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Autore: JustABitchOnAStroll    02/12/2014    1 recensioni
- Questo è un gigai. Un corpo artificiale per permettere agli shinigami di passare inosservati nel mondo degli umani. Questo è stato adattato a te, anche se appartieni alla razza arrancar. Mi dispiace che tu lo venga a sapere in questo modo incredibilmente rude... - fece una pausa, sospirando e sembrandomi realmente dispiaciuto - Ma ho paura che ti abbiano mentito -
Non dissi nulla per qualche tempo, limitandomi a fissare un punto fisso nel vuoto.
- ... Chi sono allora? Se non sono Kasai - mossi lentamente una mano verso il " cadavere " che giaceva di fianco a me - Chi diavolo sono? -
- Tutto a tempo debito. - mi porse una mano che, dopo qualche esitazione, mi convinsi a prendere - Per ora vai a riposarti. Ulquiorra, saresti così gentile da mostrarle la sua stanza? -
- Certo, Aizen-sama - con un leggero inchino il ragazzo si avvicinò - Vieni con me -
Annuii - ... Grazie -
--------
Spero di avervi incuriosito con questo estratto dal primo capitolo!
Che dire? Se vi interessa scoprirne di più sulla mia OC dovete leggere! ( coughèunaarrancarcough )
Enjoy!
Ciauuuu!
Alice_
Genere: Azione, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Espada, Jaggerjack Grimmjow, Kurosaki Ichigo, Nuovo personaggio, Schiffer Ulquiorra
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The heart is what you make it cap 4 - Buon giorno, Abaron. Spero tu ti stia trovando bene qui con noi - sorrise, congiugendo le mani in grembo.
Sollevai la testa, senza però alzarmi dal pavimento e sciogliere l'inchino nel quale mi ero piegata al mio ingresso in stanza - Sto bene Aizen-sama, grazie per l'interessamento -
- Alzati pure mia cara. - fece un ampio gesto con la mano e obbedii al comando - Dimmi, come ti trovi nel tuo nuovo, anzi, vecchio, corpo? -
- Bene, ma è strano. Percepisco cose che prima non mi sognavo neanche - feci una pausa - Per il resto è come prima. -
- Mi fa piacere sentirlo. - allargò il suo sorriso - Ho sentito che Ulquiorra sembra aver preso interesse in te -
- Non credo sia corretto dire che si è interessato a me. Insomma, non mi sembra il tipo - commentai, distogliendo lo sguardo.
- Infatti non lo è, eppure, da quello che mi è stato riferito andate d'accordo - appoggiò il mento su una mano.
- Beh... Parliamo. Anche se il più delle volte mi ascolta e basta - replicai, infilando di riflesso le mani in tasca.
Alla fine Ulquiorra mi aveva trasmesso quella cavolo di abitudine.
Cavolacci.
- Perfetto. Perchè avevo in programma di affidarti a lui per il recupero delle tue abilità. A proposito, dovrebbe essere qui tra poco -
Quasi come fosse tutto pianificato la porta della sala si aprì e l'espada entrò in stanza, inchinandosi con un - Buon giorno, Aizen-sama - spostò lo sguardo verso di me - Abaron -
Salutai con la mano - Ohayo*, Ulquiorra -
- Hai portato ciò che ti avevo chiesto? - fece Aizen, spostando lo sguardo su di lui.
- Certo. - mi porse un oggetto di forma allungata, avvolto in un panno bianco - Questa è tua. -
Guardai curiosamente l'involucro, prendendolo poi dalle mani di Ulquiorra e spostando di lato i lembi del panno bianco.
Rimasi giuato un poì di sasso quando capii che cos'era - E'... E' la mia zanpakuto? - domandai, senza rivolgermi a nessuno dei due in particolare.
Rispose Aizen - Precisamente. Ne ricordi il nome? -
Ripiegai il panno, per poi estrarre l'arma dal suo fodero - Sangre - risposi, con una naturalezza che sorprese anche me - Si chiama Sangre -
- Molto bene - commentò Aizen, unendo le mani a livello del petto mentre poggiava i gomiti sui bracciali del suo trono - Vedo che anche maneggiarla ti risulta abbastanza semplice -
- Così pare. - feci, rinfoderandola e assicurandomela in vita.
