Fanfic su attori > Tom Hiddleston
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Autore: kikka_67    03/12/2014    1 recensioni
Cosa sareste disposti a fare per ottenere ciò che desiderate?
- E nonostante sia alquanto sconcertata nel supporre che il suo cliente ritenga che basti contornarsi di collaboratori di sesso maschile per riuscire ad evitare tali incresciosi accadimenti, la informo altresì che sono una donna che “ama” esclusivamente le donne, quindi il suo cliente non correrebbe MAI il rischio di essere molestato da me, in nessun modo. – a questo punto mi aspetto di essere buttata fuori dalla stanza..e invece….
- Sei assunta! – esclama una voce ilare dietro alle mie spalle.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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 La luce pallida  dell’alba  filtra tra le fessure delle imposte e  illumina debolmente la stanza,  sono sveglia da ore, immobile ad ascoltare il suo lieve respiro che mi solletica il viso. Mi volto adagio per non disturbarlo e finalmente posso vederlo, la sua espressione è serena, il suo braccio è abbandonato sulla mia schiena, questa notte nel sonno mi ha cercata, forse  inconsciamente, ma il suo abbraccio ha rassicurato entrambi.
Non ho fatto altro che ripensare a tutto ciò che abbiamo vissuto insieme in tutti questi anni e sono ancora incredula che un uomo meraviglioso come lui  possa davvero amarmi….. adesso che ci penso non me l’ha detto chiaramente….. me l’ha dimostrato… non ho il minimo dubbio che mi ami….. certo che sentirselo dire… So che non vi sembra possibile, ma una  strana ansia  mi stringe la gola… e se quando apre gli occhi mi vede senza trucco,  con i capelli sparati per aria… si ricrede e decide che alla fine non sono così bella e interessante per lui?! …. E magari ho anche le occhiaie! Aiuto! Ho bisogno di un bagno e uno specchio subito ! 
Avete presente quei film  dove le eroine che  si alzano  nude dal letto e riescono senza difficoltà a tirare il lenzuolo e ad avvolgerlo intorno al proprio  corpo come un sari senza far sbalzare il proprio compagno sul pavimento? Hanno sempre avuto la mia più grande stima! Mi sono sempre chiesta che tecnica adottassero, naturalmente io rinuncio in partenza  dal provarci, anche perché le gambe del  mio pio-pio sono  strettamente avvinghiate a tutta la biancheria e difficilmente potrei riuscire a spostarlo senza svegliarlo, quindi mi avvento sulla sua camicia per coprirmi e saltello sul pavimento freddo per raggiungere il bagno.
Osservo attentamente il mio riflesso sullo specchio, i miei capelli con un paio di colpetti delle dita rientrano nella categoria spettinati con stile, le mie labbra sono un po’ tumide e la mia immagine mi rivolge un sorriso compiaciuto, Tom bacia da Dio ed  è veramente un uomo generoso in tutti i sensi!  Sotto il getto dell’acqua calda rivivo momento per momento quella notte meravigliosa, amarlo è stato teneramente eccitante.  Ho la mente e il cuore   saturi di lui, dei suoi sorrisi, dei suoi baci,  del suo profumo,  se andassi in camera adesso gli salterei addosso! Decido invece di andare in cucina per preparargli la colazione, ma nel frigo trovo ben poco, tutto sommato è rientrato in patria ieri notte dopo una lunga assenza. Senza far rumore mi vesto con l’intenzione di scendere e comprare qualcosina di buono nella pasticceria in fondo alla via e mentre cerco le sue chiavi nel capotto   le mie dita incontrano un “oggetto”  decisamente inquietante…… un paio di culottes di raso nere con inserti in pizzo.

 

Il profumo  invitante di croissant appena sfornato e  un meraviglioso aroma di caffè mi riempiono le narici, un sorriso pigro e soddisfatto mi piega le labbra e i miei pensieri si focalizzano sulla notte appena trascorsa.  Avevo scoperto che Viola  ama appassionatamente, mi ha  donato tutta sé stessa con baci e  carezze ed io  mi sono abbandonato tra le sue braccia  senza riserve. La trovo in cucina seduta con una tazza di tea in mano e un giornale aperto davanti, quando si accorge di me,  un dolce sorriso le illumina il viso e un attimo dopo è tra le mie braccia.

- Buongiorno…. Amore. – sussurra baciandomi.
- Ciao… come stai… mio… piccolo.. tesoro.. – replico intenerito intervallando ad ogni parola un piccolo bacino sul suo viso.
- Sto benissimo…grazie… vai a farti la doccia…. Ti aspetto… - mormora accarezzandomi piano il petto e prepotente il desiderio di lei m’invade di nuovo.
- Ehm… perché non vieni con me? –  chiedo tendendole la mano.
- Adesso… no…. magari vengo tra cinque minuti ad asciugarti.. – risponde con voce suadente.

