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Autore: masked_lady    04/11/2008    2 recensioni
Questa è la storia di come Eowyn e Faramir si sono innamorati. Tutto quello che il libro dice e non dice. la storia di come una dama ardita e fiera fu guarita dall'amore vero. Leggete in tanti e SE VI VA LASCIATE UN COMMENTO. bACI.
Genere: Romantico, Malinconico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Eowyn, Faramir
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Sono di nuovo sola. La maggior parte di coloro che sono tornati dalla battaglia e sono dunque salvi, sono partiti. Ma non io. Non desidero assistere al trionfo di sire Aragorn, perché so che mi causerebbe dolore. Non sarebbe insostenibile, ma non ho intenzione di causarmi ferite inutili.

Perché, graffi o lacerazioni, sempre di ferite si tratta.

Mi sono, invece, affezionata a queste mura, inaspettatamente. È stato qui che ho trovato la pace per la prima volta dopo tanto tempo. Forse per la prima volta in tutta la mia vita. Non dimenticherò mai i giorni trascorsi nel dubbio e nella tortura dell’incertezza. È stato solo grazie a loro che ho conosciuto la sola persona che mi ha condotto alla pace.

Sire Faramir è stato la mia salvezza.

Ormai non ho più timore di ammetterlo. Semplicemente, ormai non ho più timore di nulla, tranne che del dolore.

Ingenuamente, dicevo che non temevo morte o dolore, ma era perché non avevo ancora fatto i conti con il dolore che può causare un amore respinto o deriso. È stato più che sciocco pensare di esservi superiore, da parte mia. L’orgoglio della mia gente mi è entrato nel sangue molto più di quanto avrebbe dovuto. Ora, finalmente, lo comprendo.

Mentre la mia mente vaga per questi pensieri, i miei passi mi hanno condotta fuori dalla mia stanza, fino a quel cortile dove ho trascorso tante ore felici. Mentre mi guardo intorno, mi pare quasi di vedermi, insieme al sovrintendente, mentre passeggio e ritrovo un po’ di quella serenità da tempo perduta. Improvvisamente sento una lacrima scorrere lungo la mia guancia destra. Me ne sorprendo. Eowyn di Rohan non ha mai pianto.

Ripenso con attenzione a ciò che ho deciso tempo fa: non voglio lasciare che questo amore mi distrugga. Non ho intenzione di cedervi e aprire me stessa a quel dolore che desidero evitare. Inoltre, questa volta morirei, perché questo amore è molto più forte e potente di quello che nutrivo per il re dei re. Non so davvero spiegarmene la ragione, ma so che è così. Ogni mio pensiero è rivolto all’uomo dai capelli neri e i chiari occhi dolci e non si tratta di immagini legate ai sogni di gloria.

Sarei stata un’ottima regina, se solo lui mi avesse amata. Ora, però capisco che il suo rifiuto è stato il regalo migliore che avrebbe mai potuto farmi. La bianca dama di Rohan non amava davvero Aragorn figlio di Arathorn, ma la sua grandezza, la sua purezza, il suo essere elevato rispetto a tutti quanti noi altri.

Ciò che provo per sire Faramir è molto diverso. Diverso e terribile.

Ma mi domando, dunque: se un amore figurato, idealizzato, come quello può causare una sofferenza tale, dentro di me, cosa farebbe mai un amore vero? Morirei. Lo so.

Ma, se non posso pensare all’amore che nutro per lui, per difendere me stessa, posso almeno provare gratitudine per il tempo che mi è stato concesso di trascorrere con lui. Per quello che ha fatto per me. Ed è esattamente quello a cui intendo pensare.

In fondo, merito di poter vivere almeno di ricordi. Non ha nulla a che vedere con il fatto che ho preso una decisione definitiva. Nella vita si compiono scelte, sempre. Io ho fatto la mia e non devo pentirmene, anche se questo significherà stare lontano da lui.

Non intendo sposarmi, questo è certo. Non avevo mai pensato di farlo, prima di incontrare sire Aragorn. Pensavo piuttosto di diventare un condottiero, magari il generale delle truppe di mio zio Theoden. Un uomo di valore, insomma. Sire Faramir, mi ha fatto comprendere, però, che avrei potuto essere, e sarei per sempre stata, un eroina, una persona di valore. Ma sono pur sempre una donna.

La consapevolezza di questo mi ha aperto gli occhi. So che non potrò tornare indietro, ma non me ne rattristo.

Sono sopravvissuta al dolore di mia madre, alla morte di mio padre, al declino del mio paese. Non potrei sopravvivere a me stessa. Persino le mie forze, alla fine non sono illimitate.

Ora devo solo aspettare, perché so che solamente il tempo riuscirà a lenire le mie ferite. Ma non amerò mai più. Questa è la scelta di Eowyn di Rohan.

Non vedrò i miei figli continuare la mia stirpe. Saranno quelli di mio fratello Eomer a compiere questa missione.

Non mi sveglierò alcune mattine con un uomo accanto. Dormirò sempre sola, son il solo calore di me stessa a confortarmi.

Non indosserò un anello nuziale. Le mie dita rimarranno disadorne, pure e limpide come il mio cuore, che non si macchierà mai più.

Ma sarò una donna d’arme, aiuterò mio fratello nelle sue funzioni governative, vedrò nascere e crescere la sua prole. Mi occuperò di mia cognata, quando ce ne sarà una.

E, per sempre, riserverò un pensiero speciale per sire Aragorn, che mi ha liberata da quella che sarebbe per me stata una prigione dorata e mi ha fatto muovere i primi passi verso l’amore.

E i miei sogni andranno sempre incontro a sire Faramir, che amo con tutta me stessa, con la forza di cui solo le donne della mia razza sono capaci.

Le scelte di una fanciulla cresciuta per servire il suo paese. Per amare la sola cosa che mia potrà deludermi: l’onore.

  
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