negli occhi- E’ stato un trauma vederlo felice e contento con un’altra…-
- Emma, ti giuro che non ne sapevo niente, nemmeno Robert lo sapeva…-
- Robert?- Belle si mozzicò la lingua. Non aveva ancora detto nulla di lei e Gold.
- Sì, be… Il signor Gold…-
- Siete già così intimi da chiamarvi per nome? Cosa mi sono persa?-
- Emma, ti prego, non sono io che mi sto sfogando con la musica dei linkin park!-
- Non c’è niente da dire…- si mise a sedere e iniziò a ispezionare con lo sguardo ogni venatura del pavimento – sono solo un po’ confusa, niente di più… Insomma, è un periodo un po’ strano. Non riesco a capire cosa voglio… Credevo di amare Bae, poi però mi sono ritrovata a pensare sempre più spesso a Killian, poi Bae se ne esce con questa storia di New York ed io credo che lo faccia per metterci alla prova, quindi cerco veramente di capire cosa provo sia per Bae che per Killian… Ma poi lui mi riconfonde quando torna a Storybrooke con una nuova ragazza. Viene spontaneo chiedersi “cosa diavolo vuoi da me? Vuoi sentirti dire che amo ed amerò solo te per il resto della mia vita, quindi lascia quella stupida e torna da me”? Oppure vuole farmela pagare perché non sono andata a New York insieme a lui?-
- C’è una terza opzione e cioè che prova davvero qualcosa per quella “Tamara”…-
- Andiamo, Belle! Non è da Baelfire instaurare un rapporto così serio dopo appena due mesi che è andato via da casa… Mi sembra una storia assurda!-
- Rimane comunque il fatto che se è vero che vi siete lasciati, la storia non dovrebbe più riguardarti… A me no che non provi ancora qualcosa per lui…-
- Belle, per te magari la cosa sembra semplice perché quando ti sei lasciata con Gaston non eri realmente innamorata, ma quando provi dei sentimenti veri per una persona, l’amore non si cancella da un giorno all’altro… Anche se provo qualcosa per Killian, questo non può cancellare il sentimento che mi ha legata a Bae… - sospirò e iniziò a giocare con le ciocche dei lunghi capelli biondi – so che può sembrare egoista, perché questa è una scelta che ho preso io, quella di non stare più insieme a lui. E’ solo che… Mi ha sorpresa, ecco! Non so, mi fa anche ripensare a tante cose… Forse non mi amava poi così tanto come voleva farmi credere, oppure ha conosciuto questa ragazza mentre eravamo a New York e non mi ha detto nulla, ma torno a dire che non è da Bae allacciare un rapporto così intimo dopo appena un mese o due…-
Belle la osservò attentamente e all’improvviso le sorse un dubbio.
- Emma, dì la verità… A te non brucia più di tanto il fatto che Bae stia con un’altra, ma che tu ti sei fatta tanti problemi a lasciarti andare con Killian, solo perché comunque volevi rispettare la tua storia con Bae e non imbarcarti in una relazione seria sin da subito, mentre Bae non si è fatto questi problemi… O sbaglio?-
- Ah! Ti odio quando fai così… Ok, va bene, forse in parte è anche questo… Però sai, io non riesco a lasciarmi andare con Killian, sento che per iniziare una nuova relazione, devo prima essere certa di non provare più niente per Bae, ma non è così semplice, perché comunque mi legano molti ricordi a lui e non posso fare a meno di ricordare tutti i momenti passati insieme… Poi, però, ripenso a come eravamo nel presente e sento che adesso ho bisogno d’altro, che la nostra relazione era arrivata ad un punto morto… Forse lui pensava che trasferendoci a New York le cose sarebbero potute cambiare, ma la verità è che a cambiare siamo stati noi… Non è Storybrooke il problema, siamo noi! Ma ti ripeto, questo non significa averlo dimenticato, perché chiudere un rapporto capendo che non ci si ama più, è sempre difficile…-
- Quindi stai scegliendo Killian…-
- No, sto scegliendo me… Con, o senza Killian, ho deciso di lasciar andare Bae e mi sono ripromessa di mettere al primo posto me e la mia famiglia. Se le cose con Killian andranno bene, allora in futuro si vedrà, ma per ora non ho alcuna intenzione di imbarcarmi in relazioni complicate…-
Belle la guardò negli occhi e capì che era risoluta nella sua decisione.
- Allora non ti rimane altro da fare che accettare la realtà. Magari per te serve un po’ di tempo per accettare la fine di una relazione, mentre Bae, una volta incontrata una ragazza che gli piaceva, non si è fatto molti problemi a dar vita a un sentimento nuovo… Questo non significa avere poco rispetto della vostra storia, ha solo capito che forse non c’era più nulla da recuperare ed ha voltato pagina, senza continuare a soffrire ancora…-
- Forse è come dici tu… Sono stata impulsiva, ma io sono fatta così, non posso farci niente…-
- Sei umana, è normale avere reazioni altrettanto “umane”…-
Emma rise, poi si alzò e cambiò cd dei linkin park-
- Ti faccio ascoltare il mio cd preferito, adesso che mi sento molto meglio… Si chiama “A Thousand suns”… E comunque, a proposito dell’amore, devi spiegarmi bene questa storia di te e “Robert”… Perché io ero rimasta a quando vi siete lasciati in malo modo…-
- Le cose si sono evolute. Per fartela breve, stiamo cercando di essere un “noi”…-
- Caspita, che notizia! E dimmi, siete già passati alla fase due?-
Belle si vergognò da morire. Faceva fatica a parlare di queste cose.
- Sì… Siamo passati alla fase due…- rispose appena.
- Ma dai!!! E com’è stato??? Non mi hai raccontato niente, non va bene!-
Belle rise ed iniziò a raccontare ogni cosa di quel magico appuntamento che avrebbe ricordato per sempre.
- Uhau, è stato proprio un vero gentiluomo… E quindi non hai detto niente a nessuno?-
- No, sei tra le prime a saperlo… Pensavo di parlarne con gli altri con una cena al granny, una di queste sere…-
- E’ una buona idea! Comunque poi ti faccio sapere se potrò esserci, non sono stata bene in questi giorni, ho sempre mal di testa e vomito non appena provo a mangiare qualcosa… Oggi Killian mi ha obbligata ad uscire, perché dice che stare a casa fa solo peggiorare l’influenza-
- Allora riguardati e cerca di non mangiare cibi pesanti, l’influenza per le feste non è mai una buona cosa…-
- Oh beh, farò compagnia a Neal e guarderemo insieme qualche classico disney. Per ora gli piace Peter Pan ed a me fa troppo ridere, perché immagino sempre Killian in versione capitan uncino… E’ malato di pirati, quel ragazzo…-
- Ognuno abbiamo il nostro personaggio…-
- Già, solo io non riesco a trovare il mio…-
Belle la strinse forte e le baciò la nuca.
- Coraggio Emma! Avrai anche tu il tuo lieto fine…-
Quella sera finalmente lei e Robert poterono godersi un po’ di solitudine. Era stata una giornata faticosa e non avevano potuto dedicare un po’ di tempo per loro. Così guardarono un film in tv, si dedicarono ad altre piacevoli attività di coppia e si addormentarono stretti l’uno all’altra.
 
