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Autore: Evil_Regal    05/12/2014    3 recensioni
Ho deciso di fare una serie di oneshot SwanQueen,tutte indipendenti l'una dall'altra.
Saranno per la maggior parte fluff.
Genere: Demenziale, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Emma Swan, Regina Mills
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Il giorno dopo Regina aveva il pigiama addosso.
Emma i calzini ai piedi.
E sul comodino di Emma c’era un piatto pieno di briciole di biscotti.

Regina aprì lentamente gli occhi e sorrise quando si accorse che era avvolta dalle braccia di Emma che teneva una gamba avvinghiata sul suo fianco.

Le diede un bacio sul naso e poi uno sulle labbra

“Mmmm” mormorò la bionda senza muoversi. Regina rise dandole un bacio un po’ più forte.

Emma non si svegliò ancora così Regina decise di lasciarla dormire. Lentamente tirò via le coperte e scese dal letto. Passò in camera di Henry e notò che era mezzo sveglio.

“Hey” disse quando lui la vide.

“Giorno” Henry si strofinò gli occhi.

“Scendo di sotto. Ti preparo la colazione?”

“Si grazie,vengo tra poco”

“Benissimo” disse chiudendo la porta e scendendo in cucina.

Henry non era più il bambino di una volta che si saziava con i pancakes allo sciroppo d’acero. Ora mangiava il triplo. Quindi Regina decise di dedicarsi alla sua colazione. Anche se poi le venne in mente che Emma mangiava tanto quanto lui.

Preparò i pancakes allo cioccolato,della cioccolata calda,della frutta e decise che i biscotti fatti ieri non sarebbero stati male come colazione. Preparò il piatto e Henry lo prese non appena arrivò in cucina.

“Dov’è mamma?” chiese con la voce impastata dal sonno.

“Dorme ancora.Ieri notte ha mangiato troppi biscotti e abbiamo due opzioni. O si sente male perché ne ha mangiati troppi oppure ha dormito male per l’eccesso di zucchero”

Henry rise e Regina lo seguì “Probabilmente entrambe” disse il ragazzo.

“Non mangi?” chiese Henry e Regina deglutì

“Non ho molta fame”

“Mamma…

“Che c’è?” chiese Regina sentendosi colpevole

“Quando non mangi significa che c’è qualcosa che non va. O che non stai bene,cosa molto rara,o che c’è qualcosa che ti preoccupa”

“Non c’è niente che mi preoccupa e sto benissimo. E’ solo che sono un po’ stressata per  le feste. Tua nonna chiama continuamente  parlando di cosa dobbiamo comprare e cucinare e come dobbiamo  fare e dove dobbiamo stare. E poi sto pensando ai regali. Lo sai….le feste di Natale sono sempre così” disse Regina e Henry annuì non ancora convinto.

“Si,ma devi mangiare qualcosa. Altrimenti fai la stessa fine dell’ultima volta. Lo stress non ti ha fatto mangiare e lo stress ti ha fatto svenire perché non ti aveva fatto mangiato. Non vorrei passare le feste con mia madre in ospedale” disse Henry e Regina sorrise alla premurosità di suo figlio.

Si avvicinò a lui e gli diede un bacio sulla fronte “Non  dovrei essere io a preoccuparmi per te”

“Bhe si…ma questo non significa che io non possa preoccuparmi per te” disse Henry sorridendo. Regina rise poi Henry si fece serio “Mamma,dico sul serio”

“Non preoccuparti Henry. Non sverrò e non succederà niente. Ora finisci di mangiare e va’ a prepararti. O farai tardi a scuola”

“Posso non andarci?”

“Henry…sono gli ultimi giorni”

“Appunto”

“Proprio per questo devi andarci. Non vedrai i tuoi compagni per molto tempo. Approfittane e poi non ti voglio avere nei piedi a rompermi le scatole dicendomi che ti annoi e non hai niente da fare.”

“Potrei aiutarti e alleviarti lo stress”

“No,mi stresseresti ancora di più perché sei negato quanto tua madre in queste cose”

“Vero”

“Okay,vado”

“Bravo ragazzo” disse togliendo le sue cose dal tavolo poi salì di sopra e si sedette accanto ad Emma accarezzandole i capelli

“Emma,svegliati. E’ pronta la colazione” le scosse un po’ la spalla e lei grugnì

“Emma!” più forte e lei finalmente decise di svegliarsi

“Finalmente!E’ pronta la colazione e alzati altrimenti fai tardi al lavoro”

“Non vado a lavoro oggi” disse Emma sbadigliando

“Cosa?”

“E non vai nemmeno tu”

“COSA?”