L’immagino entrare in bagno con un completino intimo sexy e  spogliarsi lentamente….. solo per me…… lo so,  noi uomini non abbiamo molta fantasia in certi frangenti e ci accontentiamo di pochi ma coinvolgenti dettagli. Letteralmente volo in bagno e mi butto sotto la doccia lavandomi veloce, ma Viola s’attarda e quando torno in cucina è con enorme delusione che la trovo esattamente come l’avevo lasciata, vestita e intenta a bere il suo tea.
- Pensavo mi raggiungessi… - mormoro avvilito e la mia fantasia erotica svanisce come la neve al sole.
- Siediti e fai colazione,  sono scesa apposta questa mattina, questi croissant sono fantastici.. –

Il suo tono di voce ha un’intonazione stranamente dura e un vago sospetto m’invade la mente, l’osservo in silenzio e noto facilmente altri “dettagli” del suo disappunto… o meglio rabbia appena trattenuta. Tiene gli occhi bassi e stringe così forte la tazza che le sue nocche sono sbiancate, sta per scoppiare.

- Ehm…… involontariamente ….. ho fatto qualcosa di sbagliato? – chiedo esitante, preparandomi al peggio.
- No… perché me lo chiedi? – risponde pacata.

Senza guardarmi si alza e si avvicina al lavandino e afferra qualcosa con delle pinze e quando si gira mi mostra un grumo di stoffa nero – Volevo sapere cosa ci facevano…. queste…. dentro la tasca del tuo capotto…..Amore!!? -  tolta la maschera pacata,  uno furioso  scintillio le illumina lo sguardo.

- Viola…abbi pazienza ma dopo un giorno e  mezzo in aereo e due notti insonni… non sono esattamente in me stesso  e  in questo frangente…  sono pure  senza occhiali….non riesco a capire cosa mi stai mostrando…. Mi spieghi? – borbotto irritato.

- Ho trovato queste… culottes…. chiaramente  femminili e…..TI POSSO ASSICURARE CHE  NON SONO  MIE!  – chiede furiosa.

 

Un lento sorriso soddisfatto nasce sul suo viso e si avvicina fissandomi con uno sguardo intensamente determinato. D’istinto retrocedo di un passo ma Tom mi afferra il braccio e mi toglie dalla mano la pinza e le butta dentro il lavandino. Sono  troppo debole per allontanarlo da me e con un sospiro apro le labbra quando sento le sue reclamarmi con prepotenza. In un attimo mi ritrovo senza t-shirt e con un semplice gesto mi sfila anche il reggiseno, i jeans lo impegnano un paio di minuti in più ma velocemente si butta alle spalle anche quel mio ultimo indumento. Mi solleva e mi fa sedere sul bancone della cucina e riprende a baciarmi più intensamente. M’imprigiona  le mani con le sue, non mi permette di toccarlo di ricambiare le sue carezze. Ormai  sono  in balia dei miei ormoni e fluttuo in una dimensione di estatica e dolorosa  eccitazione, non posso più aspettare… ho bisogno di lui….. ma Tom lentamente… dirada i baci ….e si allontana da me di pochi centimetri, lasciandomi ansimante a fissarlo stranita. Tento di baciarlo ma di nuovo si sposta di poco, restando comunque vicinissimo a me. Il profumo della sua pelle accaldata mi stordisce.
- Tom….. ti prego…. – lo supplico sofferente.
- Ti prego cosa….Viola? Tom lasciami.. Tom…. dimmi la verità… o …. Tom amami..? - 
AMAMI! Non ho alcun dubbio! Ma è chiaro che mi sta chiedendo fiducia…. -  Perdona….  – mormoro con voce roca.

- E….. –  mormora continuando  imperterrito nella sua intenzione di torturarmi.
- E…. se mi dici che non sai come è finito nella tua tasca quell’indumento e che  non volevi tenerlo come  ricordo di un incontro  sessuale fugace e squallido,  consumato nei bagni dell’aereo su cui viaggiavi…. ti credo… e… ti amo… –

Non mi lascia finire, le sue labbra di nuovo sono sulle mie e finalmente mi libera le mani ed io mi aggrappo alle sue spalle  attirandolo verso di me. Ci amiamo in cucina tra le tazzine di caffè e i croissant,  ma per non danneggiare il  mobile e ciò che sta tintinnando pericolosamente al suo interno,  finiamo sul pavimento incuranti del freddo.
 