- Perfetto. Bene, è tutto. Potete andare. Ulquiorra. - fece una pausa - La affido a te. Mi raccomando, anche se so che porterai a termine il compito egregiamente, assicurati che ritorni in grado di combattere come quando ci ha lasciato - sorrise e, con un gesto della mano, ci congedò.
Uscimmo in silenzio dalla stanza, rivolgendo al Re di Las Nocher un ultimo inchino.
- ... Potrei farti una domanda? -
- L'hai già fatta -
- Intendevo... Tu mi... Conoscevi, prima che " me ne andassi "? - mimai le virgolette e aspettai una risposta, tenendo lo sguardo fisso in avanti.
- No - rispose dopo qualche secondo - Ho solamente sentito parlare di te -
- Ah, capisco. - rimasi in silenzio per il resto del tragitto.
- Domani mattina fatti trovare all'alba fuori da Las Noches. Cominceremò i tuoi allenamenti - proseguì spedito per il corridoio.

Durante il tragitto verso la mia stanza, dove oramai passavo i pomeriggi immersa nella lettura di libri che mi aveva gentilmente prestato Szayel, riguardanti tutte le varie abilità arrancar e non, mi sentii leggermente, e dico leggermente stalkerata.
- Ulquiorra-sama non c'è. Adesso o mai più ragazzi - sentii sussurrare qualcuno, prima che un concitato mormorio si sollevasse da un corridoio laterale.
- E se non ci riconosce? -
- E se ci attacca? -
Inarcai un sopracciglio ed entrai nel corridoio secondario - E se faceste meno casino potreste anche, forse, passare inosservati - commentai, incrociando le braccia sul petto - Chi siete? E cosa ci fate appostati davanti alla porta di camera mia? -
Si bloccarono pressochè subito - A-Abaron-sama! -
Inarcai un sopracciglio, prima di essere spinta a viva forza in camera mia e atterrare per puro culo sul letto - Ma che cazzo?! -
I tre chiusero subito la porta e si disposero attorno al letto, guardandomi con facce serissime - Sei tornata - parlò il ragazzo.
Aveva i capelli di un viola molto scuro e occhi del medesimo colore, solo che di qualche tonalità più chiari.
- Ci hai lasciato qui come degli idioti, senza sapere cosa fare. - parlò una delle ragazze, con i capelli di un rosso sgargiante e penetranti occhi azzurri, incrociando le braccia sul petto.
- Chiedevamo solo un minimo di preavviso. E poi adesso sei tornata e l'abbiamo scoperto solo dalle Fracciòn di Harribel-sama... - finì la terza, che aveva i capelli di un rossiccio scuro, mentre gli occhi erano di un rosso brillante.
Mi tirai in piedi - Guardate, io non so chi diavolo voi siate, ma fuori da camera mia! - sbottai, assottigliando lo sguardo.
- ... Allora quello che dicevano era vero... - fece il ragazzo ad una delle due, quella con gli occhi azzurri - Non ricorda proprio niente -
- Allora presentiamoci no? - quella con gli occhi rossi si voltò verso di me - Abaron-sama, io sono Sion Lantar... arrancar numero 45 -
Quella con i capelli rossi fece un passo avanti - Korel Asith. Arrancar numero 46 -
- Il mio nome è Lagarto Sintra - chiuse gli occhi - Arrancar numero 44 -
- E questo dovrebbe riguardarmi perchè...? - domandai, abbastanza piccata dal modo in cui mi avevano fatto entrare in camera.
- Noi eravamo, e siamo tutt'ora, le sue Fracciòn, Abaron-sama - parlò Lagarto.
- Ma non prendetemi per il culo, solo gli espada hanno le fracciòn. Va bene che sono nuova qui, ma almeno questo Ulquiorra me lo ha spiegato
- Mi sa che qualcosa quell'emo l'ha anche lasciata perdere... - sbuffò, per poi appoggiarmi una mano sulla spalla - Si fidi di noi Abaron-sama -
- Primo non insultare Ulquiorra. Secondo, non mi toccare - scrollai la spalla per farmi lasciar stare.
- Quindi adesso te la intendi con quello lì eh? - parlò con disgusto, storcendo il naso - E' più freddo di un ghiacciolo, si può sapere che ci trovi!? -
- Lagarto... Porta rispetto ad Abaron-sama... - sussurrò Sion, facendo un passo avanti.