“Già. Oggi mandiamo il ragazzino a scuola e ce ne stiamo insieme tutta la giornata”disse avvolgendo le braccia attorno alla sua vita e tirandola più sul letto.

“Emma,non posso non andare al lavoro”

“Perché?Mica se ne cade la città se salti un giorno!”

“Si,okay se ne cade  ma che ce ne importa.”

“Emma…”

“Ti prego e in più me lo devi”

“Te lo devo?E perché mai?”

“Perché non mi hai detto qual è la sorpresa. Quindi…o mi dici di che cosa si tratta o non vai in ufficio oggi”

Regina sbuffò “Io ti odio Emma Swan”

“Nhaa,mi ami” la baciò e scese dal letto. Regina rimase seduta al centro del letto col broncio. Odiava quando Emma non le lasciava scelta. Ma alla fine ci pensò e una giornata a casa con lei non sarebbe stata così male. Anche perché ultimamente Regina odiava stare lontana dalla bionda quindi a pensarci bene,era una cosa più che bella.

Ma Regina non era per niente il tipo di persona che rimaneva una giornata intera in pigiama. Quindi si fece una doccia e si preparò quando Emma risalì sgranò gli occhi nel vederla vestita

“COSA?!” disse “NO REGINA! NON PUOI VESTIRTI!”

Regina la guardò confusa “E perché mai?”

“Perché è una giornata tutta coccole e pigiama” disse Emma

“Bhe,le coccole vanno più che bene ma il pigiama non tanto. Tu puoi tenerlo anche perché so che se dipendesse da te,tu non toglieresti mai il pigiama. Ma scusa io non ci riesco. Proprio no. Quindi o ti accontenti e cerchi di andare oltre ciò che indosso e pensare al fatto che devi coccolare me e non i miei vestiti,o vado in ufficio”

“I vestiti vanno più che bene” annunciò prima di saltarle addosso e darle un lungo e dolce bacio.

Si staccarono immediatamente quando Henry entrò “Vado a scuola”

“Si vattene ragazzino” disse Emma

“Ehy”

“Emma non parlargli così”

“Perché vi coalizzate sempre contro di me?” chiese Emma disperata e loro due risero

“Perché Henry il buon senso di schierarsi dalla parte forte”

“CHE COSA?”

“Tesoro,lo sai che tra me e te vinco io”

“Non è vero”

“Mamma,è vero”

“Sei fortunata che ti ami,Regina Mills”

Regina scoppiò  a ridere “SEI TU QUELLA FORTUNATA”

“Ah davvero?”

“Si”

“E perché mai?”

“Perchè io amo te”

“Si vabbè,io vado. Ciao,a dopo” disse Henry

“Ciao tesoro” “Ciao ragazzino”

Regina poi prese le mani di Emma e le diede un bacio “E comunque hai ragione” sussurrò “Sono fortunata”

Emma le diede un altro bacio in risposta

“E comunque,per quanto tu possa adorare questo programma che hai fatto,non me ne starò tutta la giornata in casa. Ho delle cose da fare. Quindi fa’ colazione e vestiti. A questo punto ne approfitto per vedere tua madre e discutere di tutte le cose che dobbiamo fare”

“COSA?NO TI PREGO”

“Emma,tanto tu te ne starai lì a tirare freccette con tuo padre. Io e tua madre faremo tutto. Non lamentarti”

“Ma volevo stare a casa”

“Okay,allora sta’ a casa. Io vado però”

“NO!Vengo anche io”

“Non avevi detto che volevi stare a casa?”

“Si,ma con te e se tu te ne vai non ha senso. Quindi è meglio uscire ma stare con te”

Regina sorrise dolcemente e le stampò un bacio sulle labbra “Muoviti”

“Tu hai mangiato?”

Regina non sapeva se dirle di si o di no. Se le avesse detto di no Emma avrebbe cominciato a preoccuparsi e sarebbe nata una discussione infinta,quindi decise di dire di si

“Si,ho mangiato. Non preoccuparti”

Emma non era tanto convinta della risposta di Regina. Ma decise di passarci sopra. Scese di sotto e fece colazione. Mise i piatti sporchi nel lavello e poi andò a vestirsi.

Nel giro di un’ora Emma era pronta e Regina aveva fatto i letti e parte delle pulizie. Era già stanca e si era pentita di non aver mangiato nulla. Ma se si fosse fermata avrebbe fatto tardi e,mentre Emma era una persona a cui dei ritardi non importava e quindi era sempre in ritardo,Regina non lo era. Quindi mise il suo cappotto e uscì di casa lamentandosi perché Emma era ancora dentro.

“Emma,ti muovi?”

“Regina non trovo il mio cellulare!L’hai visto?”

“Sul tuo comodino?”

“No”

“Sul tavolo in cucina?”

