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Autore: nozomi08    07/12/2014    1 recensioni
Questa è una piccola poesia che ho voluto scrivere ispirandomi alla canzone cantata da Katniss in "The Mockingjay", come si può dedurre dal titolo! Fin dalla prima volta che l'ho ascoltata, mi ha lasciato sulla pelle una sensazione difficile da descrivere, e credo di non essere l'unica xD Spero che vi piaccia!
Genere: Introspettivo, Malinconico, Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L’albero degli impiccati. Così si chiamava,
d’anime morte e corteccia consunta si animava.
Urla straziate tra i rami suonavan,
un vento di guerra attorno a lui sferzava.
Ma di notte a luna piena un pianto si udiva,
e se guardavi bene, una donna di luce vestita sedeva;
Guardava straziata lo specchio bianco,
nel pianto, tra le labbra un sussurro, un nome amato.
E tu, incantato là restavi, finchè il suo sguardo su te non posava:
amore e follia i suoi occhi versavan,
di rabbia e di rivolta il suo animo fremeva;
“Vendetta, vendetta!” allora ti urlava,
vendetta contro chi il potere abusava.
Lenta e graffiante una canzone cantava:
di corpi in fiamme e città di cenere parlava,
di amori perduti e amicizie bruciate,
quando la morte partorì le catene.
La donna allora svaniva nell’aria,
mentre l’albero degli impiccati solo restava;
immobile e sofferente, un messaggio portava:
impiccare la schiavitù,
quando la ghiandaia imitatrice nel fuoco volava.
  
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