La tensione in casa era ancora palpabile, ma Belle si impegnò per tenere la situazione in uno stato di pace, almeno fino al giorno di natale…
Lei e Robert cucinarono per tutta la vigilia e il 25 mattina. Avevano preparato tantissime portate e Belle era felice di poter preparare il pranzo insieme.
Bae e Tamara per fortuna fecero un giro nelle città vicine, così loro poterono approfittarne per cucinare e alternare momenti d’intimità.
Più volte avevano rischiato di far sesso sul tavolo della cucina, tanto che ad un certo punto Belle si ritrovò con la maglia sollevata e il reggiseno slacciato.
- Senti, io vorrei davvero abbandonare tutto e stare un po’ insieme, ma rischiamo di bruciare tutto…- disse diligente ricomponendosi – ti prometto che quando terminiamo recupereremo il tempo perso…-
Robert la baciò sul collo e stuzzicò un fianco, toccandola sensualmente con i polpastrelli e creando dei cerchi immaginari.
- Va bene, mia cara… Però ti perdi delle attività molto piacevoli… E poi te l’ho detto: cucinare è come fare l’amore, quindi fare l’amore non può che giovare alla cucina…-
- Ma fare l’amore distrae dai tempi di cottura, quindi torno a dire che recupereremo dopo…- si staccò dall’uomo e andò a girare il ragù, che stava iniziando ad attaccarsi nel fondo.
- Hai preso la tua scelta, ok. Ma tutto ha un prezzo, lo sai…-
- Proprio per questo non possiamo permetterci di bruciare il pranzo…-
 
