DOVE È SEMPRE SOLE

Difficile perdermi se so
che un tuo pensiero piccolo,
toccherà le corde di un respiro.

Sto li, a fissare quell'album di foto, ricordando i momenti felici insieme a te. Quelle foto, così vivide, così reali. Così magiche, sebbene mi avevi quasi supplicato di fare un album, con la tipologia di foto che fanno i babbani.
Ma anche se non ti vedevo sorridere in muovimento, quella curvatura delle labbra era impressa li, su quel pezzo di carta.
La ricordo: la foto del nostro matrimonio.
Quel Sabato pomeriggio di quasi sessant'anni fa. Quel giorno ti sei imposta, e sei entrata nella mia vita. Dopo aver lottato.
Si perchè tu hai lottato, per avermi. Io ero troppo tentato, durante quella guerra, a lasciarmi condurre dal nemico, da Voldemort. Ma tu, con il tuo coraggio e la tua determinazione, mi hai fatto capire di avere una scelta.
E per questo ti ho ringraziato in tutti questi anni. E, forse, è stato questo, che mi ha fatto innamorare di te, anni fa.

Cambiano le stagioni ma tu no,
tu non cambiare e aspettami,
sempre li dove è sempre sole.

Perchè tu, mia piccola Grifona, hai portato l'estate in quel mio lungo inverno, che durava da anni.
E questo mi riporta a quel Sabato di Agosto, quando siamo stati legati anche nella legge, insieme.
Ti avevo scorto da lontano, e per un secondo, mi sembrò che tu non fossi cambiata. Ma io sapevo, che lo eri.
La guerra ti aveva cambiato: forse fatta diventare più fragile. Ma tu no: non lo davi a vedere.
Nemmeno a tuo figlio.
Nemmeno a me.
Avanzavi verso di me, vestita di bianco. Eri riuscita a domare i tuoi capelli, troppo ribelli. Troppo te.
Ti rispecchiavano. Ed è per questo che li amavo.
E, in quel momento, il sole aveva fatto capitolino dalle nuvole, illuminandoti.
E fu allora che capii: saresti stata il sole della mia vita.
Voltai la pagina. Una foto di Hogwarts

Fantastico sapere che non ho
bisogno di una bussola
perchè so che tu non sei il sud,
che tu non sei il nord.

Mi riportò a quando ci mettemmo insieme, dopo tante peripezie.
Avevate vinto. Avevate, si. Perchè io facevo parte dei cattivi. Lo avevo compreso solo quando la caduta di Voldemort era oramai tlmente vicina, che potevo percepirla. Mi sembrava quasi ovvio: mi avrebbero imprigionato. E invece arrivasti tu e Potter, che parlaste in mia difesa.
Fu grazie a te, che tornai a Hogwarts. Ma non mi sentivo più a casa.
Eri una delle poche che non mi guardava male.
Prima uno sguardo senza accusa.
Poi un sorriso, da lontano.
Poi un saluto. Qualche parola gentile. E fu allora che capii di essere fottuto.
Mi volli avvicinare a te. Iniziammo a parlare, e scoprii la verità. Scoprii perchè tu avevi voluto partecipare a quella guerra, sebbene non ti riguardasse.
Tu avevi voluto fare qualcosa. All'inizio credevo che eri una stupida: volevi solo metterti in mostra.
Poi ti innamorasti di me. E io me ne andai, per non farti soffrire. Ma soffrimmo entrambi.
Quando mi prendesti, urlandomi nel bel mezzo della Sala Grande, che stronzo ero, e di quanto tu fossi stata idiota ad innamorarti di me.
Era questo il bello che c'era in noi. Era stato tutto vero, fin dall'inizio.
Fin da subito avevo capito che ci tenevi a questa cosa. Fin da subito avevi messo le carte in tavole, dicendo di amarmi.

Tu sei
un respiro bellissimo,

Mi hai donato le cose migliori di questo mondo, in questi lunghi anni.
Il tuo amore, nostro figlio. Mi sei sempre stata vicino. facendomi di nuovo battere il cuore.
Facendomi di nuovo respirare.

sei un fiore che non ha
solo un colore.

Dopo tutti questi bellissimi ricordi, non posso non ricordare cinque giorni fa. Una giornata di pioggia: hai spirato, sussurrando di amarmi.
E io sono stato egoista: ero troppo disperato per replicarlo. E quando l'ho fatto, ormai non c'eri.
E te l'ho ripetuto, decine e decine di volte. E lo dicevo anche quando Scorpius e Rose, sua moglie, mi portavano fuori dalla tua stanza.
In quel momento, sono morto dentro. In quel momento, non ero sicuro, di poter reagire.
E, francamente, non lo sono neppure adesso.

