IL DRAGO DELL'ARCOBALENO
~1° CAPITOLO~
UNO STRANO SOGNO
La pioggia si abbatteva violentemente sui tetti delle case canadesi. Trevor fissava spensierato il paesaggio che si prostrava d'innanzi i suoi occhi. Quel silenzio pieno di tristezza fu spezzato da un rumore proveniente dalla porta; Sharon, sua sorella, come sempre era entrata nelle stanza del fratello senza permesso. Sdraiatasi sul letto accese con un secco CLICK la televisione. -Sharon- disse Trevor – sai che non puoi entrare in camera mia!-. Rispose seccamente Sharon – Tu non vuoi così e non vuoi colà, tu non vuoi mai niente, ma questa volta decido io!-. Iniziò così una di quelle discussioni interminabili che, questa volta, fu interrotta da un tuono, che riecheggiò nel cielo. Il silenzio seguito dal tuono fu spezzato da un urlo:- Sharon, Trevor; la cena è pronta!- era la madre che li chiamava. Entrambi si scambiarono uno sguardo di sfida e con uno scatto fulmineo spalancarono la porta e corsero giù per le scale; sapevano che chi sarebbe arrivato per primo avrebbe avuto un posto speciale vicino alla nonna e sarebbe stato anche il primo a mostrarle il loro nuovo libro:”IL TALISMANO DI ANUBI”.
Ma quella serata durò poco perché la nonna e la mamma avevano delle questioni importanti di cui parlare e li mandarono a letto.
Quella sera Trevor fu tormentato da un sogno che lo perseguitò per tutta la notte.
Una voce misteriosa e sinistra gli parlò:- Trevor, ti prego mi devi aiutare! Un uomo a cui ho chiesto aiuto, sapendo dei miei poteri, per averli ha venduto la sua anima al diavolo in cambio di un potere immenso capace di assorbire tutti i poteri dell'universo. Se davvero mi vuoi aiutare dirigiti nel luogo dove le acque si infrangono e ricordati dei tuoi numerosi viaggi, in ognuno di quelli c'è una speranza il più di salvarmi. ADDIOO!-
la nube si infranse e una nube nera oscurò la sua visione, si plasmò e prese forma. Un uomo in camice nero si prostrò davanti i suoi occhi e gli promise vendetta.
Trevor, dopo essersi svegliato, ripensò alle parole della creatura e a tutti i suoi viaggi, fatti grazie alla sua immensa curiosità. Immediatamente con la coda dell'occhio intraviste la nube nera del sogno dissolversi nel vuoto, non sapeva se quella visione fosse vera o no, quindi gli servivano prove per dimostrarne la realtà.