Dimmi
che non vuoi morire
Pov
Sokka
Quella sera
avevo decisamente esagerato con l’alcol, e dopo
aver finalmente smaltito la sbornia, non riuscii comunque a dormire. Il
mio
pensiero vagava fisso sui momenti passati insieme a quella ragazza
meravigliosa.
Possibile che
solo uno sguardo fosse riuscito a cancellare
definitivamente Suki dalla mia vita e dal mio cuore?
Forse non era
mai stato davvero innamorato di lei? Forse era
davvero così, non riuscivo a darmi altra spiegazione, di
Suki mi aveva sempre
attirato solo la sua bellezza, niente di più.
All’improvviso
mi arrivò un messaggio sul cellulare, era
Azula.
“Ragazzi
oggi gita al lago, preparatevi ci vediamo tra poco”
Più che un invito sembrava una minaccia, Azula era sempre la
solita.
Mi vestii in
tutta fretta, poi andai a svegliare Katara
dicendole di prepararsi.
Un’ora
dopo, eravamo già tutti insieme, diretti verso la
nostra meta. Sfortunatamente per me, era presente anche Suki, che come
suo
solito stava incollata al braccio di Zuko come una cozza.
Stranamente quel
giorno non mi fece nessun effetto vederla,
era davvero come se non ci fosse.
Pov
Ty Lee
Stavamo andando
verso il lago, Mai e Azula stavano più dietro
insieme ai loro ragazzi, anche Mai al ballo si era finalmente
dichiarata con
Jet.
Io invece mi
trovavo più avanti con Katara. Inizialmente si
era offerto Zuko di spingerla fino al luogo di destinazione, ma a
seguito della
prepotente smorfia di disgusto esibita da Suki,
avevamo concordato che fosse meglio evitare.
-Allora Lee
quando parli con mio fratello?- Katara cercava di
convincermi a confessare tutto, ma io non me la sentivo, ero sicura che
se
avesse saputo la verità mi avrebbe guardato con occhi
diversi.
-Lascia
perdere… Tu invece che mi dici di Zuko?- Le chiesi
cercando di cambiare argomento –Beh ci siamo quasi baciati,
per due volte-
Confessò lei arrossendo leggermente.
-Perché
quasi? –.
-Perché
la prima volta siamo stati interrotti da Suki e la
seconda volta da mio fratello che era ubriaco per colpa tua- Disse lei
abbassando lo sguardo.
-Vedrai che la
prossima volta andrà meglio-
Pov
Suki
Ero a pochi
metri di distanza dalle due sfigate, non si erano
per niente accorte di me, ma io da lì riuscivo a sentirle
benissimo.
E
così quelle due speravano di farla franca con me? Stavano
cercando di portarmi via Sokka e Zuko, non gliel’avrei fatta
passare liscia.
Arrivammo
all’accampamento, era un po’ distante dal lago per
evitare che la notte ci finissimo dentro.
-Ragazzi io vado
a vedere il lago- Disse la piccola storpia
–Aspetta ti accompagno- Zuko la seguì. Sentivo la
rabbia crescere, ma a lei
avrei pensato dopo, prima la papera.
-Ehi Sokka come
va?- Chiesi mentre mi avvicinavo ancheggiando
disinvoltamente –Andava meglio prima- Rispose acido. Cercai
di ignorare quel
commento, se non l’avessi fatto non sarei riuscita a portare
a termine il mio
piano.
-Sai oggi ti
trovo particolarmente attraente- Dissi mentre
gli accarezzavo il petto, era davvero bello e doveva essere mio.
Afferrai la sua
maglietta e lo tirai verso di me, non mi
curai che ci fossero tutti gli altri ragazzi attorno a noi, tutti
dovevano
sapere che avevo scelto lui.
-Ho scelto te-
Dissi prima di unire le nostre labbra. Con la
coda dell’occhio notai la piccola papera, ferma a pochi metri
da noi, che ci
guardava con le lacrime a gli occhi, poco dopo si allontanò
piangendo.
Mi staccai da
Sokka e gli accarezzai una guancia –Ora
possiamo stare insieme, sono solo tua- Dissi cercando di baciarlo di
nuovo, ma
lui mi fermò.
-No-
Scostò infastidito la mia mano dal suo viso
–È per
quella vero? Quella ragazza di ieri sera-
Lui si
girò a guardarmi con un sorriso divertito –Si-
Povero
Sokka, non sapeva che con me non bisognava giocare.
-Peccato,
perché l’hai appena persa- Gli dissi con un ghigno
stampato sulla faccia, lui continuava a non capire –La tua
paperella ci ha
visti mentre ci baciavamo ed è scappata via-
Lui si
guardò in torno –Ty Lee…
-Esclamò stupito –E già, sei
forse deluso tesoro?- Dissi continuando a sorridergli in faccia.