Assottigliai lo sguardo, prendendo la mano del ragazzo e togliendomela a forza dalla spalla - Se ti da tanto fastidio, come mai non sei venuto tu a darmi una mano?! Non tirare dentro in questa discussione l'unico amico che mi sono fatta qui a Las Noches. Se davvero hai una qualche forma di rispetto per me, allora smettila, Lagarto. -
Un tono tanto freddo non credevo di averlo usato mai, in tutta la mia vita.
Fece un passo indietro, per poi rilasciare un'ondata di reiatsu piena di rabbia, accompagnata da un ringhio e da un pugno alla parete che la demolì, praticamente.
Spalancai la bocca con fare a dir poco indignato, ma prima che riuscissi a dire qualcosa mi sentii mancare e caddi a terra con un urlo di dolore, per poi svenire non appena toccai il pavimento.

La luna splendeva nel cielo senza stelle dell'Hueco Mundo, rischiarando le dune di sabbia del deserto, dal quale protrudevano alberi di pietra dalle forme contorte.
Non c'erano posti dove nascondersi in quella distesa di sabbia. Non c'erano posti dove sentirsi al sicuro. Non c'erano posti dove qualcuno non volesse ucciderti.
Si viveva nella paura del regresso. Si viveva nella paura di essere divorati. Si viveva nel perenne terrore di non essere abbastanza forti per sopravvivere.
Ma io sapevo volare. E la paura di perdere coscienza del mio io era da tempo storia.
Sbattei le ali energicamente, alzandomi in volo di qualche metro, per poi intraprendere una serie di slalom tra i rami di un piccolo boschetto di alberi di pietra, ritraendo poi le ali e atterrando abbastanza delicatamente su una delle dune più alte.
Agitai la coda e mi guardai brevemente attorno, notando qualche piccolo hollow nascondersi sotto la sabbia dopo avermi visto.
Improvvisamente un grido disperato squarciò il silenzio tipico del deserto dello Hueco Mundo.
Era una cosa normale, non avrebbe dovuto turbarmi così tanto. Era solamente uno dei tanti combattimenti tra adjuchas che volevano evolversi in Vasto Lorde. Io stessa avevo preso parte a molte di quelle lotte.
Eppure l'aveva fatto. Forse perchè si stava svolgendo proprio sotto ai miei occhi? O forse perchè i tre adjuchas - una gazza, una lince e una salamandra - non avevano speranze contro quell'enorme orso. Dal suo reiatsu si poteva chairamente capire che era molto vicino all'evoluzione in vasto lorde.
Uno dei tre era a terra. La gazza, realizzai, aguzzando un poco la vista.
- Sion! Sion! Svegliati, dobbiamo scappare! - la lince stava cercando disperatamente di issarsela in groppa senza peggiorare il danno.
- Korel, muoviti! - la salamandra scattò avanti, cercando di mordere le zampe dell'orso, ma venne intercettata e spedita indietro con grande forza.
- Lagarto! - urlò l'ultima rimasta, guardando impotente l'orso avvicinarsi ringhiando, con un ghigno beffardo stampato in faccia - Guarda guarda... Tre prede facili... Sembra che diventerò vasto lorde grazie a voi. Tch... Anzi... Sono talmente vicino all'evoluzione che dovrebbe bastarmi uno solo di voi per effettuare il passaggio... Gli altri due li ucciderò per sport -
Assottigliai lo sguardo, sentendo un ringhio farsi strada nel mio petto.
Chi uccideva senza motivo non potevo soffrirlo.
Spalancai le ali e con un paio di spinte poderose mi levai in volo, atterrando poi davanti all'orso - Salve - mi limitai a dire - Se non ti dispiace, adjuchas, queste prede le prendo io -
- Tch... Ti piacerebbe, femmina - ringhiò, accucciandosi per predere lo slancio.
- Se vuoi combattere va bene. - commentai, lasciandolo fare.
Ruggì e si scagliò verso di me.
Non mi mossi, limitandomi a portare in avanti la coda, di modo da fargli uno sgambetto e mandarlo a rotolare in una duna.
Prima che potesse fare altro gli arrivai vicino, afferrandolo saldamente con i miei artigli e trascinandolo per qualche metro - Devo ucciderti e toglierti l'opportunità di diventare vasto lorde, oppure preferisci andartene con la coda fra le gambe ma vivo? - spalancai le ali, cercando di intimidirlo.