“No”

“Sul tavolo in salotto?”

“No”

“Sul lavandino in bagno?”

“No”

Regina sbuffò “Nella tua tasca?”

“N-“ Emma toccò la tasca e sentì il suo telefono “Oh,ecco,trovato”

“Era nella tasca?”

“No,ovvio che non era nella tasca”

“Era nella tasca” riaffermò Regina

“Si,era nella tasca” disse Emma chiudendo la porta

“Ora andiamo donna” la prese sotto braccio e insieme si incamminarono verso la tavola calda.
Emma,pigra come era,avrebbe preso la macchina,ma sapeva che Regina adorava le passeggiate mattutine invernali con le strade tutte innevate,quindi non lo propose nemmeno.

Afferrò la sua mano e insieme alla sua ragazza si godè quello spettacolo tutto bianco.

Arrivati al locale aprì la porta lasciando che Regina entrasse per prima e poi la bloccò immediatamente afferrandola per il braccio e spaventandola.

“CHE C’E’?” esclamò Regina con una mano al petto per lo spavento. Emma rise e l’abbracciò. Le avvolse le braccia attorno alla vita e la baciò con quanto più amore e quanta più dolcezza possibile.
Regina era confusa. Parecchio confusa e la confusione le si poteva vedere sul viso,negli occhi. Ma non si lamentò né allontanò Emma.

Semplicemente avvolse le braccia attorno al collo della bionda,chiuse gli occhi e ricambiò il bacio abbandonandosi totalmente ad esso. Quando si allontanarono Emma diede un bacio sulla punta del naso di Regina e poi le prese la mano ma Regina non si mosse

“Okay,che c’è?Cosa è successo?” chiese la bruna ancora confusa

“Niente,eravamo sotto il vischio”

“Che c-“ poi si guardò attorno e notò che la porta era decorata con un vischio. Metterla sulla porta così che chiunque entrasse dovesse baciarsi. Era stata di sicuro un’idea di Ruby. Regina rise “Oh,ora capisco” disse e Emma la tirò al tavolo dove aveva visto i suoi genitori.

“Buongiorno” dissero le due

“Giorno ragazze”

David si alzò e Regina si sedette. Come Regina aveva detto qualche ora prima,David ed Emma andarono a giocare a freccette ma prima che la bionda potesse allontanarsi Regina le afferrò il braccio

“Emma,tesoro,mi prenderesti una tè?”

“Perché?Hai fatto colazione,hai già fame?”

“Voglio un tè,non un panino”

“Non hai fatto colazione”

“Si,ho fatto colazione”

“No,non hai fatto colazione e ora hai fame ma vuoi un tè solo perché non vuoi ammettere di non aver fatto colazione”

“Ho fatto cola-okay non ho fatto colazione e ora ho fame. Mi prendi un tè si,o no?” chiese Regina

“Perché mi hai detto che avevi fatto colazione quando invece non hai fatto colazione?” chiese Emma non allontanandosi di un millimetro

“Emma,ti sembra il momento?”

“Si”

“Senti,ne parliamo a casa” fece per alzarsi,volendo andare a prendere il suo tè ma Emma la fermò

“Ne parliamo a casa Regina, e sono seria” disse e lasciò che si sedesse. Poi si allontanò verso il bancone

“Allora,vedo che la mattina è cominciata bene” disse Mary Margaret

“Da Dio” disse Regina “Comunque-“ sentì la mano di Mary Margaret stringere la sua “Finirà presto” affermò per incoraggiarla

“Speriamo. Già non ne posso più” disse e poi cominciarono a discutere sul da farsi. Decisero quando andare a fare shopping per i regali e stilarono un menù per la serata. Poi finirono a parlare d’altro.

Ruby portò al tavolo di Regina una tazza di tè e dei pancakes

“Ruby,avevo preso solo un tè”

“Emma ti ha fatto fare anche dei pancakes” e al sentire il suo nome,la bionda si girò e raggiunse Regina. Ruby tornò al suo lavoro.

“Hai detto di non aver fatto colazione. Il tè non ti riempirà la pancia. I pancakes si. Mangia”

“Ehm,non li voglio. Se non li ho chiesti è perché non li voglio”

“Lo so,ma li mangi lo stesso”

“Emma,non li voglio”

“Ma li mangi”

“No!”

“Regina,perché non puoi semplicemente mangiarli?”

“Perché non li voglio!”

“Sei impossibile” disse tornando da David. Regina ora era nervosa e infastidita e la cosa non le piaceva. Non le piaceva litigare con Emma. Per niente. Si sentì ridicola e stupida quando sentì le lacrime agli occhi. Le cacciò via e si alzò salutando Mary Margaret.

