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Autore: WibblyVale    03/12/2014    2 recensioni
Una neonata nell'ospedale di Konoha viene sottoposta ad un esperimento genetico e strappata alla sua innocenza. Crescendo diventerà un abile ninja solitaria, finchè un giorno non verrà inserita in un nuovo team. Il capitano della squadra è Kakashi Atake, un ninja con un passato triste alle spalle che fatica ad affezionarsi agli altri esseri umani. La giovane ninja sarà in grado di affrontare questa nuova sfida?
Genere: Azione, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kakashi Hatake, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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UN ANNO DOPO

Shiori teneva sotto controllo il covo di Orochimaru ormai da ore. Inizialmente c'era stato un gran movimento, ma con il passare del tempo la situazione si calmò.
Era stato difficle trovare la base. Aveva passato una frustrante settimana sulle tracce del ninja leggendario ed ora che aveva raggiunto il suo covo era evidente che il padrone di casa non ci fosse. In un primo momento si infuriò, poi si calmò dicendosi che dopotutto quella era un'occasione per poter scoprire le sue mosse.
Due uomini dall'aspetto molto simile a quello di due orsi stavano di guardia all'entrata del covo. Ciò significava che dentro ci doveva essere qualcosa di importante. Shiori decise di aspettare il cambio della guardia per entrare in azione.
Ad un tratto percepì una presenza alle sue spalle. Un ragazzo, che sembrava non avere intenzione di ucciderla, le si stava avvicinando tranquillo e concentrato sulla sua missione. Shiori si voltò con calma, ma comunque pronta ad attaccare nel caso la situazione si fosse rivelata più complicata.
"Chi sei?"
"Itachi Uchiha. Faccio parte del team di Kakashi."
Un ragazzo con lunghi capelli neri stava di fronte a lei.
"Cosa ci fai qui?" chiese Shiori per poi tornare ad osservare l'ingresso del covo.
Il giovane Uchiha la seguì a ruota.
"Abbiamo portato a termine la nostra missione e il capitano ha ordinato di venire in tuo aiuto."
"E dov'è il capitano?" disse con una nota di fastidio nella voce.
"Lui e Tenzo stanno controllando l'area circostante. Mi hanno chiesto di precederli e avvertirti che siamo qui per aiutarti."
"Vigliacco."
Shiori percepì di aver messo Itachi a disagio, perciò si affrettò a scusarsi.
"Perdonami non ce l'ho con te."

"Sembra tutto a posto. Credo che possiamo raggiungere Shiori e Itachi." disse Tenzo con tranquillità.
"Abbiamo fatto bene a venire?" domandò nervoso il copia-ninja.
"Certo! Siamo una squadra, giusto? In più non ti devi preoccupare: c'è Itachi non farà alcuna scenata."
Arrivarono anche loro sulla collinetta.
Shiori ed Itachi erano intenti a sorvegliare l'entrata del covo. Kakashi notò che la ragazza era tesa, pronta all'attacco. Sperava solo con la sua presenza di non mandare a rotoli la missione.
"Ciao Ten!... Kakashi."
Shiori li aveva sentiti arrivare e senza voltarsi li aveva salutati. La sua voce era fredda come il ghiaccio.
"Ciao Shiori. Novità?" chiese Tenzo in tono amichevole.
"Pensavo di entrare al prossimo cambio di guardia. Dovrebbe essere fra circa un'ora. Sempre che Kakashi sia d'accordo, ovviamente."
Il copia-ninja avrebbe risposto a tono all'affermazione provocatoria della ragazza, ma fu prontamente preceduto da Tenzo.
"Dato che c'è ancora tempo, credo che sia meglio se io ed Itachi perlustriamo ancora il perimetro."
L'Uchiha distolse lo sguardo dall'entrata e raggiunse il ninja dell'Arte del legno, felice di essere tolto da quella situazione.
Quando i due ragazzi se ne furono andati, Kakashi si sedette appoggiando la schiena contro un albero.
"Sai ti stai comportando..."
"Come? In maniera infantile? Oppure non ragiono con il cervello e mi faccio prendere dai miei sentimenti personali?"
