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Autore: AlexVause    09/12/2014    3 recensioni
Henry fece un passo indietro.
- Dove mi porti?
- Non ti farò del male, se questo è ciò che ti chiedi.
La donna tese una mano verso il ragazzino, che abbassò lo sguardo verso essa.
- Mi sarai d’aiuto, nel convincere tua madre a fare una cosa per me.
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Una storia ambientata a Storybrooke dopo l’attivazione della seconda maledizione.
Nessuno ha memoria di come abbia raggiunto nuovamente la cittadina nel Maine.
Non ci sono spoiler perché segue un filo logico proprio :D
SwanQueen.
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Emma Swan, Malefica, Regina Mills, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 8
 
Le tre donne si trovavano al Granny’s per dare un ultimo saluto a Henry.
- Belle, avremo bisogno di te al momento opportuno.
Iniziò Malefica.
- Prima di allora sarai un topolino. In questo modo non potranno catturarti o farti del male.
Continuò Regina.
La compagna di Tremotino ascoltava attentamente le due maghe. Sapeva a cos’andavano in contro e apprezzò che non volessero metterla in pericolo.
Dopo aver pensato a un piano d’azione ed eventuali conseguenze, partirono in direzione della casa di Zelena.
Belle era stata riposta in una piccola borsa.
 
- C’è troppa tranquillità in questo posto…troppa.
Il tono di Malefica sembrò preoccupato.
Regina non rispose. Sapeva che l’amica aveva ragione. Solitamente il silenzio era ciò che anticipava attacchi o trappole e loro ne erano a conoscenza.
Stavano camminando immerse nella vegetazione fitta. L’odore di terriccio umido e di pino invadeva l’aria.
- Di certo sa, che vogliamo riprenderci le persone che ha rapito. Guarda caso, a parte Hook, sono tutti legati a te.
Proseguì Malefica.
- Noto con piacere che ti vuole un gran bene.
La mora non proferì parola, limitandosi ad ascoltare nel silenzio più assoluto.
- Chissà perché tua madre non ti ha parlato di lei.
La bionda strega si voltò verso l’ex Sindaco che camminava al suo fianco.
- A che pensi?
Regina a quella domanda sospirò.
- Penso. Che lo voglia o no in modo diretto o indiretto che sia, mia madre mi ha rovinato e continua ancora, a rovinarmi la vita. Poco conta se non mi ha parlato di Zelena. Avrà voluto tenere per se il segreto di avere un prodigio per figlia.  
- Che ha abbandonato, mentre per te ha voluto il “meglio” facendo si che divenissi Regina dell’Enchanted Forest.
- Sì…forse perché ero solo brava a farmi sottomettere da lei.
- Non dire così Regina.
- Che altro dovrei dire? Non è ciò che è successo?
- Beh…
- Sai che mi ha detto un giorno?
- Illuminami.
- “Come sei tu, così ero io. Come mi vedi ora, così tu sarai”.
Malefica si ammutolì immergendosi nei propri pensieri. Quella frase non le era nuova.
- Se aveva una figlia potente, perché abbandonarla?
Si domandò Regina. Non capiva il perché di tutto questo inutile sotterfugio.
- Deve esserci sotto qualcosa…qualcosa di grosso che non ha avuto modo di portare avanti, dato ciò che è accaduto a causa di Snow.
Affermò in risposta la bionda strega.
- E scommetto che Tremotino sa qualcosa…che sicuramente non ci dirà.
Sbottò la mora frustrata.
Il topolino nella borsa cominciò ad agitarsi senza controllo.
Erano arrivate vicino ad alcune baracche in legno semi distrutte.
Regina abbassò lo sguardo verso Belle.
- Ma che hai?
Le chiese ottenendo solo uno squittire agitato.
Un ringhio in lontananza fece loro capire il perché di quell’agitarsi.
Regina poggiò Belle sull’erba.
- Vai via!
Bisbigliò all’animaletto che si allontanò in tutta fretta.
Un essere dalla corporatura assai robusta si avvicinò minacciosamente alle due donne.
Malefica alzò il bastone per colpire il mostro con un raggio ghiacciato, ma l’attacco servì ben poco.
La sua avanzata verso le maghe continuò.
Regina lanciò una palla di fuoco che venne deviata dall’essere, andando contro un carro a due ruote in legno abbandonato da tempo. Il fuoco divampò e l’Evil queen tentò nuovamente un attacco magico contro il bestione ma il suo potere non funzionò.