Pov
Sokka
Ty
Lee…. Ty Lee era la ragazza di cui mi ero innamorato al
ballo, ecco perché con lei mi ero sentito così
a mio agio.
Lasciai Suki che
continuava a ridere nel bosco e cominciai a
correre in cerca di Ty Lee.
In quel momento
capii tutto: capii perché quel giorno sulla
scogliera gli ero corso dietro come un forsennato, perché
con lei riuscivo sempre
a parlare si tutto, lo capii solo in
quel momento, ero stato talmente stupido da non essermi accorto di
nulla.
Ero sempre stato
innamorato di lei, sin dal primo momento in
cui l’avevo vista, mentre aiutava Katara a rialzarsi il primo
giorno di scuola, e
io come uno stupido avevo scambiato
il mio sentimento per del semplice affetto.
La trovai poco
dopo, seduta sul tronco di un albero che
piangeva –Ty Lee- Gridai il suo nome sperando che mi
sentisse, lei si alzò in
piedi e si girò.
Mi fermai
davanti a lei cercando di riprendere fiato –Sokka,
che ci fai qua? Perché non sei con Suki?- Non riuscivo a
trovare le parole per
dirglielo, così mi avvicinai a lei e dopo averla guardata negli occhi, unii le mie
labbra alle sue.
Era il bacio
più bello che avessi mai dato in vita mia,
quando ci staccammo, trovai finalmente il coraggio di dirglielo
–Ti amo Lee- La
vidi per un attimo rimanere sorpresa, poi sul suo volto comparve un
sorriso e
mi saltò al collo.
-Ti amo
anch’io- Disse ridendo, e
ricominciammo subito a baciarci, ma
all’improvviso delle urla ci costrinsero a staccarci.
Pov
Katara
Ero
in riva al lago
con Zuko, come mi piaceva stare in sua compagnia, mentre ero seduta un
piccolo
brivido di freddo mi invase –Hai freddo?-
–Si un
po’, ma ho lasciato la giacca insieme alle altre cose,
vado a prenderla- Dissi mentre cercavo di avviarmi.
-No Aspetta,
vado io a prenderla-
–Ok va
bene- Lo vidi allontanarsi e sparire tra gli alberi.
Mi aveva
regalato un piccolo fiore, un papavero raccolto lì
tra l’erba, non facevo che guardarlo, quando
all’improvviso qualcuno mi
strattonò da dietro.
-Allora
ragazzina, evidentemente tempo fa non mi sono
spiegata bene- Disse Suki mentre mi torceva un braccio facendomi male.
-Ahi, basta ti
prego Suki, mi fai male!-
–Sta
zitta e ascoltami bene- Disse senza mollare la presa –Tu
stavi cercando di rubarmi il ragazzo? Speravi di farla franca, ma io ti
ho
scoperto!-.
-Ricordati
storpia Zuko e mio!- Fu un attimo, dopo quelle
parole Suki mi spinse con la sedia a rotelle in acqua.
Io non potevo
nuotare in quelle condizioni, non avevo mai
imparato a nuotare senza usare le gambe e non riuscivo a stare a galla.
-Suki…
Aiutami…. Ti prego… -Cercavo di dirle mentre un
sacco
di acqua mi entrava in bocca facendomi annaspare.
-Smettila di
lamentarti e torna a riva da sola, l’acqua è
bassa! Ciao Storpietta- Disse mentre se ne andava lasciandomi
lì.
Cercavo in tutti
i modi di riuscire a stare a galla solo con
le braccia, ma era tutto inutile, incominciai ad andare a fondo, fino a
quando
sfinita, chiusi gli occhi.
Pov
Zuko
Notai che Suki,
Sokka e Ty Lee non erano all’accampamento,
così Azula mi spiegò brevemente cos’era
successo.
Suki aveva
baciato Sokka, non capivo perché, ma non mi
interessava più di tanto, da quel che avevo capito
però lui l’aveva lasciata
per rincorrere Ty Lee.
Tornai da Katara
il più velocemente possibile, solo che non
la trovai dove l’avevo lasciata, possibile che fosse
già tornata indietro?
Feci per
andarmene, quando qualcosa sull’acqua catturò la
mia
attenzione, era il papavero che le avevo regalato poco prima.
No, non poteva
essere… -Katara!- Urlai mentre mi tuffavo.
Era poco lontana
dalla riva, dove l’acqua non era molto
profonda, ma lei non sapendo nuotare era andata a fondo,
l’afferrai e
velocemente nuotai fino in superficie, provai a rianimarla, dopo un
po’ riuscii
a farle liberare i polmoni, ma Katara non si svegliò
comunque.