Che strano nevica…. rimugino, mentre siamo  accoccolati sotto una coperta sul divano, per tutta la mattina ci siamo  beati l’uno dell’altra, abbiamo parlato tanto, riso, scherzato e ci siamo amati ancora e ancora. Adesso Tom  sonnecchia vicino a me, povero amore  è stanco. Cerco di ricordare che giorno è oggi, cioè la data, mi sembra che siamo ormai vicino a Natale  e  ripensando alla  meravigliosa  evoluzione  degli eventi di  questi ultimi giorni, ancora sono sorpresa di trovarmi qui, stretta all’uomo che amo, quando qualche giorno fa m’immaginavo di trascorrere un triste Natale solitario su di un’isola.  Accarezzo piano i suoi capelli e poso un bacio là dove batte il suo cuore.   Che uomo meraviglioso sei, mio caro ibrido! Per puro dispetto gli solletico il naso con i  miei capelli, voglio vedere i suoi occhi e il suo sorriso.

- Mhmmmmm……. ?? C-cosa vuoi…. Viola…. Lasciami riposare ancora un po’… - biascica socchiudendo un occhietto assonnato.
- Ciao… - gli sorrido felice.
- Ciao…  cosa succede ? – chiede stringendomi di nuovo a sé.
- Nevica….. – rivelo.
- Bene…. Al momento non mi sovviene l’importanza della notizia… - risponde pacatamente ironico.
- Pensavo…. che ho delle commissioni da fare…. Improrogabili…. –
- Oggi? Rimandale! Oggi stai con me! – borbotta imbronciato. –
- Se vuoi… puoi venire anche tu...… - ridacchio intenerita.
- No! E poi fa freddo…. Siamo sotto Natale ci sarà mezza Londra in giro per le strade! . – si lamenta scontroso.
- Il bello mio caro  è proprio questo! Che c’è il mondo lì fuori, nessuno farà caso a te… a noi. – mi correggo sorridendo.

NOI….. Anche Tom sorride adesso, l’idea di congelarsi i piedi e di essere strattonati dalle migliaia di anime che girano per le strade della città sotto le luci natalizie come una qualsiasi coppia,  diventa affascinante.

- E va bene… mi hai convinto. Però paghi la cena. – ridacchia divertito.
- Ma certo! Scelgo io il ristorante però!! – esclamo saltando in piedi felicissima.
- E io… decido per …. il dopo cena… E’ una sorpresa!  - esclama divertito afferrando il cellulare. 

Il trillo del campanello d’ingresso interrompe la nostra pace – Aspetti qualcuno? –

- No, forse è la Signora  Bridget, le avevo chiesto di farmi la spesa prima delle festività, ma lei di solito suona e poi apre con le sue chiavi. – mi spiega tranquillissimo.

Il secondo trillo mette fine  alla conversazione, Tom si alza dal divano ed io vado in camera a vestirmi, se è la signora Bridget, non voglio che mi veda con addosso la tuta e una maglia del suo datore di lavoro. Mentre finisco di riordinare la stanza mi sembra di sentire delle voci nel soggiorno e piano piano scosto un pochino  la porta per verificare l’identità dell’ospite inatteso.

- Mi spiace che tu abbia avuto  un’errata percezione  dei miei sentimenti nei tuoi confronti  e se sei convinta che  io,  con il mio atteggiamento,  ti  abbia portato ad ingannarti sulla natura dei nostri rapporti, ti chiedo perdono….-

Ops.. a quanto pare.. nel soggiorno c’è un’altra donna che lo vuole, sospiro rassegnata e  richiudo la porta con l’umore sotto i piedi. Ci sarà mai una giornata, una sera, un’occasione qualsiasi in cui quell’uomo  non venga inseguito da donne infatuate? … e … ci sarà mai una donna…. che lo farà innamorare… che me lo porterà via? Nonostante tutte le ore meravigliose passate insieme, una ferrea morsa  di paura mi stringe il cuore…. di nuovo.  Piano, piano,  riapro la porta… Non riesco a riconoscere la voce femminile che gli risponde  ma  il suo tono angosciato mi urta, finché non colgo le parole di Tom. 