Malefica la guardò con fare interrogativo. Che succedeva all’amica?
Non aveva tempo di riflettere in quel frangente. Alzò il bastone per colpire con un’onda d’urto il mostro ma si accorse che pure il suo potere era svanito.
- Così come avete indebolito me, io ho usufruito del Signore Oscuro per indebolire voi.
Una voce familiare si udì in lontananza.
- Mostrati Zelena e parliamone.
Nessuna risposta arrivò dalla sorellastra di Regina e il mostro non perse tempo ad attaccare.
Con un gesto del braccio colpì in pieno l’Evil Queen facendola atterrare a qualche metro di distanza.
Malefica indietreggiò, alla ricerca di una possibile arma da usare per difendersi, ma l’aggressore la spinse addosso a una piccola capanna di legno distruggendone le poche mura rimanenti.
Il mostro avanzò verso la bionda strega afferrandola dal collo e alzandola di peso.
Regina che si era ripresa dalla caduta afferrò un bastone di legno trovato poco distante da lei, lo mise sulle fiamme provenienti dal vecchio carro andato a fuoco e lasciò che s’incendiasse.
Con quell’arma stretta in pugno, avanzò velocemente verso il mostro colpendolo ripetutamente alla schiena e agli arti, costringendolo così a lasciare la presa sull’amica.
La cattiveria impressa in quei colpi spaventò Belle che, non più topolino, si nascondeva il più possibile fra alberi e cespugli. Poteva davvero ritenersi al sicuro assieme alle due maghe?
Malefica cadde accanto ad alcune spranghe di ferro e, senza pensarci due volte, ne afferrò una usandola per uccidere il bestione pronto a colpire nuovamente Regina.
Entrambe le donne si guardarono.
I respiri veloci. Ce l’avevano fatta.
Qualcuno batteva le mani applaudendole.
- Brave brave. Di certo collaborare significa molto in questi momenti.
Zelena si mostrò alle due donne che si resero conto di essere circondate.
Guardie armate le stringevano in un cerchio che diveniva via via più piccolo.
- Ho una sorpresa per voi, mie care, dove potrete sfoggiare questa vostra bravura nel gioco di squadra. A quanto pare sembra essere il vostro forte.
Sorrise la donna dagli occhi chiarissimi e spettacolari.
- Come potete vedere, la magia non è più dalla vostra parte. Dovrete arrangiarvi come meglio potete.
Aggiunse poi ordinando ai soldati di avanzare verso un altro luogo.
Le due maghe si arresero a Zelena. Speravano almeno di essere portate da Emma, Hook e i Charming.
 
Camminarono per un bel po’ prima di venir condotte verso uno spiazzo sterrato.
Alcune delle guardie della strega malvagia dell’ovest, offrirono le proprie spade alle maghe che sembrarono disorientate da ciò che stava accadendo.
- Immagino che le armi sono fuori dalla vostra portata, ma sarebbe assai sconveniente rifiutare.
Regina e Malefica si scambiarono uno sguardo interrogativo che celava una velata preoccupazione, ma nessuna delle due lo diede a vedere.
La bionda strega scelse una scimitarra con fodero in metallo. Arma leggera e maneggevole, mentre Regina andò sul sicuro accettando un fioretto da uno dei generali, scatenando così un sorriso da parte della sorella.
- Sempre le cose migliori, vero sorellina? Tutto ciò che cerchi, usi o prendi, fino alle persone che sfrutti o frequenti…solo il meglio per vostra maestà.
Disse con un mezzo inchino Zelena, scatenando nell’Evil Queen un ghigno amaro.
- Mi distinguo dalla massa.
“Buon viso a cattivo gioco” era il metodo che stava usando Regina.
La vista di Snow ed Emma, immobilizzate da incantesimo, la preoccupava, ma le fece anche capire che non erano loro il bersaglio. Zelena voleva solo liberarsi delle due streghe…almeno in quel momento.
- Vediamo se riuscite a distinguervi anche adesso. A voi la scelta se soccombere o sopravvivere.
David e Hook, si fecero avanti con aria minacciosa entrambi muniti di spada.
Il Principe impugnava la sua fedele ammazza draghi mentre il Pirata utilizzava una spada più corta e leggera.
- Vi piace? Li ho costretti con un incantesimo a seguire un mio ordine.
Regina e Malefica non dissero una parola. Negli occhi di Mary Margaret ed Emma s’instillò il terrore.