Disse ad Emma che tornava a casa e che lei non era obbligata ad andare con lei. Anche Emma era nervosa,quindi non protestò. Rimase nella tavola calda e Regina tornò a casa.

Tornata a casa,Regina si dedicò alla pulizia della casa. Pulì da cima a fondo ogni singola stanza e si rilassò. Salì in soffitta e tirò fuori gli addobbi di natale.

Stanca,verso ora di pranzo,si mise sul divano e prese sonno quindi non sentì Emma arrivare insieme ad Henry. Emma vide Regina dormire e decise di non svegliarla. Era strano,Regina non dormiva mai così tanto. Scacciò via il pensiero e preparò il pranzo per lei e per Henry. A Regina lo avrebbe preparato quando lei si fosse svegliata. Non voleva svegliarla,se dormiva significava che era stanca,ma non voleva nemmeno farle mangiare un pranzo freddo e molliccio.

“Ehy ragazzino,che ne dici se cominciamo a mettere su le decorazioni di Natale,così quando tua madre si sveglia le facciamo una sorpresa?” propose Emma e Henry annuì entusiasta. Stava per salire in soffitta ma poi notò vicino alle scale degli scatoloni. Sorrise. Regina li aveva già presi.

Madre e figlio cominciarono ad addobbare silenziosamente il salotto,per non svegliare Regina. Ma poi Emma,sbadata come sempre,per agganciare una decorazione al muro fece un movimento brusco col gomito con il quale fece cadere un vaso che si frantumò a terra.

“Diavolo” esclamò sotto voce guardando Regina sperando che non si fosse svegliata. Ma si era svegliata.

“Emma?”

“Ehy,scusa. Non volevo svegliarti” sussurrò rimanendo sul posto. Regina si stiracchiò e si alzò lentamente

“Che cosa-“ si guardò attorno e vide tutte le decorazioni appese ovunque e non potè fare a meno di sorridere.

“Ti avremmo aspettata per l’albero. Non preoccuparti”

“E’ tutto bellissimo. Siete stati bravi” fece segno ad Henry di raggiungerla e sedersi accanto a lei.Gli diede un bacio sulla fronte e poi gli avvolse un braccio attorno alle spalle

“Bhe,prendiamo esempio dalla migliore” sorrise Emma e si guardò attorno. Regina capì che la bionda si riferiva a lei e scosse la testa sorridendo.

La rabbia era passata e ora si sentiva solo in colpa.

Si alzò e si avvicinò ad Emma. Notò il vaso.

“Scusa per il vaso,non vole-“ ma fu interrotta perché Regina la avvolse in un abbraccio. Le sussurrò all’orecchio

“Scusami Emma. Mi dispiace così tanto” le tremava la voce. Emma si sentì male nel sentire Regina stare così male. Era stata una stupida liete.

“Ehy,va tutto bene” la strinse “E’ stata una stupidata e io mi sono arrabbiata perché ero solo preoccupata. Tutto qui. Niente di grave”

“Lo so. E mi dispaice.Non avrei dovuto mentirti”

“Regina,era una sciocchezza”

“Lo so,però ti ho comunque mentito e non avrei dovuto. Perché ti ho fatto preoccupare senza motivo”

“Mi preoccupo sempre. Anche quando non sei tu a farmi preoccupare. Quindi sta’ tranquilla” le accarezzò le guance e Regina sorrise

“Quindi non sei più arrabbiata?” chiese Regina con una voce piccola piccola.

“No,non sono arrabbiata” la tranquillizzò Emma “E tu sei arrabbiata?”

“No,non sono arrabbiata”

“Okay,allora va tutto bene” disse e la baciò e nel momento in cui le labbra di Emma toccarono quelle di Regina,Regina si sentì di nuovo bene. Quell’orrenda mattinata era stata completamente cancellata e tutto andava di nuovo bene. Emma strinse Regina e si Rese conto di quanto minuta fosse. Sorrise e notò che Henry le guardava con un sorriso felice.

Gli fece cenno di raggiungerle e di unirsi all’abbraccio.

“Okay,che ne dite di fare dei biscotti e poi li mangiamo mentre facciamo l’albero?” propose Emma

“Biscotti?Anche oggi?Li ho fatti ieri”

“Si ma quelli di ieri sono finiti e poi oggi è un altro giorno. Quindi?”

“Che biscotti siano”

“Possiamo aiutarti?” chiese Henry.

Regina sapeva che se li lasciava fare i biscotti con lei,la preparazione sarebbe durata il triplo del tempo e la sua cucina perfettamente pulita sarebbe diventata sporca in ogni angolo.

Ma annuì felice lo stesso,perché era Natale e lei voleva davvero preparare i biscotti con la sua famiglia. 
  
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