Alle dodici in punto era tutto pronto, così Belle ne approfittò per farsi una doccia e sistemarsi.
Indossò un tubino rosso che metteva in risalto il decolté e le forme sinuose del suo corpo, poi mise le sue amate scarpe col tacco e appuntò i capelli di lato.
- Uhau, sei bellissima…-
Robert entrò in camera proprio in quel momento. Lui era vestito con il solito completo nero, ma stavolta aveva una cravatta rossa in tema natalizio.
- Signor Gold, che eleganza…- disse avvicinandosi a lui per allacciare le bocche in un bacio leggero.
- Ho qualcosa per te…- disse aprendo uno dei cassetti. Tirò fuori una scatola stretta e la porse a Belle – buon natale…-
- Non dovevi, sul serio… Gaston non mi ha mai fatto un regalo di natale…-
- Gaston è un idiota, non è da mettere in lista…-
Belle aprì la scatola e rimase incantata. Era una bellissima collana con piccole farfalle in Swarovski e punti luce colorati.
Gold le fece cenno di voltarsi e la agganciò al collo.
Belle si osservò allo specchio e rimase stupita di quanto quei piccoli raggi di luce la facessero apparire molto più adulta.
- E’ bellissima, dico davvero… Ma io ti ho regalato solo quegli stupidi occhiali da sole… Dovevo pensare a qualcosa di meglio…-
- Avevo bisogno di un paio di occhiali da sole e poi il più grande regalo sei tu, mia cara…-
La strinse forte e si concessero un ultimo bacio prima di scendere al piano inferiore, dove Bae e Tamara li aspettavano in soggiorno.
- Papà, Belle, siete splendidi!- commentò Bae abbracciando entrambi. Si augurarono un buon natale e si sedettero in salotto in attesa di suo padre.
- Papà dovrebbe arrivare a momenti, dovrebbe aver chiuso il negozio una mezzoretta fa…-
- Non c’è fretta, Belle…- la rassicurò il compagno.
Belle era parecchio nervosa e la presenza di Tamara non era rassicurante. Egoisticamente le sarebbe piaciuto avere Emma al suo posto…
Suonarono alla porta e lei si alzò di scatto. Era l’ora della verità. Sperò solo che quella giornata non si sarebbe terminata in scazzottate.
- Andrà tutto bene, te lo prometto…- le disse Robert all’orecchio.
Belle incrociò le dita e si sorprese quando suo padre si presentò con una composizione per centrotavola piuttosto complicata.
- Signor French, accomodatevi!- disse Gold porgendogli la mano in segno di saluto.
- Grazie, signor Gold… Mi sono permesso di portare un piccolo omaggio, un natale che si rispetti merita un centrotavola altrettanto importante…-
- Avete perfettamente ragione, ma prego, non rimanete alla porta…-
Belle li osservò recarsi in cucina a braccetto e sperò con tutta se stessa che quello fosse un buon inizio.
 
