Sam sarà l’abete nella recita di Natale del primo grado e
Dean non riesce a capire cosa renda il fratello tanto soddisfatto di sé,
euforico quasi gli abbiano promesso un grammy: lo vede saltellare felice,
inguainato in una ridicola calzamaglia verde bosco, mentre scuote la tintinnante
paccottiglia che lo ricopre, quasi fosse una tardona ingioiellata.
“Ascolta, ascoltami Dean!”
“’Palle,” borbotta, aspettando che quel pinetto alto un barattolo declami la sua
filastrocca.
Se un albero mi parlasse, nano, gli darei fuoco, pensa, ma applaude
comunque: quello, in fondo, non è un abete comune, ma l’unico regalo di una vita
a scadenza.