Tu sei
un pensiero bellissimo
che mai si perderà

Sento qualcuno bussare alla porta, mentre accarezzo quest'ultima foto. È Scorpius, ovviamente.
Ormai mi è rimasto solo lui, sua moglie e mia nipote.
-Papà. Dobbiamo andare- mi dice.
-Rose?- domando.
-È già in Chiesa con Eltanin e i suoi figli.-
Io sospiro, tentando di ricacciare indietro le lacrime. Ma se ne accorge.
Mi si avvicina. -Papà. La mamma non avrebbe voluto che tu fossi così triste-
-Come posso non essere abbattuto, Scorp? Come? Se nè andato un pezzo della mia vita. Un bellissimo pezzo. Come farò a non vederla più ogni mattina? Sono quasi impazzito in questi cinque giorni. Come posso durare per il resto della mia vita?-
Lui si morde il labbro. Una lacrima solitaria scende dal suo volto. -Lo so. Nemmeno io so come fare... Ma una cosa la so. Non avrebbe voluto vederci tristi-. Mi prende l'album tra le mani, aprendolo all'ultima foto. Risaliva a neppure 10 giorni fa: la nostra ultima foto.
Lei, stanca, ma sorridente, in quel letto dell'ospedale. Io che le sorridevo. -Perchè vorrebbe vederci ancora così-. Lo chiude e lo riapre alla prima: la prima foto che ci siamo fatti: ad Hogwarts, il primo Natale, mentre ci baciavamo sotto il vischio. -E vorrebbe che tu ti ricordassi di questo-.
Si alza, e va verso la porta. -Ti aspetto giù-. Poi scompare.
Fisso la foto. Scorpius ha ragione, ma non posso limitarmi a ricordarti come un pensiero.
Un pensiero bellissimo.

perchè se poi ad un tratto cambia il tempo
e se cambia il vento io so che ti ritrovo sempre la,

Tolgo la foto dalla pagina, fissandolo da vicino.
Eravamo così giovani. Così vivi. Così innamorati. Lo siamo sempre stati.
Metto la foto nel taschino, vicino al cuore.
Voglio sentirti sempre li, vicino a quel cuore, che ha ricominciato a battere solo per te.
Mi alzo, e vado alla porta.
Mi giro un'ultima volta e fisso il tuo studio.
Illuminato, variopinto. Pieno di libri.
Dalla finestra vedo il cielo plumbeo. Sento anche il vento battere contro il vetro: giornata ideale per dirti addio.
Sto per andarmene, quando la finestra si spalanca.
Il vento fa aprire quel libro, sfogliando le pagine velocemente, fino ad arrivare all'ultima pagina.
Un raggio di sole entra, illuminando quell'ultima foto.
Mi avvicino e vedo che dietro c'è scritto qualcosa. Lo leggo, a fatica.

Caro Draco,
devo ringraziarti per tutto. Questi anni sono stati duri, ma bellissimi.
Abbiamo creato la nostra famiglia. Abbiamo coltivato questo amore, che, agli inizi sembrava così travagliato. E, probabilmente, lo sarà ancora per te.
Sento che me ne sto andando, Draco.
Ma sto bene. Perchè, ieri, hai detto di amarmi; e lo hai detto in quel modo che mi piace.
Come quando lo hai detto, mentre ti urlavo quelle cose ad Hogwarts; come quando mi hai chiesto di sposarmi; come quando ci siamo sposati; come quando è nato Scorpius; al suo matrimonio; quando è nata Eltanin...
Draco, tu sei stata la mia ancora di salvezza in questi anni. Tu e il tuo amore.
Non ti ho mai ringraziato davvero per questo.
Spero che, essere stata il tuo Sole, sia stato un piccolo modo per farlo.
Non disperare. Non essere triste.
Ti aspetterò.
Ti amo,
Hermione.

Poi sorrido. Che egoista, vero? Sorridere mentre sto andando a sepperlirti.. A dirti addio.
Appoggio la mano sulla foto di noi da giovani, mi giro e me ne vado.
Seguendo il sole. Perchè lo so.
Tu ci sei sempre con me. E sempre ci sarai.
E per farlo, seguirò il sole, perchè so che tu ci sei sempre...

...dove è sempre sole.

SPAZIO AUTRICE:
credo che la Biologia mi faccia fare delle cose troppo tristi.
Ad ogni modo.. Con questa songfic, ho voluto testare se fa nel caso mio.
La canzone, Dove è sempre sole dei Moda ft. Jarabedepalo, si è guadagnata un posto nella mia top ten delle canzoni più cantate di questa stagione.
Vabbè: spero che vi piaccia, e commentate.
(Non so voi, ma, scrivendola, mi sono messa a piangere. Boh, forse perchè ho fatto una schifezza).
Baci, Cissy♥