Schioccò la mascella nella mia direzione, ma si girò e se ne andò, ringhiando e bofonchiando insulti.
Mi girai verso la lince - Andatevene ora -
- C-cosa? Non ci mangi? - domandò, prendendo un passo indietro.
- Chi d-diavolo sei? - domandò la salamandra, appena svegliata - Non sei come noi. -
- E' una vasto lorde... - parlò la gazza.
- Il mio nome è Abaron. - mi voltai - Non vi serve sapere altro - piegai le ginocchia, pronta a prendere il volo.
- Aspetta! Facci venire con te! -
Guardai prima la lince, poi la gazza e infine la salamandra.
- Diventate più forti. Poi venite a cercarmi. - feci una pausa - Per ora addio -
Passarono i mesi prima che li rivedessi.
E quando accadde erano estremamente più robusti e forti.
Visto che avevano mantenuto la loro parte della promessa a me non restava altro da fare se non mantenere la mia.


Mi tirai a sedere di scatto, ansimando e tirando una testata coi fiocchi a chiunque mi stesse seduto davanti.
- Ti svegli sempre così, femmina? - arrivò una voce monotona, troppo vicina a me per non arrossire come una povera idiota.
Aprii gli occhi con estrema fatica - U-Ulquiorra? Che ci fai in camera mia? - mi guardai attorno - Aspetta... -
- La tua stanza è inagibile al momento - parlò - A quanto sembra hai demolito il soffitto -
Focalizzai la mia attenzione su di lui, trovandomelo inquietantemente vicino - Beh... Grazie per avermi portato qui -
- Ho ricevuto precise istruzioni a riguardo -
- Immaginavo, immaginavo. - richiusi gli occhi, stanca da far paura, oscillando pericolosamente in avanti.
Sentii vagamente una mano guidarmi di nuovo sul letto.
- Dormi. Hai rilasciato una grande quantità di reiatsu - fece - Mi troverai qui. Come da ordini di Aizen-sama -
- Ah... Non dormi tu? - socchiusi gli occhi - Non è che devi rimanere sveglio per forza... -
- Non ne vedo la necessità. -
- ... Fai come vuoi... Ora, se mi scusi, vorrei svenire... -
- Dormi. Te l'ho già detto. -
- Sì, sì... - chiusi del tutto gli occhi, prima di ricordarmi un piccolo dettaglio - Ma chi erano quei tre? Li ho sognati... -
Esitò qualche secondo - Semplici arrancar. -
- Anche se non sembrava un sogno... Ero nello Hueco Mundo... E avevo le ali... E la coda... - alzai lo sguardo - Sembrava una memoria -
- Hm. E' tardi femmina. Dormi -
- Allora dormi anche tu. Scusa ma sono troppo stanca per lasciarti scelta - replicai - E poi... Non siamo in camera tua? -
- Sì. Ma ho ordini di sorvegliarti. -
- Per favore? -
- No. Smettila di insistere. - fece con tono serio, tanto per cambiare.
- Ma sei mio amico... Non posso mica... Lasciarti sveglio a caso... - borbottai sconnessamente, chiudendo definitivamente gli occhi.
Sentii giusto la sua replica un po' sorpresa - Amico? - prima di svenire di nuovo dal sonno.
Il risveglio, la mattina seguente, fu accompagnato da un mal di testa che aveva dell'inquietante.
Dovetti supportarmi con le braccia anche solo per sedermi, per poi passarmi una mano sugli occhi per cercare di far diminuire il dolore -Ti prego, dimmi che un po' hai dormito anche tu e che non hai passato tutta la notte a fissarmi - biascicai, girandomi verso Ulquiorra.
- Erano gli ordini di Aizen-sama - fu tutta la sua risposta - Ricordi che cosa è successo? -
- ... Alcuni pezzi. - sospirai - Ricordo che dopo aver sentito il reiatsu di Lagarto sono svenuta... Poi mi sono svegliata qui... E non ricordo molto altro...- sospirai - Dimmi che non ho fatto o detto cose stupide per pietà -
- Mi stai chiedendo di mentire? - parlò, facendomi prendere giusto un piccolo infarto - Anche se in questo caso non sarebbe necessario. -
- Tu hai una vaga idea del colpo che mi hai fatto prendere? - lo guardai male - Comunque... Che cosa hai fatto tutta notte se non hai dormito? Se posso chiedere eh... - abbassai lo sguardo.