- Vi state chiedendo quale sia? O preferite capirlo da voi?
Il Cuore cominciò a martellare nel petto di Regina. Non potevano ucciderli, sebbene avesse augurato più volte al pirata di annegare in eterno, non potevano comunque far loro del male.
Questo lo speravano persino Snow e la Salvatrice, impotenti spettatrici, costrette a guardare i quattro destinati a finirsi a vicenda…a meno che le due maghe non trovassero un modo per disarmarli e stordirli.
- Questa, mie care, è la vostra arena e ora su su, ho voglia di vedervi giocare…e anche gli altri spettatori non vedono l’ora. Vero?
Il respiro delle due donne intrappolate venne meno.
- Diamo inizio alle danze, miei prodi. Uccidetele.
Le guardie di Zelena svanirono nel nulla.
Le due donne si scambiarono un’occhiata e lentamente si addentrarono nello spiazzo adibito al duello.
Passo dopo passo la tensione cresceva.
Malefica sfoderò la scimitarra, tenendosi pronta nella difesa ponendo orizzontalmente davanti a se il fodero e all’attacco poggiando la lama su esso. L’arma puntata su Hook.
Regina si pose in difesa con il fioretto. Braccio teso in avanti, lama puntata verso David, si limitò ad attenderlo chiamandolo a se con un gesto della mano, la stessa che poi spostò elegantemente dietro la schiena.
In un attimo, i due avversari partirono all’attacco correndo verso le maghe.
Sia Hook che il Principe erano abili in duello e molto più forti delle maghe che, limitandosi a parare i colpi dei due, si accorgevano via via che di questo passo non sarebbero andate lontano.
- Dobbiamo disarmarli!
Esclamò Regina che cominciava ad avere già il fiatone.
- È una parola.
Rispose affaticata Malefica. L’amica aveva ragione, disarmarli e poi stordirli erano le uniche soluzioni plausibili, ma come? Avrebbero dovuto impegnarsi al massimo.
L’Evil Queen schivò un affondo e subito dopo parò alcuni colpi pesanti che la costrinsero a lasciare la presa sulla spada. La mano dolorante.
Malefica si difese da un colpo diretto al proprio volto, incrociando spada e fodero e spingendo Hook fino al tronco di un albero poco distante.
Il Pirata però colpì la maga ad un fianco con una ginocchiata che la fece barcollare all’indietro.
David guardava con aria di sfida l’ex Sindaco che valutava bene ogni mossa del suo avversario.
Il suo fioretto era troppo vicino al Principe. Se si fosse lanciata a prenderlo di sicuro l’avrebbe ferita e fu proprio in quell’istante che Regina vide un pugnale legato alla cinta dell’uomo. Quello sarebbe stato il suo bersaglio.
David si lanciò in un attacco a spada tratta verso l’Evil Queen che attese il momento perfetto per scostarsi di lato e rubare lo stiletto posto alla cinta del genero.
Con un ghigno soddisfatto sorrise a David che ringhiò contrariato.
Con un colpo veloce del piede la donna riuscì a recuperare anche il fioretto.
Ora Regina era in vantaggio.
Malefica si rendeva sempre più conto che per evitare di ferire il Pirata era necessario che tenesse il fodero della scimitarra nella sua mano portante in modo da colpire Hook senza alcun danno.
Velocemente fece lo scambio che la portò ad essere più sicura nell’attacco.
Il pirata parò alcuni colpi veloci con la spada ma Malefica lo colpì violentemente prima al braccio e poi alle gambe. L’uomo cadde a terra gemendo.
Per Zelena scivolò via ogni certezza che le maghe riponessero fiducia solo nella propria magia. Se la stavano cavando fin troppo egregiamente.
Malefica avanzò verso Hook sino a raggiungerlo, puntandogli la scimitarra alla gola.
David andò nuovamente all’attacco e Regina parò ogni colpo abilmente fino a quando entrambi non finirono con il minacciare la propria vita a vicenda. Il Principe teneva puntato al collo dell’Evil Queen la punta affilata della sua fidata ammazza draghi, mentre la donna era ad un passo dal tagliare la gola del suo avversario tenendo puntata orizzontalmente su di essa la lama del suo fioretto.
- Stop!
Fu il comando gridato ad alta voce che immobilizzò all’istante i quattro duellanti, nelle posizioni in cui si trovavano.