"Ma ti senti? Sei talmente orgogliosa. Non accetti mai che qualcuno possa aiutarti."
"Io non accetto... Ti ricordo che io leggo dentro le persone. Tu quando ti ho detto della missione hai pensato che non ne fossi in grado. Hai pensato che il fatto che avesse a che fare con Orochimaru mi privasse della mia obiettività. Non hai fiducia in me!"
"L'ho pensato è vero, ma non perchè non credo che tu sia una brava ninja o perchè non ho fiducia in te. Sai che ti affiderei la mia vita. A volte però non è facile essere professionali quando le missioni ci toccano da vicino. Comunque oggi non sono qui perchè credo che tu non possa farcela. Voglio coprirti le spalle. Sono qui per seguirti, per starti vicino. Sono ai tuoi ordini, capitano."
"Non permetterti mai più di dirmi quello che posso o non posso fare."
"Sissignora!"
Shiori si voltò finalmente a guardarlo. Quando i loro occhi si incontrarono lei gli sorrise.
"Ciao."
"Ciao." rispose Kakashi tirandola a sè, facendola sedere sulle sue gambe.
"Mi sei mancata."
"Anche tu."
Kakashi si abbassò la maschera per baciarla. Mentre erano persi in quel bacio, qualcuno alle loro spalle tossicchiò. Il giovane ninja si affrettò a tirare su la maschera e Shiori scese dalle sue gambe.
"Almeno avete fatto pace." disse Tenzo più rilassato.
Itachi invece pareva un po' in imbarazzo.
"Cosa pensi di trovare là dentro?" chiese il ninja dai capelli argentati.
"Niente di buono. Ormai se ne sono andati tutti, però c'è un grande dolore proveniente dall'interno."
Un'ora dopo i due orsi avevano lasciato il posto di guardia.
"D'accordo abbiamo trenta
 secondi. Kakashi. Itachi. Tocca a voi." ordinò Shiori.
I due ninja raggiunsero l'entrata e misero fuori gioco le due nuove guardie. Shiori e Tenzo li raggiunsero.
"Credo sia il caso di separarci. Perlustreremo l'area più velocemente."
"Io vengo con te." le disse Kakashi.
"D'accordo. Allora Tenzo e Itachi, voi andate insieme."
Così il gruppo si divise.
Il copia-ninja seguiva la sua ragazza, che correva verso la fonte di dolore. Più si avvicinavano all'obiettivo, più era facile per Shiori capire quante persone ci fossero.
"Sono tre. Sono spaventati e soffrono. Dietro di te!" disse infine urlando.
Kakashi si abbassò, lasciando alla Nara la possibiltà di tirare un pugno infuocato al suo aversario. Era una delle guardie-orso.
Il covo di Orochimaru era immerso nell'oscurità, perciò era difficile usare il controllo dell'ombra. Kakashi si frappose fra lei e l'avversario.
"Vai. Cerca di salvare quelle persone."
L'Hatake si lanciò contro il nemico, che lo schivò con grande abilità. Il suo avversario aveva delle unghie che parevano artigli e con queste lo graffiò sul braccio. Il sangue cominciò ad uscire dalla sua ferita. Non potè fare nulla per medicarla perchè il gigantesco ninja-orso era già sopra di lui e con un pugno lo fece cadere a terra.
D'accordo l'aveva sottovalutato. Doveva però immaginarsi che Orochimaru non avrebbe messo degli incapaci a sorvegliare il proprio covo. soprattutto se c'era qualcosa da proteggere all'interno.
Liberò l'occhio con lo Sharingan e si lanciò di nuovo sul nemico. Ora riusciva a schivare meglio gli attacchi del suo avversario. Con un paio di colpi ben assestati riusci a destabilizzarlo e a metterlo così fuori gioco.
Fu raggiunto ben presto da Tenzo e Itachi che portavano sulla loro pelle le conseguenze dello scontro con il secondo ninja-orso.
Nella loro perlustrazione i due ninja non avevano trovato nulla di interessante. Quindi i tre ragazzi decisero di raggiungere Shiori.

Non appena Kakashi le aveva urlato, Shiori aveva cominciato a correre per gli stretti corridoi seguendo il dolore. Raggiunse presto la sua destinazione.