- Ho pensato. Prima di addormentarti mi hai chiamato in un modo il cui significato non mi è chiaro. -
Impallidii - Oh per l'amor di... Ti ho insultato?! - sgranai gli occhi e lo guardai con un misto di terrore e vergogna - Scusa! -
- Hai detto che sono tuo " amico " -
Mi zittii - Dillo che ci godi a farmi prendere questi infarti. -
- Io non ho detto nulla. Sei tu che, elaborando il concetto, sei giunta alla conclusione sbagliata - replicò semplicemente
- Ho capito, ma fermami quando vedi che lo faccio - mi passai una mano in viso - Ad ogni modo, cos'è che non hai capito? Non vuoi che ti consideri mio amico? -
- ... Non capisco che significa. Se non sbaglio ti avevo detto che gli hollow non provano questo sentimento. -
- Beh... Ma noi abbiamo assunto forma umana. Vuol dire che qualcosa sarà pur cambiato, no? - feci spallucce - E poi... Ho vissuto fin'ora nel mondo degli umani, tra di loro. Il mio modo di pensare è più affine al loro che non al vostro. So che probabilmente per te non è logico... Ma... Non lo so. Sono... Parecchio confusa al momento. Sembra un controsenso a ben pensare. sono una arrancar che si comporta come un'umana... Probabilmente sembrerò un fenomeno da baraccone a buona parte di voi e posso capirlo, probabilmente anche io fossi nei loro panni lo troverei strano - mi bloccai - Sto parlando a sproposito, scusa. Il punto è... - lo guardai negli occhi - Vuoi abbassarti al mio livello e diventare mio amico? Insomma... Dicono tutti che sei un ghiacciolo, ma sinceramente a me piace parlare con te -
Rimase in silenzio per qualche minuto, con espressione pensierosa. Per quanto riuscissi a leggere la sua espressione, eh.
- ... Sei una arrancar interessante femmina. - fece, chiudendo gli occhi - Non ho ancora chiaro il concetto che vuoi esprimere, ma suppongo che, finchè non interferisce con le missioni assegnatemi da Aizen-sama, tu possa spiegarmelo. -
- Io? Spiegare a te qualcosa? - sbattei un paio di volte le palpebre per poi fare un sorrisone e scattare in piedi - Ci proverò! -
E dopo esattamente tre secondi passati in piedi, il mondo decise di mettersi a roteare davanti ai miei occhi.
Mugugnai un'imprecazione e caddi per terra, per poi cercare di rialzarmi - Allora... Gli allenamenti? -
- Suppongo che, dati gli avvenimenti di ieri, oggi potrei spiegarti in che ordine affronterai gli allenamenti - mi guardò - Apparentemente quei tre... Quella spazzatura, con il loro reiatsu hanno influenzato in maniera importante il tuo. Da svenuta hai distrutto il soffitto con un cero. -
Ammutolii - ... Ecco perchè sto così da schifo... Mi dispiace per la stanza - mi passai una mano tra i capelli - Comunque voglio provare ad allenarmi. Altrimenti non sarò mai capace di fare niente. Mi gira solo la testa. -
- Allora andiamo. -
Annuii, alzandomi e seguendolo fuori dalla porta.
___________________
Ehm... Ehillà!
Sono stata giusto un pochino presa con la scuola, quindi non sono riuscita ad aggiornare... Ma adesso ce l'ho fatta!
Allora... Spero che il capitolo vi sia piaciuto!
Cercherò di aggiornare il prima possibile, ma non credo di riuscirci prima di Domenica o Sabato, se va bene, visto che ho un esame questa settimana... Oh beh, spero di fare in fretta!
Quindi... Abaron si trova nell'interessante situazione di " insegnare " ad Ulquiorra che cosa sia l'amicizia... Oh beh, capirete meglio nel prossimo capitolo!
Spero di non averlo reso troppo OOC... Boh, sperem! Al limite cercherò di migliorare la sua caratterizzazione nei prossimi capitoli... Mi ci vuole sempre un po' di tempo per abituarmi a scrivere determinati personaggi XD
Ciauuuu!
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