- Non avrei mai creduto che possedeste questa bravura nell’arte della spada. Ammetto di aver commesso un errore madornale con voi due. Mi assicurerò in futuro di non farne altri.
La strega cattiva dell’Ovest era indignata per quel suo fallimento.
Alle spalle di Zelena, Belle stava agendo indisturbata.
Silenziosa e cauta si avvicinò a Emma ponendo in una delle sue mani l’amuleto, trovato dalle due maghe quella stessa mattina.
Come previsto da Regina, l’amuleto liberò Emma immediatamente, riuscendo a sciogliere poi l’incantesimo sulla madre solo mettendole una mano sulla spalla.
Belle porse arco e frecce, trovate poco distante dalle prigioniere, a Snow White che approfittò della distrazione di Zelena per colpirla a una spalla ferendola.
L’incantesimo che bloccava i duellanti svanì e David non attese un istante di più per colpire a tradimento Regina, distrattasi a guardare la sorellastra furiosa gettarsi contro Emma e la madre.
La mora cadde a terra mentre Malefica dopo aver stordito Hook corse verso le due donne in pericolo.
- Arrenditi Regina.
Disse David con tono minaccioso.
- Arrendermi? Dovresti conoscermi bene.
Sibilò la donna con un ghigno di sfida.
Il genero si avvicinò puntandole l’arma al petto.
Regina scattò velocemente verso di lui. Schivò la lama e afferrò con una mano il polso dell’uomo, dandogli poi una gomitata nello stomaco costringendolo così a lasciare la presa sulla spada.
Zelena atterrò Emma e Malefica con una potente onda d’urto, per poi comparire dietro Snow e afferrarla dai capelli.
- Ho un modo perfetto per ripagarti di ciò che mi hai appena fatto.
Disse sorridendo la strega dalla pelle verde, all’orecchio di Biancaneve.
- Qual gioia per una moglie guardare il proprio marito morire dinnanzi a se?
Snow si dimenò.
- Ti prego non lo fare.
- Le suppliche sono sprecate con me.
Ghignò la donna soddisfatta di se prima di imprigionare nuovamente Snow con un incantesimo.
Malefica ed Emma ancora a terra, inermi.
Zelena prese una freccia dalla faretra di Biancaneve, se la poggiò sul palmo della mano puntandola verso David, che in quel momento stava indietreggiando sotto minaccia di Regina.
L’Evil Queen tentava di tenere a bada il genero pensando ad un modo per stordirlo senza fargli troppo male.
Non si preoccupò della sorellastra, vedendo con la coda dell’occhio Malefica ed Emma riprendere conoscenza.
- Fermati Zelena.
Supplicò Emma cercando di far ragionare la strega.
Zelena si voltò verso Emma e sorrise. Un sorriso ampio e glaciale che dedicò alla figlia di David mentre proprio in quell’istante scagliò la freccia atta a uccidere il padre della bionda.
Regina lanciò la spada a terra per gettarsi prontamente su David.
Un raggio di luce bianca colpì in pieno petto la strega malvagia dell’ovest che svanì in una nube verde.
Biancaneve, Malefica ed Emma si precipitarono a vedere le condizioni di salute dei due a terra.
- Regina? Che ci fai sdraiata sopra di me?
Chiese David come se si fosse appena svegliato da un lungo sonno.
- Ti salvo la vita…idiota.
Rispose stancamente l’Evil Queen scostandosi a lato.
Snow corse ad abbracciare il marito, mentre Emma si avvicinò all’ex Sindaco.
- Stai bene?
Le chiese gentilmente inginocchiandosi al suo fianco.
Regina in risposta le sorrise.
- Sei stata brava a colpire Zelena.
- Ho avuto una brava insegnante.
Sorrise a sua volta Emma.
Malefica accanto alle due guardò malamente la biondina che si corresse velocemente.
- Due…due brave insegnanti.
Belle si avvicinò a Biancaneve.
- Rumple non era con voi?
Snow guardò la bibliotecaria tristemente.
- No…ma so, dove lo tiene imprigionato.
 
 
 
 
Nota di Alex: Mega avventura per le nostre maghe!
Fortuna che la magia non è l'unica cosa che padroneggiano egregiamente :)
Come sempre, vi ringrazio di cuore le vostre recensioni. Grazie a chi ha aggiunto la storia tra le preferite, tra le seguite e anche ai lettori silenziosi.
Buon proseguimento di settimana a tutti e alla prox :)
  
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