                                       -  Voglio essere sincero con te, sono innamorato di una donna che mi sta accanto da tanto  tempo, di cui mi fido,   mi ha conquistato senza saperlo e senza volerlo in verità. Ho dovuto aspettare parecchio prima che  comprendesse di amarmi, non potrei in nessun caso rinunciare a lei, perché mi completa. – 

Il suo tono è sincero ed io sento cedermi le gambe e con un tonfo mi ritrovo seduta per terra, meravigliosamente sbalordita…mi ama davvero! Quell’uomo bellissimo e sexy, corteggiato da tutte…. Vuole me?  Mi sento invadere da una calda emozione che mi stringe la gola e mi punge gli occhi e silenziosamente le lacrime mi sfuggono dalle ciglia. Sono talmente invasata dalla mia dolcissima euforia che mi accorgo  solo dopo qualche minuto che Tom è inginocchiato vicino a me fissandomi  perplesso.

- Ehm….. Viola stai bene? E’ una nuova posizione di yoga? – chiede esitante.
- Chi era? –
- Una persona a cui dovevo una spiegazione….. senza saperlo. – risponde brevemente e capisco che non ne vuole parlare in questo momento e sinceramente neppure io.
- Te l’ho già detto che ti amo? – rispondo sognante.
- Mi pare che me l’hai accennato.. si… Vuoi restare sul pavimento o preferisci uscire a guardare Londra agghindata per festeggiare il Natale?  - sussurra sorridendo.


Le luci colorate che illuminato le vie si riflettono sull’asfalto bagnato e la marea di gente che si muove per questa città è impressionante, ovunque risuonano risate e un vociare spensierato a cui si uniscono gli aromi delle leccornie ben esposte  nei vari negozietti e chioschi . Abbiamo raggiunto la pista di pattinaggio sul ghiaccio abbastanza presto e riusciamo a fare ben tre giri, siamo a  due voli fenomenali con atterraggio sul deretano per me e una mezza spaccata per Tom, senza finire al pronto soccorso e cosa veramente straordinaria nessuno fa caso a noi. Ci teniamo per mano come una qualsiasi altra coppia e ridiamo e urliamo come matti perché così ci va di fare in quel momento.

Tra le bancarelle del mercatino di Natale a Portobello Road, decidiamo di dividerci per un’ora, la caccia al regalo  “giusto” è iniziata! Grande problema.. cosa posso regalare ad un uomo che può comprarsi quello che vuole?  Per caso mi fermo davanti ad una libreria  nella cui vetrina è esposto un proiettore del primo ‘900 con una bobina contenente un film dell’epoca, Rodolfo Valentino in “Lo sceicco”, SIIIIIIII!!  Rido  e batto  le mani da sola, mi precipito dentro e dopo un paio di minuti di contrattazione, osservo  con un sorriso   il commesso impacchettarmi il regalo per  Tom.  Uscendo dal negozio un lieve guaito attrae la mia attenzione, in un angolo vicino alla vetrina un piccolo cucciolo nero trema spaventatissimo, senza esitare poso per terra la busta che ho tra le mani e raccolgo il piccolo che guaisce disperato. Con tante paroline dolci per tranquillizzarlo lo avvolgo nella mia sciarpa ed entro  subito dentro  un bar per procurarmi del latte, io adoro i cani ma purtroppo non ho mai potuto averne uno tutto mio e decido all’istante che questo cucciolo è il mio regalo di Natale, ringrazio il destino me l’ha mandato e mentre lo guardo  leccare  affamato il suo latte sento battere sul vetro  della porta del locale ed incredula vedo Tom felicissimo  con un cucciolo dal pelo dorato  avvolto nella sua sciarpa che sbuca dal suo capotto.

- Ciao, vedo che abbiamo avuto la stessa fortuna questa sera, lei è Desdemona. –
- Desdemona? Sei sicuro che è una lei? – chiedo ridendo.
- Ehm……. mi pare di si. E lui chi è? –
- Loki… ti presento Tom e Dessy. –  esclamo entusiasta, ma il cucciolo non è molto interessato a loro e rimane beatamente  accucciato sul mio petto.
- Loki?  -
- Si, io e Loki ci amiamo tanto e abbiamo deciso di convivere insieme e.. tu la terrai Dessy? –  chiedo accarezzando il piccolo musino morbido.
- Sei una donna dalle grandi passioni! Un amore a prima vista, perfetto! Beh….. io e Dessy  dobbiamo conoscerci un po’  meglio prima di decidere se vivere insieme e poi …. Io sono già impegnato…..anzi pensavo di essere impegnato…..invece mi ritrovo snobbato a causa di Loki!  Ironia della Sorte! – si lamenta fintamente desolato.
- Tesoro non ti preoccupare….. ho il cuore grande….. c’è amore per tutti. – sussurro schioccandogli un bacio  sulla guancia.
- Grazie….. Viola…. e….anche io…..Ti amo. -  mormora per la prima volta baciandomi dolcemente.
      


                                                                               BUON NATALE.                                          
                     
 
  
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