-Katara, Katara
mi senti?-Dissi mentre cercavo di farle
riprendere conoscenza, ma lei non rispondeva.
-Aiuto! Aiuto!-
Gridai sperando che qualcuno mi sentisse, gli
altri sopraggiunsero poco dopo attirati dalle mie urla
–Cos’è successo?- Gridò
Sokka in preda alla disperazione.
-Non lo so,
quando sono tornato qui lei era in acqua non so
come ci è finita.- Dissi mentre
delle
lacrime mi rigavano il viso.
-Respira a
fatica chiamate subito un’ambulanza!- Disse
rivolto a gli altri.
L’ambulanza
arrivò poco dopo lungo il sentiero del bosco,
corremmo tutti in
ospedale. Eravamo li
ormai da un paio d’ore ma nessuno ci dava notizie, fino a quando, finalmente un
medico uscii dalla
sala.
-C’è
qualche parente?- Sokka si fece avanti –Sono suo
fratello-
-Sua sorella si
è svegliata. Lei è a conoscenza dei problemi
di cuore che ha sua sorella?- Chiese il medico serio, di cosa stava
parlando?
-Si-
–Vede
lo sforzo che ha dovuto affrontare sua sorella oggi ha
peggiorato la situazione, dobbiamo operarla al più presto,
ma lei non vuole
saperne-
-Cosa
succederebbe se non si operasse?-
-Vede se si
facesse operare avrebbe la probabilità del
50% di salvarsi, ma
se non si opera, mi
dispiace, morirà- Dopo aver sentito le parole del medico mi
sentii crollare il
mondo addosso.
In quel momento
incrociai gli occhi di Suki, erano
spaventati, vuoti, colpevoli –Sei stata tu!- Gridai mentre mi
avvicinavo a lei
e l’ afferravo per un braccio.
-Come hai potuto
farlo? Sei una persona egoista e senza
scrupoli! Per colpa tua Katara è in un letto di ospedale,
non voglio più
vederti sparisci dalla mia vita!- Le dissi buttandola per terra con
tutta la
rabbia che avevo in corpo.
-Mi dispiace, io
non pensavo che sarebbe finita così, io
volevo solo spaventarla un po’- Disse piangendo, Ty Lee si
avvicinò a lei e
l’aiutò a rialzarsi –Dobbiamo pensare a
Katara in questo momento.- Disse seria,
poi tornò ad abbracciare Sokka.
Ty Lee aveva
ragione, dovevo pensare a Katara.
Entrai nella sua
stanza –Ehi –
–Come
stai?- Le chiesi andandomi a sedere vicino a lei e
prendendole una mano.
-Ho avuto
giornate migliori- Mi disse lei sorridendo.
-Katara tu devi
operarti-
–Per
poi morire su un letto dentro una sala operatoria? No
Zuko, se proprio devo morire, preferisco farlo qui, con voi al mio
fianco- Una
lacrima le rigò il viso.
Non riuscii
più a trattenermi e anche i mei occhi iniziarono
a piangere –Zuko, non piangere- Disse lei mentre mi
accarezzava una guancia.
-Allora dimmi
che ti
opererai, dimmelo… Dimmi che non vuoi morire!-
Le dissi mentre stringevo
la mano con cui mi stava accarezzando.
-Ti prego Katara
resta con me, io ti amo- Finalmente ero
riuscito a dirglielo, ma non come avrei voluto.
-Ti amo
anch’io Zuko-
–Ti
prego Katara- Le dissi cercando di convincerla ancora.
-Va bene, mi
sottoporrò all’operazione, ma prima voglio fare
una cosa-
Alzò
lentamente la testa dal letto, io capii cosa voleva
fare, così mi sedetti accanto a lei e avvicinai il mio viso
al suo, poco dopo
le nostre labbra si unirono nel nostro primo e forse anche ultimo bacio.
Quando ci
staccammo, lei poggiò nuovamente la testa sul
letto.
-Sappi, che se
durante l’operazione morirò, lo farò
con il
sorriso sulle labbra e la felicità nel cuore,
perché adesso io ho te-
Salve
a tutti, finalmente sono riuscita a
pubblicare l’ultimo capitolo, ormai siamo alla fine, il
prossimo infatti, sarà
l’epilogo =(
Devo
dire che questa storia l’ho amata davvero
e sicuramente ci sarà un seguito ringrazio di cuore tutti
quelli che hanno
seguito la mia storia =)
Nell’epilogo,
scoprirete anche l’esito dell’operazione
di Katara…
Spero
che il capitolo vi piaccia =)