Si ritrovò in un'enorme sala, illuminata da una flebile luce verdognola. Dei tubi e dei cavi percorrevano il pavimento della stanza, collegando degli strani macchinari a tre lettini al centro della sala. La Kunoichi si avvicinò ad essi. Lo spettacolo che le si presentò davanti la fece inorridire.
Tre bambini, due maschi e una femmina, erano sdraiati sopra i lettini, apparentemente sedati. Il dolore che provavano però le fece capire che non dovevano esserlo per davvero. I loro piccoli corpicini erano attraversati da dei tubi, faticavano a respirare e vi erano su di essi delle ferite ancora aperte.
Cercando di mantenere la calma, Shiori si avvicinò ai macchinari che monitoravano le condizioni vitali. Non dicevano nulla di buono. Si stava per avvicinare alla scrivania, dove c'erano vari fogli nei quali probabilmente Orochimaru aveva annotato gli sviluppi del suo lavoro, quando sentì un mugugniò.
Corse al lettino della bambina, che aveva aperto gli occhi. Erano inniettati di sangue e pieni di terrore.
"Va tutto bene. Sono qui per salvarti."
"I... I miei... f... fratelli?"
"Sono accanto a te. Sono vivi."
In quel momento fu raggiunta anche dal resto della squadra. I tre ninja si bloccarono inorriditi.
Tenzo cadde in ginocchio, il suo volto era pallido. Sudore freddo gli colava giù per la schiena. Itachi gli si avvcinò per aiutarlo, ma lui era come congelato.
"Tenzo ho bisogno che tu sia lucido. Ti prego non mi abbandonare."
Shiori gli si era inginocchiata accanto per cercare di infondergli coraggio.
"Dobbiamo portarli via di qui." sussurrò il ninja dell'Arte del legno.
"Sono d'accordo con lui." commentò Kakashi.
"Questi macchinari potrebbero essere l'unica cosa che li tiene in vita. Io non so se sono in grado di curarli."
Itachi si avvicinò alla scrivania e prese in mano i fogli. Dopo qualche secondo, in cui aveva scorso i fogli con il suo Sharingan, tornò indietro.
"Orochimaru voleva vedere se poteva trasferire le forze da uno all'altro. La fase uno dell'esperimento era provare questa sua teoria su dei fratelli. Le torture sono evidenti, ma ha anche privato i due fratellli più piccoli del cibo, mentre il ragazzo veniva mantenuto in forze. Questi macchinari non li stanno tenendo in vita servono solo a monitorare le loro funzioni vitali. L'ultimo foglio dice che l'esperimento ha funzionato, ma che i bambini hanno reagito male. Ha quindi deciso di lasciarli morire."
Shiori non aspettò oltre e liberò i bambini da quei tubi.
"Dobbiamo portarli a Konoha." disse Kakashi.
"Non c'è tempo." commentò la ragazza prendendo in braccio il fratellino più piccolo.
"Le loro ferite sono troppo gravi. Non so come curarle."
"Per prima cosa usciamo di qui." la incoraggiò Kakashi.

Shiori si trovava al centro della stanza nel piccolo rifugio che Tenzo aveva creato per loro.
Kakashi si occupava di fasciare le ferite della bambina. Nonostante la mancanza di cibo e le torture sembrava quella che stava meglio. Era magrolina, con lunghi capelli biondi e un volto pallido e emaciato.
La kunoichi invece cercava di destreggiarsi con i due fratelli. Il piccolo provavava molto male. Dalle sue labbra screpolate ed incolori uscivano rivoli di sangue.
Il più grande invece urlava dal dolore, mentre Tenzo ed Itachi cercavano di tenerlo fermo per evitare che si facesse del male. Shiori cercava di alleviare il dolore del maggiore ma non riusciva a capire come fare.
"C'era un punto nei documenti che diceva che uno dei fratelli aveva risposto meglio degli altri. Credo che intendesse che lui fosse la valvola di sfogo per gli altri due. Il dolore provato dai fratelli minori si è riversato tutto su di lui."
Itachi sperava di aiutarla con quelle informazioni, ma lei non sapeva nemmeno da che parte cominciare.