Il pranzo procedeva tranquillamente. Al contrario di quanto si era aspettata, suo padre e Robert stavano intrattenendo delle conversazioni pacifiche. Forse entrambi avevano capito che se le volevano bene, dovevano accettare la presenza l’uno dell’altro.
A preoccuparla era invece Tamara, che non perdeva occasione per mettersi in mostra e tentare di sedurre Gold.
Ad un certo punto Belle si stupì di trovare un appoggio nel padre, che iniziò a torturarla con domande piccanti.
- Quindi ti sei laureata dopo cinque anni… Pensa che Belle ha terminato tutte le materie entro i tre anni, mantenendo una media davvero molto alta! E considera che nel mentre ha anche deciso di aiutarmi con il negozio e con la casa… Aimè ha dovuto aspettare di compiere 20 anni per iscriversi all’università. Nei due anni di buca ha lavorato con fatica per mettersi da parte i soldi per le rette universitarie. E’ una ragazza speciale, non abbandona mai niente, finchè non raggiunge il suo obiettivo…-
- Ma certo, anch’io sono così, cerco di portare a termine la mia missione…- si inserì Tamara, ma Gold la interruppe.
- Comunque, signor French, volevo complimentarmi per lo splendido lavoro fatto con vostra figlia. E’ una ragazza con la testa sulle spalle, ma anche molto testarda! Vi assicuro che ho tentato in tutti i modi di non innamorarmi, ma sembra proprio che non demorda mai!-
- In questo ha preso da me, non ho mai mollato con la mia splendida moglie… Ah, sarebbe felice di vedere quanto sua figlia si è data da fare per essere una brava ragazza… Quindi trattatemela bene, Gold, avete in mano il mio tesoro…-
- Dunque condividiamo lo stesso tesoro, perché sembra proprio che sia diventato anche il mio…-
Belle si sentì in imbarazzo. Insomma, era convinta che i due uomini si sarebbero quasi scontrati a colpi di cosciotti, invece la loro battaglia era a chi riempiva maggiormente di complimenti Belle… Le strategie degli uomini erano un mistero per lei…
L’unica cosa che la rattristì, fu vedere Bae quasi spaesato in quella conversazione, così tentò di cambiare argomento e parlare un po’ di lui e della sua carriera di avvocato.
Robert sembrò apprezzare questa forma di interesse, perché le prese la mano da sotto il tavolo e la strinse forte.
 
Dopo pranzo si radunarono attorno al tavolo e giocarono a carte. Bae li battè tutti e Belle fu felice di vederlo tornare a sorridere come ai vecchi tempi.
- Adesso sarà meglio che vada, si è fatto tardi…- disse suo padre alzandosi - Mi accompagnate al cancello, signor Gold?-
- Ovviamente…-
Gli uomini si alzarono e si chiusero la porta alle spalle, ma Belle era troppo curiosa di sapere cosa si stessero dicendo, così con una scusa uscì di casa e li pedinò.
- E’ stata una bella giornata, signor Gold e se devo essere sincero, sono molto stupito… Pensavo mi avreste trattato con distacco, invece avete tentato di coinvolgermi il più possibile… -
- Belle tiene molto a voi, è stata malissimo per il periodo che eravate litigati… Ed io so bene come si sente un genitore ad avere un figlio lontano e che prova rimorso nei suoi confronti… Non posso cancellare il passato, signor French, ma vi posso giurare, che i miei sentimenti per Belle sono sinceri e che non ho nessuna intenzione di farla star male-
- Capisco… Questo è confortante, perché sappiate che preferisco non vedere mia figlia soffrire. E’ stata male nei giorni che le siete stato lontano e come padre, voglio solo che mia figlia stia bene e se ha scelto voi, accetto la sua decisione. Rendetela felice, vi chiedo solo questo…-
- Lo farò, signor French, è una promessa…-
Belle sorrise, poi li vide salutarsi e si affrettò a rientrare.
- Tutto sommato è stata una bella giornata… Insomma, tu e mio padre non vi siete picchiati e questo è un ottimo traguardo…- disse spegnendo la luce del comodino e voltandosi per abbracciarlo.
- Il punto è che ti amiamo, quindi abbiamo preferito deporre le armi, piuttosto che farti soffrire…-
- Ed io ti ringrazio, perché ti sei sforzato tanto nell’accogliere mio padre come il migliore degli ospiti e per me è stato il regalo più bello…-
- Quindi sei in debito con me… Come hai intenzione di ripagarmi?-
- Oh, mi era sembrato di capire che avevamo un discorso in sospeso già da ieri…-
Belle gli accarezzò il petto da sopra il pigiama e sentì le mani dell’uomo scivolare sotto la sottana in pizzo.
- Uhm, rammento qualcosa, ma sarà meglio rinfrescarci le idee…-
Le afferrò i fianchi e la fece sedere sopra di lui.
Iniziò a giocare con le spalline della sottana, per poi sfilargliela con lentezza.
Belle sussultò, come ogni volta che le sue mani sfioravano le parti più intime del corpo. Ricambiò il piacere dedicando ogni attenzione al suo corpo ormai tremante di desiderio.
Terminarono quella giornata donandosi finalmente anima e corpo.
Avevano faticato due giorni per prepararsi al meglio per quella giornata e non c’era appagamento maggiore nel concludere i festeggiamenti, lasciandosi avvolgere dalla bolla del piacere.
 

Continua…
 
Buonasera miei cari lettori!
Non avevo dato particolari anticipazioni su questo capitolo, perché ovviamente volevo mantenere il segreto ancora per un po’.
Era abbastanza scontato che si trattasse di Tamara. Ma sul serio, mi faceva troppa gola inserire questo personaggio “spinoso” nella ff. Perché qui non c’è Henry e non c’è Peter Pan…. Quindi… Chissà come sarà, se è davvero interessata a Bae oppure no… Mi intrigava troppo avere carta bianca sotto questo aspetto e non ho saputo resistere.
Vediamo dunque le reazioni a caldo di un po’ tutti e sicuramente la rpesenza di questa estranea rompe le scatole ai nostri Rumbelle, che non possono più nemmeno pomiciare in santa pace!
Poi c’è il pranzo di natale. Ahahahahhaha, mi sono divertita tantissimo a scriverla, perché ho immaginato questa sorta di “simpatica” rivalità tra MrFrench e MrGold, che si contendono la giovane Belle a colpi di “chi fa più complimenti”. Ahahahahahah! Ovviamente non so se riuscirebbero davvero a pranzare insieme senza tirarsi cosciotti di carne a vicenda, ma è una ff, quindi a me piace immaginarmeli così.
Non ci facciamo mancare anche qualche momento più intimo tra i rumbelle, perché credo che ne siamo già abbastanza a corto nella serie tv, scateniamo l’inferno nelle ff! (è una campagna benefica che va sostenuta fino alla nausea!)


E niente. Non ricordo se c’è altro da aggiungere… (come sempre, del resto!)
 
Ci tenevo a ringraziare con tutto il cuore le tante persone che stanno seguendo questa ff, dico sul serio, sono molto contenta di vedere così tanta gente leggere la mia storia! Mi sento amata ç_ç
Quindi ringrazio in primis
Saja, Ariki, seasonsoflove e Chrystal_93 che hanno recensito lo scorso capitolo e tutte le persone che continuano a segnare la ff come preferite/ricordate e seguite. E grazie tantissimo anche a chi segue nell’ombra, grazie davvero! *arigatoo gosaimasuuuu!*
 
Il prossimo capitolo arriva martedì prossimo e anche stavolta, niente anticipazioni!!!! ;)

  
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