"Controlla da cosa è causata l'emorraggia del piccolo. Noi cerchiamo di tenere fermo il fratello più grande." le consigliò Tenzo.
Shiori pose le mani sul piccolo corpicino del bambino e lasciò fluire il suo chakra.
"I...Il suo cuore... è..."
"M...M....Mio f... fra...tello mor...irà?" balbettò il maggiore, che era completamente cosciente.
Shiori si morse un labbro, non aveva il coraggio di rispondergli.
Il bambino chiuse gli occhi e prese un profondo respiro. La kunoichi potè chiaramente sentire che cercava di farsi forza allontanando il dolore.
"Quante spe...ranze... ci sono?"
Shiori continuava a infondere chakra nel fratello più piccolo perchè il suo cuore non si fermasse.
"Sto provando di tutto."
"Q...Quante?" chiese determinato.
"Poche." si rassegnò a dire.
"Lui ha detto... che noi possiamo.... trasferire... la nostra... forza."
"Orochimaru mente."
"Tu puoi... usare me... per salvare lui."
"No."
Gli occhi di Shiori si riempirono di lacrime: come avrebbe potuto fare una cosa del genere?
"Menti."
"Non sono un medico."
"Ma... sai farlo... vero?"
Shiori lo ignorò. Non avrebbe fatto quello che gli stava chiedendo.
"Io mo...rirò comunque. Lascia... che lo... salvi."
"Shiori che succede?" chiese Tenzo preoccupato.
"Nulla."
"Hai detto che... non sei un me...dico. Non sei... in g...grado di sal...varmi. Salva... lui. Ti prego!"
Kakashi si era avvicinato.
"La bambina dorme. Ha perso molto sangue."
"U...Usa il mio."
"Smettila! Io non ti..."
"Te lo sto...chiedendo io." il bambino la interruppe con la sua flebile voce.
"Cosa succede?" chiese Kakashi.
"Si vuole sacrificare per salvare i fratelli."
"Può funzionare?" domandò Itachi.
"Non è nemmeno da prendere in considerazione!" urlò la ragazza.
"Shiori..." il copia-ninja le posò una mano sulla spalla.
"Non so nemmeno se ne sono capace."
"Potremmo perderne tre, invece così ne salveremmo due." disse l'Uchiha, tornando alla carica.
"Ne ucciderò uno però!"
Calde lacrime cominciarono a scendere sulle guance della giovane ninja. I tre ragazzi la osservavano in silenzio, incapaci di prensere quella decisione per lei.
Il fratello maggiore chiuse gli occhi per qualche secondo, come per raccogliere le ultime energie.
"Voglio che... che tu lo faccia. Non mi importa di... morire se... se posso... salvarli."
"Shiori. Qui nessuno di noi è in grado di curare i bambini, l'unica sei tu. Io non ti costringerò mai a fare qualcosa che va contro i tuoi princìpi. Però ti sosterrò qualunque scelta prenderai." disse Kakashi stringendo forte la sua spalla.
"Noi tutti lo faremo." aggiunse Tenzo.
Shiori continuava ad infondere chakra nel minore. Con la manica della maglia si asciugò le lacrime che le rigavano il viso. Si voltò a guardare il fratello più grande.
"Come ti chiami?"
"Kazuki."
"Mi dispiace Kazuki."
"Non dispiacerti. Ti... ringrazio per s... alvare i miei... fratelli."
Shiori tese la mano sinistra verso Kazuki e cominciò ad assorbirne il chakra per trasferirlo al fratello. Normalmente non ne sarebbe stata capace, ma i due erano indissolubilmente legati.
"Cominciate a portare qui la bambina e preparate gli attrezzi che abbiamo preso dal covo di Orochimaru. Quando avrò finito qui, dovremo occuparci di lei."



Angolo dell'autrice.
Ciao!
Che ne pensate? Troppo triste? Vi avverto è solo l'inizio! (risata malvagia!)
Piccola nota: Kazuki significa speranza. Mi sembrava un nome adatto, dato che sembra essere l'unica speranza di salvezza per i suoi fratelli.
A presto!
Baci WibblyVale
  
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